logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
kirk

Volumi letti: 3/3 --- Voto 7
Quando ho saputo che questo manga era ambientato nella Cina della dinastia Song, nel 1200, ho pensato fosse qualcosa di simile a "Kingdom", ma questo "Akaboshi" sta alla storia come One Piece sta ai pirati: infatti anche questo è un battle shonen con combattenti aventi poteri strani…

Immaginatevi dunque la mia sorpresa! Qualcuno si ricorderà ancora della serie (con attori veri credo di Hong Kong o forse Taiwan) passata sui palinsesti delle reti regionali negli anni ‘80 in cui 108 eroi diventano banditi per salvare il Paese del drago dal malvagio primo ministro, la partenza è lenta ma la storia man mano migliora con la comparsa (fin troppo veloce) di tanti personaggi.
L’autore punta tutto ad un certo punto tutto sui combattimenti in quanto la serie risulta poco gradita ai lettori di Shonen Jump ma ciò non gli impedisce di essere conclusa al terzo volume senza un vero finale anzi con il lettore che si chiede come andranno a finire le avventure dei protagonisti…

Ciò mi dispiace perché se fosse stato pubblicato in un altro momento questo manga di Youichi Amano avrebbe potuto avere il successo di un fumetto come "Bleach".
Per quanto riguarda i disegni a mio parere sono “particolari”: ogni tavola è piena fino all’inverosimile di vignette e dialoghi, tanto da far fatica a leggere, ma sebbene non bellissimi i disegni non sono male.
Il mio voto? 7 per quel che è stato fatto e per quel che poteva essere, sì un voto forse alto per un manga che si è concluso prematuramente lasciando un vuoto con il suo non finale, ma sento di poterlo dare.


 0
Gald

Volumi letti: 3/3 --- Voto 4
"Akaboshi" è una serie manga composta da 3 volumetti del costo di 5.90 euro l'uno, realizzata da Youichi Amano e pubblicata in Italia nel 2011.

Anno 1112, Cina: Il paese è sotto il pugno di ferro della dinastia Song, dinastia incompetente che sta trascinando via via il paese nella rovina più totale. Per far sì che ciò non accada solo 108 guerrieri leggendari potranno fare qual'cosa per salvare il paese e il popolo.

Questo è il perfetto esempio di manga che non merita minimamente la pubblicazione, un manga che sotto quasi tutti i profili presenta pecche che non posso essere lasciate inosservate. In Giappone Akaboshi viene pubblicato da Jump, e dopo un buon inizio, va via via a peggiorare e scende nelle posizione basse della classifica: ciò significa cancellazione inevitabile. Questo lo possiamo capire sopratutto nel finale, dove l'autore cerca di mettere in pochi capitoli degli sviluppi troppo lunghi che non fanno altro che rovinare ulteriormente il manga.

L'idea iniziale non è affatto male, infatti leggendo la trama mi è subito piaciuto e mi sono convinto ad acquistarlo (pur non avendo un prezzo molto basso), ma la storia continua gradualmente peggiorando, per non parlare del finale che come ho detto prima è veramente pessimo (qui si capisce la cancellazione) infatti è molto sbrigativo e poco elaborato.
Oltre alla trama, un'altra nota negativa del manga sono i personaggi, che personalmente ho trovati abbastanza ridicoli, infatti credo che non siamo molto elaborati e che non siano sufficienti. Un personaggio principale e che compare spesso deve essere importante per il manga e non inutile come la maggior parte di essi che non servono a nulla per la storia. Mi viene quasi da dire che sono messi lì solo per arricchire il manga, peccato che lo arricchiscano di elementi negativi.

Il lato positivo del manga è sicuramente il disegno, infatti lo trovo abbastanza pulito anche nei combattimenti e penso che per la storia vada abbastanza bene. Anche se questo aspetto è sicuramente positivo il manga non può non considerarsi comunque un fiasco totale.

Insomma, un manga da lasciare stare per diversi motivi tra cui anche il prezzo, un manga che non mi dice niente, umorismo impercepibile, storia noiosa, fan service messo a casaccio e combattimenti poco entusiasmanti. Pessimo!

