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Gustavo69

Volumi letti: 10/10 --- Voto 7
"Boku no Marie", traducibile semplicemente come "La mia Marie" è uno di quei manga degli anni '90 che mi chiedo sempre come mai non furono pubblicati in Italia. Non perché si tratti di una gemma nascosta, anzi, è un manga con diversi difetti, ma perché credo avrebbe potuto riscuotere un certo successo all'epoca, soprattutto grazie ai disegni. I disegni della talentuosa Sakura Takeuchi sono -infatti- uno dei motivi principali che mi ha convinto a leggere questo manga. Non sembra aver avuto una grandissima carriera dopo "Boku no Marie", ma ha certamente continuato a disegnare manga, tra cui il discreto "Chokotto Sister", che divenne una serie animata intorno al 2006. Anche questo manga fu adattato in una breve serie OAV negli anni '90, anche questa mai pubblicata in Italia, purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista).

"Boku no Marie" segue le disavventure di un ragazzo molto poco fortunato con le donne, ma estremamente dotato dal punto di vista intellettuale, tanto che riesce a costruire robot e androidi senza troppi sforzi. Al che decide di creare una copia della ragazza di cui si è innamorato, ovvero Marie, dotandola di intelligenza artificiale avanzata e di una forza ovviamente sovrumana. I problemi arriveranno quando questo androide si incontrerà fortuitamente con la vera Marie, ma visto che nei manga giapponesi i personaggi sono quasi tutti idioti il protagonista inventore riuscirà a farla passare per sua sorella minore (nonostante sia praticamente identica a Marie, eccetto i capelli e 1 cm di circonferenza seno!). Seguiranno avventure più o meno pazzesche, durante le quali Marie androide arriverà perfino a sviluppare sentimenti per il suo creatore, e altre disavventure in cui arriverà perfino la vera sorella del protagonista, che mal sopporta il fratello e il suo androide avanzato (anche lei realizza androidi, ovviamente, e non vuole essere seconda a nessuno).

Tra storie e personaggi alquanto discutibili, soprattutto nella seconda metà del manga, "Boku no Marie" perde molto del suo fascino verso la fine, purtroppo. Tuttavia resta un discreto manga, che però avrebbe potuto puntare più in alto. Forse doveva terminare qualche volume prima, o forse doveva osare un po' di più, chissà. Resta comunque un manga da leggere, in qualunque maniera possibile, se non altro per chi vuole approfondire le pubblicazioni nipponiche degli anni '90.