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Aminako

Volumi letti: 8/8 --- Voto 8
"360° Material" è una commedia scolastica di 8 volumi edita dalla Star Comics ed è il primo manga serializzato in Giappone dall'autrice Tōko Minami. Questa autrice è nota ai lettori shoujo anche per "Rere Hello!" ed è stata proprio quest'opera ad avermi invogliata a ricercare "360° Material". Il secondo motivo, meno edificante, che mi ha spinta ad acquistarlo è stato vederlo spesso nelle liste di vendita di seconda mano, mi ero fatta l'idea che essendo più disponibile di altre fosse stato meno gradito dal pubblico di lettori e volevo comprenderne il motivo. Sono arrivata alla conclusione che "360° Material" non ha conquistato i cuori dei lettori perché la trama e i comportamenti dei personaggi non corrispondono agli ideali sui quali si crogiola troppo spesso lo shoujo sentimentale. Se hai delle aspettative "360° Material" le disattenderà quasi tutte, ma vado per ordine.

[*La recensione può contenere anticipazioni non gradite]

Taki è un genio della matematica e si distingue perché possiede una intelligenza fuori dal comune. E' il tipico ragazzo guidato dalla ricerca della logica in ogni cosa e tende ad estraniarsi dal contesto che lo circonda. Mio è la peggiore della classe in matematica, le piace stare con gli amici ed è sensibile alle reazioni di chi la circonda. Tra i due scatterà un interesse quasi immediato nel primo volume, quando lui rischierà di essere travolto da un treno mentre è perso ad osservare un aereo nel cielo e sarà Mio a metterlo in salvo. Taki è attratto dagli aerei, dalle scie rilasciate e dall'impatto dei relativi materiali sul clima. Queste considerazioni aprono un mondo sulla visione fanciullesca di una Mio, abituata a non porsi mai troppe domande e a vivere la vita con spensieratezza. La natura di questi due personaggi e della loro coppia viene messa alla prova nel corso di questi 8 volumi, il cui titolo nelle copertine sembra proprio inserito all'interno di scie che si intersecano. Questa scelta grafica, voluta o meno, l'ho trovata pertinente e carina.

La trama non ha l'ambizione di stupire ma di mettere alla prova il temperamento dei protagonisti, portati a turno a misurarsi con degli antagonisti ai loro antipodi. Se nei primi tre volumi impariamo a conoscere i protagonisti e i co-protagonisti con cui si svilupperanno dei triangoli, dal quarto in poi la narrazione si fa più complessa perché entrano in ballo delle dinamiche di insofferenza nella coppia. I due protagonisti, infatti, non sono attraenti e scuotono le coscienze dei lettori. Mio è una ragazza di sedici anni dai sentimenti mutevoli e incostanti. Taki è un ragazzo semplice, senza spina dorsale, incapace di catturare l'attenzione e di impegnarsi in ciò che non gli consente di avere un quadro logico della situazione. Quando Marui si inserirà all'interno di questa coppia come elemento disturbatore, la trama prenderà una piega che potrebbe non persuadere i paladini dell'amore eterno e perfetto.

L'autrice spiega, in effetti, il titolo "360° Material" così: "il titolo proviene dal fatto che vorrei riuscire a mostrare i personaggi di questo manga da ogni angolazione". Se l'obiettivo era questo, secondo il mio personale parere c'è riuscita. "360° Material" da lettrice non mi ha stupita con colpi di scena, quanto con azioni (e non azioni) e pensieri dei personaggi che mi sarei aspettata di trovare più in uno josei dalle tinte realiste che in uno shoujo manga scolastico. Il finale può turbare perché i protagonisti si affacciano al futuro come ad una scommessa e non come una certezza, se non quella che l'indomani non occorrerà portare l'ombrello perché non pioverà. E questo epilogo, per una mente logico-matematica e per uno spirito emotivo-insicuro, secondo me non è scontato.

