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Focasaggia

Volumi letti: 10/5 --- Voto 8
«Bastardo» (originalmente “Hulejasig”) è un manhwa, ideato da Carnby Kim e disegnato da Young Chan Hwang, intricato senza esagerazioni e ricco di pathos fino all’ultima pagina.

“Quella volta mio padre non disse una parola, ma potei avvertire chiaramente quello che avrebbe voluto dire.”

Jin Sunwoo vive con il padre Dongsu, un uomo ricco, affascinante, amato da tutti per il suo modo di relazionarsi con il prossimo, altruista e disinteressato. Quel ragazzino non sembra andarci d’accordo, potrebbe essere definito un conflitto generazionale, non avendo una madre, una donna forte, da far da tramite tra i due. Il ragazzino sembra proprio non trovare un proprio posto all’interno di quella società tanto strana in cui vive. Eppure apparentemente vive una vita quasi banale, frequenta una scuola normale con compagni di classe forse non troppo amichevoli, ma nulla di più. Questo è quanto sembra, la realtà è completamente diversa, distorta, in quel buio sembra non esservi alcuna luce, alcuna speranza.

Un semplice incontro forse può cambiare le cose, un qualcosa di normale in una vita senza alcun concetto di normalità. Non servono per forza meteore provenienti dallo spazio, viaggi nel tempo, demoni infernali o quanto una fervida immaginazione riesca a concepire per cambiare il destino di un ragazzo, nella realtà basta un qualcosa di molto più semplice, una ragazza, quando “amore” è una parola troppo grande per persone davvero piccole.

“Non farmi la ramanzina, hai ripagato il debito della tua vita con un semplice barattolo di gelato. Aspetta un attimo, quindi questo è il valore della tua vita? E’ proprio economica.”

Yoon Gyoun e Kim Jaehyuk, i comprimari della storia, sono personaggi tanto originali quanto credibili per i tanti particolari, delle tante sfaccettature del loro carattere. Esistono persone dalla vita semplice, felici di viverla, altri invece viaggiano nelle tonalità di grigio più disparate non essendo la vita bianco o nero, non è facile definire una persona malvagia o buona, spesso si vive. Yoon, in tema di colori, sembrerebbe più un arcobaleno, difficile tenerle testa quando inizia un discorso. Razionale e coscienziosa il più delle volte, aiuta a far ragionare chiunque parli con lei su cosa sia giusto fare, bisognerebbe fidarsi di una dal carattere tanto solare, ma non è facile fidarsi per chi per sopravvivere ha dovuto imparare a non fidarsi di nessuno.

Sono davvero pochi i personaggi a cui verrà dato più di un nome all’interno della storia, ma proprio grazie a tale esiguo numero l’autore riesce a riempire gli spazi vuoti analizzando con perizia i personaggi, mostrando i loro pregi e i loro difetti, a volte potrebbero non sembrare comprensibili nel loro agire, ma si mostrano sempre coerenti con il loro personaggio, più complesso di quanto possa sembrare.

“Ma più di qualsiasi altra cosa non voglio che mi guardi con una tale espressione.”

Ben scritto, lettura scorrevole con ottimi dialoghi, si mostra una storia ricca di punti di riflessione. Lo stile del disegno ricalca quello reale, riuscendo nell'esprimere al meglio, in eloquenti sguardi, la natura distorta dei protagonisti.

Uno dei temi più importanti affrontati nella storia è il rapporto padre-figlio. Non essendo un legame eterno bisognerebbe viverlo apprezzando i momenti trascorsi insieme, spesso le incomprensioni creano mostri immaginari, per fortuna solo raramente quei mostri sono reali.

«Bastardo» potrebbe essere la storia di un tentativo di redenzione, un percorso irto di ostacoli e forse impossibile da affrontare da solo, l’anima si dice nasca neutra, ma si macchia fin troppo facilmente quando viene lasciata nel buio.

Consigliato a chi cerca una storia ricca di tensione, un ottimo film thriller su carta, dai sapienti colpi di scena e dai risvolti imprevedibili.


