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Kotaro

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Quello del bambino che diventa adulto per magia è un tema che piace molto a chi realizza opere per ragazzi e spesso e volentieri ritorna in auge risultando sempre interessante.
C'è chi lo associa a "Big" con Tom Hanks, chi a "Da grande" con Pozzetto e chi, come i fan dell'animazione e dei fumetti giapponesi, alle serie di maghette dello Studio Pierrot.

"Otona ni nuts" è l'ennesima riproposizione di questo tema in un contesto più moderno, quello dei primi anni 2000.
Niente folletti dai magici poteri o desideri che diventano realtà, stavolta la trasformazione della piccola Natsumi in una gnocca adulta avviene mangiando per errore delle noccioline magiche create da un giovane e bislacco scienziato.

Come buona parte delle sue colleghe dello Studio Pierrot, anche Natsumi viene ingaggiata per diventare una idol, ma questo aspetto della trama sembra in realtà buttato là un po' per caso, visto che se ne fa solo un paio di sparuti accenni di tanto in tanto, senza dargli troppa importanza.
"Otona ni nuts" è una storia breve, la cui trama procede un po' a casaccio, inanellando capitoli che puntano a far divertire il lettore (e che, nella maggior parte dei casi, ci riescono anche) con l'aiuto di personaggi tanto simpatici quanto tirati fuori dal cilindro a seconda del momento, che non hanno una grande profondità psicologica ma riescono spesso e volentieri a regalare al lettore un sorriso.

Ciò che si pensa di "Otona ni nuts" quando si inizia a leggerlo è che sì, è carino, ma è inutile, in quanto dice le stesse cose che dicevano, una quindicina d'anni prima, le maghette dello Studio Pierrot, e qui riescono pure peggio, visto che il cast è ristretto, non ci sono mascotte carine, trasformazioni con colori brillanti o canzoni, e lo stile di disegno abbastanza deformed non dona, per quanto nelle intenzioni voglia farlo, il giusto sex appeal alla Natsumi cresciuta (una Magica Emi o una Fancy Lala erano decisamente di tutt'altra pasta).

Continuando nella lettura si riesce però a trovare le linee guida dell'opera, che usa la riflessione sulla dicotomia adulto/bambino e sull'aver fretta di crescere principalmente dal punto di vista sentimentale.
Fulcro della storia è, infatti, la relazione fra Natsumi e l'amichetto Asuma, che condivide il suo segreto e che, neanche troppo segretamente, è cotto di lei.
"Otona ni nuts" mostra il primo amore fra due bambini con gran tenerezza, regalandoci un paio di momenti così dolci da farci dipingere un sorriso un po' beota in volto mentre leggiamo, e alla fine della fiera ci renderemo conto che sì, tutto sommato è un manga poco originale e trascurabile, ma che è riuscito a donarci una piccola emozione di cui gli saremo grati.

È chiaramente un manga per bambini, che affronta le sue tematiche con una certa frettolosità, non ha la profondità degli anime dello Studio Pierrot né come disegni (è un classico stile "Nakayoshi", deformed, con occhioni, sbrilluccichii, uguale a mille altri e poco particolareggiato, ma tutto sommato piacevole all'occhio) né come narrazione e preferisce buttarla sul ridere piuttosto che sulla riflessione, dal momento che le varie trasformazioni di Natsumi finiscono per diventare tutte una gag e che, tanto per non farci mancare nulla, c'è pure un capitolo extra abbastanza divertente dove Natsumi e Asuma si scambiano i corpi.

Una storia leggera e briosa, che però regala un paio di momenti romantici molto teneri e diversi sorrisi al lettore.
Sul tema dell'adulto che cresce per magia c'è molto di meglio, soprattutto nell'ambito dell'animazione, ma questo "Otona ni nuts" tutto sommato può risultare una lettura spensierata e divertente per un pubblico giovane e di sicuro verrà ricordato, nonostante la sua scarsa originalità, per il modo dolce e delicato in cui narra del primo amore fra due bambini tutto sommato normalissimi, che non si sparano le pose né fanno discorsi assurdi fuori dalla loro età, ma soltanto tanta tenerezza.


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Gald

Volumi letti: 4/4 --- Voto 4
"Nuts Panic!" è uno shoujo manga ideato e realizzato da Haruka Fukushima. In Giappone è stato serializzato sul mensile Nakayoshi della casa editrice Kodansha a cavallo tra il 2000 e il 2002 mentre in Italia è edito da Play Press Publishing. La serie si compone di 4 volumetti da 3.90 euro l'uno ed è stata pubblicata in Italia tra Giugno e Dicembre. Trovo abbastanza difficile parlare bene di quest'opera dato che non è sicuramente colma di elementi positivi.

