Come vi abbiamo già comunicato, Netflix ha concluso le trattative per l'acquisizione di Warner Bros. Discovery e come era facilmente ipotizzabile, nell'operazione è inclusa anche Warner Bros. Games, proprietaria di diverse IP videoludiche di successo.

Dai comunicati ufficiali però, la divisione gaming è stata praticamente assente, fatta eccezione per riferimenti marginali: durante una conference call tenutasi in mattinata, il logo di Mortal Kombat è apparso brevemente in una slide di panoramica aziendale per rappresentare il segmento gaming e consumer products, ma si è trattato di un momento rapido e quasi secondario.
È stato solo in un breve contatto con la redazione di Game Developer che un portavoce di Warner Bros. Discovery ha confermato che la divisione videoludica recentemente ristrutturata, passerà sotto il controllo di Netflix. Resta per ora completamente aperta la domanda su quale sarà il futuro strategico di questi team e delle loro IP, considerando lo sforzo (non ripagato dai risultati piuttosto deludenti) degli ultimi anni da parte di Netflix, di ritagliarsi un posto anche nel settore gaming.
Nonostante nelle successive dichiarazioni pubbliche i co-CEO di Netflix Greg Peters e Ted Sarandos hanno continuato a focalizzarsi quasi esclusivamente su cinema e televisione, in questa sede vogliamo ragguagliarvi su cosa comporta per loro l'acquisizione del pacchetto videogiochi della società Warner Bros Games:
Tra i titoli recenti più popolari (non tutti di successo) presenti nella lista ufficiale dei giochi di WB Games ricordiamo: Hogwarts Legacy, Gotham Knights, Mortal Kombat 1, Suicide Squad: Kill the Justice League, LEGO Star Wars: The Skywalker Saga, Back 4 Blood, oltre alla magnifica trilogia di Batman: Arkham Trilogy.
Oltre agli “AAA games”, WB Games ha nella sua storia anche titoli basati su IP “terzi” o classici: videogiochi come Shadow of Mordor ambientato nell'universo del Signore degli Anelli (e grazie al quale detiene il brevetto del mai troppo sfruttato Nemesys System), o Mad Max tratto dall'omonimo film.
Per fare questi giochi, WB Games si appoggia a diversi studi interni o acquisiti, non quindi in veste di semplice publisher esterno. Alcuni esempi:
- NetherRealm Studios — lo studio dietro Mortal Kombat e la serie di picchiaduro/fighting games come anche Injustice.
- Rocksteady Studios — creatori del franchise Batman: Arkham.
- TT Games — specializzati nei videogiochi LEGO, che uniscono licenze film/film-franchigie con gameplay familiare.
- Portkey Games — etichetta creata da WB Games nel 2017 apposta per giochi dell’universo Wizarding World (quindi Harry Potter e affini).
Ciò rende WB Games più efficiente ed economica, ma anche meno rischiosa e sperimentale, cosa in passato ci avrebbe privato di alcune perle. La ristrutturazione è figlia principalmente di disastri nati da decisioni discutibili del management, soprattutto per quanto riguarda il Batverse. Se Netflix riuscisse a sfruttare a dovere questo pacchetto, ad esempio con un sequel molto atteso dei giochi de La Terra di Mezzo o nuovi titoli con Batman come protagonista, avrebbe tutte le carte in regola per rilanciare anche questa divisione. Non ci resta che sperare.
Sono numerosi i titoli WB Games che meritano attenzione e quasi tutti sono disponibili scontati su Instant Gaming. Tra questi segnaliamo La Terra di Mezzo: L'ombra della Guerra e la Batman Arkham Collection.
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