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Kotaru_24

Volumi letti: 12/12 --- Voto 8
"Una stella cadente in pieno giorno" è uno shojo manga scolastico che recupera un classico stilema narrativo: il triangolo.

In questo caso fra Suzume, arrivata a Tokyo dalla campagna per stare dallo zio, Mamura, coetaneo di Suzume, e il suo professore responsabile Shishio. La differenze d’età fra i due è di circa 8 anni (16-24). La storia ha un clima disteso con anche momenti di riflessioni più profondi sulle emozioni provate dai vari protagonisti, che risultano tutti piuttosto ben delineati. Lo svolgimento è lineare e contiene tutti i cliché del genere scolastisco/SOL (festival vari, gite, Natale…) e romantico (appunto il triangolo, incomprensioni, febbre/cadute con annessi salvataggi, abbracci “per sbaglio” ecc).

Il tratto è meraviglioso e la regia delle tavole rende la lettura piacevole e accattivante. Il tema della relazione con differenza d’età (tra insegnante e alunno) è trattato in modo naturale e con diversi punti di vista sulla cosa, come avverrebbe nella realtà. Ci si affeziona subito ai personaggi, vero punto di forza dell’opera. Io sono un appassionato del genere e proprio per questo il mio giudizio da un lato risente di questo bias, ma allo stesso tempo sono diventato anche sempre più “esigente” avendo letto molte storie simili e questo lavoro della maestra Yamamori lo consiglio a tutti, ma in particolare agli amanti del genere.


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annadaifan

Volumi letti: 12/12 --- Voto 8
Faccio una premessa: non sono una lettrice accanita di shoujo e cerco sempre di provare quelli più particolari per la trama oppure per il disegno.
In questo caso Mika Yamamori, l’autrice di "Una stella cadente in pieno giorno", mi ha colpito immediatamente per il suo tratto pulito e in qualche modo tanto coinvolgente.

L’inizio del manga non è molto innovativo, abbiamo la quindicenne Suzume che per vari motivi si ritrova a doversi trasferire dal suo paesino di campagna alla capitale Tokyo dove sarà ospitata da suo zio materno.
Appena arriva in città si perde subito e dopo aver rifiutato l’aiuto di un ragazzo finisce per svenire in un parco; per fortuna si risveglia a casa dello zio salvata dallo stesso ragazzo di prima che scoprirà essere non solo amico di suo zio, ma anche insegnante nella sua nuova scuola.
Come è facile prevedere Suzume inizierà a provare un sentimento sempre più profondo per il giovane professore, e verrà anche ricambiata? Entrerà poi in scena Mamura, un compagno di classe che sarà molto vicino alla ragazza, come andrà a finire? Questo lo scoprirete solo leggendo il manga.

L’opera è composta da 12 volumi in cui la mangaka riesce a sviluppare molto bene tutti i personaggi, anche quelli secondari e il finale mi è piaciuto moltissimo; sinceramente se non fosse finito così non avrei dato un voto così alto.
Nel complesso è uno shoujo fresco, divertente ed emozionante. I turbamenti della protagonista ci vengono raccontati perfettamente e lo sviluppo della vicenda appassiona fino all’ultima pagina; il susseguirsi degli eventi mi ha portato più di una volta a cambiare idea su come l'autrice volesse far finire la storia; Suzume crescerà tanto e acquisirà una grande maturità, mi è piaciuta tanto la sua evoluzione.
Consiglio la lettura di questo manga e, in generale di questa mangaka, soprattutto a chi vuole avvicinarsi al mondo degli shoujo.


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Aminako

Volumi letti: 12/12 --- Voto 9
Mika Yamamori in quest'opera di 12 volumi racconta di un'adolescente cresciuta in un villaggio che per motivi familiari si trasferirà a casa dello zio in città. Riesce da subito facile vestire i panni di questa ragazza, appena arrivata alla stazione di Tokyo e disorientata alla vista di tante strade: quale la porterà a casa dello zio? Per fortuna arriva una "Stella" che, in pieno giorno, la aiuterà a trovare le coordinate... per arrivare dallo zio e per farsi spazio in questo caos cittadino alla quale non è abituata. Suzume, la protagonista, impara giorno dopo giorno a scoprire la città e le mode delle ragazze della sua età. Allo stesso modo i suoi compagni di scuola imparano a conoscere, e apprezzare, questa strana ragazza senza filtri considerata a più riprese "campagnola".

