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GianniGreed

Volumi letti: 2/2 --- Voto 4
"Gli strani casi della signora Marple" è un manga di due volumi, scritto e disegnato da U-Jin, autore famoso per le sue opere a tema erotico.

Questa miniserie è un… mah, un detective manga con qualche scena di sesso. Niente di più. In verità, anche di detective c'è molto poco.
Partiamo dall'inizio: la storia vede per protagonista una giovane ragazza di diciannove anni, Tsukimi. La ragazza è una sposa novella che si è sposata con un ispettore di polizia di venti anni più grande di lei. Tsukimi ama molto suo marito e non vede l'ora di passare tutto il tempo con lui, ma il poliziotto è sempre preso dalle indagini, al punto che ha dovuto rimandare la luna di miele per il lavoro, e la conseguente prima notte di nozze.
La sera in cui tutto sembra a posto, e Tsukimi è pronta a recuperare il tempo perso, di nuovo suo marito viene chiamato sul luogo di un omicidio, rimandando ancora la tanto agognata notte di sesso.
Per questo Tsukimi, che è figlia di un grande detective ed è dotata di straordinario intuito, si infiltra nel computer del marito, legge tutti i dati sul caso e prontamente lo risolve. Manda un sms firmandosi come "Signora Marple" al marito in cui spiega il caso e lui grazie a questi suggerimenti lo risolve. Così facendo, Tsukimi può avere suo marito tutto per sé.
Fine.
Tutto il manga propone sempre lo stesso canovaccio: Tsukimi è pronta per andare ad un appuntamento o per fare sesso, il marito viene chiamato al lavoro, lei si arrabbia, risolve il caso, il marito torna a casa, trombata celebrativa.

Dicevo che di "detective" c'è poco, ed è effettivamente così. I casi di omicidio sono narrati molto velocemente, mentre invece non viene mostrata affatto l'indagine da parte di Tsukimi: alla ragazza basta leggere un po' di dati per avere l'illuminazione e capire esattamente come si sono svolti i fatti, e riesce a risolvere i vari crimini senza nemmeno muoversi da casa sua. La spiegazione della risoluzione del caso è invece mostrata durante la scena di sesso che chiude ogni capitolo, perché il marito poliziotto quando si tromba la moglie anziché dirle parole dolci o porcate varie, gli spiega come è stato risolto il caso, senza sapere che è la moglie ad aver trovato la soluzione.

Beh, è decisamente un manga parecchio stupido, senza trama e senza nemmeno un vero finale (ma forse uscirà un terzo volume, prima o poi) ma devo dire che, in verità, ho trovato la lettura comunque gradevole. Che il manga sia davvero robetta è evidente, ma almeno non è noioso e ha qualche momento divertente. Tsukimi poi è davvero molto carina.
Per il resto, è ben disegnato, e le scene di sesso sono ben realizzate, ma il manga comunque non è un hentai, perciò non si vede poi molto. Per quel che invece riguarda i vari omicidi, l'autore non fornisce elementi al lettore per capire come si sono svolti i fatti, e perciò non si può fare altro che aspettare le spiegazioni a fine capitolo. Qualche omicidio è un po' fantasioso ma se si legge "Detective Conan" ci si può aspettare di tutto.

Per una miniserie di due volumi è tutto sommato passabile, a patto di essere consapevoli di quello che si sta per leggere, anche perché, con quel titolo che scomoda addirittura un personaggio creato dalla mente della signora del giallo Agatha Christie, è facile cadere in inganno.