Himitsu Sentai Momoider
“Himitsu Sentai Momoider” è un manga di un solo volume, scritto e disegnato da Tohru Fujisawa, autore noto principalmente per “GTO – Great Teacher Onizuka”, e le altre serie a esso collegate.
Il buon Fujisawa, come si può capire dalle moltissime citazioni e rimandi presenti in “GTO”, ma anche in manga successivi come “Kamen Teacher”, deve essere un grande fan del genere “tokusatsu”, ovvero quei telefilm che vedono protagonisti una squadra di eroi in armature colorate che affrontano vari nemici. Una cosa tipo i “Power Rangers” per capirci, che sono appunto basati su questo tipo di produzione giapponese.
In questo volume unico l’autore realizza una parodia simpatica e divertente proprio di questo genere di opere. La protagonista è Sakura Momo, una bella ragazza che in segreto è la super eroina Pink Momoider, del gruppo dei Momoider Ranger, composto da altre quattro ragazze oltre a lei.
Le rangers sono in lotta contro una malvagia organizzazione che vuole conquistare la Terra.
Ovvio.
Il manga però è appunto una parodia e pertanto non è incentrato sui combattimenti tra eroi e cattivi. Tutt’altro.
Nel corso dei brevi capitoli della storia, l’autore racconta delle difficoltà della bella Sakura a coniugare la sua vita da ragazza normale a quella da eroina, come quando ad esempio, non essendo automunita, la ragazza, in costume e tutto quanto, è costretta a prendere l’affollatissima metropolitana per arrivare sul luogo in cui sono comparsi i nemici. O ancora, quando è impegnata a elaborare nuove pose per garantirsi un’entrata in scena a effetto, o mentre cerca nuove tecniche con cui affrontare i nemici guardando film d’azione…
Non mancano ovviamente i battibecchi con le altre ragazze del gruppo, dato che alcune cercano di mettersi in mostra più delle altre, e nemmeno i problemi di budget, con l’organizzazione a cui la squadra di rangers fa capo che decide di mandare le ragazze a “lavorare” in locali equivoci per racimolare soldi…
I disegni di Fujisawa sono sempre molto belli e curati, e le ragazze da lui disegnate sono tutte molto carine. I personaggi maschili, quei pochi che ci sono, invece sono tutti simili ad altri personaggi di suoi manga precedenti a base di teppisti. Non ci sono molte scene d’azione, ma per quel che è il fumetto, la lettura è comunque veloce e molto scorrevole.
In breve quindi, questo “Himitsu Sentai Momoider” è una parodia abbastanza riuscita del genere “tokusatsu”, ed è molto divertente per chi lo conosce e lo apprezza, che cosi può comprendere bene i vari riferimenti presenti nel volume. Non è comunque necessario essere esperti per godersi la storia qui raccontata, ma indubbiamente aiuta. Più in generale comunque, è sicuramente consigliato ai fan dell’autore, abituati al suo senso dell’umorismo.
Il buon Fujisawa, come si può capire dalle moltissime citazioni e rimandi presenti in “GTO”, ma anche in manga successivi come “Kamen Teacher”, deve essere un grande fan del genere “tokusatsu”, ovvero quei telefilm che vedono protagonisti una squadra di eroi in armature colorate che affrontano vari nemici. Una cosa tipo i “Power Rangers” per capirci, che sono appunto basati su questo tipo di produzione giapponese.
In questo volume unico l’autore realizza una parodia simpatica e divertente proprio di questo genere di opere. La protagonista è Sakura Momo, una bella ragazza che in segreto è la super eroina Pink Momoider, del gruppo dei Momoider Ranger, composto da altre quattro ragazze oltre a lei.
Le rangers sono in lotta contro una malvagia organizzazione che vuole conquistare la Terra.
Ovvio.
Il manga però è appunto una parodia e pertanto non è incentrato sui combattimenti tra eroi e cattivi. Tutt’altro.
Nel corso dei brevi capitoli della storia, l’autore racconta delle difficoltà della bella Sakura a coniugare la sua vita da ragazza normale a quella da eroina, come quando ad esempio, non essendo automunita, la ragazza, in costume e tutto quanto, è costretta a prendere l’affollatissima metropolitana per arrivare sul luogo in cui sono comparsi i nemici. O ancora, quando è impegnata a elaborare nuove pose per garantirsi un’entrata in scena a effetto, o mentre cerca nuove tecniche con cui affrontare i nemici guardando film d’azione…
Non mancano ovviamente i battibecchi con le altre ragazze del gruppo, dato che alcune cercano di mettersi in mostra più delle altre, e nemmeno i problemi di budget, con l’organizzazione a cui la squadra di rangers fa capo che decide di mandare le ragazze a “lavorare” in locali equivoci per racimolare soldi…
I disegni di Fujisawa sono sempre molto belli e curati, e le ragazze da lui disegnate sono tutte molto carine. I personaggi maschili, quei pochi che ci sono, invece sono tutti simili ad altri personaggi di suoi manga precedenti a base di teppisti. Non ci sono molte scene d’azione, ma per quel che è il fumetto, la lettura è comunque veloce e molto scorrevole.
In breve quindi, questo “Himitsu Sentai Momoider” è una parodia abbastanza riuscita del genere “tokusatsu”, ed è molto divertente per chi lo conosce e lo apprezza, che cosi può comprendere bene i vari riferimenti presenti nel volume. Non è comunque necessario essere esperti per godersi la storia qui raccontata, ma indubbiamente aiuta. Più in generale comunque, è sicuramente consigliato ai fan dell’autore, abituati al suo senso dell’umorismo.