Storia: 4
Disegno: 7
Personaggi: 4
Edizione: 4


 0
Justice

Volumi letti: 3/3 --- Voto 6
Il manga "Akaboshi" consta di tre volumi ed è edito dalla GP Publishing. Purtroppo per il poco successo ottenuto in patria, pubblicato da Jump, è terminato prematuramente. La conclusione lascia quindi molto interdetti e spaesati.

La trama si basa sul romanzo storico cinese "i Briganti" e racconta delle vicende di un gruppo di ladri noto come "Taiten-Gyoudou", ed in particolare di un loro componente, Tai Sou. In quegli anni il popolo cinese vive una crisi sotto un governo incapace di gestire le proprie risorse, ed é in cerca della speranza di un futuro migliore. Saranno proprio il protagonista e i suoi compagni dare iniziò ai cambiamenti.

Ho trovato la lettura di questo manga molto piacevole e veloce. La trama e i frequenti combattimenti lo rendono uno Shonen semplice. La ricerca di qualcosa di nuovo spinge manga come questo a concludere la storia rapidamente, lasciando inespresso un grosso potenziale. Per quel poco che ti accompagna questo manga ti coinvolge e, sebbene le tematiche non sia proprio originali, è comunque unico. Non si ha il tempo di esplorare ogni aspetto del carattere dei personaggi, ma quel poco che si vede è poco chiaro. Sono tutti molto banali, e come delle macchie non si riesce a capire dove iniziano e dove finiscono; opachi insomma.
I disegni mi sono piaciuti molto, i paesaggi e i vestiti sono pieni di pieghe e chiaroscuro.

Complessivamente non merita di essere giudicato negativamente; avrei voluto continuare a leggere la storia, ma sperare che per Akaboshi succeda lo stesso che é successo per Shaman King, è inutile poiché non hanno avuto lo stesso successo.
Consigliato.


 1
Homura GOW

Volumi letti: 3/3 --- Voto 7
La questione è molto semplice, si è ucciso uno shonen quando era ancora in fasce e poteva ancora dare molto...Non aveva nulla da invidiare ad un "Bleach" o ad un "Naruto".
Un'opera di sicuro non rivoluzionaria in quanto a caratteristiche e a tematiche: personaggio principale che non conosce ancora la sua vera forza che in realtà è devastante, un passato che l'ha segnato nel profondo, è il tipico protagonista da shonen che è anche oggetto anche di gag divertenti.
I personaggi secondari a mio parere sono decisamente apprezzabili, con i poteri più svariati e dal design interessante sebbene caratterialmente siano le fotocopie del protagonista (e qui Amano ha peccato di pigrizia perché poteva sprecarsi a differenziarli un po'). Il nemico principale, che si vedrà chiaramente solo nel terzo volume, è molto curioso e originale e merita veramente.

Come ho già detto si è trattato di un "mangacidio" (permettetemi la licenza poetica)prematuro, potenzialmente un 8 o un 9 ma poiché si deve dare un voto su quello che è e non su cosa avrebbe potuto essere il 7 è più che adeguato. Supera pienamente la sufficienza in virtù degli apprezzabilissimi riferimenti alla letteratura cinese e al disegno a dir poco fantastico...Non va oltre il sette per il finale raffazzonato e perché un voto più alto sarebbe solo un premio alle intenzioni dell'autore.
In conclusione vi consiglio di comprarlo? Se volete uno shonen che sperimenta cose nuove, non volete spendere molto e amate le storie con un finale come Dio comanda assolutamente non compratelo, ma se siete amanti dei bei disegni, dei tipici shonen da combattimento e volete a casa un monito di come le leggi di mercato a volte siano incomprensibili (il protagonista starà gridando dall'aldilà dei manga "Perché Naruto ha diritto di vivere e io no?") allora potete permettervi di comprarlo.


