L'account ufficiale X di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba ha diffuso domenica sul suo canale social una dichiarazione in giapponese, poi tradotta e condivisa anche in inglese, riguardo la registrazione non autorizzata e la susseguente diffusione on line del trailer del film Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - Il Castello dell'Infinito, l'attesissimo nuovo film del franchise, nonché il primo della trilogia che adatterà l'arco finale del manga di Koyoharu Gotouge, in uscita nelle sale italiane dal prossimo 11 settembre, come riportato in questa news dedicata.
 

Le sale giapponesi stanno mostrando in questi giorni il trailer in anteprima esclusiva durante le proiezioni della riedizione cinematografica di Demon Slayer The Movie: Il Treno Mugen, che ricordiamo essere il film con il maggiore incasso a livello mondiale del 2020, attualmente di nuovo disponibile presso i cinema giapponesi.

Nella dichiarazione ufficiale postata su X, si sottolinea come "registrare un film durante una proiezione in sala costituisca un reato secondo la Legge giapponese per la prevenzione della pirateria cinematografica". Inoltre, la diffusione non autorizzata su piattaforme social come X, YouTube, TikTok e Facebook, costituisce a tutti gli effetti una violazione del copyright, e quindi un reato.
"In caso di violazione della Film Piracy Prevention Law o della legge sul diritto d’autore, le pene previste includono fino a 10 anni di carcere, una multa che può arrivare a 10 milioni di yen (circa 60.000 euro), o entrambe", si legge in conclusione.

Subito dopo la pubblicazione, il post originale (in giapponese) ha ricevuto moltissime interazioni social con oltre 18.000 condivisioni e più di 750 commenti. E proprio dando uno sguardo rapido al dibattito online avvenuto nei commenti, ci si rende conto della varietà di reazioni da parte degli utenti, spesso divergenti tra i commentatori giapponesi e quelli di altre nazionalità.

Tra i commentatori "stranieri", seppur in minoranza, non sono mancate voci favorevoli che si sono trovate d'accordo con quanto evidenziato nel post. Ad esempio l'utente @muchlaxe si è espresso in modo critico nei confronti di chi minimizza questo tipo di reati: “State cercando di giustificare un crimine e finite per colpevolizzare le vittime. È disgustoso. Non avete diritto a qualcosa solo perché qualcun altro l’ha già ottenuto.”.
Non sono mancate però nemmeno le critiche, soprattutto rispetto alla gestione promozionale del film Il Castello dell'Infinito. Infatti molti utenti l'hanno definita un'occasione mancata, evidenziando l’assenza di un trailer completo sui canali social ufficiali, fatta eccezione per due brevi teaser e il video esclusivo mostrato alla fine della riedizione di Demon Slayer: Il Treno Mugen.
In particolare, l’utente @ihaljjag ha commentato con sarcasmo: “Allegare un trailer di meno di un minuto a un film uscito cinque anni fa... questo sì che è marketing all’avanguardia.”

Non sorprende invece che tantissimi commentatori giapponesi abbiano espresso la loro totale solidarietà allo staff del franchise e al loro messaggio, richiamando nei commenti l’iconica campagna di sensibilizzazione No More Eiga Dorobo (“Mai più ladri di film”), in circolazione da ben 18 anni nei cinema nipponici. 
 

Nel maggio del 2007, infatti, il governo giapponese ha introdotto la Legge per la prevenzione delle registrazioni non autorizzate di film, un provvedimento pensato per proteggere l'industria cinematografica dal fenomeno delle pellicole registrate illegalmente nelle sale. A seguito di questa normativa, il comitato Eigakan ni Iko! ha lanciato la campagna di sensibilizzazione No More Eiga Dorobo, composta da spot pubblicitari che vengono trasmessi prima della proiezione dei film nei cinema. Nei video è visibile una telecamera con sembianze umane che viene arrestata da un agente di polizia, e l’ultima versione della campagna, che sottolinea l’illegalità delle registrazioni non autorizzate, mostra la scritta “È illegale registrare qualsiasi parte di questo film” in sette lingue diverse.


È dunque grazie proprio a questa legge contro la pirateria cinematografica se, negli ultimi anni, sono state diverse le persone arrestate o accusate di violazione della legge per aver effettuato registrazioni non autorizzate nelle sale durante le proiezioni di film.



Fonte consultata:
Anime News Network