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GianniGreed

Volumi letti: 1/1 --- Voto 5
Zero è un manga di un solo volume scritto e disegnato da Kei Toume.

La storia inizia mostrando il protagonista nella palestra della scuola, intorno a lui tutti gli altri studenti sono stesi a terra; al centro della palestra, una persona con una maschera: "Ormai è tardi. Desidero solo la rovina di questo mondo".

Flashback, due mesi prima.
Ci vengono presentati i pochi protagonisti di questa storia.
Nell'aula del comitato studentesco, una è la presidentessa, e l'altro è il suo vice, Kugimachi. Il terzo personaggio è uno studente del club d'atletica, Yashiro, che dopo essersi infortunato ha dovuto rinunciare alle competizioni. I tre amici in corridoio incrociano lo sguardo di Mao, una ragazza che si è trasferita da poco, perché nella sua vecchia scuola c'è stato un accoltellamento.
Tornando a casa, Kugimachi incontra Mao e inizia a parlarci. Quasi diventano amici, finché un giorno la ragazza si ritrova invischiata in degli affari con la Yakuza e viene arrestata e costretta ad abbandonare la scuola. Nessuno l'ha più vista per due mesi da allora.
Ma eccola lì, al centro della palestra con la maschera. È tornata per vendicarsi, e ha ucciso tutti gli studenti che si erano radunati in palestra per l'assemblea con un gas.
Gli unici studenti che non si trovavano in palestra sono proprio Kugimachi, Yashiro e la presidentessa.

Nella scuola, inoltre, vengono usati dei piccoli robot per le pulizie, robot che Mao ha pensato bene di dotare di motoseghe.
Dopo il primo capitolo introduttivo, Zero diventa un manga parecchio strano. Mao si va rinchiudere nella stanza da cui vengono gestite le comunicazioni nella scuola, e da cui ha tutto sotto controllo grazie a monitor e telecamere, mentre i tre ragazzi sopravvissuti fuggono inseguiti dai robot assassini. La scelta più logica sarebbe tentare di uscire da scuola, ma Kugimachi vuole incontrare Mao per parlarle e capire i motivi del suo comportamento. Perciò per tutto il volume abbiamo i ragazzi che fuggono e combattono contro questi robot che di malvagio hanno davvero poco (hanno anche la faccia sorridente, come fai a colpirli?).
Riusciranno a sopravvivere?

La trama di Zero mi ha ricordato molto quella di un videogame, dove sostanzialmente Mao è il boss finale. Peccato però che sia davvero troppo semplice nella gestione delle varie situazioni.
La narrazione è troppo veloce, non ci sono colpi di scena e le varie situazioni sono piuttosto prevedibili. La storia non mi ha coinvolto per nulla, ne ha suscitato in me emozioni di qualche tipo, tranne la noia forse.
I personaggi sono troppo semplici nel loro agire, come pure i loro ruoli sono chiari fin dall'inizio. Il personaggio più emblematico rimane comunque Mao. Davvero non è per niente resa bene. Da un giorno all'altro si trasforma in pazza che fa fuori duecento e passa persone. Vero è che la gente in questi casi scatta all'improvviso e anche nella realtà è difficile trovare motivazioni ad alcuni gesti, ma far finire il manga nel modo in cui effettivamente finisce (l'unico modo in cui poteva concludersi, prevedibile anche questo) è troppo facile.
C'è poco approfondimento su ciò che ha portato agli eventi che accadono nella scuola. Tutta l'azione si svolge poi all'interno dell'istituto, e alla fine il lettore rimane con la domanda "E adesso?". Chissà cosa succederà, per adesso ci è rimasta una scuola piena di cadaveri.

I disegni sono buoni, ben disegnati nelle scene più statiche, e meno curati nelle scene d'azione.
Belli i volti, i vari primi piani. L'ambientazione è quella scolastica, a livello di sfondi abbiamo le varie aule, i corridoi, tutti disegnati in modo abbastanza essenziale. Le vignette per la maggior parte sono vuote tranne per i personaggi, che così risaltano ancora di più.

In conclusione, non saprei davvero come definire questo manga. Non posso dire che mi sia piaciuto, ma non è nemmeno da buttare via. Mi aspettavo qualcosa in più sul profilo psicologico dei vari personaggi, cosa che magari si sarebbe potuta avere con più volumi a disposizione. Non ho capito il significato del titolo, non è che Mao con la maschera si presenta come Zero o altro, quindi chissà che significa.
Comunque la storia c'è, per essere un volume unico va anche bene, a patto di leggerlo senza pretese e apprezzare il genere.