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Irene Tempesta

Volumi letti: 10/5 --- Voto 8
Prima opera che leggo del duo Carnby Kim e Youngchan Hwang (autori anche di "Sweet home" edito da Star comics) e devo dire di aver trovato "Bastardo" una lettura interessante, un thriller brutale, inquietante, cupo al punto giusto e abbastanza convincente.

I personaggi sono pochi e ben caratterizzati: il protagonista indiscusso è Sunwoo Jin, un adolescente al primo anno di superiori, un ragazzo cupo, diffidente e poco socievole; cagionevole di salute e con un occhio di vetro, sembrerebbe il perfetto sfigato preso di mira dai bulli, tuttavia gli occhi di Sunwoo Jin sono glaciali quando viene minacciato, in fondo non teme i più forti!
Un'aura di crudeltà lo avvolge, non abbassa lo sguardo di fronte ai bulli, non si piega agli ordini o all'arroganza, e quest'aura di sicurezza e brutalità sotterranea convince il classico bullo della scuola Kim Jaehyuk a volerlo nel suo gruppo.
Sunwoo Jin infatti non è un ragazzo comune, nasconde un inconfessabile segreto: è complice di uno spietato serial killer che perpetra femminicidi continui per divertimento/necessità, nientemeno che.... suo padre! Sunwoo Dongsu, anche Presidente di un'azienda di successo e con un'ottima reputazione sociale, dedito a molte attività di volontariato, di bell'aspetto e insospettabile, la maschera perfetta!

Attenzione: questa parte contiene spoiler!
Sunwoo Jin da bambino venne reso complice di tali delitti, credeva fosse la normalità finché non comincia a frequentare la scuola e a capire di dover sembrare un ragazzo come tutti gli altri; in questa scuola non solo stringerà amicizia con Kim Jaehyuk che si dimostrerà più benevolo che all'apparenza, ma si innamorerà per la prima volta: Yoon Gyoun si è appena trasferita nella scuola di Sunwoo Jin e Kim Jaehyuk e, salvando casualmente la vita a Sunwoo da un pestaggio, si avvicina a lui e i due diventano subito amici; lei è una ragazza energica e allegra, con un forte senso di giustizia e molto amichevole, in fuga dagli usurai che la cercano ovunque per farle pagare i debiti del padre defunto, non smette mai di trovare l'energia positiva e la speranza; Sunwoo presto si innamorerà di lei e vorrà proteggerla soprattutto quando scoprirà che suo padre.... è rimasto affascinato da lei e la desidera come prossima vittima chiedendo al figlio di aiutarlo nella sua cattura.
Sunwoo Jin chiederà a Kim Jaehyuk di aiutarlo negli allenamenti fisici e diventare fisicamente più forte, vuole affrontare suo padre, che odia nel profondo, e imparare a difendersi, presto scoprirà cosa vuol dire avere nuovi amici e, perché no, anche l'amore... ma il suo passato di complicità in omicidio grava sempre sulla sua testa e gli impedisce di denunciare il padre; come potrà difendere Yoon Gyoun e gli amici dalla follia omicida di suo padre?

fine parte contenente spoiler

Dieci volumi sembrano tanti, ma per come è stato scritto questo manhwa sembrano pochi, molto scorrevoli, i dialoghi ben dosati creando la giusta suspense e la giusta tensione e senso di inquietudine fino al finale che secondo me è stato credibile anche se lascia un po' l'amaro in bocca.
I disegni sono semplici, non particolarmente elaborati, ma i volti risultano abbastanza espressivi.

Le pagine sono a colori, ma la Goen secondo me ha fatto l'errore di mettere pagine opache e non lucide, su carta semplice i colori perdono brillantezza e nitidezza, soprattutto ci sono tantissime inquadrature dai toni molto scuri e nel cartaceo non rendono al massimo. Quindi direi che la Goen ha fatto un'edizione di media qualità, si poteva fare un po' meglio.
Tuttavia lo consiglio vivamente a chi ama i thriller cupi ad alta tensione, leggerò altro di questo duo, sicuramente.