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riko akasaka

Volumi letti: 2/2 --- Voto 7
"Baby Pop" racconta della convivenza di Nagisa col patrigno Ryunosuke, iniziata dopo la morte della madre avvenuta durante il viaggio di nozze. La convivenza si rivela subito difficile perché oltre al fatto di conoscersi poco, i due possiedono caratteri diametralmente opposti: da una parte c'è la fredda e seriosa Nagisa, dall'altra il frivolo e inaffidabile Ryunosuke. Ovviamente Ryunosuke si scoprirà essere più profondo delle apparenze e prende con estrema serietà il dovere di far da padre a Nagisa. Con il loro modo diverso di elaborare il lutto e vivere la solitudine di una perdita importante riusciranno Ryunosuke e Nagisa a trovare un equilibrio felice nella loro relazione?
Nonostante mi piacciano molto i personaggi di Ryunosuke e Nagisa questo manga mi lascia insoddisfatta, penso che una storia del genere avrebbe dovuto essere sviluppata per benino in più numeri, così sembra quasi una storia interrotta perché lascia praticamente tutto in sospeso. Una grave mancanza per me è stata l'aver creato un personaggio interessante come Hanniya-kun per poi non farlo comparire quasi mai. Il fidanzatino di Nagisa meritava sicuramente più spazio e approfondimento.
Vale la pena leggere questo manga? Il problema più grave di questa storia è di non aver avuto abbastanza pagine per uno svolgimento adeguato, ma un lavoro della Ogawa merita sempre di essere letto.
A chi interessano i crossover (alla Ogawa piacciono tanto), Ryunosuke lo si può ritrovare nel breve racconto "Anche noi siamo in Arcadia" contenuto nel volume Extra Heavy Syrup.


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micheles

Volumi letti: 2/2 --- Voto 5
Quando ho visto la scheda su AnimeClick ho pensato che questo fosse un manga josei come tanti altri. Ho pensato di leggerlo perché 1) mancava una recensione e 2) erano solo due volumi. Appena l'ho iniziato mi sono reso conto che non era un granché ma ho deciso di concluderlo perché era corto. Ciò nonostante è stata una sofferenza terminare anche il secondo volume, perché il manga peggiora progressivamente. La fine tra l'altro è aperta, non conclude nulla, ed il volume termina con un capitolo extra che non ha nulla a che fare con il resto della storia. Questo capitolo extra, con atmosfere hard boiled di sesso, pazzia e stupidità varia è quanto di peggio si possa trovare. L'unico aspetto positivo che posso trovare in questa lettura è che mi sono segnato il nome dell'autrice, Yayoi Ogawa, nella lista dei mangaka da evitare e in futuro non mi farò più fregare. Veniamo alla recensione.

Il fotografo Ryunosuke sposa la scrittrice ex-modella Misaki, di 7 anni più vecchia di lui e con una figlia di 14 anni avuta da un precedente matrimonio. Durante il viaggio di nozze Misaki muore e Ryunosuke si trova a doversi occupare della figlia, Nagisa. Per tutta la serie il rapporto tra Ryunosuke e Nagisa si gioca sull'ambiguità sessuale. In un capitolo i due finiscono addirittura in un Love Hotel, si ubriacano e rischiare di fare sesso. Ovviamente nulla di concreto succede per tutta la serie, Nagisa in teoria ha anche un boyfriend che però convenientemente è sempre lontano mentre Ryunosuke è sempre vicino. Insomma, una situazione pruriginosa di cattivo gusto che viene portata avanti in maniera che vorrebbe essere leggera, con battute varie e scenette comiche (tipo Nagisa che picchia Ryunosuke eseguendo manovre di wrestling su di lui) che a me non hanno fatto minimamente ridere.

Non esistono personaggi degni di nota al di fuori di Nagisa e Ryunosuke e anche questi sono assolutamente scontati e banali. Ryunosuke è un fotografo macho che "fa l'amore con la sua macchina fotografica" e passa il tempo a fotografare modelle nude e molto disponibili; naturalmente però in fondo ha un cuore d'oro e piange di nascosto la moglie defunta, che è stata il suo primo ed unico vero amore. Nagisa gli ricorda molto Misaki ma ovviamente lui si limita a svolgere il suo ruolo di padre. Nagi lo tratta malissimo ma in fondo gli vuole bene: non disturba il fatto che lui sia un fustacchione altro 186 cm, con due spalle da armadio, una barba incolta di vari giorni e occhialini scuri che coprono i suoi dolcissimi occhi.

Insomma, una fiera dei luoghi comuni degli shojo applicata ad una trama inesistente che non porta da nessuna parte. Se a questo quadro si aggiungono dei disegni molto scarsi è chiaro che questa serie non ha nessuna speranza di arrivare alla sufficienza. Leggetela solo se vi piacciono le storie pruriginose con ambigui rapporti padre-figlia, io passo.