Durante il Lucca Comics & Games 2023 abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Mingwa, autrice di BJ Alex e delle opere ancora inedite in Italia Jinx e Secret Star, e ospite della fiera lucchese per J-POP Manga. L'editore ha organizzato un Press Cafè e uno Showcase, di cui vi riporteremo i punti salienti, moderato da Georgia Cocchi Pontalti e Caterina Bonomelli, autrice di Sottopelle.
 
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Press Cafè

Come le è venuta l’idea di BJ Alex e come ha sviluppato la storia e i personaggi?

L’idea per il soggetto mi è venuta mentre guardavo un sito di broadcasting, in Korea è molto famoso Africa Tv. Qui molti BJ, Broadcast Jockey, realizzano dei programmi di mukbang o dove parlano di libri o altro ancora, che mi hanno ispirata. Guardandoli mi è venuta l’idea di associare il soggetto al genere BL e così ho voluto provare questa nuova sfida. Possiamo dire sia stata un’idea piuttosto estemporanea.

Cosa l’ha spinta a disegnare manwha e perché ha scelto proprio il genere BL?

Il mio indirizzo di studi è sempre stato Game Illustrator, quindi illustrazioni per il gaming digitale. Nello stesso, però, si presuppone comunque una parte di studio del comic e del fumetto, un’occasione che mi ha permesso di specializzarmi più su questo che sul gaming. Inoltre, nelle università coreane arriva un momento in cui è necessario iniziare a prendere dei contatti con le aziende e questo mi ha permesso di mandare diversi contenuti, relativi al fumetto, che poi sono stati scelti immediatamente.

Nelle sue storie abbiamo visto che le piace creare dei protagonisti che inizialmente non si rendono conto dell’amore che provano per l’altra persona e li trattano in maniera fredda e distaccata, fino a redimersi scendendo a patti con i propri sentimenti. Ci può raccontare qual è la cosa che preferisce nella rappresentazione di questo tipo di rapporti e da cosa trova ispirazione?

Di solito le lettrici coreane preferiscono protagonisti virili dal pugno forte e, in sostanza, un protagonista con delle caratteristiche più effeminate non venderebbe. Dal momento che anche a me fa piacere sviluppare questo tipo di personaggi, ho provato a cimentarmi in un genere un po’ più drammatico e a sviluppare, di conseguenza, dei protagonisti con dei risvolti maggiormente tragici. Riguardo alla coppia, invece, è importante che le due figure siano agli antipodi, devono apparire quasi come rivali, come se venissero da due mondi diversi e si incontrassero per poi scontrarsi fino all'agognata love story.

Come si è evoluto il suo disegno nel corso degli anni?

Di solito mi piace uno stile di disegno pulito e molto dettagliato. Durante la stesura di BJ Alex e la sua pubblicazione, non avevo il tempo per fare corsi extra di illustrazione, come poi anche i lettori hanno notato. Se, però, state leggendo la corrente opera Jinx, vi sarete accorti di come il disegno sia cambiato e migliorato proprio perché nei sei mesi che sono intercorsi tra la fine di BJ Alex e l'inizio di Jinx, ho preso delle lezioni private per migliorare la mia tecnica.

Quanto tempo impiega per le ricerche? Visto che le sue opere hanno due tematiche completamente differenti: MMA Championship e terapia in Jinx e broadcasting in BJ Alex, quanto tempo prima ha bisogno di documentarsi?

Durante la stesura di BJ Alex non c'è stato un grandissimo lavoro di approfondimento sulla tematica perché comunque si tratta di un argomento conosciuto: come vi dicevo, è molto comune in Corea guardare programmi di broadcasting, un po' come sta avvenendo adesso in Italia con Twitch. Quindi non mi sono preparata molto, non ho dovuto fare delle ricerche fondamentalmente. Mentre per Jinx, essendo un prodotto di punta di Lezhin (portale webtoon sudcoreano), ovviamente mi è stato richiesto un lavoro più approfondito, soprattutto per trattare delle tematiche a me non così familiari. Infatti ho iniziato a prendere lezioni di MMA, che però ho terminato perché troppo difficili e, per quanto riguarda la fisioterapia di Kim Dan, ho fatto delle ricerche su YouTube. In generale, il lavoro di Jinx per quanto riguarda lo scheletro della storia, è molto più ricercato.

Qual è stata la parte più impegnativa nel processo di creazione di BJ Alex? C'è stato un momento in cui ha avuto difficoltà sia nel proseguire la narrazione o anche nel rapporto con il disegno?

Durante la stesura del lavoro su BJ Alex, non essendo la mia opera di debutto, ma comunque quella che mi avrebbe portata ad un livello più alto, mi sono dovuta impegnare molto di più e abbassare un po’ le mie stesse pretese. Ho lavorato ininterrottamente per tutti gli anni della stesura di BJ Alex, perché dovevo presentare lo storyboard quattro volte al mese e ogni settimana c’era la pubblicazione dell'episodio. La mancanza di tempo non mi permetteva neanche di pensare alle mie mancanze, motivo per cui - come abbiamo detto prima - quando ho avuto del tempo libero mi sono messa subito a studiare e approfondire la mia tecnica di disegno.