 3
Dartes

Volumi letti: 3/3 --- Voto 6
"Akaboshi - Ibun Suikoden" è un manga edito in Italia dalla GP Publishing. Porta la firma di Youichi Amano, autore che ha tentato numerose volte di sfondare nel mondo dei manga, ma che non ci è mai riuscito a pieno. Tutte le sue opere sono poco conosciute, e sono state interrotte dalla pubblicazione dal famoso Shounen Jump. Devo però annunciare con grande dispiacere che anche questa serie ha fatto fiasco e attirato pochi lettori, e che proprio per questo motivo è stata anch'essa terminata nel suo pieno corso. Tralasciando questo triste evento riguardante il duro mondo dell'editoria e dei mangaka, passo al manga in sé. La trama rientra nella piena tipologia shounen, forse anche troppo. Infatti cerca di attingere fattori di notevole importanza da altri manga ben più conosciuti, tirando fuori qualcosa di già visto e poco originale. L'edizione Italiana è buona, con sovraccoperta e qualità complessiva ottima.

Il tutto è ambientato in una Cina del 1112 corrotta e malvagia, comandata dalla dinastia dei Song, autori della rovina del Paese.
Narra del giovane Taisou, conosciuto da tutti come "Stella Cadente", che fa parte di un gruppo di banditi ribelli, ma anche definiti "gentiluomini". Questo gruppo è quello dei "Taiten-Gyoudou". Nel gruppo, per volere del capo, vengono inseriti solo combattenti scelti personalmente da lui: tutti devastanti e con grandissimi poteri sovrannaturali. Il "team" di combattenti fuorilegge cercherà di porre fine a questo strazio, con modi bruschi e violenti ma allo stesso tempo necessari per una svolta radicale. Nel corso della (breve) storia, colma di avventure, emergeranno alcuni misteri e problemi che andranno risolti con l'uso della forza; da buon shounen quale è.

Devo ammettere che, inizialmente, mi colpì notevolmente, nonostante io non sia affatto un amante degli shounen. In effetti le premesse sono davvero buone e attendono solo di essere sviluppate in modo coerente ed entusiasmante: ma questo, sfortunatamente, non è successo. È uno di quei manga che vengono colmati da una presenza davvero numerosa di personaggi, che poi risultano poco caratterizzati e vuoti, quasi inutili allo svolgersi degli eventi. Credo sia perché è stato bruscamente interrotto, e quindi, come si può notare dal (per così dire) finale, l'autore non ne ha avuto la possibilità. Sicuramente Amano-sensei puntava a far diventare l'opera in questione una "leggenda", e con questo termine intendo un manga shounen di notevole successo come può essere "Bleach" o altri ben più conosciuti. Non sono troppo generoso dicendo che avrebbe potuto esserlo, però è stato sviluppato in modo molto lento e poco entusiasmante; il livello di coinvolgimento, tranne in rari casi, è pari a zero. La fine è completamente forzata, e ciò risulta davvero percepibile nelle ultime pagine. Uno dei fattori che salteranno subito all'occhio come positivi è il disegno. Infatti è assolutamente impeccabile e splendido, forse più della storia. È come se lasciasse trapelare la mano di un vero esperto, che ha dato il meglio di sé nonostante le numerose lacune della storia. Nel complesso, lo sconsiglio, proprio perché gli avvenimenti, dopo un certo numero di pagine, non seguono più un filo logico, ma puntano solo ad una sbrigativa conclusione insensata.


 1
Lyer

Volumi letti: 3/3 --- Voto 8
Akaboshi Ibun Suidoken di Yoichi Amano narra della Cina del 1112, epoca di crisi del potere Imperiale e del dominio tirannico dei nobili. In questo contesto Tai Sou, un giovane spadaccino errante (unico per la sua pigrizia, ma anche per la sua abilità nel combattimento), incontra Suiren, una ragazza che tenta di scacciare i banditi travestendosi da guerriero.
In seguito Tai Sou, volente o nolente, aiuta la giovane Suiren a liberare la sua città dalle angherie del governatore imperiale. Così Tai Sou riparte, insieme a Suiren, alla volta del suo viaggio per raggiungere il suo "obiettivo".
Durante il viaggio i due attraversano mille peripezie, e incontrano diversi personaggi, alleati e nemici, unici nel carattere e nello stile di combattimento.

