Come già avvenuto in anni passati con Koogi e Mingwa, anche stavolta J-Pop Manga annovera tra i suoi ospiti di Lucca Comics & Games un'importante rappresentante del webtoon Boys Love: Byeonduck, autrice di Painter of the Night. Presente in fiera per varie sessioni di firmacopie, un press cafè e uno showcase, l'artista coreana ha raccolto intorno a sé un vasto pubblico. Per l'occasione, l'editore milanese ha proposto una variant del numero 1 di Painter of the Night.
Vi riportiamo quindi le domande e risposte del press cafè riservato alla stampa e un estratto dello showcase.

Press cafè
Da cosa ha preso ispirazione per la creazione di Painter of the Night?
Durante la lavorazione di Painter of the Night ho visto molti film storici più che drama, nonostante come sappiate bene, il drama storico in Corea è molto seguito. Ho visto moltissimi film e proprio da questi ho preso l'ispirazione, ma non tanto per quanto riguarda la storia d'amore quanto più per la psicologia dei personaggi, motivo per cui sono particolarmente sfaccettati.
Non è così strano leggere un BL con ambientazione storica, come mai la Maestra ha scelto questo tipo di ambientazione per la sua storia?
Quando ho iniziato a cimentarmi nei manga, nel 2018, di BL ad ambientazione storica non ce n'erano molti, quindi ho pensato di provarci, ed è andata bene (ride).
Na-Kyum e Seungho sono in sensi diversi, persone ai margini della società: un servo e un giovane nobile rinnegato dalla famiglia, mentre il maestro, colto e istruito è un prototipo di adulto auspicabile, ma solo in apparenza. La sua opera potrebbe riflettere, nonostante l'ambientazione passata, quella che in parte è la società di oggi?
Quello che volevo fare era raccontare una storia con un'ambientazione ben predefinita, come quella dei webtoon a sfondo storico, quindi non mi sono molto soffermata sull'aspetto sociale o di rivalsa, soprattutto legato a un contesto contemporaneo. Non era nel mio interesse, se ciò è fuoriuscito, non era intenzionale.
Quali sono, a livello di trama, le parti della storia più difficili da disegnare e quali invece preferisce?
In riferimento a quanto di Painter of the Night è stato attualmente pubblicato in Italia, le scene che più mi è piaciuto disegnare sono quelle in cui si affrontano le emozioni e l'emotività dei personaggi, ad esempio Seungho che si innamora piano piano, o le diverse espressioni dei personaggi, come si evolvono nel tempo, ad esempio passando da un'iniziale paura a un avvicinamento a piccoli passi. Le scene più difficili invece riguardano lo sviluppo del rapporto tra i protagonisti e la direzione da prendere. Quello su cui voglio concentrarmi è il modo in cui il personaggio diventa "completo".
Se Painter of the Night fosse ambientato ai nostri giorni, quali sarebbero i ruoli sociali dei protagonisti?
Non posso dirlo, è un segreto! E non posso dirlo perché è in fase di lavorazione proprio qualcosa in proposito.
C'è stato un momento durante la serializzazione dell'opera nel quale si è chiesta se la storia dei due protagonisti avrebbe potuto esistere anche in un'epoca diversa? C'è qualcosa che le ha fatto percepire che quel contesto fosse proprio necessario per raccontare quel rapporto specifico?
L'idea di questo fumetto è nata parlando con un'amica di queste pitture erotiche, ho cercato quindi di riportale in forma di webtoon. Durante la lavorazione un po' ho pensato di toccare tematiche come le differenze sociali, anche in ottica diversa dal periodo Joseon, quindi piuttosto che affermare che è possibile trasportare i personaggi con la stessa intensità psicologica e la stessa personalità in un'ambientazione contemporanea, la vedo più come una supposizione: "potrebbe essere possibile farlo?". Non è comunque qualcosa che ho esplorato.
Sono rimasta impressionata dalla figura del Lord, così enigmatico e complicato, che affascina all'istante. Quale è stato il processo creativo che ha portato alla creazione di una figura così complessa che evolverà nel corso della storia?
