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Amarantha

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Carino per essere un manga costituito da un solo volume. Molto breve ma in fin dei conti carino. Non si può pretendere chissà cosa da un'opera di così poche pagine ed è un peccato in fin dei conti perché le premesse erano buone e la storia poteva durare un po' di più.

La trama è abbastanza lineare ed essenziale. I colpi di scena sono in fin dei conti prevedibili. Abbiamo un tot numero di personaggi e sappiamo che tra di loro si annida necessariamente il colpevole, anche perché l'esiguo numero di pagine non lascia spazio a nuove comparse. Si risolve tutto molto in fretta e ovviamente la psicologia dei personaggi non è particolarmente approfondita. Spazio e tempo ci sono avversi e così si va dritto al sodo senza troppi giri di parole. Gli eventi si susseguono a rotta di collo, il ritmo è veloce e incalzante. Qualche flashback getta un po' di luce sui fatti e ci da qualche indizio in più ma tutto, persino la conclusione, resta un po' sulla superficie.

I personaggi potevano essere sicuramente più approfonditi e almeno un paio di loro avevano le potenzialità per essere anche carismatici ma torniamo sempre al solito problema: un manga di un solo volume non ha nemmeno il tempo necessario per permetterci di farci empatizzare fino in fondo con i protagonisti. Lei, Erina, è intraprendente e sveglia, lascia il Giappone alla ricerca del fratello e nonostante le sue paure e l'ansia di trovarsi in un luogo sconosciuto in cui non sa di chi fidarsi, agisce lucidamente e rapidamente. Sicuramente è da apprezzare. Gli altri protagonisti sono i membri dell'associazione no profit per cui lavorava il fratello prima di sparire. L'attenzione si concentra in particolare su tre di loro ma se li descrivessi rivelerei praticamente il finale. Basta lasciarsi guidare dall'istinto per capire di chi fidarsi e credo che le esperte divoratrici di manga sapranno cogliere quei dettagli chiave utili a smascherare i veri colpevoli. D'altronde con così pochi personaggi è come giocare all'uomo nero senza spegnere la luce.

La grafica è buona. Il character design non rientra effettivamente nei miei canoni estetici al 100%, presentandosi come uno stile un po' retrò i cui profili richiamano tanto la generazione di Lady Oscar (sebbene molto più datata), tuttavia ciò che ho davvero apprezzato è stato l'ordine e la leggibilità delle vignette che una volta tanto non disturba e si svincola dal caotico guazzabuglio di pensieri e parole che si sovrappongono senza far capire quale sia la successione logica e cronologica. Incredibile ma vero, ci sono anche scene d'ambiente e panoramiche sul paesaggio.

In conclusione: manga carino che consiglierei a chi vuole passare una mezz'oretta in compagnia di una lettura leggera piuttosto che di un filmetto ammazza tempo. Non si tratta di una commedia, non si ride qui, forse anzi rimaniamo un po' perplessi per l'epilogo ma insomma non mi sono pentita di averlo letto.