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Focasaggia

Volumi letti: 4/4 --- Voto 5
Attenzione: la recensione presenta di lievi spoiler

«L'Isola dei Bambini Dimenticati» è un manga, ideato e disegnato dal prolifico Kei Sanbe, partendo da buoni presupposti si svolge e si conclude in maniera scialba, uno dei meno riusciti dell'autore, sprecando ambientazioni suggestive.

Due bambini abbandonati dai genitori si ritrovano in una struttura su un'isola sperduta in compagnia di loro coetanei e di adulti volti all'insegnamento ai pargoli. L'agire misterioso degli insegnanti e quelle che potrebbero essere solo infauste coincidenze preoccuperanno i bambini, che investigheranno per scoprire la realtà.

La trama ruota intorno al conflitto che può nascere fra due età diverse dell'individuo: da una parte i bambini con la loro fantasia galoppante, dall'altra gli adulti molto pragmatici che non forniscono adeguate spiegazioni ai bambini, se tutto questo da una parte può far nascere equivoci dall'altra potrebbe nascondere una verità allarmante, e il manga gioca su questo in maniera soddisfacente.

L'ambientazione, isola sperduta con strutture abbandonate e pericolanti in zone di non facile accesso, è alla fine sprecata per la storia; trovando solo un blando e insufficiente utilizzo di tale potenziale nella parte finale, l'autore farà di tutto per ampliare la tensione che si respira nell'opera, ma -a differenza di altre- non riuscirà completamente nell'intento.

Fra le due categorie in cui sono divisi i personaggi, i tanti bambini sono quelli meglio caratterizzati: è un bel gruppo, ritroviamo i caratteri che tanto piacciono all'autore, così come uno dei personaggi che riprenderà in altra occasione, mentre agli adulti è stato dato poco spazio, troppo poco per poterli comprendere realmente, probabilmente l'autore voleva che ci immedesimassimo con il punto di vista dei bambini, tentativo certamente riuscito, ma appunto vistosamente mancante di elementi che sarebbero serviti per apprezzare al meglio la storia.

Vi sono poi scene di non piacevole visione, disturbanti, evitabili, fuori dal contesto che infastidiscono il lettore e è una grande falla alla struttura della storia data. In pratica la storia, per colpa di quelle scelte che un bambino non riesce a comprendere totalmente a differenza di un adulto (il lettore), non ci conduce a stare "dalla parte dei bambini", a comprendere e giustificare il loro agire, correttamente infantile, ingenuo, ma a stare contro gli adulti, contro chi percepiremo come un qualcosa di veramente malvagio. Durante i primi volumi noi sapremo tutto dei bambini ma quasi nulla degli adulti, vedremo semplicemente alcune loro azioni che, dando fastidio al lettore adulto, lo renderanno più propenso a giudicarli tutti negativamente.

La sensazione che si ha alla fine della storia è che avrebbe potuto essere ben altro, se era quella la conclusione che l'autore voleva dare poteva utilizzare altre strade, una rivisitazione dell'intera storia dal principio con altro punto di vista ad esempio sarebbe stato certamente più interessante, se voleva che noi vedessimo il tutto con gli occhi da bambino doveva evitare quelle scene troppo adulte, un esperimento mal riuscito.

I disegni sono quelli soliti dell'autore, quindi seguendo il gusto personale potrebbero piacere o meno, trovandoli abbozzati al limite della comprensione. Vi è anche un accenno al paranormale ma la sensazione è che sia una strada che non si è voluta intraprendere.

In definitiva, anche se si vedono tutti i limiti dell'autore e ci sono scene che daranno fastidio, la storia fornisce qualche idea interessante, da consigliare a chi apprezza l'autore e a chi cerca una storia leggera.


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Oceano-mare

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Dopo "Erased", mi trovo nuovamente ad apprezzare fortemente un'opera di Kei Sanbe.
"Hoozuki no Shima" conta solo quattro volumetti, e contiene tematiche presenti anche in Erased; alcuni personaggi somigliano sia caratterialmente che fisicamente a quelli che troveremo nel lavoro più famoso di Sanbe. Nonostante ciò, lungi dall'essere un semplice schizzo preparatorio, il manga è godibilissimo e molto originale, e chi scrive ne ha apprezzato la mancanza di leggeri sbrodolamenti che in parte sono stati inevitabili in "Erased" in virtù del successo che ha riscosso.