La prima cosa che ho cercato di fare con Seungho è stato creare un personaggio che fosse imprevedibile per il lettore, che non potesse prevedere dalle prime pagine, ma che allo stesso tempo non fosse scevro dal provare emozioni che tutti gli esseri umani provano. Pian piano però, perché al contempo è provocatorio come personaggio, fa delle cose insensate... ma non era l'unico aspetto su cui mi volevo concentrare, quindi, durante il processo creativo ho iniziato a capire il personaggio man mano che lo disegnavo. Non avevo una "scheda del personaggio" prestabilita. Sono cresciuta insieme a lui lavorando all'opera e ho capito il tipo di emozioni che doveva provare in certi contesti. Da metà fino alla fine del fumetto mi ha messo in difficoltà, dandomi delle preoccupazioni, perché essendo in atto un tale processo empatico, anche io compartecipavo ai suoi stessi sentimenti.
L'opera punta molto sugli sguardi dei personaggi, che sono sempre molto significativi. C'è una grande cura delle inquadrature, alcune scene sono quasi cinematografiche, quando ad esempio Na-kyum deve dipingere Seungho e c'è questo scambio di sguardi. Come ha lavorato per rendere così bene questi aspetti?
Avendo familiarità con la grammatica visiva del cinema, in queste scene, piuttosto che dare una descrizione quasi a livello documentaristico dell'atto sessuale, ho preferito riportare il modo in cui gli sguardi si cercano come se i due iniziassero ad avere coscienza l'uno dell'altro. E dato che in un fumetto non si possono riportare i suoni e bisogna basarsi solo sulla forza visiva delle immagini, ho pensato che fosse il modo migliore per esprimere la tensione sessuale tra i due.
Disegnare BL è sempre stato il suo sogno?
No (ride)! Non ho sempre voluto disegnare BL ma ho sempre voluto disegnare fumetti. Al BL ci sono arrivata tramite il consiglio di un'amica.
Seungho è uno dei personaggi più complessi che abbia mai letto, fragile ma dominante, spaventato ma capace di amare. Voleva raccontare di un uomo alla ricerca di redenzione o di uno che accetta la sua oscurità? E senza Na-kyum avrebbe mai trovato una forma di redenzione o sarebbe rimasto prigioniero di se stesso?
Sì, è un personaggio capace di redimersi e che viene redento piuttosto di qualcuno capace di accettare la propria oscurità. Non sarebbe stato possibile senza Na-kyum, avrebbe continuato a sprecare la sua giovinezza e la sua vita con piaceri effimeri. Probabilmente alla fine si sarebbe ammazzato (ride).
Qual è stato il processo che ha portato alla creazione di Seungho?
Il processo di creazione del personaggio di Seungho è stato abbastanza faticoso, perché è un personaggio imprevedibile, con cui è difficile empatizzare, psicologicamente instabile. Quindi così come lui ha avuto delle occasioni in cui ha agito diversamente dalla norma, anche io mi sono trovata a lavorare con un personaggio con cui non empatizzavo ma che dovevo comunque disegnare. E' stato faticoso, ma non dal punto di vista psicologico personale, ma perché dovevo rappresentare qualcosa che non mi apparteneva.
Per Lucca Comics ha realizzato una variant cover esclusiva. Da cosa ha preso spunto nel realizzarla e cosa voleva trasmettere?
E' stato un po' buffo ritornare a quel tipo di illustrazione dato che ormai faccio solo illustrazioni felici dei due, tornare al periodo in cui i due non andavano ancora così d'accordo. Dovendo esprimere un contenuto riferito alla parte iniziale della storia mi sono ricordata quanto i due prendessero la distanza l'uno dall'altro. Quindi, quello che ho cercato di esprimere, piuttosto che l'ostilità, è stata la tensione sessuale, un argomento più sdoganato nel volume.

Showcase
Lo showcase è stato condotto dalla Booktoker e scrittrice Valentina Ghetti, che ha posto le domande a Byeonduck mentre quest'ultima realizzava un disegno di Painter of the Night.
Benvenuta! Per prima cosa vorrei chiedere se ha già avuto modo di assaggiare qualche cibo tipico italiano.
