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GuardianTomberry

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Kokko San è un volumetto unico di Fumiyo Kono uscito nel 2005, autrice conosciuta e premiata per "Hiroshima nel paese dei fiori di ciliegio". Chi mai avrebbe pensato di leggere un giorno un manga su un pollo? Ebbene è così, anzi, dovrei chiamarlo "Signor Gallo" visto che il carattere di Kokko San è tutt'altro che mite. La piccola Yayoi lo trova per caso sul suo cammino di ritorno da scuola, da quell'incontro nascerà un rapporto "complicato" che andrà a scombussolare la vita di tutti i giorni di questa bambina.

L'edizione Ronin Manga non è male nel complesso, usata carta bianca di buona qualità, copertina ruvida semi rigida, assenza di sovraccoperta. Il problema è il prezzo, 10,00 euro per questo albo sono troppi oltre ad avere la consueta veste grafica di color marrone che proprio non si riesce ad apprezzare.

Il tratto della Kono è delizioso, sebbene all'apparenza appare quasi insicuro, ad uno sguardo più attento si nota quanto è particolareggiato ed è quasi esclusivamente disegnato a mano (retini quasi assenti). Alcune tavole lasciano veramente senza fiato mostrando paesaggi e/o situazioni comuni in tutta la loro bellezza.

Kokko San è stata una scoperta, un volume a cui non ho dato particolare peso, praticamente approcciato senza aspettative anche se sono reduce dalla lettura di "Hiroshima nel paese dei fiori di ciliegio" che ho apprezzato molto. Sebbene il contenuto possa far sorridere al solo pensiero, si scopre che in realtà fa ridere per davvero e non solo per l'apparenza. Allevare un gallo non è affatto facile, soprattutto quando questo pensa di essere il boss del quartiere. Per questo motivo ogni evento normale nella gestione di un animale domestico, in questo caso risulta essere tortuoso e pieno di insidie. Leggendolo si riscopre una ilarità di altri tempi oramai quasi dispersa quindi se vi capita a pochi spiccioli in fiera, nei soliti scaffali pieni di volumi al 50% del prezzo di copertina, fatevi un piacere e prendetelo perché sa donare momenti di allegria genuina.


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Tacchan

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Ho avuto modo di apprezzare Fumiyo Kono in un racconto ben più toccante e drammatico. Ora, grazie a "Kokko San", ho modo di vedere come se la cava con un'opera ben più spensierata e di tutt'altro spessore. Alla fine il mio giudizio è positivo e, anzi, mi ha fatto voglia di comprarmi un gallo, cosa che le fa sicuramente onore.
La piccola Yayoi riceve il permesso dai genitori di tenere un gallo che ha casualmente incontrato: in fin dei conti accudire un animale è un impegno che potrebbe fare bene e responsabilizzare una bambina della sua età. Sfortunatamente le sarà chiaro da subito che allevare il gallo non è come avere un cane, ancor più visto che Kokko San è orgoglioso, attaccabrighe, vivace e cocciuto. Si dimostra tuttavia a suo modo affettuoso e protettivo nei confronti della sua padroncina, inoltre è inaspettatamente intelligente.

La struttura del manga è veramente semplice: brevissime storielle di qualche pagina mostrano uno spaccato della vita e delle vicissitudini affrontate da Yayoi, alle prese sia con le marachelle del suo gallo, sia con la sua vita quotidiana. Il tutto è disegnato con il classico stile dell'autrice, senza retini e ricco di linee tratteggiate in modo dolce e delicato. Particolarmente curati e ben resi sono alcuni fondali, davvero caratteristici e piuttosto evocativi.
Le gag sono proposte in modo semplice ed efficace e saranno in grado di farvi sorridere.

Non si tratta di un'opera che ha grandi ambizioni, "Kokko San" sembra essere stata disegnata in modo spensierato e spontaneo; risulta per cui una lettura estremamente leggera. Se cercate qualcosa di impegnato qui non lo troverete, tuttavia potreste invece apprezzare la genuinità di un prodotto particolare e diverso dal solito.

Il tutto vi costerà tuttavia 10 euro, forse un po' troppo visto che sebbene l'ampio formato e la buona edizione si tratta di poco più di un centinaio di pagine. C'è da considerare comunque che "Kokko San" è un prodotto di nicchia e non sarà un best seller, per cui il prezzo più elevato della media è un modo per recuperare le spese di pubblicazione di un prodotto che altrimenti difficilmente avremo avuto modo di vedere pubblicato in Italia.

