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kirk

Volumi letti: 3/5 --- Voto 7,5
Migliaia di anni fa gli alieni hanno visitato il nostro pianeta e vedendo nell’umanità i segni di una grande intelligenza unita ad un carattere crudele hanno deciso di lasciare delle creature di guardia: quando l’umanità avrà raggiunto la capacità di andare nello spazio verrà giudicata per vedere se è un pericolo per i pacifici abitanti della Galassia. Se sarà migliorata rimarrà viva, altrimenti dovrà essere spazzata via e la Terra ridotta in polvere…
Per fare ciò sono stati piazzati 8 robot guidati da sette guardiani.
Improvvisamente si sveglia senza memoria uno di questi (Mars) che non si ricorda niente. Gli altri sei che non hanno il potere per distruggere il pianeta lo contattano: loro sono arrivati ad una conclusione, lui non avendo conosciuto cosa ha combinato l’uomo nei millenni e di come si comporta tutt’ora ad un’altra: ciò porta ad una lotta fra di loro, perché se Mars muore il suo robot che è il più potente di tutti si autodistruggerà causando l’esplosione della Terra.
Come finirà?
Chi ha ragione?
Gli uomini dimostreranno di meritare la sopravvivenza o alla fine Mars sarà costretto a elimire la razza umana?
Molte di queste domande le troveremo anche nelle opere di altri autori, in primis Go Nagai.
Per quanto riguarda il tratto e la disposizione delle vignette tutto è un po’ datato ma non brutto. Anzi rispetto ad alcuni autori così moderni da essere confusionari qui tutto è chiaro.
Insomma questo è un bel fumetto che si può trovare anche in Italiano nella vecchia versione della d/visual uscita a 8,30 euro per tre volumi dal 2006 al 2008.


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Giona

Volumi letti: 3/5 --- Voto 7
"Mars" è un manga di Mitsuteru Yokoyama pubblicato in patria dal 1976 al 1977.
Su un'isola vulcanica al largo del Giappone viene ritrovato un ragazzo, che inizialmente non parla e non sembra ricordare nulla del suo passato. Un enigmatico personaggio, presentatosi come giornalista al medico che accolto il giovane nella propria casa, lo conduce con sé e dopo avergli fatto mostrato le sue incredibili capacità fisiche, di cui anche lui è in possesso, gli racconta la loro storia: essi fanno parte di un gruppo di sentinelle, lasciate da alieni che avevano visitato la Terra millenni prima, incaricate di annientare l'umanità qualora questa fosse divenuta troppo bellicosa e in grado di raggiungere lo spazio. Il ragazzo, di nome Mars come il dio romano della guerra, è la più potente di tutte le sentinelle, a ciascuna delle quali è assegnata una "divinità" meccanica, perché in grado di comandare a Gaia, un robot così potente da riuscire a distruggere l'intero pianeta. Le altre sentinelle sostengono che il momento della distruzione sia arrivato, ma Mars invece pensa che l'umanità abbia del bene dentro di sé e si erge a suo difensore, contro i suoi stessi simili.
"Mars" presenta molte analogie col precedente manga "Babil Junior" dello stesso autore, a partire dallo stile del disegno, dalle tematiche fantascientifiche (come l'idea di antichi visitatori alieni e la presenza di robot giganti, al servizio del protagonista, comandati dall'esterno) e dalla fascinazione per le antiche civiltà (quella mesopotamica in "Babil Junior", quella egizia - la Sfinge di Giza è una delle "divinità", celando al suo interno un robot semovente - in quest'opera).
Il finale appare un po' affrettato, e viene ignorato completamente in "Babil 2", il manga pubblicato nel 2010 in cui Mars ricompare.
L'edizione italiana di "Mars", a cura della d/books, è assolutamente analoga a quella di "Babil Junior", in tre spessi volumi stampati su carta di ottima qualità.


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micheles

Volumi letti: 3/5 --- Voto 8
Il 28 settembre 1951 esce al cinema una delle pietre miliari della fantascienza: "The Day the Earth Stood Still", in Italia "Ultimatum alla Terra". Il film narra la storia di Klaatu, un alieno che giunge sul nostro pianeta accompagnato dal potentissimo robot Gort per giudicare il nostro mondo e decidere se è meritevole di entrare a far parte della comunità interstellare. Se il suo giudizio sarà negativo, Gort distruggerà la Terra. Le idee del film e il suo messaggio antimilitarista e di critica della società umana avranno una fortissima ripercussione nel mondo della fantascienza e del fumetto, sia negli Stati Uniti che in altre nazione e continueranno a dominare il campo per decenni.