Sono qui da poco ma ho mangiato e amato i tortelli lucchesi.
Potrebbe raccontarci il suo percorso di studi, le varie tappe ed esperienze che sono state importanti per la sua crescita personale?
Ho sempre sognato di disegnare fumetti ma non pensavo di diventare una fumettista. Nel periodo universitario ho iniziato a considerare di fare webtoon assieme a un'amica, ci siamo dette "o la va o la spacca", e per due anni ci siamo fatte le ossa. Poi è arrivato Painter, che ha avuto molto successo, e così è diventata una professione.
Pubblicare i propri fumetti all'estero non è mai facile, quali sfide ha incontrato lungo questo percorso?
Non pensavo che le mie opere sarebbero state pubblicate all'estero. La prima possibilità è arrivata con una pubblicazione a Taiwan, da lì ho portato la mia opera su diverse piattaforme internazionali. Quando successe la prima volta ero felice, era un'emozione particolare, ora che partecipo a più eventi ho una consapevolezza maggiore.
L'idea alla base di Painter of the Night è forte, ci sono intrighi, giochi di potere: com'è nata questa intuizione narrativa?
La storia si svolge in un contesto in cui la società è divisa in caste, quindi è normale che i personaggi si muovano in base alle differenze sociali. Non era mia intenzione fare critica sociale, ho rappresentato quella realtà storica.
I protagonisti hanno caratteri forti, che si manifestano con forza in modi diversi: come li ha costruiti?
Riguardo i personaggi, all'inizio non avevano un profilo preciso, una caratterizzazione già stabilita, volevo che Seungho fosse imprevedibile mentre Na-Kyum più malleabile. Così è venuto da sé anche il cambiare dei loro sentimenti. Per la loro espressività mi sono basata più sul cinema che non sui drama. Nei manhwa mancava l'espressività visiva, e io ho cercato di ovviare.
Come organizza il lavoro quotidiano?
Lavoro separatamente a storia e disegni. Quando devo scrivere la bozza della trama mi piace andare nei Caffè e in luoghi tranquilli. Per i disegni invece sono più sistematica.
La scelta di un'ambientazione storica riprodotta in modo fedele dà molta atmosfera alla storia, ma si è mai sentita limitata da questa scelta?
Cimentarsi in un'opera a carattere storico ha le sue limitazioni, mi sono documentata molto, e tutto questo, unito alle scadenze settimanali, è stato pesante. Però, cercare i vari riferimenti storici, nomi di locali, cose e persone è stato anche molto divertente, è stata una fatica piacevole che mi ha arricchita.
Ha sempre lavorato in digitale o ha esperienze anche di disegno in analogico? In digitale che strumenti usa?
Nasco come illustratrice digitale, ho fatto degli sketch su carta, ma per Painter of the Night non mi è capitato spesso. Usavo Clip Studio Paint, ora Photoshop.
Ha una routine o dei rituali per prepararsi al lavoro creativo?
Quando sono serena e sto in pace con me stessa mi basta ascoltare musica per entrare nel mood. In caso contrario mi piace riguardare dei film, o andare a bere.
Se potesse vivere nel mondo di Painter of the Night, che ruolo avrebbe nella storia?
Credo che sarei un personaggio che compare negli ultimi capitoli, un facchino che porta le lettere, che è sempre impegnato a lavorare. Sta un po' da parte ma al contempo si gode la sua vita.
È passato tanto tempo da quando ha iniziato a lavorare a Painter of the Night. Cosa direbbe alla se stessa del passato che muoveva i primi passi nella creazione dell'opera?
Sono molto grata, quando mi invitano a eventi fuori dalla Corea mi chiedo sempre come i lettori siano arrivati alla mia opera, perché gli interessa una storia così lontana da loro? Però è bello, mi piacerebbe fare questa domanda a ognuno di voi!
Ci sono progetti futuri che vorrebbe realizzare? Un sogno nel cassetto?
Più che un sogno nel cassetto diciamo che vorrei provare a scrivere una storia sentimentale etero. Riguardo i progetti futuri potrei fare solo un discorso vago, quindi preferisco astenermi. Quando avrò delle idee più chiare darò sicuramente delle informazioni.

