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Evangelion0189

Volumi letti: 2/2 --- Voto 7
Dopo averlo praticamente ignorato e messo da parte per anni, e forte della lettura di alcuni capisaldi del fumetto occidentale, ho finalmente deciso di fiondarmi su Icaro, "graphic novel" nippo-francese nata dalla collaborazione tra il pluripremiato Jirō Taniguchi e il grande fumettista scomparso l'anno scorso Moebius, al secolo Jean Giraud. Considerando l'età e la rarità dei volumi (nel retro, oltre al prezzo in euro, è riportato anche quello in lire), è stato abbastanza soddisfacente trovarmi fra le mani l'opera in questione. Accenno brevemente alla trama.

In un futuro non meglio precisato e in una società in cui gruppi di individui nati in provetta causano gravi attentati facendosi saltare in aria, una donna incinta completamente nuda cade dal cielo. Dal parto che ne consegue vede la luce un bambino dotato dello straordinario quanto unico potere di librarsi in volo. Naturalmente alcune losche autorità e un manipolo di scienziati non perdono tempo e, dopo avergli dato il nome calzante di Icaro, rinchiudono il piccolo in un laboratorio allo scopo di studiarlo e tenerlo nascosto al pubblico. Trascorsi venti anni, Icaro è ormai cresciuto, ma in questo lungo lasso di tempo non è mai uscito dalla voliera in cui gli scienziati lo hanno segregato. Tra questi ultimi, la giovane Yukiko è l'unica che non lo vede solo come una cavia da laboratorio e che anzi sembra provare una sincera affezione nei suoi confronti. Nel frattempo, per Icaro la spinta verso il cielo è sempre più irresistibile e a complicare le cose è l'amore che prova nei riguardi di Yukiko... Riuscirà dunque Icaro a rivelare i suoi sentimenti alla ragazza e soprattutto a fuggire dalla prigione in cui ha vissuto per tutta la vita?

I testi scritti da Moebius sono davvero semplici: è la classica storia di un individuo dotato di poteri sovrannaturali che finisce irrimediabilmente per essere trattato come mero oggetto di esperimenti e che nonostante ciò sviluppa un carattere forte e una personalità ribelle, causando non pochi guai ai suoi "carcerieri". I temi dell'uomo privato della sua libertà e della conseguente lotta per conquistarla, così come la storia d'amore tra i due protagonisti, sono al centro della narrazione. In linea di massima ho apprezzato parecchio la trama, ma ho provato un certo disappunto nello scoprire, giunto all'ultima pagina, che in realtà si tratta soltanto della prima parte di una storia mai proseguita. Il racconto funziona ugualmente bene, non c'è dubbio, ma non nascondo che avrei preferito una vera e propria conclusione. Per quanto riguarda il disegno, lo stile di Taniguchi di quel periodo (la pubblicazione europea è del 2000, ma la stesura dell'opera risale alla seconda metà degli Anni Novanta) è quello che prediligo, sebbene abbia notato volti "affilati" e longilinei che si distaccano del tutto dai visi morbidi e rotondeggianti di quello che considero il suo capolavoro, Al tempo di papà. Ad ogni modo, i personaggi e gli sfondi sono ricchi di dettagli e ogni tavola si fa ammirare più e più volte. L'edizione italiana è a cura della Coconino Press e si attesta su buoni livelli anche da un punto di vista del comparto redazionale: all'inizio del primo volume, infatti, troviamo una breve introduzione scritta da Moebius in persona, mentre alla fine del secondo un lungo excursus denso di riferimenti cinematografici e fumettistici per mano di Ono Kosei. Insomma, sebbene con Icaro non ci troviamo di fronte a un capolavoro imprescindibile, il duo Moebius-Taniguchi ha partorito un buon prodotto che di sicuro meritava un maggiore approfondimento. Discreto.