Eppure sarà proprio questa sua diversità che le aprirà le porte delle tre relazioni più importanti: il giovane, e un po' fuori dalle righe, professore Shishio, il riservatissimo compagno di classe Mamura e la sofisticata amica Yuyuka. Nel corso della serie ciascuno di loro manifesterà una forma di stima e di avvicinamento verso Suzume. Si creeranno dei triangoli amorosi, a mio avviso giostrati abilmente dall'autrice. Ho apprezzato soprattutto tre elementi di questa storia:
- nel processo di maturazione del personaggio principale, il tema del ritorno alle origini si ripropone. Suzume non dimenticherà da dove proviene e non si adatta mai totalmente a questa cultura cittadina;
- l'evoluzione emotiva della protagonista si manifesta in modo piacevole e inaspettato. Sono riuscita a cogliere un bel progresso dall'iniziale ingenuità e (forse troppa) delicatezza alla presa di consapevolezza finale;
- al primo posto emergono i sentimenti della protagonista, ma i caratteri secondari non sono dimenticati e questo contribuisce ad arricchire la trama (non a sovraccaricarla di elementi dimenticati come spesso accade).

Questo shoujo merita di fare parte nelle librerie degli amanti delle storie d'amore (im)possibili. Alla fine della storia vi chiederete "ma alla fine chi era la stella cadente di chi"? Ogni personaggio entra in modo dirompente nella vita dell'altro e senza chiedere il permesso. Sarebbe tutto molto più facile se potessimo a priori stabilire con chi andrà bene cosa, ma questa storia non lo dà mai per scontato.
Edizione Flashbook perfetta!


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neemesi

Volumi letti: 12/12 --- Voto 9,5
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Questo manga è stato una piacevolissima sorpresa!
La storia è abbastanza classica e, come tutti gli shoujo scolastici, non ha elementi innovativi: una normalissima ragazza del liceo che si innamora, non corrisposta, del prof. responsabile della sua classe.

Note positive:
Devo prima di tutto sottolineare che le protagoniste dei manga della Yamamori sono molto reali e simpatiche. In questo manga la protagonista Suzume è divertente e le sue azioni e reazioni risultano comprensibili, a differenza delle protagoniste di shoujo che iniziano a sbavare dietro al bellone di turno. I disegni sono qualcosa di spettacolare, lo stile della mangaka è indiscutibilmente tra i miei preferiti! Non so se preferisco quello di Tsubaki-cho o questo, forse meno maturo ma più espressivo. Il numero dei volumi è giusto. So che sembra essere una cosa inutile da puntualizzare ma credo che al giorno d'oggi sia un fattore importante. Quante volte le scrittrici tendono ad allungare il brodo solo perché vogliono cavalcare l'onda del successo? (Vedi LDK).
I volumi della Flashbook sono qualcosa di stupendo! Prezzo a volume nella media (5.90€) con sovra-copertina a colori e rilegatura perfetta! Perché dico questo? Perché le ultime edizioni di Planet Manga e Star Comics, le prime al solito prezzo quasi, le seconde leggermente meno, sono impossibili da sfogliare, una vera tortura cercare di leggere i balloon vicino alla rilegatura. Mentre per questo manga la lettura risulta un piacere e le pagine non si increspano!
I personaggi come Suzume, Yuyuka e Mamura evolvono e crescono nel corso della storia, cambiando quasi radicalmente e imparando a conoscersi. Quando ho adorato Yuyuka e Mamura!
La cosa che però mi ha colpita davvero è stata l'evoluzione della storia. Dai primi numeri mi sarei aspettata la solita storia professore-allieva e invece ho trovato anche un racconto di crescita personale, perché volume dopo volume Suzume impara a capire se stessa e le sue emozioni. Il finale? Perfetto.