Byeonduck termina così l'illustrazione che omaggia K-pop Demon Hunters e vede protagonisti Seungho e Na-Kyum.
Vi riportiamo quindi le domande e risposte del press cafè riservato alla stampa e un estratto dello showcase.
Press cafè
Da cosa ha preso ispirazione per la creazione di Painter of the Night?
Durante la lavorazione di Painter of the Night ho visto molti film storici più che drama, nonostante come sappiate bene, il drama storico in Corea è molto seguito. Ho visto moltissimi film e proprio da questi ho preso l'ispirazione, ma non tanto per quanto riguarda la storia d'amore quanto più per la psicologia dei personaggi, motivo per cui sono particolarmente sfaccettati.
Non è così strano leggere un BL con ambientazione storica, come mai la Maestra ha scelto questo tipo di ambientazione per la sua storia?
Quando ho iniziato a cimentarmi nei manga, nel 2018, di BL ad ambientazione storica non ce n'erano molti, quindi ho pensato di provarci, ed è andata bene (ride).
Na-Kyum e Seungho sono in sensi diversi, persone ai margini della società: un servo e un giovane nobile rinnegato dalla famiglia, mentre il maestro, colto e istruito è un prototipo di adulto auspicabile, ma solo in apparenza. La sua opera potrebbe riflettere, nonostante l'ambientazione passata, quella che in parte è la società di oggi?
Quello che volevo fare era raccontare una storia con un'ambientazione ben predefinita, come quella dei webtoon a sfondo storico, quindi non mi sono molto soffermata sull'aspetto sociale o di rivalsa, soprattutto legato a un contesto contemporaneo. Non era nel mio interesse, se ciò è fuoriuscito, non era intenzionale.
Quali sono, a livello di trama, le parti della storia più difficili da disegnare e quali invece preferisce?
In riferimento a quanto di Painter of the Night è stato attualmente pubblicato in Italia, le scene che più mi è piaciuto disegnare sono quelle in cui si affrontano le emozioni e l'emotività dei personaggi, ad esempio Seungho che si innamora piano piano, o le diverse espressioni dei personaggi, come si evolvono nel tempo, ad esempio passando da un'iniziale paura a un avvicinamento a piccoli passi. Le scene più difficili invece riguardano lo sviluppo del rapporto tra i protagonisti e la direzione da prendere. Quello su cui voglio concentrarmi è il modo in cui il personaggio diventa "completo".
Se Painter of the Night fosse ambientato ai nostri giorni, quali sarebbero i ruoli sociali dei protagonisti?
Non posso dirlo, è un segreto! E non posso dirlo perché è in fase di lavorazione proprio qualcosa in proposito.
C'è stato un momento durante la serializzazione dell'opera nel quale si è chiesta se la storia dei due protagonisti avrebbe potuto esistere anche in un'epoca diversa? C'è qualcosa che le ha fatto percepire che quel contesto fosse proprio necessario per raccontare quel rapporto specifico?
L'idea di questo fumetto è nata parlando con un'amica di queste pitture erotiche, ho cercato quindi di riportale in forma di webtoon. Durante la lavorazione un po' ho pensato di toccare tematiche come le differenze sociali, anche in ottica diversa dal periodo Joseon, quindi piuttosto che affermare che è possibile trasportare i personaggi con la stessa intensità psicologica e la stessa personalità in un'ambientazione contemporanea, la vedo più come una supposizione: "potrebbe essere possibile farlo?". Non è comunque qualcosa che ho esplorato.
Sono rimasta impressionata dalla figura del Lord, così enigmatico e complicato, che affascina all'istante. Quale è stato il processo creativo che ha portato alla creazione di una figura così complessa che evolverà nel corso della storia?
