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Utente9371

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Utente9371

Volumi letti: 8/14 --- Voto 5
Come i manga sportivi, gli shounen di combattimenti e quelli a tema otaku, il filone "slice of life" comico è stato saccheggiato all'inverosimile negli ultimi anni; merito (o colpa) sopratutto del grande successo di opere come "Azumanga Daioh", "Youtsuba&!" o in seguito "K-On". Conseguentemente, come nei filoni prima riportati, anche nel mondo degli "slice of life", sopratutto se in formato 4-koma (brevi sketch di quattro pannelli), viene il sospetto che ormai la benzina si sia esaurita e che i materiali rimasti per fare qualcosa se non di originale che almeno si distingua siano veramente pochi.
Sebbene nato in tempi forse non sospetti, arrivati all'ottavo volume di "Sketchbook" è proprio questo il problema: perché continuare a leggere? Perché disturbarsi a ridere, dopo otto volumi e decine di storie, delle solite prevedibilissime macchiette, assolutamente monodimensionali e, spesso, neppure disegnate tanto bene?
Come spesso capita in questi casi, il manga potrebbe fare leva solo su un fattore per salvarsi: la demenzialità, in mancanza di altri pregi. Sotto questo aspetto "Sketchbook" non è nulla di speciale: le gag sono trite e ritrite, spesso riciclate da altri lavori; il cast è formato dai soliti sospetti (straniera con la testa tra le nuvole, ragazza seria che si stupisce regolarmente delle stupidate che il duo di amiche commedianti si inventa, la dolce romantica etc.); dulcis in fundo, il contesto del club d'arte è a dir poco marginale. Il manga potrebbe anche essere carino, ed in effetti il primo paio di volumi si legge anche volentieri; poi, però, si scopre che da lì in poi sarà sempre la solita pappa riscaldata, peraltro fatta meglio da autori di ben altro calibro (il già citato Azuma e l'Hitoshi Hashinano meno introspettivo). Se tutto quello che "Sketchbook" offre è una versione derivativa di lavori di ben altro calibro, perché disturbarsi a leggere?
Il disegno contribuisce sia ad aumentare sia a ridurre il voto: le copertine e le pagine a colori sono decisamente belle, pastellose ma ben congegnate, mentre il manga stesso è di tratto frettoloso, spoglio, ancora una volta derivativo e generalmente poco accattivante.
Manga consigliato solo agli amanti dei gatti (ce ne sono ovunque) o a quelli che proprio non vivono senza la propria pera giornaliera di ragazzine con la testa tra le nuvole.