Note negative (poche):
Il personaggio di Shishio è abbastanza incomprensibile, un prof. che dà così tanta confidenza, che fa cose ambigue, che compie azioni sconsiderate (tipo andarsene in giro, mano per mano, insieme con una sedicenne). Insomma, la relazione ci stava anche, ma magari per renderla credibile il prof. avrebbe dovuto comportarsi come un vero professore 25enne, che sa di rischiare il lavoro, e anche qualcosa di più, a incoraggiare le attenzioni di una studentessa.
Un altro punto a sfavore è il poco spazio ai personaggi secondari; mi rendo conto che in dodici volumi non si possono fare magie, ma ho adorato talmente questa storia che mi sarebbe piaciuto conoscere meglio anche tutti gli altri personaggi!
Per il resto... poco da dire! Probabilmente se mi mettessi nei panni della me di 10-11 anni fa non potrei dire altro che: FAVOLOSO!


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Pannero

Volumi letti: 9/12 --- Voto 8
Suzume ha sempre vissuto in campagna, fino al suo trasferimento a Tokyo, a casa dello zio. Qui Suzume, un po' sciatta e un po' distratta, viene a contatto con una miriade di personaggi diversi e nuovi amici, tra cui il gelido Mamura e il suo professore, nonché amico di suo zio. Piano piano comincerà ad aprirsi sempre di più alla metropoli e ai suoi nuovi amici e affronterà il suo primo amore...

Una Stella cadente in pieno giorno è un ottimo shoujo manga, a volte dai ritmi un po' lenti e dilatati, ma sempre di una scorrevole lettura. Paradossalmente a volte sono le situazioni sentimentali dei personaggi secondari ad essere quelle più interessanti. Comunque, tra stereotipi e scene più originali la Yamamori ci regala un manga in grado di emozionare il lettore.

La cosa migliore per me sono i disegni, assolutamente spettacolari: semplici, puliti e originali, ogni personaggio è graficamente diverso dagli altri e ben caratterizzato. La curatezza del comparto grafico è lampante già guardando le copertine.
La Yamamori si impone come una delle autrici di punta della Shueisha, assieme a Momoko Koda, Io Sakisaka e le altre mangaka al lavoro sulla rivista Margaret (che in passato ha ospitato i lavori della Kamio come "Hanayori Dango" o di Nagamu Nanaji come "Parfait Tic"), che cercano col loro stile fresco e moderno di portare una ventata di novità negli standard degli shoujo manga, e la Yamamori come tratto è quella che ci riesce meglio di tutte.

Molto bene per l'edizione italiana della Flashbook, bellissima come sempre. Le copertine sono fedeli all'originale e la costina laterale e tutti i dettagli della sovraccoperta sono davvero molto curati.


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Melany

Volumi letti: 12/12 --- Voto 8
Ho dovuto aspettare di leggere il finale per dare un'opinione appropriata, perché sì, Hirunaka no ryusei - in Italia edito dalla Flashbook Edizioni col titolo di "Una stella cadente in pieno giorno" - è uno di quei manga shoujo dove la valutazione può cambiare a seconda dell'epilogo. Io sono contenta per come si è concluso, non per il mio lato fangirl, che comunque è onnipresente, ma perché è giusto che sia terminato così.

La campagnola Suzume, che ha vissuto finora in paesaggi rurali dov'è nata, deve all'improvviso trasferirsi a Tokyo dallo zio dopo che i genitori le annunciano il loro viaggio all'estero per motivi di lavoro. Così ecco che dal luogo provinciale la protagonista viene catapultata nella caotica e moderna capitale dove, scesa dalla stazione, cominciano subito i guai! Smarrendosi per trovare la casa del parente, un losco individuo trasandato la aiuta, ma egli non è altro che l'amico di suo zio, nonché insegnante del liceo che frequenterà. Ahi, la cosa si complica sempre di più. Come se non bastasse, il compagno di banco di Suzume è un tipo silenzioso e indifferente. Come farà ad andare d'accordo con Mamura?
In tutto ciò la nostra eroina non vede l'ora di scoprire quali gioie e sofferenze porteranno le sue nuove amicizie, amori e avversità. Nuove avventure la attendono!

