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Eretria90

Volumi letti: 4/4 --- Voto 3
Guardo la copertina del primo volume, dove due grandi volti si stagliano parallelamente in una posa figa e grossolana, con colori accesi e impersonali. Inizia così la mia prima impressione su questo titolo, confermata per almeno due volumi su quattro senza alcuna alterazione. Conductor è una storia senza ritmo narrativo. Le scene vagano in una serie di sequenze in cui conosciamo i personaggi che si profilano in due gruppi: gli sfigati e i "superfighi per forza". Quest'ultimi, per natura maggiormente irritanti, si muovono con arroganza mentre raccontano la propria maledetta storia. Difficile proseguire ma ci proviamo. Tra frasi ad effetto e disegni grossolani, come se ne possono trovare di identici in altri centomila manga shoujo, la storia si fa leggere con difficoltà. Siccome i superfighi sono tanti, sono tante le loro infime sfaccettature, mentre la protagonista è vittima di una amnesia a seguito di una traumatica perdita.
Le fondamenta di questa storia sono malmesse. Non fragili, semplicemente e volontariamente inconsistenti. Prima di iniziarlo sappiate che la conclusione vi porterà a quella domanda irrisolta "Ma da dove è nata l'idea degli strateghi nell'individuare la vittima protagonista per farla danzare nel proprio intricato piano?". Perchè appunto ci sono due strateghi mediamente fighi, non propriamente infami fino in fondo, con un disegno che li rende uguali a tutti gli altri personaggi. I due anonimi mediamente fighi nel terzo volume riescono a far emergere gli aspetti dimenticati dalla protagonista, stimolando seppure brevemente la curiosità del lettore. La storia dark con scene di violenza mal raccontata e con accenni di dubbio, prosegue sprofondando in lacunose motivazioni e dinamiche nel quale emerge la verità primordiale degli eventi e una polizia incapace e corrotta all'inverosimile. Sembra quasi che il finale possa suggerire un sequel, che magari con un po' di fortuna non arriverà.


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Etherchild

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9,5
Durante la lettura di "Bugie d'aprile", da musicista che sono, sono stato incuriosito da questo manga uscito diverso tempo fa anche se si capiva che al contrario di "Bugie d'aprile" non si trattava di un manga il cui argomento principare era la musica.

In Conductor l'ambiente accademico/lavorativo della musica classica è il paesaggio sul quale si muove la narrazione di un giallo psicologico/thriller estremamente ben congeniato e ben "diretto" come se a condurlo fosse proprio un direttore d'orchestra raffinato. Le storie dei singoli personaggi narrate nell'arco di sette giorni, secondo i punti di vista di ciascuno, hanno lo stesso effetto delle sezioni di differenti strumenti dosate in modo differente in una composizione orchestrale. Ci sono momenti in cui sono protagonisti i violini, e momenti in cui sono protagonisti i fiati, e così a poco a poco conosciamo i personaggi, spostandoci dall'uno all'altro, ponendoci le domande, e provando a darci risposte, continuando in base allo svolgimento a riazzerare le nostre domande, fino alla fine. Leggendo le primissime pagine di questo fumetto, un po' ero stato colto da un'apparente ingenuità nella messa in scena. Mi riferisco proprio all'incipit in cui viene trovato lo scheletro. Eppure, Manabu Kaminaga è riuscito a coivnolgermi completamente, tanto da dissipare questa prima impressione. Tutto l'intreccio sul quale si regge la storia rende anche l'incipit pienamente significativo e coerente! I disegni di Nokiya a volte li ho trovati spigolosi, non amo i volti alla Escaflowne (anche se ho amato Escaflowne), ma trovo sia stato molto bravo nel rendere un'atmosfera cupa, un po' opprimente, lungo tutta la narrazione, cosa che rende l'epifania conclusiva ancora più efficace. Che dire, se non metto dieci, ma 9 e mezzo è solo per quel residuo del primo impatto, che, sarebbe bastato un uso visivo più parco nella messa in scena nelle prime vignette, per evitarlo. Opera degna di lode. Anzi, mi spiace vedere che il disegnatore non abbia fatto altro oltre questo e Darker than Black. Penso che, dopo aver letto questo, darò uno sguardo anche a Mikoshiba, sempre di Manabu Kaminaga.


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IchiIchi

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Questo Manga passato in sordina è, a mio parere, una delle migliori mini-serie uscite di recente. I protagonisti di questo manga sono quattro ragazzi, separati dal tempo, ma uniti da un segreto passato. Il destino, però, non è d'accordo a lasciare sepolto questo segreto. Agli scheletri non piace stare negli armadi.
Non voglio dire altro sulla trama, ho paura di rivelarvi fin troppo, quindi passiamo al resto.
Questo manga, dalla trama nemmeno troppo elaborata, fa dell'introspezione il suo punto di forza. Fin dalle prime pagine veniamo a conoscere la psiche dei personaggi, il loro passato collegato. I loro segreti più oscuri e, proseguendo la lettura, scopriamo il loro carattere il loro modo di reagire, sappiamo se la loro coscienza è pulita o no. Il manga migliora volume dopo volume e quando il lettore pensa di esserci arrivato, di aver capito, un nuovo elemento sconvolge ogni cosa, quasi come se stessimo leggendo un'opera fatta su misura per noi. Poi tutto finisce, arriva il finale, la ciliegina sulla torta, semplicemente geniale.
I disegni calzano perfettamente con la trama e l'accompagnano con l'avvicendarsi degli eventi. Nokiya riesce a fare tavole strazianti, violente, così come riesce a fare disegni dolcissimi, leggeri.
Un manga da leggere, un manga semplice se ci pensiamo, un giallo classico, ma è quello che serviva, in un panorama manga dove gli autori fanno a gara per fare il thriller più splatter, più esagerato, dimenticandosi quanto sia bello il "Giallo".
Quanto sia bello un manga come Conductor.


