Il sito de 'I giorni del bianconiglio' ha segnalato un bel video di "MAN & WHALE", di Yamamura Koji. Si tratta di un breve cortometraggio, due minuti, realizzato per la campagna condotta da Green Peace per la moratoria contro la caccia alle balene.
Un piccolo ma bell'esempio di come si possa fare informazione senza essere per forza di cose didascalici.
"Le memorie e il contemporaneo di un anziano preside invitano a riflettere su come di fatto il rapporto tra uomo e cetacei non ha ragione di essere quello di cacciatori e prede, in quanto non sussiste più quella condizione di fame diffusa che ha caratterizzato gli anni in cui una balena era fonte di cibo in grado di sfamare a lungo un gran numero di persone".
Fonte: I giorni del bianconiglio.
Un piccolo ma bell'esempio di come si possa fare informazione senza essere per forza di cose didascalici.
"Le memorie e il contemporaneo di un anziano preside invitano a riflettere su come di fatto il rapporto tra uomo e cetacei non ha ragione di essere quello di cacciatori e prede, in quanto non sussiste più quella condizione di fame diffusa che ha caratterizzato gli anni in cui una balena era fonte di cibo in grado di sfamare a lungo un gran numero di persone".
Fonte: I giorni del bianconiglio.
E la maggior parte dei giovani giapponesi non la mangiano, e nemmeno ne fanno la voglia.
E' più facile che siano certi ristoranti di lusso a comprarla. E la cosa triste è che la maggior parte di coloro che ordinano un piatto con carne di balena sono principalmente turisti stranieri, che vogliono assaggiare un piatto "diverso".
A meno che la situzione cambi da luogo a luogo in Giappone, pare proprio che molta carne di balena venga letteralmente buttata via (escludendo quel che riguarda i ristoranti di lusso).
Inoltre proprio domenica scorsa, nella trasmissione di Licia Colò, hanno intervistato un'attivista italiana di Greenpeace tornata da poco dalla spedizione in Antartide per fermare le baleniere.
Tralasciando il comportamento delle baleniere verso il gommone di Greepeace, l'attivista ha parlato anche delle attività che Greenpeace sta svolgendo in Giappone per sensibilizzare la popolazione, nonché gli sforzi, anche dei giapponesi, per la moratoria contro la caccia alle balene.
E da indagini varie, il quadro che ne è saltato fuori è proprio quello che ho descritto nel post sopra.
Il che, comunque, rimane strano: se la caccia alle balene non è così redditizia, perché continuano a farla? Quali altri interessi ci sono dietro?
In ogni caso, il cortometraggio è davvero ottimo.
E spero vivamente che, nel suo piccolo, possa contribuire a fermare il massacro dei cetacei.
cmq coi gusti difficili che mi ritrovo dopo l'assaggio di sicuro mi farò qualche tessera contro la caccia alla balene^^
(son il classico tipo fissato col riso alla veneta+carne alla brace+vino rosso fermo).^^
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