Per esempio nell'anno 1976, c'è un chiarissimo omaggio al film nella saga Marvel degli Eterni, scritta e disegnata dal compianto Jack Kirby. La storia narra di alieni potentissimi, gli Dei dello Spazio, che hanno visitato la terra nel remoto passato e hanno lasciato sul nostro pianeta alcuni dei loro, che dovranno risvegliarsi in un momento stabilito per giudicare il nostro mondo e distruggerlo se necessario. Gli Dei dello Spazio hanno l'aspetto di robot giganti senzienti. Nello stesso anno 1976 appare in Giappone la serie "Mars" di Mitsuteru Yokoyama. In un lontano passato alieni provenienti da una civilizzazione elevatissima hanno lasciato sul nostro pianeta dei potentissimi robot giganti, chiamati Dei. Ad un momento stabilito, ovvero quando la tecnologia terrestre rischierà di diventare troppo pericolosa, questi dovranno risvegliarsi e distruggere la terra, attenendosi al giudizio del protagonista Mars. Come si vede le premesse sono molto simili, anche se escludo ogni influenza reciproca tra le due opere. Semplicemente entrambe fanno parte di una lunga tradizione nella fantascienza, e entrambe sono figlie di "The Day the Earth Stood Still". Solo che "Mars" dà una risposta ben diversa da quella americana e che si concentra nelle ultime sorprendenti due pagine.

"Mars" è un manga da raccomandare agli amanti della fantascienza classica anni cinquanta; sia come storia che come disegni sembra appartenere a quel decennio più che agli anni settanta. In Giappone ebbe tanto successo da genere due serie anime: "God Mars" del 1981, che però ha a che fare davvero poco con il manga - solo i nomi degli Dei, il nome del protagonista e l'idea che la sua morte può causare l'esplosione del robot gigante Gaia che distruggerà la terra - e la serie OAV "Shin Seiki Den Mars" del 2004, che invece è più fedele. Si tratta di un manga che vale la pena di leggere. Di Yokoyama conosco Babil Junior, Tetsujin e Giant Robot (in versione anime) ma Mars mi è piaciuto più di tutte queste opere. Consigliato.


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irishman

Volumi letti: 3/5 --- Voto 5
Piccola delusione per questo titolo di Mitsuteru Yokoyama, che mostra nel comparto grafico tutto il peso degli anni che porta, al punto che la valutazione ne risentirà in modo sensibile.
Discorso diverso invece, per quanto riguarda la trama dell'opera, che, seppur afflitta da sbavature e mancanze, che poi andremo ad esaminare, offre comunque degli spunti validi e originali. Spunti originali sempre in rapporto al periodo storico in cui "Mars" fu pubblicato, naturalmente, e che contribuiranno a far approdare, faticosamente, questo manga almeno al voto di 5. Se, infatti, in questo periodo fioriscono lavori, soprattutto grazie al genio ispiratore di Go Nagai, in cui la fantascienza ha come leitmotiv il binomio essere umano (pilota) - mecha che insieme difendono la terra dagli invasori che vogliono impossessarsene, sia che essi vengano dalle profondità della Terra, che da una lontana galassia, "Mars" stravolge decisamente il concetto, offrendoci una visione dell'alieno invasore molto diversa, poichè il suo intento non è tanto quello di far proprio il nostro pianeta, quanto di controllarne preventivamente la crescita e la conseguente pericolosità bellica, nel timore che il violento genere umano possa esportare i suoi bellicosi istinti anche nella pacifica galassia. E poco importa se, come spesso accade nei lavori nipponici di quel periodo, le idee di bene e male alla fine si confondano decisamente, per cui gli inermi alieni che si professano difensori della pace nell' universo finiscono per diventare i più spietati carnefici dell'umanità. Altra innovazione del periodo, è il rapporto esistente tra Mars, il ragazzo protagonista del manga, a cui dà il nome, e Gaia, il suo mecha, che non piloterà come siamo stati abituati a vedere nei vari Goldrake, Mazinga, Gundam o altri, ma si limiterà a guidare dall'esterno, con semplici comandi vocali, un qualcosa, quindi, di più simile al vecchissimo e quasi sconosciuto per chi non è vicino ai quaranta, Astroganga.
Altra tematica che apprezzo molto in opere di questo tipo, è il messaggio pacifista che permea totalmente l'opera di Mitsuteru Yokoyama e che troviamo molto spesso presente in lavori dell'epoca.
E qui però, purtroppo, finiscono gli aspetti positivi. Infatti, a fronte di tutto ciò che è stato detto finora, il manga è appesantito da alcuni aspetti decisamente negativi, che ne inficiano inesorabilmente il valore. Il primo di essi è decisamente l'aspetto grafico. Siamo perfettamente d'accordo che ci troviamo di fronte a un opera di 36 anni fa, e che quindi lo stile per forza di cose non può essere attuale, ma lo stile grafico di Mitsuteru Yokoyama è decisamente inappropriato per il tipo di narrazione che ci viene offerto. Il tratto di quest'autore poteva essere adatto a manga umoristici, o comunque dai toni più disimpegnati e leggeri, ma non certo alle tematiche decisamente forti e drammatiche affrontate in questo manga. Per capirsi, anche Go Nagai non ha un tratto che fa gridare al capolavoro, ma se si guarda le sue tavole in Devilman, non si ha mai l'idea di inadeguatezza, che viceversa si prova, con estrema amarezza, di fronte a questo lavoro.
Se la parte grafica è decisamente carente, non va meglio sul fronte della caratterizzazione dei personaggi, dove se si eccettua (in parte, e dopo dirò perchè) il protagonista e, forse, il giornalista, si assiste a un nulla abbastanza assoluto, con comprimari piatti ed anonimi, e figure di secondo piano (tipo i militari di vario ordine e grado) che compiono azioni assurde e ai limiti del ridicolo.
E infine la trama: questa, pur non mancando di offrire svariati buoni spunti, subisce un'accelerazione ingiustificata nelle ultime pagine del manga, che finisce per propinarci il finale (piuttosto forte e drammatico, tra l' altro) in poche e misere tavole, con una mancanza di approfondimento abbastanza deludente. Anche da parte di Mars si assite a un totale cambio di intenti, visto che il nostro protagonista decide di ribaltare la propria scelta che aveva difeso fin lì con le unghie e con i denti. E, se è vero che si capisce da cosa ciò derivi, è comunque un cambiamento affrontato in modo troppo veloce ed approssimativo.
In conclusione un manga non prorpio felicissimo, che può valere la lettura per gli aspetti positivi che abbiamo ricordato, e per poter scorgere l'influenza che l'autore, Mitsuteru Yokoyama, ha ricevuto decisamente dal grande Osamu Tezuka.