Cosa mi è mancato? Da lettrice, spazi di comunicazione in più tra l'autrice e i suoi lettori. Mi sarebbe piaciuto leggerla di più tra un volumetto e l'altro, o come free talk o con degli allegati aggiuntivi che entrassero maggiormente nella progettazione dell'opera. Il rischio è che dall'altra parte non vengano colti tutti gli elementi (le menti più logiche ne hanno bisogno!). Quando si raccontano storie che sfidano i luoghi comuni e gli ideali ricercati, creare delle connessioni maggiori con i lettori può essere utile.

Il mio voto finale è 8 perché mi ha lasciato il segno.


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Pannero

Volumi letti: 4/8 --- Voto 4
"360 material" è uno shoujo classico di Touko Minami, che racconta di Mio, una studentessa delle superiori che salva la vita a un suo compagno di classe un po' strano e del quale tuttavia la ragazza inizia a innamorarsi.

Queste poche righe di trama purtroppo sono più o meno tutto quello che il manga ha da offrire.
È stato uno dei pochissimi manga che ho dovuto interrompere a metà, quando non sono più riuscita a proseguirlo a causa della sua monotonia straziante.
Nonostante un inizio piacevole che lasciava ben sperare, la storia si arena dopo poco, alternando situazioni banali e già viste ad altre semplicemente scialbe.
La caratterizzazione dei personaggi è tristemente carente sotto ogni punto di vista: personalità abbozzate e mal sviluppate.

I disegni sono buoni, semplici, favoriscono una lettura scorrevole, ma l'inesistenza di una trama portante pesa sempre di pià, esasperando il lettore.
Dal mio punto di vista, questo non si è rivelato affatto un buon shoujo manga, confermandosi piatto sempre di più col passare delle tavole. Un vero peccato.

L'edizione italiana della Star Comics di per sé è buona, semplice, a un prezzo accettabile e con una grafica molto simile all'originale.


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Noiceravamo

Volumi letti: 8/8 --- Voto 6
"360° Material" è un'opera della mangaka Touko Minami.
É stato uno dei primi shojo manga che ho letto e inizialmente l'avevo comprato solamente per la copertina del primo volume. Non giudicare mai un libro dalla copertina.
In generale la storia mi è piaciucchiata ma non più di tanto. Procediamo in ordine.

Trama e personaggi.
La trama non è nulla di che. Anzi forse è un po' scontata anche se ha un protagonista maschile un po' diverso. La protagonista, Mio, non è per nulla originale: la solita ragazza pura e ingenua (che si innamora del primo che la saluta) ma lasciamo stare.
Lo svolgimento della storia è stato molto noioso infatti arrivata al volume 5 avevo intenzione di stopparlo, e l'ho continuato sperando negli ultimi tre volumi. Ma niente.
I personaggi li trovo molto stereotipati. C'è come al solito un triangolo amoroso e qualche personaggio che va e viene non importante.

La grafica.
Il tratto devo dire che mi piace abbastanza e credo sia questo il vero motivo della mia lettura fino alla fine.
In conclusione ritengo ritengo l'opera un manga "leggibile" ma forse troppo noioso, anche perché l'autrice non giostra bene le varie situazioni. In generale se dovete leggere un manga shojo non comprare questo.


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anima-ki

Volumi letti: 8/8 --- Voto 5
<b>ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER</b>

Mio Otaka e Sunao Taki sono compagni di classe, ma non avevano mai parlato fino a quando, un giorno, Mio sorprende Taki a fissare il cielo tanto attentamente che per poco non finisce sui binari del treno alla stazione. E' proprio Mio ad afferrarlo in tempo. In seguito a questo salvataggio i due inizieranno a chiacchierare sulle scie degli aerei. Il giorno dopo la ragazza, incuriosita dai discorsi del compagno, mentre è in cerca di altre scie, rischia anche lei di essere investita da un'auto, ma sarà Taki stavolta a salvarla. Mio inizia così ad interessarsi sempre più a questo strano ragazzo e si renderà conto di esserne attratta.