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alisa

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
"I ricordi sono sempre bagnati di lacrime."

Con questa citazione di "2046" (film del grande registra Wong Kar-Wai) si potrebbe tranquillamente riassumere la trama di Conductor (manga tratto da un'opera del mitico "Psychic Detective Kaminaga") dove l'inquietudine di un passato volutamente soppresso, torna lentamente a riaffiorare, trascinando in un vortice di avvenimenti non solo la protagonista Noemi, ma persone apparentemente connesse tra di loro. In questo senso, la narrazione offre un piacevole richiamo a "La Signora Dalloway" di Virginia Woolf, nella scelta sia del moments of being (monologo interiore che permette di analizzare la stessa giornata da più punti di vista), sia nel chiaro riferimento alla teoria di Marcel Proust sul potenziale magico che contengono in sé gli oggetti (memorie disperse nei meandri dell'inconscio).

Altro aspetto, che enfatizza il senso di precarietà, è il tratto stilistico della mangaka Nokiya, in alcune tavole volutamente impalpabile e leggero, quasi a sottolineare la dimensione onirica dell'intera vicenda, contraddistinta da incubi pregni di riferimenti amletici (il famoso teschio, della famosa frase "To be or not to be"), riconducibili al genere cinematografico Noir, contrassegnato proprio dalle vertigini dei flashback, dal nervosismo delle visioni notturne, dall'incertezza delle immagini, percepite in uno stato di alterazione. Inoltre, questo blocco tra realtà e angoscia si palesa nell'impiego delle ombre, o meglio, di un tratto maggiormente marcato, che taglia i volti dei personaggi per evidenziarne la fragilità, la follia o la doppia natura, tematica (quella del doppio) sviluppata pure con l'impiego di fotografie, simboli di un mondo parallelo o di una status ideale spesso impossibile da raggiungere.

Insomma, un piccolo capolavoro ricco di colpi di scena e di dettagli per nulla scontati, che mostra il lato brutale dell'ambiente musicale. Quattro volumetti d'acquistare e affiancare senza timore ai romanzi di Agatha Christie, Georges Simenon, Rex Stout.


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ninako-chaan860

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
The Conductor è un manga creato nel 2010 da due artisti del calibro di Manabu Kaminaga (già autore di Psychic Detective Yakumo) e Nokiya uscito in Italia nel 2013.
La trama è abbastanza articolata: Naomi Kuchiki, flautista d'orchestra, è tormentata da un incubo ricorrente al quale non sa dare spiegazione. La cosa la turba a tal punto da non dormire la notte. Yuki Yasufumi, direttore d'orchestra dalla controversa reputazione, tempo prima nella stessa classe di Naomi, torna dalla Germania e dirigerá proprio lo spettacolo di quest'ultima. Un cadavere senza testa viene trovato in una stanza d'appartamento, e l'alloggio della ragazza è proprio lì di fronte. Per tale motivo la poveretta si rivolge ad uno psicologo, che la aiuterà ad arrivare al fulcro conduttore di tutti questi fatti apparentemente scollegati.

Non c'è niente di meglio in un manga che un po' di mistero, e qui ce n'è molto. Già dalla copertina si possono scorgere i personaggi che saranno il centro della storia: Naomi, la flautista, e il ragazzo protagonista dei suoi incubi. Incuriositi da questo e dalle parole sparse nel retro della copertina come "mummia senza testa, musical vigilia di Natale di cinque anni fa" si comincia buttandosi nella storia; quale sarà il nesso conduttore? E vi dirò, non si capirà quasi nulla fino all'ultimo volume, il quarto.
I disegni sono ben fatti, esprimono proprio sentimenti che si possono toccare con mano, veramente degni di nota. Le atmosfere e gli sfondi sono cupi e tetri, come ci si aspetterebbe da un manga come questo.
La storia è molto complicata e ben fatta a mio avviso, soprattutto con l'entrata in scena di personaggi che sembrano scollegati fra loro ma che invece condividono lo stesso passato.
Cosa che si nota subito è che la narrazione è divisa in giorni con i rispettivi personaggi: per esempio scrivono "primo giorno - Naomi Kuchiki" e raccontano cosa succede, chiudendo alla fine con un fatto significativo o un colpo di scena e facendo partire poi lo stesso giorno con un altro personaggio. Questo tipo di suddivisione aiuta tantissimo, senza di esso ci sarebbe una confusione tale da rendere il manga snervante.
I personaggi sono ben curati, non lasciano per niente a desiderare. Ognuno ha il proprio carattere e i propri segreti; si vede che gli autori hanno curato ogni minimo dettaglio.
Nel finale ogni tassello andrà al proprio posto e tutto sembrerà chiaro: consiglio vivamente agli amanti del genere. Voto 9 e non il massimo perché il manga non coinvolge tanto quanto dovrebbe, ma non per questo merita meno di 9 dopo tutte le cose positive che ho citato prima.

Rexam14

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Rexam14

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Un bellissimo manga con una trama molto intricata e pieno di colpi di scena, a metà fra giallo e psicologico. I personaggi sono ben caratterizzati e sono tutti degni di un'ottima trasposizione emotiva! Disegni eccellenti, anche quando si tratta di far percepire lo stato d'animo dei protagonisti. Tristezza, paura, ansia, inquietudine... non c'è una sola emozione che Nokiya non sia riuscita ad ottenere al meglio! I testi in italiano sono abbastanza buoni, ho notato solo qualche "eccesso di zelo" nell'ultimo volume. Mi ha tenuto con il fiato sospeso fino alla fine! Lo consiglio molto.