Ummm... quasi quasi vado ad adottare un Kokko San tutto mio…


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Turboo Stefo

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Dopo aver commosso ed emozionato con la sua personale rievocazione degli anni bui di Hiroshima, la sua città natale, torna in Italia Fumiyo Kono con un altro slice of life completamente diverso dalla precedente opera. Infatti la rivista sul quale esso è pubblicato è il Manga Time Jumbo della Houbunsha, specializzata in manga Yonkoma.

La piccola Yayoi tornando da scuola si è trovata la strada sbarrata da un massiccio gallo. Per poter passare oltre decide di dargli un pezzo di pane che aveva con sé, inconsapevole di come quel gesto avrebbe convinto il gallo a seguirla fino a casa. Questo è il semplicissimo inizio di un'atipica amicizia tra la padroncina e il suo animaletto domestico veramente atipico, e come se non bastasse il caratteraccio di quest'ultimo creerà non pochi problemi.
Le storie si susseguono veloci grazie alla gradevole sfumatura comica che le permea, una commedia leggera e semplice basata sugli stravaganti comportamenti di Kokko San, e si nota come tra una storia e l'altra la piccola bambina acquisti sicurezza e responsabilità nella cura dell'animale dimostrando una maturazione continua che la aiuta a crescere. Mentre il volumetto unico giunge alla conclusione, si nota un incremento di capitoli dai toni maggiormente poetici con piccoli messaggi che oltretutto approfondiscono le sfumature della famiglia e dell'unico vero personaggio secondario (la "spifferona" è l'unico membro esterno alla famiglia ad avere un certo rilievo) curando maggiormente la caratterizzazione semplicistica.
Peccato per il finale praticamente inesistente. In uno slice of life spesso la mancanza di un finale, o di un finale ampiamente aperto, è voluta per sottolineare al meglio alcuni aspetti dell'opera e del genere stesso, ma in "Kokko San" purtroppo si avverte come quest'opera sia stata interrotta a uno stato embrionale, gettando al vento tutti gli spunti che offriva sia a livello di storia, come le piccole avventure familiari, sia soprattutto il senso dell'opera, che finisce con l'essere lievemente pronunciato per poi essere brutalmente mozzato.

Il tratto morbido e dolce di Fumiyo Kono non manca di rendere giustizia al comparto grafico, che risulta perfetto per lo stile dell'opera. I personaggi rotondeggianti sono adatti per le espressioni comiche che si presenteranno e l'impostazione delle tavole enfatizza perfettamente alcune gag grazie ai cambi di scena perfetti o ad alcune trovare registiche eccellenti, come la sequenza che girando intorno alla gabbia di Kokko San nasconde al lettore la sua fuga per poi vederselo spuntare dal terreno regalando copiosa ilarità alla scena.
Anche se nel complesso riporta uno stile sobrio, pulito e a tratti scarno - come spesso detta il genere della commedia Yonkoma - nelle scene più dolci ed evocative l'autrice si esprime al meglio con bellissime inquadrature e fantastici sfondi, come la dolce Yayoi in un campo fiorito o la malinconica sorella sulla riva di un fiume con una fantastica illustrazione a doppia pagina.
Una piccola perla è obbligatoria da ricordare: nell'angolo esterno delle pagine a destra si notano dei piccoli disegni che in realtà, se sfogliati velocemente, risultano essere un flip book dedicato a Kokko San.

L'edizione italiana della Ronin si accosta a quella precedente regalata all'autrice: un formato generoso, una rilegatura resistente e ottima carta con poche trasparenze. L'unico difetto è l'oneroso prezzo, vista l'assenza completa di pagine a colori, di sovraccoperta, e di tutti gli altri "extra" che solitamente dovrebbero spiegare tale costo.

Fumiyo Kono, anche se si separa dalle storie tristi e malinconiche de "Hiroshima - Nel paese dei fiori di ciliegio", non delude e regala una storia soffice e divertente, che intrattiene con piacere, in uno slice of life dedicato a una bambina e al suo aggressivo animaletto. Il tutto promette di regalare qualche gradevole divagazione su come i più piccoli possano maturare e responsabilizzarsi accudendo un animale domestico, oltre alle classiche sfumature sul rapporto d'amicizia che si instaura tra i due e i piccoli approfondimenti sulla famiglia. Peccato che tutto questo avviene in modo vagamente pronunciato e approfondito solo verso la fine del volume, che pare incompleto.
Sperando che le parole finali dell'autrice siano vere - conscia delle troncature e del potenziale inespresso si augura di poterlo proseguire - "Kokko San" si rivela uno slice of life semplice e divertente che incarna bene il genere.