Natsumi è una ragazzina di 11 anni con un solo pensiero fisso in testa: diventare una ragazza adulta e sexy. Purtroppo per lei il suo desiderio è continuamente preso in giro dal suo migliore amico, Asuma. Un giorno, passando per un negozio di parrucchieri, la nostra protagonista si innamora proprio di un impiegato del negozio che purtroppo è nettamente più grande di lei: scappando con rabbia e tristezza in corpo si imbatte casualmente in una venditrice ambulante di noccioline. Le chiede quindi di vendergliene alcune ma la venditrice rifiuta, rispondendo che sono solo per gli adulti. Presa dallo sconforto, la nostra protagonista ne ruba alcune e se le porta a casa. La sera, quindi, ne mangia alcune con il desiderio fisso di diventare grande in fretta. Inutile dire che il mattino dopo la ragazza si ritrova con i vestiti stretti, le scarpe piccole e con altri particolari che le fanno capire di essere diventata una ragazza adulta e super sexy. Da quel momento in poi per lei e il suo amico Asuma seguiranno diverse avventure e momenti imbarazzanti che ci accompagneranno per 4 volumi.

L'idea iniziale devo dire che rientra tra i (pochissimi) punti positivi di quest'opera, dato che è abbastanza originale, purtroppo però devo dire che è sviluppata malissimo, annoiando e mandando in confusione il lettore. Il susseguirsi delle vicende è molti casi sviluppato malissimo e quasi sempre messo in secondo piano dalle immagini tipicamente kawaii. Insomma diciamo che per quanto riguarda l'intreccio l'autrice si è un po' persa nello sviluppo proprio di quest'ultimo.

I disegni sono tipicamente kawaii, come ho già detto. Personalmente non apprezzo questo tipo di disegno e devo dire che in questo manga non si lega molto con la storia, a volte mette in secondo piano alcuni elementi presenti nella trama che andrebbero invece messi in risalto. Penso che se il manga avesse avuto uno stile più maturo con qualche ritocco nella trama e nei personaggi sarebbe stato nettamente migliore (anche se in questi casi non avremmo più potuto parlare di manga shoujo).

I personaggi devo dire che sono proprio fatti malissimo. Penso che siano l'elemento peggiore dell'opera. La protagonista è odiosa, disegnata male sia da piccola che da grande (per male da grande si intendono le proporzioni, infatti le gambe altissime rispetto al corpo sono inguardabili), la Natsumi ragazzina non ha quasi niente che la fa assomigliare lontanamente dalla Natsumi donna. Asuma (l'amico della protagonista) è tutto sommato uno dei personaggi che ho apprezzato maggiormente nel manga, l'unica cosa che non ho apprezzato di lui è il carattere. Gli altri attori sono in secondo piano e compaiono spesso ma quasi sempre senza un ruolo fondamentale nella storia, dato che fanno quasi tutto i due ragazzi.

L'edizione come ho già detto è composta da 4 volumi dal prezzo di 3.90 euro, io l'ho acquistata solo perchè l'ho trovata in offerta altrimenti non l'avrei sicuramente presa. Come edizione non è sicuramente una della migliori formate da sovracoperte, pagine a colori ecc ecc invece si tratta delle classiche edizioni standard. 3.90 forse è un po' alto considerando il tutto.

Una serie rivolta alle ragazzine dai 10 ai 13 anni circa ma purtroppo devo sconsigliarla anche a loro dato che si trovano molte, anzi moltissime altre serie shoujo migliori di questa. SCONSIGLIATO!

TRAMA: 4
DISEGNI: 6
PERSONAGGI: 2
EDIZIONE: 5


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Doll_in_the_Hell

Volumi letti: 4/4 --- Voto 4
"Nuts panic!" è una serie manga edita dalla Play Press intorno al 2004, composta da 4 numeri, commedia shojo di stampo "infantile". Come ripeto ogni volta che recensisco un qualche manga targato "Play Press", c'è ancora qualcuno che si sta chiedendo come mai è fallita? No perché ogni volta che provo a recuperare qualcuno dei loro lavori girando faticosamente per fumetterie, fiere e per il web e riesco a racimolare una collezione completa immergendomi così nella lettura riescono puntualmente a cadermi le braccia. E anche questa serie non fa eccezione.

Trama: La piccola Natsumi (11 anni appena) non è una normale bambina che gioca con le bambole, guarda i cartoni animati e va al parco a giocare; quello che si diverte a fare è conciarsi in modo assurdo infilandosi gli acquisti della madre in frutteria addosso (vedi mele, meloni, pere insomma...) per avere la lontana illusione di avere un lato B sexy e un seno prosperoso. Fin qui diciamo che è abbastanza triste, ma si può deglutire e passare oltre. Questa sua triste abitudine, ahimè, è nota al suo povero vicino di casa e coetaneo Asuma, che sempre più spesso la trova travestita. Il ragazzo verrà a sapere che il pallino di diventare sexy dell'amichetta è venuto fuori quando questa si è innamorata di un 20 enne parrucchiere in un negozio per signore. Logicamente passando davanti al negozio la nostra marmocchietta decerebrata si spiaccica davanti alla vetrina a guardarlo, e viene apostrofata da un altro parrucchiere circa il ripassare "quando avrai l'età". La disperazione della nostra undicenne precoce è tanto grande che essa viene presa da un attacco di cleptomania e ruba delle noccioline ad una venditrice perché questa le dice che le vende solo agli adulti. Stranamente fra le semplici noccioline ce ne sono alcune rosa. Natsumi ne mangia un po', va a letto, e la mattina (senza che si guardi allo specchio, che si renda conto che i vestiti sono un po' stretti, che si renda conto che ha i capelli lunghissimi, un piede di 3-4 misure in più ed è alta almeno 20 cm in più) esce da casa tranquilla e viene fermata dall'amato parrucchiere che le chiede di farle da modella per il negozio. Lei, tutta emozionata, gli dice che però è solo una bambina e lui la fa specchiare: ecco qui una strafiga con un seno e un lato B da far invidia a Nicole Kidman! Quindi fra i due è amore, anche se ci tengo a sottolineare che le facoltà mentali della ragazzina undicenne non sono affatto migliorate pur avendo il corpo di una donna. E da qui inizieranno i problemi. Il resto dei personaggi che compariranno faranno da sfondo alla crescita di Natsumi, ma comunque i protagonisti rimarranno lei e Asuma.

