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kirk

Volumi letti: 9/9 --- Voto 8
“La torre fantasma”, il titolo può sembrare quello di un vecchio giallo… ed infatti principalmente è quello. Ci sono degli investigatori, un tesoro e degli omicidi.
Sono dovuti a qualcuno di soprannaturale? Un essere dalle fattezze di mostro o da un uomo? E se è un uomo, chi?
Partiamo dall’inizio: siamo a metà degli anni cinquanta del secolo scorso e una donna viene barbaramente uccisa, la principale indiziata è la figlia adottiva che ricercata dalla polizia viene ritrovata affogata poco tempo dopo… sembrerebbe un suicidio ma è così?
E cosa sa il ricco e affascinante Tetsuo su questa storia? Perché vuole fare squadra col povero e inetto Taichi?
Queste domande ce le porremo leggendo il primo volume e tutte avranno una risposta, ma ci saranno anche altri personaggi e saranno tutti usati bene per risolvere il caso del tesoro della torre.
Oltre al giallo troveremo un altra tematica legata all’identità di genere e all’omosessualità. Un mio amico mi ha detto: "ma in questo manga sono tutti omosessuali?! "
In realtà no: fra travestiti, transessuali e omosessuali ne incontreremo solo quattro con però tutti importanti per lo svolgimento del manga.
Tutto trattato in modo secondo me abbastanza plausibile e poco fastidioso: ammetto però che io sono di parte ma per anni ho sempre pensato che la maggior parte delle persone che vogliono cambiare sesso siano forzate o plagiate per fare ciò… qui decidete voi se è così o meno.
Per quanto riguarda i disegni sono abbastanza belli e si prestano alla storia e i personaggi sono creati con un loro senso anche se non tutti vengono analizzati psicologicamente più di tanto.
Alcuni sono avidi, alcuni sono pazzi, altri sono mossi da altri sentimenti.
Bello!
Un otto pieno ci sta proprio!


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Focasaggia

Volumi letti: 9/9 --- Voto 7
«La torre fantasma» è un manga scritto da e illustrato da Taro Nogizaka, adattamento dell'opera di Ruiko Kuroiwa che a sua volta è una traduzione/adattamento dell'opera della statunitense Alice Muriel Williamson che avvolge il lettore in un susseguirsi continuo di misteri alla stregua di un buon romanzo come insegna Agatha Christie per poi deludere nel finale con voli empirici sul tema di fondo già ampiamente trattato durante il corso degli eventi, discutibili ed evitabili.

Ambientato nella seconda metà del ventesimo secolo la storia narra dell’incontro fra Taichi Amano, ragazzo abituato a sopravvivere e non a vivere, complessato da un senso di inferiorità rispetto al fidanzato della donna di cui è invaghito e un ragazzo, che si presenterà con il nome di Tetsuo, personaggio completamente avvolto nel mistero. Il secondo promette al primo in caso di aiuto una lauta ricompensa, infatti egli è a conoscenza di un grande segreto, di un luogo dove giace un enorme tesoro in attesa di essere scoperto.
Un'offerta del genere farebbe sorgere sospetti e dubbi a chiunque, soprattutto considerando la scelta del soggetto fortunato del tutto apparentemente causale, ma il carisma di Tetsuo è tale che il nuovo amico lo aiuterà molto volentieri. A complicare il tutto, non essendo gli unici a conoscenza di tale segreto, la presenza di un efferato e misterioso assassino che non si farà scrupoli ad uccidere ogni eventuale avversario nella ricerca.

Durante la storia i luoghi in cui si evolvono le vicende cambiano in continuazione, sono tutti ben descritti, si visiteranno vari villaggi con proprie tradizioni e misteri, i protagonisti faranno luce su ognuno di essi. Uno dei luoghi più degni di nota è proprio la torre dell’orologio da dove prende il titolo l’opera, il cui interno sarà pieno di trappole ricordando quasi Saw l’enigmistica per modalità di risoluzione.

