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Ransie Carter

Volumi letti: 8/8 --- Voto 4
Com'è che dicevano i miei professori? È brava, ma potrebbe dare molto di più se si impegnasse maggiormente.
Questo è quello a cui ho pensato una volta finito a fatica, il manga di "Gold", ispirato o tratto dal libro di Ann Major.
Da accanita lettrice di libri del genere, non ho mai avuto modo di conoscere i libri della suddetta autrice, ma se il manga calca fedelmente lo stile del libro in questione: ringrazio qualsivoglia divinità per non aver messo sul mio cammino questa cosa.
L'idea di partenza mi era piaciuta moltissimo.
La giovane Bronte viene mollata sull'altare, e per la vergogna fugge nascondendosi in un capanno creduto abbandonato. La ragazza però non è sola, e farà la conoscenza di Mars. Dopo qualche battuta fra i due scatta subito una certa simpatia.
A distanza di cinque anni si incontrano ancora nella grande città di New York, dove la ragazza verrà investita. Subirà quindi un intervento di chirurgia plastica dato che le lesioni subite sono piuttosto gravi.
Dopo il periodo di riabilitazione, durante il quale Mars ha continuato a cercarla, i due potranno incontrarsi di nuovo, ma il destino gioca sempre dei brutti scherzi, e il loro rapporto sarà un continuo sali e scendi (altrimenti come avrebbe potuto l'autrice coprire otto volumi).

Come nelle migliori soap opera, il dramma è di casa in "Gold": l'ombra di una madre insofferente alla figlia, donne date per disperse e che torneranno per poter mettere i bastoni fra le ruote dei due protagonisti, il fissato di turno (di cui non si sentiva nemmeno la necessità), incendi, tentati omicidi e incidenti vari...
Si finisce nella ripetitività, e arrivata al terzo volume la lettura ha cominciato a diventare davvero insopportabile. Non vedevo l'ora che finisse e sapere che avevo ancora da leggere altri cinque volumi non ha aiutato lo spirito.
I personaggi non sono nulla di nuovo, stereotipati, ma che all'inizio avevo trovato gradevoli.
Bronte era la classica ragazza buona e dolce, un poco timida e sensibile, che mai potrebbe vedere del marcio nelle azioni degli altri. Durante il primo incontro fra Mars e la ragazza, l'uomo le fa notare che il bell'imbusto che l'ha mollata sull'altare, non era poi una persona così raccomandabile, e lei si infervora difendendo l'uomo che le aveva spezzato il cuore. Il buonismo ad ogni costo vince su tutto!
Mars invece, è il classico ragazzo nato in una situazione non agiata, che con fatica si è ritagliato uno spazio nel mondo, e ha sempre lottato contro tutto e tutti. Compresa una moglie che lo cornificava allegramente. Sembra cattivo, ma in realtà sta solo combattendo contro il suo passato difficile, e Bronte è pronta a scavare per tirare fuori l'uomo meraviglioso che si cela sotto quella sua scorza dura.

Ero rimasta abbagliata da Silver, prodotto della stessa mangaka e sempre trasposizione di un romanzo, ma della Jordan in questo caso. Una netta differenza dato che Silver me lo sono davvero gustata, e da notare il fatto che Silver è stato prodotto ben tre anni prima.
È un peccato, perché i disegni sono molto ben curati, specie se paragonati al primo lavoro della mangaka. Se nel primo, i visi si vedeva che erano un po' meno curati, in "Gold" vediamo un netto salto di qualità: i visi sono addolciti nei tratti, gli sfondi più curati, e una maggiore varietà dei personaggi illustrati.
Ma non basta un buon disegno per rendere buono un prodotto. Un libro, un film, o un fumetto, in questo caso, deve intrattenere il lettore, e se non ci riesce vuol dire che non è questo granché.
Bocciato!


