Da 'News dal Giappone':
Migliaia di persone si sono radunate ieri a Kawasaki (prefettura di Kanagawa) per il Kanamara Matsuri (かなまら祭), evento vecchio di secoli e uno dei più famosi festival della fertilità.
Stando al santuario Wakamiya Hachimangu che organizza l'evento, il Kanamara Matsuri (letteralmente "festival del pene di ferro") ha origine nel periodo Edo (1603-1868) con le preghiere delle donne chiamate meshimori onna, ovvero quelle donne impiegate dai signori dello shogun durante il periodo feudale per servire i viaggiatori lungo le maggiori strade del paese, come la Tōkaidō (東海道), che collegava Edo (l'odierna Tokyo) con l'antica capitale Kyoto. A quel tempo la città di Kawasaki serviva da luogo di riposo.
Sebbene le meshimori onna in teoria dovevano servire solo cibo, in realtà si offrivano ai viandanti dietro compenso, e fu la loro pratica di pregare le divinità che diede vita al festival come lo si conosce oggigiorno.
Si ritiene che il Kanamara Matsuri abbia effetti positivi sugli affari e la fertilità, incrementi le probabilità di rimanere incinta, aumenta le possibilità di trovare un partner, incrementa l'armonia coniugale e protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Il festival, descritto dai suoi organizzatori "rilassato e un pochino differente" rispetto agli altri festival, è molto famoso a livello internazionale e ogni anno attrae centinaia di turisti stranieri.
Il momento saliente del festival è quando gruppi di travestiti e transessuali portano in processione i santuari portatili a forma di pene (chiamati "Elizabeth" poichè in origine donati al santuario dall'omonimo gay bar di Tokyo) al grido di "Kanamara, dekai mara" (Peni di ferro, enormi peni).
Il festival e il santuario si dedicano anche con impegno a diffondere informazioni sulla prevenzione contro l'AIDS.
Fonti: News dal Giappone, Mainichi Daily News.
Migliaia di persone si sono radunate ieri a Kawasaki (prefettura di Kanagawa) per il Kanamara Matsuri (かなまら祭), evento vecchio di secoli e uno dei più famosi festival della fertilità.
Stando al santuario Wakamiya Hachimangu che organizza l'evento, il Kanamara Matsuri (letteralmente "festival del pene di ferro") ha origine nel periodo Edo (1603-1868) con le preghiere delle donne chiamate meshimori onna, ovvero quelle donne impiegate dai signori dello shogun durante il periodo feudale per servire i viaggiatori lungo le maggiori strade del paese, come la Tōkaidō (東海道), che collegava Edo (l'odierna Tokyo) con l'antica capitale Kyoto. A quel tempo la città di Kawasaki serviva da luogo di riposo.
Sebbene le meshimori onna in teoria dovevano servire solo cibo, in realtà si offrivano ai viandanti dietro compenso, e fu la loro pratica di pregare le divinità che diede vita al festival come lo si conosce oggigiorno.
Si ritiene che il Kanamara Matsuri abbia effetti positivi sugli affari e la fertilità, incrementi le probabilità di rimanere incinta, aumenta le possibilità di trovare un partner, incrementa l'armonia coniugale e protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Il festival, descritto dai suoi organizzatori "rilassato e un pochino differente" rispetto agli altri festival, è molto famoso a livello internazionale e ogni anno attrae centinaia di turisti stranieri.
Il momento saliente del festival è quando gruppi di travestiti e transessuali portano in processione i santuari portatili a forma di pene (chiamati "Elizabeth" poichè in origine donati al santuario dall'omonimo gay bar di Tokyo) al grido di "Kanamara, dekai mara" (Peni di ferro, enormi peni).
Il festival e il santuario si dedicano anche con impegno a diffondere informazioni sulla prevenzione contro l'AIDS.
Fonti: News dal Giappone, Mainichi Daily News.
Non per i "peni" ma per il fatto che sia stravagante, nella cultura dei paesi civilizzati ormai c'è troppo pudore... molte vecchie tradizioni si sono perse purtroppo.
Comunque, il Giappone non finirà mai di sorprendermi per la sua straordinaria capacità di conciliare passato e presente, in questo caso il festival tradizionale con la prevenzione contro l'AIDS.
i vecchi culti pagani basati sulla deificazione della natura. Poi arrivo' la chiesa con la sua sessuofobia, e sono tutti andati in malora.
Già. Fu così che chiamarono peccato la natura...
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.