L'opera si presenta come un mystery/survival con risvolti psicologici ambientato su un'isola lussureggiante e minacciosa fuori dal mondo, dove è preponderante il tema della lotta tra adulti e bambini; questi ultimi sono i veri protagonisti, i "bambini dimenticati" del titolo italiano, e sono assolutamente ben assortiti nelle loro problematiche fisiche e/o psicologiche, che comunque non li scoraggeranno mai dal voler unire le proprie forze e intraprendere una lunga fuga da pericoli tangibili (l'orribile maestro Kuwadate) e minacce vaghe ma terribili presenti nel campus che li ospita, facendoceli apparire come piccoli guerrieri (a me a volte sono venuti in mente i giovani Perdenti di "IT" di King).

Attenzione: inizio parte contenente spoiler
Già nel secondo volume avevo intuito da numerosi segnali che nel complesso quasi tutto si sarebbe risolto in un enorme fraintendimento nei confronti degli adulti, e fino all'ultimo ammetto di aver sperato che non fosse così.
fine parte contenente spoiler

Nonostante ciò il finale, che ho trovato molto bello, è perfettamente in linea con i presupposti del manga, che presentano questi bambini segnati e sfiduciati verso i grandi a causa di genitori e parenti egoisti e disfunzionali, e cosa rara, riesce a sbrogliare tutte le matasse disseminate nel corso dei volumetti.

A parte il punto di vista da adulta della maestra Yukino e quello completamente perverso di Kuwadate, tutto è posto abilmente dall'autore, attraverso dettagli narrativi e grafici, sotto la lente magica e ingrandente tipica dei bambini, così che l'ansia della fuga protratta giorno e notte, le mille suggestioni dei boschi sconosciuti, il senso di qualcosa sempre pronto ad incombere che proveranno i piccoli fuggitivi ci appariranno assolutamente tangibili e ci terranno col fiato sospeso. Non verranno lesinati avvenimenti crudi.

Il fan service è limitato a poche inquadrature, e comunque non inficia i contenuti maturi e coinvolgenti dell'opera. Diverso il discorso per le scene di (tentata) pedofilia, che sono realmente disturbanti e potevano essere evitabili, ma che fortunatamente si esauriscono con pochi episodi nei primi due volumi. Ho seriamente detestato Kuwadate.

Insomma, consiglio vivamente questo manga, in virtù dell'alto livello di coinvolgimento che offre nell'affrontare ancora una volta tematiche e situazioni non facili nel corso di pochi volumetti.
Nota dolente per l'edizione italiana, che presenta una qualità di stampa scadente con chiazze gialle dietro le pagine. Io l'ho reperito usato.


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Gakuto25

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7,5
In questa storia si vede chiaramente che c'è la mano di Kei Sambe perché caratterizza i suoi personaggi con il suo tocco peculiare e, inoltre, i luoghi riportati sul manga esistono veramente quindi c'è un gran bel lavoro dietro.
Questo manga parla di paura, follia, fuga e ...bambini che in un modo o nell'altro si sono ritrovati in quest'isola dove succedono cose strane e misteriose. Infatti, i bambini sono i reali protagonisti di questa storia in cui gli adulti li metteranno a dura prova.

All'inizio della storia, vediamo Kokoro e Yume (i due protagonisti) che attraversano il molo, mano nella mano per cominciare questa avventura nel campus dell'isola. Loro però non sono i soli ad essere lì perché ci sono i maestri e i loro nuovi compagni. All'inizio sembra tutto tranquillo poi, piano piano che la situazione si evolve, peggiora e la storia si fa sempre più interessante perché c'è anche dell'azione e della suspense.

Una cosa negativa riguardo ai disegni è che ogni tanto ci sono degli errori (poi nel caso di Hatsune che è caduta c'è una chiara censura, fatta però con classe). Inoltre le spiegazioni di tutte le vicende, si danno all'ultimo capitolo: secondo me si poteva ampliare il discorso utilizzando più di un capitolo. Riguardo invece ai cattivi sono sviluppati molto bene, infatti alla fine dei volumi scopriamo i retro scena di alcuni di loro.
Quindi è un manga con una buona storia e con una morale sotto.