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Illidan

Volumi letti: 8/8 --- Voto 8
Sembra quasi che io lo faccia apposta a ritrovarmi fra le mani manga che hanno a che fare con il dio Marte, ma vi assicuro che è stato tutto non intenzionale. Mi sono ritrovato davanti questa storia, all'apparenza così diversa, e le mie aspettative non sono state affatto deluse: Gold, tratto dal romanzo "Secret Child" di Ann Major (inedito in Italia, quindi è inutile che cerchiate il titolo su internet), è quanto di più diverso si possa incontrare in un manga: sembrerebbe quasi un fumetto americano, non fosse per il tratto inconfondibilmente orientale. Devo riconoscerlo, mi ha parecchio appassionato. Pur non sembrando un manga, mi ha comunque piacevolmente colpito, sia per via dell'intensità della storia che delle trovate geniali dell'autrice. A farla da padrona, in questa storia, sono due temi principali: la storia d'amore fra i due protagonisti, Bronte e Mars, e il gioco di maschere, a livelli quasi pirandelliani, che costituirà l'ossatura della vicenda. Ricco di drammaticità e colpi di scena, Gold potrebbe essere inserito fra i migliori Josei che io abbia mai letto... se non fosse per la ripetitività di alcuni elementi, e il fatto che, secondo me, il manga è tirato troppo per le lunghe: avrebbe dovuto concludersi in 6, massimo 7 volumi. E invece, abbiamo dovuto vedere saltar fuori anche l'ottavo, e, anche se ho apprezzato l'umanizzazione e lo sviluppo di alcuni personaggi, ciò è andato a discapito della credibilità dei protagonisti. Si fosse concluso in 7 volumi, avrei assegnato un 9: passo falso, si retrocede di un voto.

Ho già accennato il fatto che la storia è estremamente coinvolgente, con il gioco d'identità scambiate che metterà alla prova la protagonista e il suo amore nei confronti di Mars. Le vicende sono ben organizzate, le sequenze di eventi convincenti, il realismo assicurato, e, anche se a volte la coerenza presenta delle falle (ci sono occasioni in cui Mars avrebbe dovuto come minimo saltare addosso a qualcuno, cosa che invece non è accaduta), ciò non ha alcun effetto sul senso di continuità derivato dalla lettura. Ah, la trama è davvero splendida, se proprio vogliamo dirla tutta, ed è evidente sin dal primo istante che sia stata tratta da un qualche romanzo d'amore di successo. Ora, non so se questo dovrebbe penalizzare l'opera in quanto l'idea non è originale, ma sta di fatto che la trama è uno dei punti forti del manga, e ho ritenuto preferibile evitare di considerare il fattore originalità.

I personaggi sono molto interessanti, a tratti forzati, ma comunque soddisfacenti. Abbiamo una protagonista femminile, Bronte, la quale perde la faccia (letteralmente) dopo essere stata abbandonata sull'altare, e nonostante tenti di ricostruirsi una vita, imprevisti maggiori la costringeranno suo malgrado a diventare l'eroina di una storia di intrighi e sotterfugi. Abbiamo il protagonista, Mars - nome che lui stesso ha scelto per sé, per denotare il suo spirito guerriero -, uomo pragmatico e ambizioso come può esserlo solo chi ha affrontato la strada e la galera; nonostante questo, non ha perso il suo grande cuore, o, per meglio dire, ne ha guadagnato uno, grazie a Bronte. Abbiamo l'arrivista senza scrupoli, rosa dall'odio e dall'invidia, che metterà in tutti i modi i bastoni fra le ruote ai protagonisti. E non solo: la trama è tutta un intreccio di personaggi maggiori e minori, il cui contributo è sempre fondamentale, anche se a volte fuggevole. Il crollo si inizia ad avere solo alla fine del manga, per accettare la quale ci vorrà molta più sospensione dell'incredulità di quanta ce ne voglia per il resto del fumetto.

I disegni non sono nulla di eccezionale: da un'opera del genere mi sarei aspettato mota più cura, il che mi lascia piuttosto perplesso sull'effettiva quantità di lavoro che è stata dedicata a questo manga. Se la storia era già tracciata, perché non impiegare uno sforzo in più e provare a stupire il lettore con dei disegni più accurati ed elaborati? Non è che sia stato necessario fare la fatica di stendere un "copione"! Mi stupisce che l'autrice abbia perfino vinto un riconoscimento, per via delle sue opere.

E' un peccato che quest'opera sia inedita in Italia, ma, come ben sappiamo, molte opere di valore non giungono, purtroppo, sugli scaffali del nostro paese. Se non avete problemi con l'inglese, o, nella remota possibilità che vedremo mai questo manga esposto da una fumetteria, e se siete appassionati di Josei, vi consiglio assolutamente la lettura di quest'opera. Prendereste due piccioni con una fava: un ottimo romanzo, e un manga di valore.