La storia avanza e funziona bene grazie alle differenza caratteriale fra i due protagonisti, fa sorridere, fa emozionare, I personaggi che rimarranno impressi nel lettore non saranno molti, considerando poi che il carisma di Tetsuo offuscherà gli altri, l'assassino stesso non mostrandosi mai chiaramente sino alla fine spaventa, inserisce quasi una componente horror all'interno della storia, sentendolo quasi come una presenza, piuttosto che una persona reale.

Il disegno è molto bello, curato, pulito, rende benissimo i pensieri e le sensazioni dei personaggi, cura è data nei dettagli. Tanti i morti, scene macabre non mancheranno, così come alcune scene visivamente affascinanti nell'elaborazione grafica, veramente degni di nota.

Caratteristica è la ricerca della propria sessualità dei vari protagonisti, ben strutturata, ben realizzata, naturalmente come dovrebbe essere, soprattutto in uno meno nell'altro dove talvolta sembra quasi una forzatura, volta a creare scene divertenti che tali non sono, ma di entrambi le sensazioni ci sono, il lettore le percepisce, ma alla lunga diventa proprio il maggior difetto dell’opera. La concomitanza di simili problematiche in tutti, ma veramente in tutti, i vari protagonisti a discapito di età o esperienze vissute, in un manga che è sempre stato fedele ad una ipotetica realtà stona molto. Nel finale si sfocia quasi nel ridicolo considerando poi che i folli progetti vengono sostenuti anche da un medico sopra le righe, ipotizzando un'operazione folle, rientrando nella fantascienza più pura.

I dialoghi saranno parte integrante dell'interesse creatosi nella lettura, mai banali, i protagonisti evolveranno, matureranno nel corso della storia trovando risposte alle domande più intime che si erano posti.

Se solo la storia fosse finita prima, quando il tutto era in realtà concluso, chiarito, sarebbe stata una grande opera di prestigio da consigliare a tutti, con tematiche forti ma quasi sempre ben rappresentate con rispetto, così si cade nel ridicolo, si parla di semplice e pura follia, non più di misteri e intrighi, quindi anche se si perde molto resta si da consigliare ma con riserve su eventi presenti solo nella parte finale che potrebbero far storcere il naso.


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sarah007

Volumi letti: 9/9 --- Voto 8,5
Piccola perla di Taro Nogizaka (tratto dal romanzo di Ruiko Kuroiwa) per gli amanti del giallo e del genere mystery. Nove volumi da leggere tutto di un fiato, in grado di trascinare il lettore tra momenti di suspense travolgente e momenti drammatici.

Azzeccatissima la coppia dei protagonisti: Amano, giovane senza un soldo che vive in un monolocale sommerso da riviste Kasutori e Tetsuo, un misterioso ragazzo ricco e di bell’aspetto.
Dopo aver incontrato Tetsuo per caso, Amano inizierà insieme a lui ad affrontare una serie di insidie per risolvere il mistero che si cela dietro la Torre Fantasma. Un efferato omicidio, infatti, si consumò nel 1950 al suo interno: un'anziana signora fu assassinata per mano della figlia adottiva che la legò alle lancette del grande orologio, spezzandole il corpo.

Non mancano i colpi di scena e una giusta miscela di sentimenti. Fortemente consigliato!


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oberon

Volumi letti: 9/9 --- Voto 8
Taro Nogizaka è un autore che forse potrebbe suonarvi familiare. Infatti abbiamo avuto la fortuna di apprezzarlo grazie all’ottimo Team Medical Dragon che però è rimasto interrotto dopo pochissimi volumi in Italia (grazie Planeta deAgostini...).
Non nascondo quindi d’essermi avvicinato a quest'opera con un po’ di aspettative, pur conscio che si trattasse di qualcosa di completamente differente rispetto a TMD.
Stiamo parlando infatti di una storia di tipo “mistery”, e lo è fin nel midollo se si pensa che lo stesso protagonista, Amano, è un appassionato di questo genere di letture, e nello stesso manga ci sono spesso riferimenti, espliciti o meno, alla letteratura del genere.

