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Sonoko

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Finalmente, complice il Napoli Comicon, sono riuscita a recuperare questo gioiellino, a mio avviso il miglior manga di Kaoru Tada.
La protagonista, Asayo, è la tipica protagonista femminile tanto cara a questa autrice scomparsa troppo presto: simpatica e pasticciona, carina ma non particolarmente attraente, molto ingenua; somiglia caratterialmente a Yaeko di Ai shite Knight ed è anche fisicamente identica a Kotoko di Itazura na Kiss. Ciò nonostante la storia è resa frizzante ed originale dal singolare protagonista maschile (almeno fisicamente): Umenosuke, l'affascinante vicino di casa di Asayo, che la sconcerta immediatamente rivelando le sue spiccate tendenze omosessuali e le si presenta con il nome con cui si è reso noto a tutti, dopo essersi ribellato alla sua famiglia, che gestisce un'importante scuola della cerimonia del tè e che vorrebbe che egli ne continuasse rigidamente le tradizioni. Asayo si innamora a prima vista di Ume... ehm, Debora, non lasciandosi scoraggiare tanto facilmente dalla situazione, complicata dalle intromissioni delle rispettive famiglie e di vari personaggi che si fanno apprezzare e riescono a svolgere adeguatamente il proprio ruolo nonostante la brevità dell'opera non ne consenta un adeguato approfondimento (per Yuki meglio così, perché mi è un po' antipatico e forse se fosse stato più presente lo avrei trovato insopportabile quanto il suo omonimo in Itazura naKkiss).
Ne deriva una commedia brillante, piena di gag ben legate alle varie personalità e un po' al periodo di ambientazione della storia, dato che non risulterebbero altrettanto convincenti in una più attuale. Una lettura piacevole, rilassante, in cui però si affrontano temi particolari, oserei dire coraggiosi, considerando che l'opera ha ormai 20 anni. La Tada punta il dito contro certi pregiudizi, oggi fortunatamente quasi del tutto superati, e lo fa efficacemente in maniera esplicita ma mai volgare, decisa ma mai polemica, usando la sua irresistibile comicità.
Il tratto, proprio come in Ai shite Knight ed Itazura na Kiss non è molto particolareggiato (in una tavola ho notato persino un errore un po' grossolano: in un occhio di Debora mancano iride e pupilla), ma è grazioso e si adatta benissimo a questo genere di commedia, rendendo al meglio le espressioni deformed.
L'edizione è ottima, con sovraccoperta e pagine a colori. La carta è bianca, non trasparente, la rilegatura è buona. Forse, come ha scritto qualcun altro, l'unica stranezza sta nel titolo: in che senso Debora sarebbe rivale di Asayo? Forse nel senso che è più femminile di lei, oppure, se non è così, io non l'ho capito... In ogni caso si tratta di una piccolezza insignificante, facilmente perdonabile, a cui non si fa più caso una volta che ci si è fatti trascinare nel pazzo mondo di Asayo, Debora e coloro che stanno loro attorno.
Non fatevi scappare questo manga, se non altro per passare qualche ora in allegria!


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Irene Tempesta

Volumi letti: 4/4 --- Voto 6,5
[<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER</b>]

Più che “Debora la rivale”, il titolo più appropriato per me sarebbe “Io e Debora”, in quanto le due protagoniste non sono affatto rivali, tutt’altro.
Grazie alle ottime recensioni su AnimeClick.it, mi sono decisa ad acquistare questa serie. E non sono rimasta delusa. Si tratta di una commedia romantica molto ironica, una lettura fresca, leggera e divertente.

Asayo si è appena trasferita in un nuovo appartamento ed è emozionata per la sua nuova indipendenza dalla famiglia, oltre che per l'inizio della sua esperienza universitaria, e conosce subito la simpatica e strampalata vicina Debora.
In realtà Debora è un ragazzo gay con movenze molto femminili e ovviamente Debora non è il suo nome di battesimo ma il nome acquisito. I loro caratteri, sebbene diversissimi, legano subito, e tra le due nasce una tenera amicizia. Asayo, sebbene cosciente della natura di Debora e dell'improbabilità di una relazione amorosa, non può far a meno di innamorarsi di "lei" e le dichiara il suo amore. E Debora, nonostante la sua natura femminile costretta in un corpo maschile, prende talmente a cuore Asayo da avere spesso inclinazioni maschili/etero nei suoi riguardi. La protegge, la difende come farebbe un uomo come tanti, e le vuole un gran bene. Debora fa parte di una prestigiosa famiglia che pensa a sistemare al più presto il proprio erede con un matrimonio combinato a cui, neanche a dirlo, lei non è assolutamente intenzionata a collaborare. Quindi chiede aiuto ad Asayo per mettere in scena un fidanzamento ufficiale tra loro, e liberarsi delle pressioni familiari. Tuttavia tra le due nascerà un sentimento più intenso della semplice amicizia...

Le vicende sono narrate in tono molto leggero e divertente, nonostante la complessità dei temi trattati. Il personaggio che più funziona nella storia è senza dubbio Asayo, secondo me: una ragazza carina ma pasticciona, molto distratta, poco incline ai lavori domestici, che spesso combina grossi guai in cucina causati dalla sua continua sbadataggine. Ma si compensa con Debora, invece, cuoca eccellente, ordinata, aggraziata. I personaggi principali sono ben caratterizzati: il tratto di questa autrice è molto semplice, pulito, ma a volte approssimativo, però ciò che mi ha colpito è la versatilità delle espressioni, davvero divertenti e con un ruolo importante nella parte comica della trama.

