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B. frank

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B. frank

Volumi letti: 1/8 --- Voto 8
Questo fumetto (anche se non è uno dei soliti manga, anche perché proprio manga non è) l'ho trovato splendido; quando ho letto la notizia su questo stesso sito non potevo credere che esistesse una raccolta di striscie di uno dei cartoni più belli della mia infanzia e quando l'ho trovato mi sono sentito anche emozionato. Sinceramente non mi aspettavo niente di così spettacolare, contando che FantaZoo era solo un cartone per bambini, ed infatti alcune cose non mi sono molto piaciute, ma il solo fatto di vedere Alvaro e la "tosca" Camilla su carta valeva la spesa sicuramente. In conclusione se volete come me fare un tuffo nel passato cercate questo fumetto.

Tacchan

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Tacchan

Volumi letti: 1/8 --- Voto 8
Questa volta parliamo di un fumetto che manga non è, ma che comunque trovo sia di interesse del sito e degli appassionati che ci seguono. Inoltre è di buona fattura, divertente e ben confezionato da <i>ReNoir</i>. Fantazoo è un fumetto che ha le sue origini in Olanda e nasce dalla mano di <b>Wil Raymakers</b> e dalla mente di <b>Thijs Wilms</b>. I due danno vita a una serie di strisce che furono pubblicate su parecchi giornali e che lentamente videro ampliare la loro popolarità al di fuori dell’Olanda. Infatti gli autori attirarono l’attenzione di una casa di produzione, Telecable, una azienda che aveva sedi in Tokyo, Amsterdam e Los Angeles e che offri agli autori la possibilità di realizzare una serie animata. Questa arrivò e fu commissionata da Tv Tokyo che la iniziò a trasmettere nel 1987 per 52 settimane con il titolo <b>Ox Tales</b>, trasmettendone due episodi da 12 minuti alla volta. La serie iniziò ad essere esportata e arrivò anche da noi con il titolo <b>FantaZoo</b>, totalmente stravolta e con un adattamento quasi improvvisato, ma che la aiutò nel suo successo. Vennero cambiati i nomi (e nel caso di Camilla anche il sesso) dei personaggi, molte situazioni furono modificate e inoltre venne dato un caratteristico accento dialettale al doppiaggio. Ma forse proprio questo pessimo adattamento fu il motivo del suo successo: la parlata e i modi di dire di <b>Alvaro</b>, senza contare le canzoncine, così come il forte accento toscano di <b>Camilla</b>, lo resero molto accattivante accentuando la vena comica del cartone. La serie Tv era davvero divertente e pertanto non ho potuto fare a meno di prendere questo fumetto quando l’ho visto in fumetteria.
Non ne sono rimasto deluso: si tratta di una sequenza di strisce senza testo formate da 2 o massimo tre vignette. Rispetto all’anime lo spirito po’ diverso e alcune sono magari un po’ crude. Tuttavia una cosa è importante: fanno davvero ridere e sono divertenti. Sono un centinaio di pagine, per cui vi aspetteranno più di 300 gag in cui i protagonisti sono gli animali che avete conosciuto nella serie TV. Il tratto è davvero molto efficace e buono, molto più accurato di quello della controparte televisiva. Non c’è nulla da leggere per cui lo sfoglierete molto velocemente facendovi diverse risate.

<u>Il lavoro fatto da ReNoir è molto buono</u>: 9 Euro per una edizione su carta patinata a colori, con una bella prefazione che svela diversi retroscena di questa opera, come quelli da me sopra accennati. Complementi all’editore, ve lo consiglio.