La prima cosa che ho cercato di fare con Seungho è stato creare un personaggio che fosse imprevedibile per il lettore, che non potesse prevedere dalle prime pagine, ma che allo stesso tempo non fosse scevro dal provare emozioni che tutti gli esseri umani provano. Pian piano però, perché al contempo è provocatorio come personaggio, fa delle cose insensate... ma non era l'unico aspetto su cui mi volevo concentrare, quindi, durante il processo creativo ho iniziato a capire il personaggio man mano che lo disegnavo. Non avevo una "scheda del personaggio" prestabilita. Sono cresciuta insieme a lui lavorando all'opera e ho capito il tipo di emozioni che doveva provare in certi contesti. Da metà fino alla fine del fumetto mi ha messo in difficoltà, dandomi delle preoccupazioni, perché essendo in atto un tale processo empatico, anche io compartecipavo ai suoi stessi sentimenti.
L'opera punta molto sugli sguardi dei personaggi, che sono sempre molto significativi. C'è una grande cura delle inquadrature, alcune scene sono quasi cinematografiche, quando ad esempio Na-kyum deve dipingere Seungho e c'è questo scambio di sguardi. Come ha lavorato per rendere così bene questi aspetti?
Avendo familiarità con la grammatica visiva del cinema, in queste scene, piuttosto che dare una descrizione quasi a livello documentaristico dell'atto sessuale, ho preferito riportare il modo in cui gli sguardi si cercano come se i due iniziassero ad avere coscienza l'uno dell'altro. E dato che in un fumetto non si possono riportare i suoni e bisogna basarsi solo sulla forza visiva delle immagini, ho pensato che fosse il modo migliore per esprimere la tensione sessuale tra i due.
Disegnare BL è sempre stato il suo sogno?
No (ride)! Non ho sempre voluto disegnare BL ma ho sempre voluto disegnare fumetti. Al BL ci sono arrivata tramite il consiglio di un'amica.
Seungho è uno dei personaggi più complessi che abbia mai letto, fragile ma dominante, spaventato ma capace di amare. Voleva raccontare di un uomo alla ricerca di redenzione o di uno che accetta la sua oscurità? E senza Na-kyum avrebbe mai trovato una forma di redenzione o sarebbe rimasto prigioniero di se stesso?
Sì, è un personaggio capace di redimersi e che viene redento piuttosto di qualcuno capace di accettare la propria oscurità. Non sarebbe stato possibile senza Na-kyum, avrebbe continuato a sprecare la sua giovinezza e la sua vita con piaceri effimeri. Probabilmente alla fine si sarebbe ammazzato (ride).
Qual è stato il processo che ha portato alla creazione di Seungho?
Il processo di creazione del personaggio di Seungho è stato abbastanza faticoso, perché è un personaggio imprevedibile, con cui è difficile empatizzare, psicologicamente instabile. Quindi così come lui ha avuto delle occasioni in cui ha agito diversamente dalla norma, anche io mi sono trovata a lavorare con un personaggio con cui non empatizzavo ma che dovevo comunque disegnare. E' stato faticoso, ma non dal punto di vista psicologico personale, ma perché dovevo rappresentare qualcosa che non mi apparteneva.
Per Lucca Comics ha realizzato una variant cover esclusiva. Da cosa ha preso spunto nel realizzarla e cosa voleva trasmettere?
E' stato un po' buffo ritornare a quel tipo di illustrazione dato che ormai faccio solo illustrazioni felici dei due, tornare al periodo in cui i due non andavano ancora così d'accordo. Dovendo esprimere un contenuto riferito alla parte iniziale della storia mi sono ricordata quanto i due prendessero la distanza l'uno dall'altro. Quindi, quello che ho cercato di esprimere, piuttosto che l'ostilità, è stata la tensione sessuale, un argomento più sdoganato nel volume.
Showcase
Lo showcase è stato condotto dalla Booktoker e scrittrice Valentina Ghetti, che ha posto le domande a Byeonduck mentre quest'ultima realizzava un disegno di Painter of the Night.
Benvenuta! Per prima cosa vorrei chiedere se ha già avuto modo di assaggiare qualche cibo tipico italiano.
Sono qui da poco ma ho mangiato e amato i tortelli lucchesi.
Potrebbe raccontarci il suo percorso di studi, le varie tappe ed esperienze che sono state importanti per la sua crescita personale?