Cosa ha significato BJ Alex per lei come persona, come autrice e com’è andato poi ad influenzare anche l’opera successiva?

Per me è stato molto importante portare avanti il lavoro di BJ Alex fino alla sua completezza, solo che ovviamente, avendo come tutti momenti di sfiducia verso me stessa ed esperienza anche con le continue date di scadenza, sentivo la pressione della pubblicazione. In questo è stato per me fondamentale avere il supporto dei fan e dei lettori, soprattutto perché mi è capitato diverse volte di pensare «Basta, adesso mollo tutto, non ce la faccio più».
Tramite i commenti, però, i fan coreani esprimono la loro fedeltà e sono molto vicini agli autori, che sia tramite regali, lettere o anche solo messaggi di incoraggiamento. Quindi, siccome sento molto forte questa mia responsabilità nel portare avanti la storia, è stato molto utile costruire questo tipo di rapporto con chi mi segue.


In BJ Alex c'è una relazione che parte online e continua poi nel quotidiano. Visto che l'engagement con i fan è partito online, ma adesso ha l'occasione di vederli e incrociarli, come vive questa cosa?

Il rapporto con i fan, come dicevo, è molto importante per me, ma fino ad ora ho fatto degli eventi solo in Corea, proprio di recente in realtà. Dei pop event in cui ho portato il merchandising, mi sono occupata dei bus e delle copie cartacee della mia opera e non era mai capitato prima. Questi e la signing session che ho fatto per Lucca sono stati proprio i primi e fino ad ora, fondamentalmente, il mio rapporto con i fan si è creato solamente tramite i social media. Infatti sono molto attiva su Twitter e su Instagram.
 
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C’è qualche artista che l'ha influenzata maggiormente dal punto di vista grafico e dal punto di vista narrativo?

Non c’è un’artista in particolare, ma ho comunque dei generi preferiti. Sono cresciuta leggendo Jump, o meglio, la sua versione coreana, e tra le mie storie preferite c'erano gli shojo, quindi romanzi, amori liceali… Poi, tramite anche alcuni drama coreani, sempre dell'epoca di quando ero più giovane, ho preso ispirazione per la storia. Dal punto di vista artistico, invece, mi piacciono molto i lavori che puntano sull'aspetto grafico, in cui prediligo disegni dettagliati e chiari, che abbiano dei buoni contorni.

C'è un personaggio o un concetto in BJ Alex che pensa che i lettori non abbiano capito appieno? E se sì, quale?

Ogni lettore vive un'esperienza diversa leggendo la mia opera, essendo tutte persone distinte, la soggettività ha un peso importante. Premettendo questo e le preferenze in fatto di storia dei lettori, ero preparata al fatto che alcuni non avrebbero compreso a fondo la natura di tutti i personaggi. Conscia di questo e del fatto che durante la storia si delineano le caratteristiche del personaggio e le sue peculiarità, seguono tutti un arco narrativo di “redenzione” e cambiano. Sapevo che ciò avrebbe portato sia alcuni a non essere empatici con i personaggi, ma allo stesso tempo altri, proprio per il discorso della soggettività dei lettori, a comprendere il personaggio. Io credo però sia necessario arrivare fino alla fine per comprendere qualcuno come per non comprendere qualcun altro. Poi siccome ognuno ha una sua soggettività, è difficile che tutti vengano soddisfatti, ma è anche giusto sia così.

In quale, nel caso ci sia, dei suoi personaggi si immedesima maggiormente?

I personaggi che più mi assomigliano e in cui più ho messo me stessa sono ovviamente Jiwon e Dong-Gyun. In Dong-Gyun ritrovo in me la persona di buon cuore che è, la sua cura verso il prossimo ed il suo essere molto attivo. Mentre per quanto riguarda Jiwon, il fatto che si innervosisca facilmente, che si impermalosisca, ma allo stesso tempo, che non sia una persona cattiva. Possiamo dire che ricorda un po’ quelli che sono gli atteggiamenti di un bambino: siccome è un perfezionista e vuole fare tutto al meglio, si arrabbia se le cose non vanno come vuole lui.

Ci ha già spiegato come è nata l'idea per BJ Alex e ci ha detto, appunto, che ha avuto dei tempi molto stretti durante la realizzazione. Da quando ha ideato la storia fino alla fine della pubblicazione, quello che si era prefissata è quello che poi è arrivato alla fine sullo schermo oppure è cambiato qualcosa? E nel caso, cosa?

