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Amarantha

Volumi letti: 2/2 --- Voto 7
Aoi Spice è un manga costituito da una storia principale intervallata da alcune sidestories con protagonisti diversi ma altrettanto carine e piacevoli.

La storia principale vede come protagonisti Ageha e Ren. Lei, è una ragazza carina, simpatica, volenterosa, sicuramente testarda e un po' sbadata che riesce ad accattivarsi il favore del pubblico e ad emozionare. Lui è il tipico bello, attraente e affascinante, che oltre alla facciata perfetta e impeccabile che mostra ai suoi fan ha anche un lato più umano e decisamente meno perfetto. La coppia sarà messa di fronte a numerose avversità che non mancheranno di strapparci qualche risata. Tra gli altri personaggi spiccano i collaboratori di Ren, i compagni di scuola e i genitori di Ageha che si fanno ricordare e interagiscono vivacemente con i protagonisti, nel bene e nel male.

La trama non è pretenziosa, scorre piacevolmente tra piccoli colpi di scena peraltro piuttosto prevedibili e non troppo lontani dal classico schema shojo. Il tocco di originalità potrebbe essere conferito dalla presenza di un protagonista che per una volta non è il tipico senpai più acclamato della scuola, ma un idol. Il mondo del palcoscenico è comunque semplicemente accennato e fa da sfondo ad alcune delle vicende senza lasciarci entrare comunque troppo nel merito. La sensazione che lascia questa lettura è, ad ogni modo, piacevole.

Per quanto riguarda le sidestories, abbiamo tre brevi avventure di altrettante coppiette, molto diverse tra loro sia per background che per caratteristiche fisiche. Pur rimanendo identico il tratto tipico dell'artista, pettinature, "colori" e occhiali rendono ben distinguibili i personaggi.
Nonostante la brevità dei racconti, anche questi risultano carini, dolci e piacevoli. Niente da ridire a riguardo. Forse leggerli nel mezzo del racconto principale potrebbe un attimo distogliere la nostra attenzione da Ren e Ageha, ma essendo collocati nello stesso mondo o comunque in un'ambientazione molto simile, non infastidiscono più di tanto la lettura.

Il chara design è caratteristico soprattutto per quanto riguarda il corpo dei personaggi. Si noterà sicuramente come l'artista tenda ad ingrandire mani e piedi e non sfuggono i profili curiosi dei volti dai nasi poco proporzionati rispetto alla posizione degli occhi. Il tratto sembra spesso leggermente infantile rispetto ai manga più moderni a cui siamo abituati, ma d'altronde questa è un'opera scritta nel 1997! Quindi i disegni sono anche troppo all'avanguardia se li pensiamo paragonati ad una Candy Candy e simili.

Concludendo, si tratta di un manga carino e scorrevole, adatto per trascorrere qualche ora in compagnia di pagine che non saranno un monumento all'originalità, ma si lasciano leggere volentieri.