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Kotaro

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
Nonostante Yuu Watase sia ricordata e celebrata per i suoi lavori più lunghi, personalmente mi sono sempre trovato ad apprezzare molto di più le sue opere più brevi, meno conosciute, ma anche prive delle lungaggini e dell'eccessiva morbosità del Fushigi Yuugi o dell'Ayashi no Ceres del caso.
"Epotrans! Mai", del 1995 e inedito (si spera ancora per poco) in Italia, è una di queste storie brevi e piacevoli, che l'autrice ha realizzato fra le sue due "hit" più famose, creando un misto fra le maghette capaci di trasformarsi e una sorta di "Video Girl Ai" al femminile.
La protagonista Mai sogna di conquistare il cuore dell'amato Hiroki e trova un inaspettato aiuto in una magica agenda elettronica in cui vive Takuma, figaccione proveniente da un mondo digitale che può trasformarla in qualsiasi persona Mai disegni sull'agenda.

La storia non è particolarmente originale, ma colpisce per la gran naturalezza dei personaggi. La protagonista Mai, tutto sommato, non è molto particolare, ma le sue insicurezze adolescenziali e i suoi tormenti amorosi sono descritti in maniera piuttosto credibile, rendendola simpatica al lettore, che comincia a tifare per la realizzazione del suo sogno d'amore.
Spicca decisamente di più il protagonista maschile Hiroki, un personaggio maschile più unico che raro per la narrativa di Yuu Watase e per lo shojo manga in generale: Hiroki è la punta di diamante della squadra di calcio della scuola, ma non se la tira affatto, non si spara le pose, non ha effeminatissimi capelli lunghi o orecchini, non dice frasi da film, non butta Mai su un letto per sbaciucchiarla e se ne frega della turba di sciacquette e compagne di scuola che gli filano dietro, perché il suo grande amore è Ami Mizuno di "Sailor Moon" (gran bei gusti in fatto di ragazze, bisogna dargliene atto).
Hiroki è un personaggio esilarante, ottuso e sognatore, un bambinone troppo cresciuto che è contento di tornare a casa da scuola per poter vedere i cartoni animati in tv senza doverli registrare, usa come portafortuna per le partite di calcio il gadget promozionale che gli han dato alla prima cinematografica di "Sailor Moon - La promessa della rosa" e va in giro con una maschera da Kakuranger a giocare al paladino della giustizia (quando non direttamente una maschera da Sailor Moon per punire i compagni di classe "in nome della luna"). E' un personaggio assurdo, divertentissimo, che non si può non prendere in simpatia e di cui è piacevolissimo vedere la maturazione in campo sentimentale, da otaku che dichiara eterno amore ad Ami Mizuno a romantico amante che protegge e supporta la ragazza del suo cuore nel momento del bisogno con parole gentili ed eroici gesti da film.

"Epotrans! Mai" è una storiella semplice e disimpegnata, ma proprio per questo la si legge con scioltezza e un discreto piacere, affezionandosi ai personaggi e tifando per la riuscita del loro amore, mentre questo viene minato più volte da comprimari e personaggi-ostacolo che non si riesce ad odiare, vista la maniera simpatica con cui vengono dipinti. Ricchissima di citazioni agli anime e programmi tv degli anni '90 (Sailor Moon, Ninja Sentai Kakuranger, Doraemon, Anpanman, fra gli altri), è una vicenda gradevolissima che rappresenta un inaspettato raggio di sole nel mondo morboso e fighettoso dei manga di Yuu Watase. Qui non ci sono grandi drammi, amori tragici ostacolati da malvagi senza scrupoli o leggende, ma solo due ragazzi normali, un po' timidi e ottusi, che scoprono l'amore in maniera bizzarra, contornati da figaccioni elettronici vestiti alla Beverly Hills e ragazze idolo delle folle tanto belle quanto strambe. Senza esagerare troppo, "Epotrans! Mai" fa ridere moltissimo, concedendosi anche, nelle sue ultime battute, momenti romantici di inaspettata intensità, fra triangoli amorosi, dichiarazioni, gesti da film e un'amicizia fortissima e toccante, che supera ogni difficoltà e differenza imprimendosi nel cuore del lettore.
Un piccolo gioiellino poco conosciuto firmato da un'autrice famosa, che si incastra perfettamente nel mondo manga/anime degli anni '90. Ci avrei visto bene un anime, probabilmente mai realizzato a causa della scarsa lunghezza/originalità, ma sarebbe stato piacevole da seguire. "Epotrans! Mai" non è nulla di speciale, ma ha una marcia in più grazie a dei disegni molto dettagliati e piacevoli all'occhio (le scene in cui Mai usa la sua agenda magica sono spettacolari) e ad un protagonista maschile unico e simpaticissimo, diverso da qualsiasi altro protagonista shojo. Un piacevole divertissement da divorare in fretta fra un amore tragico e un altro, che può diventare una storia inaspettatamente bellissima per chi negli anni '90 adorava seguire storie di ragazze magiche con capelli colorati che si trasformavano e/o lottavano il male e di supereroi vestiti in costumi di spandex alla tv. Spero in una pubblicazione italiana, prima o poi, perchè è un manga davvero carino.