Circa lo stile della Fukushima c'è ben poco da dire: non stiamo parlando di un'autrice né affermata né troppo conosciuta. Particolarmente triste è definirla autrice di shojo, perché sarebbe come metterla al pari di autrici come la magnifica Hinako Ashihara oppure la delicatissima Yuuki Obata. Diciamo che la Fukushima è definibile un'autrice di commediole per bambini patetiche e al limite della decenza. Il suo stile di disegno è tipicamente kawaii, dai tratti moe e dai corpi totalmente sproporzionati (autrice che non ha certo studiato l'anatomia e le proporzioni, questo è certo!).

Questo manga a mio parere è tutto un flop, ennesimo disastro playpressiano che ha contribuito al fallimento della casa editrice. Di consigliarlo a qualcuno non me la sento proprio, anche se magari ad una ragazzina di 12-13 anni piacerebbe, sempre se riuscite a reperirlo. Comunque se proprio volete spendere soldi, fidatevi, c'è tanta roba migliore.


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Sgt. Pepper

Volumi letti: 4/4 --- Voto 6
Ah, beata gioventù.
Con "beata gioventù" intendo i tempi, in realtà neanche troppo lontani, in cui la sottoscritta, all'epoca ancora studentessa delle medie che si apprestava ad iniziare il liceo, muoveva i suoi primi passi nel mondo dei manga, ne scopriva il fascino e, completamente all'oscuro dell'esistenza di siti come Animeclick tramite i quali informarsi sulle trame e sulle varie tipologie di manga, comprava ogni titolo in cui aveva la (s)fortuna di imbattersi, neanche in fumetteria (luogo mistico nei confronti del quale nutriva un timore reverenziale e in cui osava addentrarsi solo in rare occasioni, anche perché non aveva la minima idea di dove trovarne una) ma addirittura in edicola, dando luogo a risultati più o meno positivi.
Nuts Panic si colloca esattamente a metà fra il mare magnum di risultati negativi e il misero gruppo (fra cui figurava, ad esempio, il meraviglioso Ranma 1/2) di risultati positivi scaturiti dal mio manga-shopping compulsivo.

La trama è presto detta: Natsumi Kawashima è una petulante mocciosa di undici anni col pallino di diventare un'adulta super sexy. Un bel giorno, per puro caso, mangia delle strane noccioline di colore rosa e, puff!, la mattina dopo si risveglia completamente trasformata in una bellissima ragazza. Seguono quattro volumi che narrano le avventure della nostra protagonista, accompagnata dal suo migliore amico Asuma e dallo strano professor Yunosuke Morinomiya, creatore delle noccioline.

Come la trama, i personaggi non sono un granché. Natsumi è decisamente snervante con la sua smania di crescere, tant'è che quando anche diventa adulta grazie alle noccioline lo diventa solo all'apparenza, ma mentalmente cretina era e cretina rimane, e non fa altro che combinare danni a cui il povero Asuma - che non brilla di certo per caratterizzazione, ma è senza dubbio di gran lunga più simpatico e più maturo di lei - deve porre rimedio. Anche il professore non è niente di speciale, ma fa bene la sua parte di adulto divertente ma su cui di può contare. Simpatica anche la dottoressa Shinobu Nanao, sua amica d'infanzia, con cui forma un divertente quadretto, dal momento che fin da bambini i due vengono scambiati rispettivamente per una donna e un uomo a causa del loro ambiguo aspetto fisico e del loro atteggiamento.

Anche dal punto di vista grafico Nuts Panic non si distingue: tratto all'insegna del kawaii, con occhi giganti e pochi sfondi, spesso sostituiti da primi piani pieni di bolle, cuoricini e fiorellini.

Insomma, Nuts Panic non è certo un manga eccezionale e sicuramente non rispecchia i miei gusti, e se all'epoca fossi stata meglio informata non l'avrei di certo acquistato, ma tutto sommato è carino e per le ragazzine sui dodici/quattordici anni può essere una lettura piacevole; di conseguenza una sufficienza se la merita tutta.