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Sophie93

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Non avevo mai letto nulla di Hina Sakurada poiché non ho una particolare predisposizione al genere shojo. Tuttavia, per curiosità, ho acquistato questa piccola serie e non sono affatto pentita.
La Sakurada ha una predisposizione a creare personaggi dai caratteri molto particolari e così ha fatto anche con i due protagonisti di questa storia che a tratti sfiorano anche l'ossessivo affetto nei propri confronti.
"Kingyo no Fun", il titolo originale dell'opera, che significa , ehm, "escremento" di pesce rosso, riesce a catturare subito l'attenzione di chi lo legge grazie alla struttura ad anello.
Si apre, infatti, nel possibile presente e si struttura successivamente narrando gli episodi successi in passato attraverso i quali siamo giunti a quel preciso istante.
I personaggi non sono stereotipati e le loro caratteristiche vengono a galla man mano che si procede nel racconto.
Un accenno alla storia :
Kiku, il ragazzo adottato dalla famiglia di Kingyo, sviluppa un' ossessione crescente nei confronti della sorella, insostenibile, e l'autrice è stata in grado di rendere questa caratteristica reale e per niente artefatta. I motivi che muovono i personaggi, nonostante mi abbiano lasciato molto stupita e basita alle volte, sono verosimili. In che modo? Perché riflettendoci, in alcune situazioni similari, avremmo forse agito anche noi come i due ragazzi.
Detto questo, i disegni:
L'autrice ha uno stile veramente inconfondibile, la si riconosce bene grazie ai tagli degli occhi maschili, ma anche nella cura che ha nel disegnare i capelli. Altra cosa che ho apprezzato molto e che le ha dato un altro punto a favore è che difficilmente lascia uno spazio troppo vuoto o lo riempe solo di sfumature fatte con retini. Bella l'anatomia (mani a volte un po' troppo ... "secche"?).
Manga molto consigliato.


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npepataecozz

Volumi letti: 4/4 --- Voto 5
E' la prima volta che leggo un lavoro di Hina Sakurada, anche perché prima di questo "Vivo nella tua ombra" quest'autrice si era cimentata esclusivamente in lavori composti da un unico volume e, sebbene alcuni di essi siano già stati pubblicati in Italia, non ho mai avuto l'occasione di visionarli; e anche questo, in verità, l'ho preso un po' per caso, senza sapere bene di cosa trattasse. Non è una novità per me questa: acquisto molto spesso a scatola chiusa, specie se il prodotto in questione ha un numero limitato di uscite.
Dopo averne terminato la lettura, però, mi sono posto il problema di fare qualche ricerca, in quanto il contenuto mi aveva lasciato abbastanza interdetto; ho così appreso che la Sakurada è un'autrice che ama ritrarre personaggi con problemi mentali e che, quindi, la trama di questo manga era perfettamente in linea con tutta la sua produzione precedente. Perché se ancora non si fosse capito i protagonisti di "Vivo nella tua ombra" sono tutti completamente matti.
Dopo la morte improvvisa della madre, il piccolo Kikuyoshi viene adottato da sua zia e fa la conoscenza di Kingyo, la sua cuginetta, che lo prende subito in simpatia e che diventa rapidamente il centro del suo mondo. Nel tempo fra i due si svilupperà un rapporto morboso, fatto di attrazione fisica e sensi di colpa per un sentimento che viene avvertito come sbagliato: una verità ancora più drammatica, però, finirà per rendere ancora più difficile il loro rapporto.
Nella mia valutazione di questo manga non terrò conto della mia naturale antipatia verso le storie incestuose (mascherate e non): che piaccia o meno in Giappone queste vengono considerate come un vero e proprio genere per cui o si evita di leggerle o si cerca di giudicarle non tenendo conto delle convinzioni personali in materia. Nonostante questo, però, cercare di salvare questo titolo è un'impresa davvero ardua: se la presenza di qualche personaggio mentalmente "disturbato" può essere considerata come un'eventualità plausibile e, spesso, anche stimolante, pensare che tutti gli attori di un qualsiasi tipo di dramma letterario siano degli "spostati" è cosa troppo inverosimile. Va specificato che il rapporto sentimentale tra Kiku e Kingyo non concorre a formare il mio giudizio sulla sanità mentale dei vari personaggi; è il modo di pensare di tutto il cast e sono soprattutto le loro azioni a dimostrare questa condizione. Il risultato finale è la costruzione di una trama veramente assurda, che colloca i pazienti di una clinica psichiatrica all'interno di una storia che sembra ideata da un autore di "Beautiful" al massimo della sua ispirazione fantascientifica.
I disegni presentano degli alti e bassi, con alcune tavole fatte molto bene ed altre decisamente censurabili; nel complesso, però, non risultano troppo spiacevoli per cui, almeno sotto questo punto di vista, non sarei troppo severo nel giudizio.
In conclusione, non posso che ribadire il mio giudizio poco lusinghiero nei confronti di un manga che aveva come obiettivo quello di stupire il lettore con continui colpi di scena ma che, il più delle volte, ci riusciva per l'assurdità degli stessi. Fortunatamente l'opera era composta da solo quattro volumetti: non credo sarei riuscito a reggerlo molto più a lungo.


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Pannero

Volumi letti: 4/4 --- Voto 5
Vivo nella tua ombra è un manga che avevo atteso a lungo fin dal suo annuncio, avendo adorato i volumetti autoconclusivi pubblicati in precendenza, sempre dalla Planet manga, della stessa autrice, e invece il manga si è rivelato una delusione sotto molti punti di vista.

E' la storia di Kingyo e del suo fratello acquisito, adottato dalla madre. I due crescono come fratelli, ma lui sembra avere qualche pulsione di diverso tipo verso la "sorella"... e se lei in qualche modo lo ricambiasse? E se la loro famiglia non fosse quello che sembra ma i rapporti tra di loro fossero molto più contorti e inquietanti?
Il manga racconta dei rapporti all'interno di questa famiglia malata e anomala, che si intrecciano in modi sempre più tetri, fino ad amare conclusioni.

I toni sono quindi gli stessi adottati dalla Sakurada nelle sue opere precedenti, ma ora che deve cimentarsi in una storia lunga dimostra di mancare di un po' di qualità. La trama è scontata : l'amore proibito tra fratelli, tutto il "saranno fratelli davvero oppure no?", insomma roba trita e ritrita a cui però non riesce ad aggiungere quel tocco personale che riuscirebbe a renderla gradevole.
Anche le varie svolte e colpi di scena nel corso dei volumi sanno di clichè e di roba già masticata, che non sconvolge più di tanto il lettore.
E' un vero peccato che la Sakurada abbia fatto un buco nell'acqua in una serie più lunga visto che secondo me aveva dimostrato di avere un grande potenziale.

Per quanto riguarda i disegni, anche qui nulla di che, pochi passi in avanti e ancora tanti "orrori" anatomici e personaggi poco attraenti. Forse semplicemente la Sakurada ha ancora bisogno di tempo e pratica per crescere come mangaka.

Poco da dire sull'edizione italiana, in volumi semplici e non di qualità eccelsa, senza sovraccoperta e con la solita rilegatura un po' frettolosa.