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Ransie Carter

Volumi letti: 1/1 --- Voto 4
"Kimi ni Moete Ii desuka?" È un fumetto di sei capitoli, quindi un volumetto autoconclusivo, che si può benissimo evitare di leggere.
Notare che i primi tre capitoli sono della storia in sé, il quarto è una sorta di "prequel" dal punto di vista di lui, il quinto è incentrato sull'amica Otaku gelosa per aver perso un'amica, e il sesto è una cosa a parte.
Sono stata attirata dalla micro trama presente in questo sito: Kyouko una classica ragazza Otaku, fissata unicamente col suo personaggio preferito, che incontra un ragazzo vero che ci prova con lei, ed è davvero interessato, non è il classico burlone che si vuole prendere gioco della sfigatella a cui piacciono i fumetti.
Dopo un bacio inaspettato, e la richiesta di un appuntamento di Aki, Kyouko, sperando di levarselo dalle scatole, gli propone di andare alla convention legata al suo manga preferito "Jesus", e inaspettatamente lui accetta.
Considerando l'inutilità dei capitoli successivi, dato che il tutto si risolve nel primo capitolo, avrebbe potuto limitarsi a una oneshot su questa noiosissima coppia.
Di tutta la storia di Aki e Kyouko, il capitolo più bello è l'extra sul loro primo incontro. Questa la dice lunga.
Prometteva bene, le solite false promesse di poter trovare un qualcosa di diverso e originale, naufragate nel mare dell'inutilità.
Non posso nemmeno dire di essere rimasta colpita dai disegni: né belli né brutti, non mi hanno colpita al punto di affermare: vabbè, storie di inizio carriera, ma già il tratto è buono. No, questi disegni mi hanno lasciata del tutto indifferente.
E parlando di categorie: lo smut così come è trattato fa ridere. Non ridere alla Yoshihara, è ridicolmente trattato, e lo smut dovrebbe ispirare altro.
Delusa e amareggiata: ho buttato via mezz'ora per il nulla assoluto.


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__HellGirl__

Volumi letti: 1/1 --- Voto 5
L'autrice Hina Sakurada si sta facendo strada grazie a opere come "Oujitachi wa Izonsuru" e "Dead Friend's Love Letter", ma per giungere a quei livelli di trama e di originalità, ha avuto bisogno di iniziare con qualcosa di scontato dove è possibile soltanto apprezzare uno stile che andrà perfezionandosi negli anni.
L'opera di cui sto parlando è questa, ovvero "Kimi ni Moete Ii desu ka?" (letteralmente "Va bene/Ti disturba se ti amo?"), nata nel 2006 come prima opera dell'autrice. E' uno shoujo dalle tinte classiche, scontate, con pochi personaggi e stereotipati; l'unico punto a favore dell'opera è quel retrogusto amaro che la storia acquista solo perchè ho letto altre sue opere.
Mi spiego, avendo iniziato dalle sue ultime storie, mi sono ritrovata spiazzata da un racconto che si erge sui cliché più abusati di sempre. Ho potuto avvertire, grazie ad un disegno gradevole ma ancora grezzo, e dai dialoghi piacevoli, ma sempre banali, che stava per nascere la donna che avrebbe raccontato di amori struggenti, drammatici e tormentati che ho potuto apprezzare di recente, ma che qui ancora non esisteva.

La protagonista, Kyouko, presenta degli elementi anche interessanti, essendo lei un'otaku per cui tutta la sua vita è dedita al suo amore presente in un anime chiamato "Haruki". La vita vera non le interessa, e qui non è stato spiegato il perchè dato che avrebbero potuto esserci svariati motivi, ma viene in contatto con Aki, un ragazzo che strimpella la chitarra in mezzo ad una strada.
E come? La bacia.
Da quel punto in poi, Kyouko si ritrova su due piedi a che fare con la vita vera, e alle prime esperienze amorose, ma è tutto fin troppo frettoloso e scontato.
Innanzitutto, lei ne diviene quasi ossessionata e abbandona le vecchie amicizie otaku, e qua l'autrice avrebbe potuto sviluppare meglio questo distacco invece di mostrarlo in due pagine scarse, inoltre, non viene raccontato niente di niente su Aki. I lettori, soprattutto le femmine, sono ansiose di sapere qualcosa sul bel ragazzo di turno, ma qui non accade per cui il personaggio di "Aki" resta piatto come una tegola.
Avrebbe avuto tanti punti di cui parlare, come la sua passione per la musica o fare qualche accenno al suo passato, che sicuramente sarebbe stato più gradito di quella storia extra che era fin troppo "extra", ovvero un totale optional per il racconto.

"Of Your Lies and Your Motivation" tratta di una ragazza che s'innamora di uno studente dall'aspetto intrigante, grazie ai piercing e l'atteggiamento asociale, e finirà per mentire sulle sue "capacità sessuali" pur di conquistarlo.
Purtroppo, la componente "smut" o la si sa trattare bene oppure diviene un obrobrio, ed è proprio il caso di affermare che l'autrice ha sbagliato su tutti i fronti.
Tale genere necessita di basi per svilupparsi, anche se si dovesse trattare di un semplice bacio più spinto, ma qua è inserito completamente a caso.
Come precedentemente detto, il tratto è ancora grezzo, si può certo notare alcuni pregi come i capelli o il volto del ragazzi che sono ben fatti, ma il tutto si rende appena sufficiente: gli sfondi non esistono, così come gli ambienti che sono stati trascurati troppo.
Le copertine per i capitoli, invece, erano molto più belle ed efficaci di quasi tutta la storia, il che è stato davvero deludente.
Mi dispiace, ma preferisco altre opere dell'autrice, e non mi sento di consigliarla per chi avesse apprezzato altre sue storie.

Voto: 5