Non c’è una scena in particolare che ho trovato particolarmente difficile proprio per questo fatto della serializzazione. Nel senso che la schedule che dovevo seguire era molto fitta e non avevo tempo per pensare «Avrei dovuto fare meglio questa cosa» oppure «Mi è dispiaciuto che sia andata così». L'idea generale della storia è arrivata ad una conclusione che a me piace e soddisfa quindi non ho delle rimostranze. Ovviamente durante la stesura delle idee sono cambiate o mi è stato chiesto di cambiarle, quindi non posso dire «Volevo questa cosa fosse così fino alla fine».

Riguardo al genere Boys Love, che cosa secondo lei affascina i lettori? Cioè qual è la forza, il potere di storie di questo genere?

La cosa più importante del genere BL a mio avviso è l’aspetto fisico. Il fattore secondo il quale le ragazze, almeno in Corea, si interessano di più a questo genere è proprio questo. Ci sono fisici scultorei, ragazzi bellissimi e tante altre caratteristiche che conosciamo bene. Inoltre, dal punto di vista caratteriale e della chimica tra la coppia di protagonisti, la cosa importante è il modo tramite cui finiscono per innamorarsi. Quindi possiamo dire sia questo l’aspetto che in realtà attira di più il lettore, che magari non si è mai avvicinato al genere BL: questo percorso di innamoramento.

Ha preso qualche ispirazione sia a livello grafico che caratteriale per i personaggi al di là della dinamica? Creandoli si è poi sorpresa anche lei dell’evoluzione?

Per ritornare sul discorso dell’aspetto fisico e quindi dell’apparenza, l’aspetto dei personaggi di BJ Alex è il più all’opposto possibile, l’uno l’estremo dell’altro: uno ha i capelli neri, l’altro li ha castani, uno ha gli occhi a mandorla e l’altro un po’ più tondi… quindi creano una sorta di equilibrio. Dal punto di vista dell’ispirazione ho fatto un’approfondita ricerca sulle celebrità coreane, unendo poi le caratteristiche che prediligo maggiormente. Per quanto riguarda il carattere dei personaggi, invece, sono molto importanti in Corea le keywords, un corrispettivo dei tag italiani, ad esempio: top antipatico, bottom remissivo e così via. In Corea ci sono una marea di tag di questo tipo e tramite questi riescono sia a fare una buona presentazione della loro opera, perché i lettori capiscono facilmente di che cosa si sta parlando, sia - allo stesso tempo - gli autori possono rifarsi a dei concetti preesistenti ed è quindi più facile lavorare perché sanno già da che base partire fondamentalmente.

Ringraziamo Mingwa e l'editore J-POP Manga per averci permesso di partecipare al Press Cafè e speriamo arrivi presto in Italia anche la sua opera più recente!
 
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Showcase

Abbiamo partecipato poi anche allo Showcase, il primo in assoluto per l'autrice. Si è tenuto all'Auditorium San Romano dove ci è stato richiesto di inserire lo smartphone all'interno di una busta poi sigillata, in quanto non era consentito riprendere. (La foto che vi mostriamo sopra è stata fatta in un momento successivo rispetto all'uscita dell'autrice dalla sala).

Qui, Mingwa, ha rivelato molto di sé, anche grazie alla conversazione avvenuta con Caterina Bonomelli e Georgia di J-POP Manga. Ci ha raccontato, infatti, di come volesse diventare un'artista fin dalla tenera età visto che era appassionata di disegno, della poca predisposizione nell'illustrare i piedi e i movimenti dei personaggi, ma anche di come le faccia piacere rappresentarne le mani e il busto. Ha, poi, una netta preferenza per l'illustrazione in bianco e nero, poiché ritiene sia più leggibile ed è per questo che BJ Alex è stato disegnato così e, forse, è proprio uno dei motivi a cui si deve il suo successo, successo che l'autrice stessa non si spiega.

Ci ha parlato anche della sua giornata tipo e dei suoi interessi, come le serie tv, in cui non predilige un genere (ad esempio, adesso sta seguendo The Glory), e i manhwa di cui, invece, legge principalmente BL come: Painter of the Night, Sadistic Beauty o Low Tide in Twilight, in modo da svagarsi e al contempo documentarsi sulle nuove uscite.

Mingwa è rimasta molto colpita dai fan italiani e dalla loro accoglienza: non si aspettava di averne così tanti e ha apprezzato tutti coloro che si sono sforzati di parlare con lei in coreano. È rimasta talmente sorpresa che ci ha rivelato, che se mai dovesse ambientare una storia in Italia, le piacerebbe che la tematica principale fosse la mafia, o meglio, quella che lei intende tale, quindi una storia sui gangster. Parlando di nuove opere, invece, ci ha svelato che in un futuro lavoro le piacerebbe cambiare le caratteristiche tipiche del top e del bottom, ad esempio con un power bottom ed un top un po' più remissivo.

Poi, finito lo Showcase in cui ha disegnato Jiwon e MD, ha ringraziato tutti i fan italiani e ci ha salutato augurandosi di rivederci ancora!