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Focasaggia

Volumi letti: 10/10 --- Voto 5
«Ti amo, ma fatti ammazzare» ("Konya wa Tsuki ga Kirei Desu ga, Toriaezu Shine" originalmente) è un manga, opera prima di Majuro Kaname e disegnato da Sōsō Sakakibara, con una buona idea di base, originale nello sviluppo che si perde durante la storia come se l'autore non la volesse finire.

Il manga gioca sul contrasto amore/odio, amare così tanto una persona dal volerla uccidere, come se fosse un virus che riesce a diffondersi. Il desiderio diventa ossessione e si finisce o con l'allontanarsi da chi si ama o nell'uccidere l'amato. Ambientato nel Giappone contemporaneo il protagonista Taku Kamishiro un ragazzo innamorato della sua coetanea Mika Hanazono verrà coinvolto in una lotta fra gruppi con idee completamente diverse su come affrontare questa minaccia, alla ricerca di un lieto fine per la sua storia d'amore. Un modo nuovo di raccontare delle storie d'amore, dei vissuti, delle sensazioni molto forti.

Il lettore già dalla copertina comprenderà che qualcosa non va e leggendo già dalle prime pagine sarà chiaro quale sia l'originalità della storia, eppure durante l'evolversi della storia qualcosa non convince. I gruppi coinvolti aumentano invece di diminuire spostando l'attenzione sul nuovo nemico dandogli troppo spazio a discapito di quanto si era portato avanti sino a poco prima, nuovo nemico che si dimostra debole dalla sua prima comparsa sia per quanto riguarda background che come caratterizzazione. Questo porta ad un allungarsi stancante per il lettore della storia e ad un finale non finale, infatti l'autore ha iniziato una seconda serie continuando da dove era terminata la precedente, non si comprende il motivo per cui ha voluto chiuderla, separarle, e non semplicemente continuarla.

Molto curati sono i vari flashback che riguardano i vari protagonisti, le varie storie di amore, o gli approfondimenti sul carattere dei personaggi principali. Fra i vari personaggi i più carismatici e interessanti, caratterialmente ben realizzati sono da segnalare Hayashi Yuuna e il misterioso Neibu, mentre sarà facile empatizzare con Etou Ryoko e con il suo triste passato. Al contrario vi saranno anche diversi personaggi malriusciti e dimenticabili come quella ragazza talmente uscita da un videogioco picchiaduro da indicare quando attacca persino i tasti da premere per ottenere quelle mosse, volendo risultare divertente.

I disegni sono nella norma, con qualche buona tavola, ma poco adatti alla scene di azione, soprattutto per le scene di combattimento che risultano poco chiare, talvolta confusi nella dinamica. Lo splatter è presente, così come scene violente ma i disegni non alimentano sensazioni nel lettore come succede in altre opere del genere.

In definitiva lo si consiglia a chi cerca una storia d'amore leggera a tinte horror con una buona dose di azione e nel caso piacesse ricordiamoci che l'opera ha un seguito.