Tutto ruota attorno ad una torre dell’orologio, teatro di un disumano omicidio avvenuto in passato ad opera di un misterioso assassino. Alla base vi sarebbe un inestimabile tesoro nascosto nei sotterranei dell’edificio.
Il protagonista è, come detto, Amano, un ragazzo abbastanza sfigato e inconcludente che un giorno viene avvicinato da Tetsuo, un giovanotto brillante e di bell’aspetto che gli propone di collaborare al fine di recuperare il famoso tesoro della Torre Fantasma.
Da qui prenderanno ovviamente il via una serie di vicende da cardiopalma che non mancheranno di intrattenere a dovere il lettore.
Infatti ritengo questo un manga ben fatto e intrigante. A partire dal contesto storico (interessante per i moti sociopolitici sullo sfondo) che ben si lega con quel retrogusto vagamente vittoriano che l’autore dà a al tutto.
Un altro elemento pregevole è quello costituito dai personaggi: se all’inizio potranno risultare carini, ma nulla più (o qualcuno persino scontato), col tempo invece acquisteranno sempre più spessore, tanto che alla fine stupirà davvero notare come siano cresciuti.
Ultimo ma non per importanza, vi è tutto l’intreccio pregno di misteri, colpi di scena, efferati assassini, segreti, menzogne, perversioni, trappole e chi più ne ha, più ne metta.
Sotto questo aspetto soprattutto ho trovato La Torre Fantasma molto solido. Non è un’opera raffazzonata e messa assieme strada facendo, ma è evidente, giunti alla fine delle vicende, come l’autore avesse ben studiato e programmato tutto dall’inizio.

Come se non bastasse, l’opera affronta in maniera importante delle tematiche delicate riguardanti l’identità sessuale, la transessualità, i pregiudizi e il senso comune. E qui devo ammettere che mi ha stupito perché all’inizio mi ha dato semmai l’impressione si trattasse solo di un modo insolito per giocare con l’erotismo. Ad essere puntiglioso, infatti, resta il sentore di come l’autore a volte sembri indugiare (coi suoi ottimi disegni) più in chiave ecchi su questa tematica, viste le curve mozzafiato di un certo personaggio (non faccio spoiler anche se viene svelato dal primo volume); e ciò cozza con la profondità del tema trattato riguardante la sessualità, ed in parte lo banalizza, anche se questo difettuccio lo si sente più all’inizio (poi ci si abitua). O magari la cosa è voluta, visto che il lettore viene messo nei panni di Amano, spingendolo a osservare e bramare quella fisicità proprio coi suoi occhi e la sua indole allo stesso tempo vogliosa ma pudica.
Sempre volendo parlare di difetti, pur rendendomi conto di star facendo il puntiglioso, vi è forse il fatto che a volte l’autore esageri coi colpi di scena, reiterati e incessanti, tanto che potrebbero provocare assuefazione.
Mentre per quel che riguarda la storia, sarebbe risultata ancor più godibile se snellita/concentrata di un paio di volumi, soprattutto perché in alcuni frangenti si allontana di molto dalle vicende della torre, che viene praticamente messa da parte, a favore di parentesi recepite quasi come “filler” che forse potevano essere integrate meglio nel tutto, anche perché poi rivelano avere una certa utilità più avanti (vedasi il personaggio di Tesla che si scopre invece essere fondamentale).

A sostenere solidamente il tutto contribuiscono sicuramente i personaggi, che vantano psicologie molto ben fatte, per nulla stereotipate o gratuitamente malate come, invece, l’autore stesso gioca a voler far credere.
Soprattutto quella di Amano e Tetsuo risulta essere davvero un’ottima accoppiata col procedere dei volumi e, in un certo senso, un esempio vero e proprio col concludersi delle vicende, che lasciano sicuramente un senso d’appagamento misto ad un po’ di sana e immancabile nostalgia.