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 1
Ransie Carter

Volumi letti: 8/8 --- Voto 9
"Darling wa Namamono ni Tsuki" è un manga josei della simpatica mangaka Yuki Yoshihara. Quest'opera di otto volumi, è una delle più lunghe storie scritte da questa brava autrice.
La storia narrata è quella della segretaria Setsuko, figlia di un gestore di un bar di travestiti; donna in crisi per il suo orientamento sessuale, dato che ogni sua relazione è finita male e dato che l'intimità l'ha sempre vissuta male. Tutto cambia quando incontra Kyousuke, un dottore che l'aiuta durante un piccolo incidente avvenuto nel bar. Setsuko se ne innamora subito, e il giorno successivo scopre che il dottore comincerà a prestare servizio anche negli uffici dove lei lavora. La ragazza è decisa a conquistarlo, e nell'arco di un capitolo i due si sposano. Iniziano qui le spassose avventure di questa coppia di neo-sposini, con tutto quello che ne viene, nel bene e nel male.

Non credo di avere mai riso così tanto come con questo manga, il cui tema principale è la vita di coppia. I due protagonisti non sono perfetti, Setsuko ha decisamente un problema nel gestire i suoi ormoni col marito, ma questa è una delle parti più divertenti del tutto. L'uso del super-deformed in quest'opera non manca, come del resto in tutte le storie di questa mangaka. All'apparenza Kyousuke sembra un uomo per bene e senza troppi grilli per la testa, ma poi scopriremo altri aspetti del suo carattere. Una cosa è certa: le risate son assicurate. Non mancheranno incomprensioni, drammi (da telenovela più che altro), tenerezze, momenti più spinti eccetera. Non è un manga da chissà quale grandissima trama, il tutto ruota attorno alla vita matrimoniale, e alla vita sessuale dei due, ma il modo simpatico con cui viene trattato il tutto, mi ha fatta morire. L'ho letto parecchie volte, e nonostante questo non mi sono ancora stancata. Ammetto che alla lunga può anche risultare ripetitivo, ma la brillante comicità con cui il tutto ci viene presentato, ci fa dimenticare di tutto il resto.
Lo stesso padre di Setsuko, e Marylin sono tutto un programma, il primo che insiste nel volersi far chiamare "mamma" dalla figlia (che vabbè, su questo potrei avere da ridire, ma per la storia meravigliosa che è non faccio polemiche), e la povera Marylin che spesso le prende, per sbaglio, da Setsuko. Trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato credo renda bene l'idea. O il collega dottore di Kyousuke... ci sono un po' di personaggi che ricompaiono nella storia, e devo dire che non li ho trovati noiosi o troppo stereotipati. La commedia è il cardine di questo manga, ma ci sono anche alcuni momenti seri che lasciano dei punti di riflessione. "Darling wa Namamono ni Tsuki" non è un manga da prendere troppo sul serio. È da leggere con il giusto spirito: leggero, proprio come questa splendida opera.

I disegni della Yoshihara mi son sempre piaciuti, perché dimostra con gli sfondi e con i personaggi di saper creare un qualcosa di realistico e credibile (cura per gli sfondi e proporzioni reali). Non abbiamo solo disegni classici da manga, ma anche gli irrinunciabili chibi e talvolta anche immagini che sembrano così reali che uno non si sarebbe mai immaginato di poter trovare in un lavoro come questo.
Un'opera davvero fantastica che continua a farmi ridere pur conoscendola a menadito, non posso che consigliarla.


 3
Illidan

Volumi letti: 8/8 --- Voto 9
Si dice che la commedia sia la forma d'intrattenimento più semplice e bassa. Io non sono d'accordo. L'arte di far ridere le persone di gusto, con sincerità, senza ricorrere a subdoli mezzi (come ad esempio le risate in sottofondo nelle sitcom, che ti invogliano spesso a fare altrettanto) richiede tanta maestria quanto recitare con una passione tale da coinvolgere il pubblico, scrivere un libro in grado di stimolare l'intelletto, suonare una musica che faccia vibrare l'anima. L'arte - qualunque genere di arte - è una scienza elastica e flessibile, in grado di adattare il genio a qualunque tipo di produzione, e il fumetto, dal canto suo, non prende certo le distanze da queste caratteristiche.