Purtroppo Akaboshi termina "prematuramente" al terzo volume, a causa dei pochi voti in classifica nel settimanale JUMP. Tuttavia a mio parere è impossibile ignorare la qualità dei disegni e l'iniziativa di Yoichi Amano di trattare tale periodo storico - aperto a moltissimi riferimenti e citazioni ai grandi romanzi Cinesi come "Il romanzo dei Tre Regni" e "Viaggio verso Ovest".
Infatti durante i 3 volumi sono stati presentati tanti personaggi principali, ma poche spiegazioni sulle abilità di questi e sulla trama del vero e proprio arco narrativo.

La qualità dei disegni e del design dei personaggi è difficile da ignorare. In genere un autore che esordisce col suo primo manga pubblicato in Jump, tende a presentare, nei primi capitoli, uno stile di disegno "acerbo", dispersivo e che ancora deve trovare equilibrio tra i dettagli dei personaggi, sfondi e impostazione della pagina.
Akaboshi invece si presenta sin da subito con uno stile originale, di forte impatto, mai troppo dettagliato e mai troppo semplice. Si vede il talento di Yoichi Amano nei personaggi: "stilosi" e mai banali. La personalità di ciascuno di essi è perfettamente in sintonia con lo stile di disegno, e questo rende possibile la presenza di una vasta gamma di personaggi che lasciano subito una forte impressione.

Poco si è visto di quello che l'autore ci poteva mostrare, per questo la lettura di questo manga va spesso sottovalutata. Questa "Stella del Mattino" è stata stroncata sul nascere. Speravo in una possibile ripresa del manga, ma penso che ormai sia un'eventualità impossibile.
A mio parere Akaboshi Ibun Suidoken era una stella nascente che poteva benissimo arrivare a raggiungere la popolarità. Purtroppo lo sviluppo della trama non è riuscita a catturare l'interesse dei lettori per il tempo necessario ad arrivare al climax della storia. Per questo l'autore ha dovuto "tagliare" la trama originale e giungere alla conclusione in modo sbrigativo, lasciando molti interrogativi e molti sviluppi interessanti che aveva in serbo di raccontare. Chi leggerà questo manga forse capirà le sue potenzialità, e forse come me arriverà a leggere l'ultimo capitolo con l'amaro in bocca.


 2
sensei 12

Volumi letti: 3/3 --- Voto 5
Akaboshi è una di quelle serie che poteva rimanere benissimo in Giappone, senza nessuna trasposizione ufficiale in lingua nostrana. Ma partiamo dall'inizio.

Cina, anno 1112: il governo non riesce a controllare a pieno tutto il suo enorme territorio, il quale è costantemente sotto il pugno di ferro di ladri e di signorotti locali dalla mascella facile. Solo un gruppo di 108 eroi/banditi può riuscire a dare uno scossone a tutto il paese e instaurare quella sorta di rivoluzione che scacci via i biechi e corrotti giochi di potere del Celeste Impero che male fanno al popolo tutto.

Una sorta di epopea cavalleresca in salsa cinese. Per di più ispirata al romanzo storico cinese "i Briganti" del 15° secolo, già trasposto più e più volte sia in altri fumetti che in serie tv.

Ma Akaboshi è un caso a parte.
La sua pubblicazione in terra nipponica, sulle pagine del tanto beatificato Jump, è stata abbastanza travagliata: dopo un inizio abbastanza coinvolgente, il grado di entusiasmo è scemato pian piano, capitolo dopo capitolo, decretando la discesa senza freni dell'opera nelle classifiche di gradimento della rivista e quindi l'inevitabile cancellazione per scarso successo.
Sì, Akaboshi è nient'altro che un'opera monca, con un finale altamente sbrigativo e deludente, rimpolpato con un pastrocchio di personaggi inespressi e potenzialmente interessanti.
Chissà, forse è proprio l'autore che non riesce a sfondare definitivamente. Il tratto intrigante c'è, è la sceneggiatura che non ingrana mai. E le cancellazioni premature di molte sue opere ne sono la prova.

Tre volumi che, nel complesso, sono abbastanza scialbi e che non fanno altro che intasare ulteriormente un parco titoli italiano che rischia costantemente il collasso, rischiando di passare inosservato e di deludere gli ignari e inconsapevoli acquirenti occasionali.
Consiglio altamente di lasciare il prodotto sullo scaffale, sia per ciò che l'opera (non) rappresenta, sia per l'elevato costo che una sovracopertina non potrà mai giustificare.