Tielle

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Tielle

Volumi letti: 3/5 --- Voto 4
Mitsuteru Yokoyama è uno della vecchia classe. Il suo Mars purtroppo paga quella classe. Beninteso non è un manga recente, ma molti manga in quell' epoca anche se avevano momenti trattati in maniera leggera, avevano una trama. Qui la trama c'è e può essere anche bella, ma è piena di buchi. Un esempio: Gaia si attiva dopo la distruzione di Titan! (a che pro). Non solo! Perosonaggi secondari che potevano avere un rilievo nella trama spariscono nel dimenticatoio, senza piùn apparire. C'erano ottime potenzialità, ma più che emozionare, fa addormentare.

torakiki

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torakiki

Volumi letti: 3/5 --- Voto 8
Vecchio fumetto che non smetterò mai di ringraziare la d/visual d'aver tradotto!
La storia è geniale nella sua semplicità, il destino del mondo nelle mani di alieni che, giudicando l' essere umano troppo pericolosa, con armi chiamate Divinita tenteranno di distruggere la terra!Dico "tenteranno" perchè una di loro, Mars, quello "creato" proprio con lo scopo di annientare l'umanità (se lui lo ordinasse o morisse il suo robot Gaia esploderebbe distruggendo tutto), per colpa di un incidente perderà la memoria e si schiererà con gli uomini!
La storia viene raccontata in maniera molto didascalica (cosa comune a tutte le opere contenporaneee), i disegni semplici, ma d'effetto (sopratutto le divinità) e alcuni personaggi chiavi spariscono (il dottore che aiuta Mars all' inizio e, sopratutto sua figlia! che poteva essere un buon motivo per le decisioni del protagonista).
IL finale è sconvolgente, anche per la sua Rapidita! (chi l'ha letto capirà cosa intendo)
Vanta 2 trasposizioni in anime:
La prima con l' opera originale ha solo lo spunto iniziale per poi svilupparsi in maniera più classica per un opera Robotica (mantenendosi però superiore alle serie di quegl'anni), la seconda invece doveva essere una fedele trasposizione, ma è rimasta incompiuta (almeno credo!)
Per nostalgici, ma anche per chi vuole riscoprire una storia che ha ispirato molte serie sucessive!