Ho sempre sognato di disegnare fumetti ma non pensavo di diventare una fumettista. Nel periodo universitario ho iniziato a considerare di fare webtoon assieme a un'amica, ci siamo dette "o la va o la spacca", e per due anni ci siamo fatte le ossa. Poi è arrivato Painter, che ha avuto molto successo, e così è diventata una professione.
Pubblicare i propri fumetti all'estero non è mai facile, quali sfide ha incontrato lungo questo percorso?
Non pensavo che le mie opere sarebbero state pubblicate all'estero. La prima possibilità è arrivata con una pubblicazione a Taiwan, da lì ho portato la mia opera su diverse piattaforme internazionali. Quando successe la prima volta ero felice, era un'emozione particolare, ora che partecipo a più eventi ho una consapevolezza maggiore.
L'idea alla base di Painter of the Night è forte, ci sono intrighi, giochi di potere: com'è nata questa intuizione narrativa?
La storia si svolge in un contesto in cui la società è divisa in caste, quindi è normale che i personaggi si muovano in base alle differenze sociali. Non era mia intenzione fare critica sociale, ho rappresentato quella realtà storica.
I protagonisti hanno caratteri forti, che si manifestano con forza in modi diversi: come li ha costruiti?
Riguardo i personaggi, all'inizio non avevano un profilo preciso, una caratterizzazione già stabilita, volevo che Seungho fosse imprevedibile mentre Na-Kyum più malleabile. Così è venuto da sé anche il cambiare dei loro sentimenti. Per la loro espressività mi sono basata più sul cinema che non sui drama. Nei manhwa mancava l'espressività visiva, e io ho cercato di ovviare.
Come organizza il lavoro quotidiano?
Lavoro separatamente a storia e disegni. Quando devo scrivere la bozza della trama mi piace andare nei Caffè e in luoghi tranquilli. Per i disegni invece sono più sistematica.
La scelta di un'ambientazione storica riprodotta in modo fedele dà molta atmosfera alla storia, ma si è mai sentita limitata da questa scelta?
Cimentarsi in un'opera a carattere storico ha le sue limitazioni, mi sono documentata molto, e tutto questo, unito alle scadenze settimanali, è stato pesante. Però, cercare i vari riferimenti storici, nomi di locali, cose e persone è stato anche molto divertente, è stata una fatica piacevole che mi ha arricchita.
Ha sempre lavorato in digitale o ha esperienze anche di disegno in analogico? In digitale che strumenti usa?
Nasco come illustratrice digitale, ho fatto degli sketch su carta, ma per Painter of the Night non mi è capitato spesso. Usavo Clip Studio Paint, ora Photoshop.
Ha una routine o dei rituali per prepararsi al lavoro creativo?
Quando sono serena e sto in pace con me stessa mi basta ascoltare musica per entrare nel mood. In caso contrario mi piace riguardare dei film, o andare a bere.
Se potesse vivere nel mondo di Painter of the Night, che ruolo avrebbe nella storia?
Credo che sarei un personaggio che compare negli ultimi capitoli, un facchino che porta le lettere, che è sempre impegnato a lavorare. Sta un po' da parte ma al contempo si gode la sua vita.
È passato tanto tempo da quando ha iniziato a lavorare a Painter of the Night. Cosa direbbe alla se stessa del passato che muoveva i primi passi nella creazione dell'opera?
Sono molto grata, quando mi invitano a eventi fuori dalla Corea mi chiedo sempre come i lettori siano arrivati alla mia opera, perché gli interessa una storia così lontana da loro? Però è bello, mi piacerebbe fare questa domanda a ognuno di voi!
Ci sono progetti futuri che vorrebbe realizzare? Un sogno nel cassetto?
Più che un sogno nel cassetto diciamo che vorrei provare a scrivere una storia sentimentale etero. Riguardo i progetti futuri potrei fare solo un discorso vago, quindi preferisco astenermi. Quando avrò delle idee più chiare darò sicuramente delle informazioni.
Byeonduck termina così l'illustrazione che omaggia K-pop Demon Hunters e vede protagonisti Seungho e Na-Kyum.
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