logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
kirk

Volumi letti: 8/8 --- Voto 10
Ho letto tutte le principali opere di Osamu Tezuka e alcune mi sono piaciute, anche molto, ma credo che questa sia l’opera più bella scritta dal maestro.
Mi sono avvicinato a questo “Il bisturi e la Spada” senza grosse speranze: uno perché -a differenza di altre opere- non ha una nomea di capolavoro e due perché mi chiedevo che razza di opera potesse essere una su un’amicizia tra un samurai e un medico.

Invece ammetto il mio errore, questa è una grande opera in cui vediamo operare la piccola storia di uomini comuni con la Storia che trasforma i paesi e la vita delle persone. Ibuya e Ryoan sono solo un samurai e un medico, ma la loro vita si intreccia con la vita di un Paese e collabora alla sua trasformazione. La storia dei dottori “olandesi” è più interessante di quanto pensassi, così come la vita di un piccolo samurai, un samurai dal rango più umile può intrecciarsi con i protagonisti della trasformazione di un paese. Io credo che in questo manga si trovino nomi di personaggi poco noti in Occidente, i protagonisti dell’epoca Bakumatsu, ma che sono conosciuti dagli storici giapponesi per essere stati partecipi del tentativo di rinnovare il regime dei Tokugawa, regime che è però caduto per l’incapacità, la corruzione e la codardia dei suoi vertici (credo di non aver spoilerato niente, altrimenti chiedo venia).

Eppure si capisce da questo manga che tutto poteva andare diversamente: vediamo che esistono quattro campi: i primi due sono i sostenitori del Bakufo e dall’altra parte i suoi avversari. Questi due campi si dividono a loro volta in due: gli xenofobi che non vogliono gli stranieri tra i piedi e coloro che vogliono abbracciare i costumi occidentali, chiamiamoli xenofili. I nostri due protagonisti si trovano dalla parte del proseguo dell’epoca Tokugawa e al contempo all’apertura all’occidente che significa per loro una nuova scienza medica e un nuovo modo di fare la guerra.

Troviamo i protagonisti impegnati non solo in politica ma anche la loro storia di uomini comuni che si esprime nelle loro storie amorose in primo luogo. Ho trovato anche ciò una cosa interessante.
In parole povere anche se ci sono delle parti sicuramente romanzate quest’opera può fare il pari con "Versailles no Bara". L’opera dell’Ikeda insegna un pezzo di storia della Francia (quella della fine dei Borboni) ai giapponesi, l’opera di Tezuka insegna un po’ di storia giapponese a noi occidentali.
Voto? 10