
Nelle prime settimane il film ha fatto registrare cifre davvero strepitose, incassando ben 62 milioni di dollari, surclassando Ratatouille, che un anno fa portò a casa poco più di 40 milioni, e battendo anche Cars, che ne guadagnò 60.
Wall-E è costato circa 180 milioni di dollari.
Oltre al successo di pubblico, il film si è guadagnato anche i favori della critica, tanto da essere già considerato uno dei protagonisti dei prossimi Oscar.
Link consigliati:
- The Making of WALL-E
- Poster vintage
- Una visita virtuale alle location di Wall-E
- Wall-E come Jacques Tati: le prime impressioni.
Fonti: BadTaste.it, Cineblog.it, Wall-E sito ufficiale.
Che dire: gran bel film, ma a mio avviso un mancato capolavoro. Troppo, ma troppo americano. Ho di gran lunga preferito Rataouille.
Ora lo sto recensendo per www.positifcinema.com, se avete tempo tra un paio di giorni, quando sarà pubblicata, date un'occhiata alla recensione. Tranquilli, della trama quasi non parlo.
Ps. spero si possano mettere link a siti di cinema
Beh, l'oscar per l'animazione è una farsa non da poco. Tutti i film Pixar hanno la loro candidatura annuale assicurata, così come i vari Shrek Shark tales & roba simile.
C'è da dire che almeno la Pixar sembra spremersi un po' li meningi per produrre qualcosa di valore rispetto ai suoi rivali.
P.S. mi preoccupa che Cars abbia fatto più di incassi di Ratatouille... il film con le macchinine era davvero triste e ridicolo. Credo uno dei peggiori titoli Pixar.
P.P.S. sul lamentarsi del film americano "troppo americano" credo s'intendi il fatto che certi schemi d'una certa cinematografia (quella americana, nel nostro caso) se esagerati ed estremizzati possono risultare sgradevoli. Ovviamente questa cosa vale per tutte le cinematografie (per cui Slan, risparmiami il paragone con il cinema giapponese!).
Saluti
A parte l'orribile "Cars", finora la Pixar ha prodotto solo film pensati, originali e davvero divertenti; "Cars" è l'eccezione che conferma la regola. Quanto a "Ratatouille", l'ho trovato splendido e sì, davvero molto americano, ma questo non è necessariamente un male: "americano" non vuol dire solo "che si sento padrone del mondo". "Americano" vuol dire anche "che punta al sogno americano", cioè che punta alla possibilità di farcela anche partendo da zero: è il famoso diritto alla felicità che sta nella costituzione degli USA. Siccome "Ratatouille" è pregno di questa ricerca della felicità (e non se la tira affatto), io l'ho trovato stupendo (come pure gli altri film dello stesso regista Brad Bird, ovvero "Il gigante di ferro" e "Gli incredibili"). Spero che "Wall•E" sia allo stesso livello!
"Beh, l'oscar per l'animazione è una farsa non da poco"
Già immagino che se Wall-E vincerà l'oscar si dirà che l'ha rubato, magari ad uno più meritevole tipo Ponyo? Dai, non scherziamo...
non è così semplice la questione. quando intendo dire che il film è troppo americano (a parte che mi riferisco solamente alla seconda metà del film, perché la prima è qualcosa di indescrivibile, veramente fantastica), intendo dire che è stato totalmente corrotto da una vena esageratamente buonista, ma sopratutto esageratamente banale ed esplicita dove ogni messaggio moralistico viene svenduto perché il pubblico lo comprenda.
In questo è americano. Poi sono sicuro che un sacco di gente, probabilmente anche molti di voi, griderà al capolavoro, del resto per certi versi se lo merita (per altri no).
Ratatouille è meno americano, non solo perché è ambientato a Parigi, ma anche perché non arriva a svendere se stesso. Certo, è anch'esso colmo di buonismo, ma è presentato molto meglio che in wall-e e soprattutto arriva a conclusioni molto più complesse ed interessanti.
Per questo quando penso a Ratatouille penso a un capolavoro, mentre quando penso a Wall-e no, e me ne dispiace profondamente, perché date le premesse poteva essere una pietra migliare nella storia dell'animazione.
Se Wall-e vincerà l'oscar non griderei certo allo scandalo, perché la prima parte è davvero divina.
Certo...Miyazaki...Oshii... (ma dato che nessuno di noi è ancora riuscito a vederli è inutile discuterne; aspettiamo Venezia)
ciao a tutti
ti potrei fare mille esempi di film americani che non sono così ovviamente. però non si può negare che questa tendenza esista e sia tipicamente americana (anche se negli ultimi anni è stato tentato di esportarla all'estero).
Se non vi piace il termine "troppo americano" posso usarne un altro, l'importante è intendersi.
poi ognuno è libero di pensarla a suo modo ovviamente. però ci tengo a dire che la mia non è una presa di posizione nei confronti degli stati uniti, perché fa del grandissimo cinema. Però potrei giurare che se Wall-e fosse stato fatto in Francia per esempio non avrebbe i difetti che ha (ma forse ne avrebbe altri).
Nikessj3, hai letto quel che ho scritto? Non metto in dubbio il valore dell'oscar per l'animazione in quanto non premiano Miyazaki! Il mio dubbio nasce dal fatto che l'oscar per l'animazione basa le sue candidature su tutti i film usciti quell'anno in america! Dai, han nominato pure Spirit e Shark tale!
Certo, con simile concorrenza, la Pixar ha gioco facile...
Per cui, datti una calmata ed indirizza i tuoi strali verso qualcuno d'altro, intesi?
Saluti
Epicuro nel mio messaggio non mi sono riferito a te proprio perché mi rivolgevo in generale, prendendo solo spunto da un tuo commento. Visto come l'avevi buttata lì mi era parso che tu credessi che l'oscar fosse solo un magna magna per l'animazione americana, evidentemente avevo inteso male.
Cmq non è la prima volta che viene criticato questo oscar perché va molto spesso a Pixar o Dreamworks e quindi avevo messo le mani avanti senza comunque lanciare strali a nessuno in particolare (e per inciso ho detto Ponyo solo perché è il primo che mi è venuto in mente).
@ Philia: sono del tutto d'accordo con te.
Slan, non è che mi faccia piacere, lo faccio e basta. Non capisco perché quando si parla d'america tu faccia sempre le tue uscite da punto nell'onore... comunque, per metterti il cuore in pace sulle mie "buone" intenzioni ti dirò che il mio regista preferito era americano (stati uniti, per essere preciso) come sempre della stessa nazionalità è uno dei registi che trovo oggi più interessanti.
Questa cosa, però non m'impedisce d'intravedere certe brutture dell'industria cinematografica d'oltreoceano (e gran parte di queste magagne le ha messe in luce Philia nei suoi interventi...)
Saluti
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