Goen ha speso molto per questa serie: sovracopertina e copertina a colori, ottima qualità della carta e dell'inchiostro, con alcune pagine a colori in ogni volume. Davvero un ottimo investimento.
Nonostante le lodi perché un voto basso, quindi? Perché nonostante sia un buon manga, la lettura non è stata delle migliori per me. I personaggi sono carini, certo, ma non mi hanno rapito il cuore, quindi il 6.5 va alla trama, carinissima ma poco intensa ed emozionante. Non mi ha convinto abbastanza da leggere altre opere di Kaoru Tada, come per esempio “Itazura na Kiss”. Tuttavia ne consiglio vivamente la lettura, perché è piacevole e rilassante. Un manga per tutte le amanti dello shojo e non, e per chi cerca una storia d'amore divertente e diversa dal solito. Non lasciatevi sfuggire questa serie, non vi deluderà!


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Pannero

Volumi letti: 3/4 --- Voto 10
Era da anni che speravo di poter leggere in italiano (o in qualunque altra lingua) "Debora la rivale", e avendo gli ultimi due volumetti nell'edizione originale giapponese potete immaginare la mia frustrazione nel non poter leggere l'inizio.
È con grandissima gioia quindi che mi appresto a recensire quella che per me è l'opera migliore, la più divertente, la più originale e la più emozionante, della compianta Kaoru Tada, autrice del ben noto "Kiss me Licia" ("Love me knight") e dell'immortale "Itazura na Kiss", sfortunatamente rimasto incompleto a causa della scomparsa dell' autrice, morta prematuramente a causa di un incidente durante un trasloco.

"Debora la rivale" racconta le vicende di Asayo, appena iscritta all'università, che si appresta a vivere da sola per la prima volta. Il suo vicino di casa è un ragazzo bellissimo, con una piccola caratteristica particolare.... e cioè che vuole farsi chiamare Debora e che si comporta come una ragazza!
Involontariamente Asayo attira le attenzioni di un ragazzo, lo stesso del quale pare che Debora sia innamorata (da qui il titolo), ma nonostante questo "le due ragazze" riusciranno a diventare buone amiche.
Nel frattempo Debora, che in realtà è il rampollo di una prestigiosa famiglia, riceve incessanti pressioni da sua madre per un matrimonio combinato al quale ovviamente non ha alcuna intenzione di prendere parte. Un giorno, mentre si sta facendo la doccia nell'appartamento di Asayo, arriva all'improvviso la famiglia di quest'ultima e il padre, vedendo uscire un ragazzo dalla doccia, fraintende la situazione e inizia a dare di matto.... e per salvare la situazione Debora decide di dichiarare il suo matrimonio imminente con Asayo?!
Riusciranno i due a sopravvivere a questa farsa?

Debora la rivale è uno shoujo fresco e divertente, che non mostra affatto la sua età, ed è più maturo dei tipici manga per ragazze, infatti qui la posta in gioco non è un semplice bacio, bensì un vero e proprio matrimonio!
I pezzi comici sono divertenti e quelli in cui contano i sentimenti sono assolutamente riusciti: sia tutto il dolore e la frustrazione di Asayo che le stranezze e la vera indole di Debora sono descritte con una limpidezza e una vivacità uniche. Ed è esattamente così, a mio avviso, che dovrebbe essere un buon manga per ragazze.
Nonostante le premesse strampalate, vi troverete davvero ad avere il batticuore per Asayo e a trattenere il respiro per lei.

Per quanto riguarda i disegni il tratto della Tada è delizioso come sempre: pochi retini e un'inchiostratura veloce, ma è tutto così carino e d'impatto che non stanca mai. Per non parlare dei colori, morbidi e così meravigliosamente accostati.
La Tada forse è stata la mangaka che più di tutte ha reso un tipico tratto anni Ottanta qualcosa di più moderno e accattivante, al punto che ancora oggi non sente minimamente il peso del passare degli anni, anzi, lo trovo molto più godibile del tratto di autrici dei giorni nostri.

Per quanto riguarda l'edizione italiana, alcune considerazioni.
Debora la rivale è un manga, a differenza degli altri ben più noti di Kaoru Tada, dalla storia editoriale un po' travagliata, nel senso che ormai è difficile reperire l'edizione in volumetti anche in Giappone (e proprio per questo temevo di non vederlo mai tradotto). L' edizione italiana ha il pregio (oltre a quello di esistere) di avere al suo interno le pagine a colori, che altrimenti sarebbero andate perdute per sempre) e che è stato possibile avere e includere nei volumi grazie alla collaborazione del marito e dei familiari di Kaoru Tada.
Nonostante una grafica di copertina che lascia abbastanza a desiderare (quella scritta rossa è a dir poco terribile e difficilmente si poteva fare di peggio) l'edizione italiana ha la sovraccoperta e sotto riproduce esattamente a colori l'immagine sulla sovraccoperta (dettaglio sempre da apprezzare).

"Debora la rivale" è un manga da non lasciarsi sfuggire per niente al mondo, ogni appassionato di manga per ragazze non può definirsi tale senza aver letto questo piccolo gioiellino, e l' edizione italiana è una delle poche rimaste per poterselo godere, quindi non bisogna assolutamente lasciarselo sfuggire.