Mentre terminavo la lettura di questo Shoujo nella mia mente si affacciava un grosso punto interrogativo, affiancato magari al titolo del manga: "360° Material"? Toko Minami infatti, autrice del manga in questione, nel volume 2 spiega il significato del titolo, cioè l'intento di mostrare i personaggi da ogni angolazione, mentre nel volume 5 dice che voleva dare un senso di coralità alla storia coinvolgendo tutti i personaggi. Ma che sia l'uno o l'altro l'obbiettivo della mangaka, io non sono riuscita ad arrivarci e anzi direi che uno dei principali difetti di questo manga è proprio la caratterizzazione dei suoi personaggi. Certo riusciremo più o meno a "inquadrare" caratterialmente i tre personaggi principali, cioè Mio, Taki e Marui ma, alla fine, di loro ci verrà detto ben poco perché l'autrice focalizzerà la sua attenzione più che altro sul triangolo amoroso e sulla sua soluzione, senza pensare ad altro. Non sapremo mai, ad esempio, dei progetti di questi ragazzi in merito al futuro, ne avremo modo di conoscere le loro famiglie per intero. Ma si poteva soprassedere a queste mancanze se l'autrice avesse sfruttato questo triangolo almeno per approfondire i ragazzi coinvolti, facendoli maturare ma, ahimè, ciò non avviene.
In qualche tavola sembra voler dare una "svegliata" ai protagonisti, ma poi questi ritornano sempre al punto di partenza. Toko Minami non dà certo onore alla sua eroina, Mio, che appare come una ragazza volubile e facilmente influenzabile; per questo la sua scelta finale risulta incerta e poco convincete.
Ma a pagarne di più le spese è in realtà il protagonista maschile, Taki, che è un personaggio anche abbastanza originale, perché diverso dai ragazzi che siamo abituati a conoscere nel panorama degli shoujo manga. Taki è distratto, con la testa fra le nuvole, di poche parole e molto insicuro.
E forse è proprio per questa sua apparente passività che l'autrice finisce con il metterlo quasi da parte, per dare più spazio ai sentimenti e tormenti del "terzo incomodo" Marui, decisamente più attivo e passionale.
E il povero Taki? Interpellato praticamente solo quando si tratta di dare una mano agli altri nello studiare! Ci sono dei momenti in cui esce fuori dal "guscio" e sembra volersi ribellare, ma questo aspetto del suo carattere viene sviluppato poco, restando fondamentalmente un personaggio poco incisivo (e badate che è il mio preferito).
E che dire dei personaggi secondari? Fatta eccezione per Akane, tutti gli altri sono praticamente solo delle comparse: ci vengono presentate delle situazioni anche su di loro, ma sono accennate in così poche vignette che alla fine ti sembra quasi inutile che l'autrice abbia voluto anche solo mostrarle.
Nonostante tutti questi difetti però devo dire che 360° Material può essere abbastanza coinvolgente proprio per il suo essere una storia d'amore (alcune scene sono davvero tenere), ma poteva essere sviluppato sicuramente meglio e di più perché, alla fine degli 8 volumi di cui è composta la storia, si ha un senso di "incompleto" che non lascia soddisfatto il lettore, ragion per cui non posso dargli la sufficienza.
Dal punto di visto grafico e del disegno anche questo non si distingue particolarmente nè in bene nè in male (forse gli occhi poco espressivi), ma si possono guardare. Molto belle e dalle tonalità pastello le copertine.
Per quanto riguarda l'edizione Star Comics è la classica con copertina rigida, tutto molto compatto come sempre.
In definitiva 360° Material è un manga mediocre che può essere rivolto più che altro ad un pubblico giovane o agli amanti in generale delle commedie romantiche. Se cercate invece una storia profonda e con un buon approfondimento psicologico dei personaggi quest'opera non fa per voi.

Voto: 5