Abbiamo tutti capito che l'originalità è latente, difatti nel corso della storia ci si imbatte in episodi piuttosto rincorrenti nel suo genere, come per esempio la famosa gita scolastica in cui qualcuno si perde, oppure l'immancabile appuntamento all'acquario, per non parlare del festival in cui si recita sempre il classico Romeo e Giulietta. Nonostante i tanti luoghi comuni, che possono infastidire gli haters dei cliché, il fumetto si fa apprezzare per la naturalezza con cui avvengono certi fatti, per la freschezza dei dialoghi, per la narrazione mai piatta, e perché i personaggi si emozionano e ci emozionano, così prendiamo a cuore i loro problemi.
Il fatto che all'interno ci siano anche adulti dà l'opportunità di offrire diversi punti di vista, non solo quella adolescenziale. I sentimenti qui vengono rappresentati bene, inoltre il cast si sviluppa senza trascurare nessuno - prima o poi tutti hanno una parte dedicata.
Sia le figure principali che quelle secondarie sono ottimamente caratterizzate. La semplicità di Suzume, il cui nome in giapponese significa 'passero' (per questo il soprannome CipCip, affibbiatole dal prof.) contribuisce a proseguire meglio le vicende in primo piano. Ma più di tutto ho amato i cambiamenti e la crescita di ciascuno, perché se c'è una cosa che mi piace osservare di un qualsiasi soggetto artistico è proprio la capacità di evolversi. Un altro pregio è che il manga ha la durata adeguata, così da risparmiarci dei possibili allungamenti di brodo: in 12 volumi si chiude tutto quanto.

Da citare, tra le qualità dell'opera, i disegni. Di sicuro, il tratto pulito e preciso dà nell'occhio, così come le proporzioni; difficilmente si noteranno dei difetti dal versante grafico. I rossori dei ragazzi, in particolar modo di Mamura, trasmettono molto. Anche le illustrazioni colpiscono nonostante siano in bianco e nero.

All'inizio della recensione ho detto che sono contenta per com'è finito, però aggiungerei non totalmente soddisfatta. Forse gli ultimi eventi sono stati affrettati un po'... In ogni caso, ne consiglio la lettura per chi è alla ricerca di un'opera sentimentale in cui la relazione tra docente e alunna è trattata senza sfoggiare per forza nell'insulso come capita sovente quando c'è di mezzo una tematica analoga, e dove l'altro lato del triangolo c'è perché deve esserci, non messo lì a caso. Mi auguro di poter leggere altri progetti dell'autrice se sono validi come questo. Tanto di capello per Miki Yamamori e per la sua prima serie realizzata.


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stefyfania

Volumi letti: 10/12 --- Voto 8
Shoujo non è sempre sinonimo di noia, e questo manga lo dimostra. È difficile trovare trame che riescano ad uscire fuori dal seminato in quell'eccedenza di cui fa parte il genere , in particolare quello ambientato a scuola. Spesso si ricorre all'uso forzato del processo psicologico che c'è alle spalle di un adolescente come scusa per le incomprensioni in amore, ma in questo caso si cerca di spiegare questo sentimento in altri termini, dando cura al passato dei personaggi e non considerando solo la loro età.

Shishio e Suzume sono la forza del fumetto, ma è anche vero che tutti i personaggi che girano attorno a loro sono ben delineati, nel carattere come nei loro pensieri. Il narratore sembra assumere, almeno all'inizio, il punto di vista di Suzume, ma più avanti la focalizzazione, da fissa, diventa multipla, descrivendo pensieri e sentimenti degli altri personaggi come se fossero loro stessi a parlarne.

Dal punto di vista estetico: i disegni hanno un tratto delicato, riconoscibile, e l'uso dei retini non è eccessivo e quindi non è stucchevole. Ricorrono spesso i luoghi e quindi i paesaggi che ruotano attorno ai protagonisti, permettendo una miglior verosimiglianza della storia; i volti sono distinguibili ed è meno faticoso per il lettore proseguire nella storia, considerando che di volumetti ce ne sono un bel po'! Di sicuro è un aiuto per la memoria. Inoltre l'uso del deformed è molto molto piacevole, mescolando così all'origine dolce del racconto anche un'ilarità sincera.

Una "pecca", se si vuole chiamarla così - ma è pura soggettività -, riguarda l'omissione (almeno fino ad ora) di qualcosa di tragico, o comunque che potesse ricondurre tutti gli eventi ad un punto focale, il così detto "filo rosso" che non fa apparire tutto casuale ma dettato da uno scopo sovraordinato.
Ad ogni modo è un manga piacevole, adatto a chi sta cercando qualcosa di questo genere ma senza voler cadere al sonno. Poche aspettative, sì, ma la resa è buona.