Lo stesso genere della commedia è diviso in più d'una categoria: si va dalle opere di stampo satirico a quelle di natura demenziale, passando per le situation comedy, ed ho citato solo alcuni esempi. Darling wa Namamono ni Tsuki non è poi di così difficile collocazione, ma possiede alcuni aspetti che lo avvicinano al demenziale. La storia è completamente incentrata sulla vita di tutti i giorni scaturita dall'unione matrimoniale fra la ninfomaniaca e capricciosa Setsuko e il posato, affascinante Tanabe. Di solito non amo le storie statiche, che si concentrano solo su sé stesse senza compiere alcun passo in avanti, ma Darling wa Namamono ni Tsuki è così viva, così ricca di una gioia intrinseca e uno spirito piccante (quantunque alle volte un po' volgare), ed è in grado di strappare risate così rinfrancanti, che sarebbe un peccato gettarla nel mucchio. Di norma, se una commedia mi è risultata simpatica, quando poi la recensisco le assegno un regolare 8; a Darling wa Namamono ni Tsuki, che è stata in grado di farmi letteralmente spanciare dalle risate, una simile valutazione stava decisamente stretta. Non avrei mai creduto, prima di leggere questo manga, che un autore del Sol Levante potesse realizzare qualcosa di così esilarante.
Non credete che quello che dico sia oro colato, tuttavia, né dovreste pensare che io stia esagerando: quella di Yuki Yoshihara è un tipo di simpatia che può non risultare facilmente apprezzata, ma, se siete quel genere di persone che non possono essere turbate o messe in imbarazzo facilmente, troverete che dico la verità. Precisiamolo, non è che il manga scada mai nella volgarità di tipo verbale, ma il fatto è che non ha peli sulla lingua nel narrare scene e situazioni, né ha alcuna remora nel mostrare i lati "peggiori" del carattere femminile.

Darling wa Namamono ni Tsuki ha il pregio di non prendersi mai sul serio, neanche per un istante. Non avrei mai creduto di poter trovare un Josei ancor più ridicolo, superficiale e dotato di un sentimentalismo artificiale che la maggior parte degli Shonen sentimentali o degli Shojo, ma da un'autrice come Yuki Yoshihara dovevo aspettarmi questo e altro. Come ho già detto, tuttavia, Darling wa Namamono ni Tsuki non si distacca mai dai suoi toni comici, arrivando alle volte ad un livello di demenzialità degno di Hetalia Axis Powers. Da quel punto di vista sa far rivoltare il lettore dalle risate, e lo ribadisco, se non siete gente che si imbarazza a leggere una commedia "adulta", non riuscirete più a trattenervi. Posso addurre un unico difetto, che i primi quattro volumi sono un po' più simpatici dei successivi, ma non di molto, in fin dei conti.

I disegni sono molto fantasiosi e collimano perfettamente con la comicità della vicenda, ma d'altra parte l'autrice è sempre stata nota, fra gli appassionati di Josei, per via della sua visionaria capacità d'immaginazione. Ritratti assurdi e storpiature grottesche fanno puntualmente da supporto ai divertenti dialoghi e alle manie, alle fissazioni e alle follie dei protagonisti. Per il resto, non c'è niente di particolarmente elaborato o studiato, ma non ce n'è alcun bisogno: andiamo, è una commedia...

Numerosi i riferimenti ad altre opere fumettistiche, marche famose e persone esistenti. Tutto ciò impreziosisce la trama, rendendocela più vicina ed accessibile, e devo dire che la versione che ho letto io è stata tradotta con una dovuta attenzione: grandioso il riferimento al triangolo Angelina Jolie-Brad Pitt-Jennifer Aniston, inventato dai traduttori per rendere più accessibile una battuta "gossip" di Setsuko. Una nota sui personaggi: in generale sono estremamente multicolori, e contribuiscono all'ilarità della serie tanto quanto il dinamismo di Setsuki.

Diffidate delle imitazioni: questo manga è Yuki Yoshihara al cento per cento, e costituisce probabilmente, per lunghezza e intensità, l'opera summa della Sensei. Dopo Una per tutti, vogliamo anche quest'opera in Italia! Se avete già letto la sola e unica (per ora) pubblicazione di Yuki Yoshihara che sia giunta fin qui e l'avete apprezzata, vi consiglio di spargere la voce e alzare il polverone affinché anche Darling wa Namamono ni Tsuki giunga nel Bel Paese. Se mai accadrà, sono convinto che contribuirà alla diffusione delle commedie Smut anche fra i nippomani più tradizionalisti. E se mai voleste leggerlo direttamente in un'altra lingua, posso solo confermarvi che non è per niente difficile da capire, e augurarvi buona lettura.