Conosciamo tutti la politica aggressiva di Nintendo nei riguardi di emulatori e modder, quindi non ci sorprende leggere quanto segue. Tramite una mail ai propri utenti, la casa di Kyoto ha comunicato un cambio dei termini per l'utilizzo dei servizi ed aggiornato la privacy policy. Scavando a fondo non si potrà fare a meno di notare come Nintendo si sia esplicitamente riservata la possibilità di disattivare da remoto la Nintendo Switch (ed anche la successiva Switch 2).

Questa soluzione estrema verrebbe comunque riservata non solo a chi manomette il software o il funzionamento della console, ma anche a chi viene scoperto ad utilizzare emulatori, o copie di giochi che abbiano aggirato le protezioni software o hardware. C'è un'altra clausola, più generica, che punirebbe in questo modo chiunque provi ad utilizzare la console in una maniera che Nintendo non consideri canonica. Insomma una presa di posizione molto pesante con conseguenze importanti, definitive e probabilmente anche senza contradditorio. Se è vero che non bisogna certamente assecondare certi comportamenti, è anche vero che termini generici come “utilizzo previsto”, rendono l'ambito di manovra della grande N molto ampio e poco definito, provando nel contempo a tutelarsi da possibili ricorsi contro le decisioni prese.
Una cosa è certa: per stare tranquilli, bisognerà attenersi scrupolosamente all'utilizzo concepito da Nintendo. Spetterà poi a qualcun altro decidere se sia giusto o meno arrivare a disattivare ed impedire totalmente l'uso di un dispositivo regolarmente acquistato.
Fonte Consultata

Questa soluzione estrema verrebbe comunque riservata non solo a chi manomette il software o il funzionamento della console, ma anche a chi viene scoperto ad utilizzare emulatori, o copie di giochi che abbiano aggirato le protezioni software o hardware. C'è un'altra clausola, più generica, che punirebbe in questo modo chiunque provi ad utilizzare la console in una maniera che Nintendo non consideri canonica. Insomma una presa di posizione molto pesante con conseguenze importanti, definitive e probabilmente anche senza contradditorio. Se è vero che non bisogna certamente assecondare certi comportamenti, è anche vero che termini generici come “utilizzo previsto”, rendono l'ambito di manovra della grande N molto ampio e poco definito, provando nel contempo a tutelarsi da possibili ricorsi contro le decisioni prese.
Una cosa è certa: per stare tranquilli, bisognerà attenersi scrupolosamente all'utilizzo concepito da Nintendo. Spetterà poi a qualcun altro decidere se sia giusto o meno arrivare a disattivare ed impedire totalmente l'uso di un dispositivo regolarmente acquistato.
Fonte Consultata
Invece, la questione del VRR presente solo in modalità portatile e non in modalità TV non ha alcun senso, l'avevano presentata come caratteristica di punta della console.
Non mi risulta che il console ban di Xbox funzioni in modo differente in Italia quindi no, le leggi a protezione del consumatore non c'entrano niente.
Fa anche ridere pensare che qualcuno creda davvero che nell'accordo relativo a Nintendo Accounts si possa mettere una clausola di disattivazione della console, quando è evidente dalla formulazione che si intende l'impedimento dell'utilizzo del servizio.
Nintendo Account Services and/or the applicable Nintendo device permanently unusable in whole or in part
È ovvio che i servizi sarebbe in toto e i device solo in parte (tutta la parte che usa l'online).
La stessa cosa che Microsoft ha sempre fatto anche in Europa.
Si parla di questioni differenti, il console ban è per appunto il ban dai servizi di microsoft/Rete Xbox, qua si parla proprio di una disattivazione in remoto. Sono proprio le leggi europee che proteggono i consumatori da questo, gli EULA in Europa e USA sono differenti.
Nintendo ti banna dal loro sistema online da molto tempo, non è una novità.
https://www.youtube.com/watch?v=DKuE0Gemgyg
offline .
Ma Infatti!
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.