
Il nuovo nato s’intitolerà Nyantype e, dalla fine di aprile, si occuperà di anime e videogame bishojo, genere indirizzato quasi esclusivamente al pubblico maschile per la numerosa presenza di ragazze ammiccanti.
Tali videogiochi, in cui il protagonista ha l'obiettivo di conquistare una o più ragazze, presuppongono una spiccata componente sentimentale, ma l'elemento sessuale di questi prodotti è usualmente castigato, caratteristica che permette di distinguerli dai titoli tipicamente hentai (pornografici).
Kadokawa ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un pdf pubblicitario, e prevede di distribuire il primo numero di Nyantype in 90.000 copie da 170 pagine di formato A4.
Nyantype conterrà inoltre l'adattamento cartaceo di un famoso franchise degli anni scorsi, del quale però non viene rivelato il titolo. Presto sarà attivo anche l’immancabile spazio internet dedicato, tramite il quale l’editore offrirà gadget con le illustrazioni tratte dalla rivista.
L’annuncio ripercorre tutta la storia dei giochi e delle serie bishojo, partendo dal boom di titoli come Tokimeki Memorial e ToHeart negli anni 90, fino alle serie cartacee di Negima! e ai giochi di Sister Princess dei primi anni 2000. Citati in questa retrospettiva anche La malinconia di Haruhi Suzumiya, Magical Girl Lyrical Nanoha StrikerS, Clannad After Story e Strike Witches, che nel 2008 hanno ricevuto un adattamento animato.
Nyantype regalerà in ogni numero una ventina di poster che faranno la gioia degli otaku.
Kadokawa pubblica regolarmente, già dal 2006, una rivista simile pensata per il gentil sesso: Newtype Romance si concentra sui titoli bishonen, il corrispettivo maschile del bishojo, ovvero produzioni infarcite da bei ragazzi e dedicate ad un pubblico femminile.
Nell'esempio di Suzumiya tutte le protagoniste sono bishoujo e quindi l'anime si può considerare tale seppur non sia un anime harem.
Senza cercare fonti alternative lo stesso ANN (da cui è tratto l'articolo) dice nel suo lexicon che il termine Bishoujo può riferifersi a una grande varietà di generi d'anime e che qualsiasi di questi che presenti personaggi femminili disegnati in modo "carino" sono stati considerati bishoujo. ANN prende come esempio principale Sailor Moon (che penso sia tutto tranne che un anime harem, anche se Marzio zitto zitto ci dava dentro ^^
http://www.nipponico.com/dizionario/b/bishoujo.php
Per quanto mi riguarda, per ora, rimarrò fedele al megami.
Altra cosa fondamentale è che la componente bishoujo o bishounen, per essere considerata tale, deve avere una certa rilevanza nell'anime. In pratica le ragazze devono avere dei ruoli da protagonista e non di secondo piano (No Panty shot girl ... temo che questa la potrà capire solo chi ha visto Sayonara Zetsubou-Sensei, esempio Inoue pur essendo a tutti gli effetti una bella "ragazza" non basta per far diventare Bleach un bishoujo).
Spero di aver fugato qualche dubbio e non aver creato più chaos di quello che già c'era nella vostra mente. ^^'
Boh, sti ragazzi dei manga si assomigliano tutti >_> anoressici e effeminati.
Comunque l'unico che stona come storia è Haruhi Suzumiya (gli altri non li conosco ._.) ma per il genere bishoujo direi che va bene. Lì le protagoniste son le ragazze, non certo Kyon e Itsuki.
Comunque è vero che alcune serie lo sono più che altre, che sono appunto quelle in cui tutti/e si innamorano di lui/lei e che ti portano a chiedere: ma gli altri personaggi, che pure sono appunto fighe e fighi pazzeschi, non si possono calcolare un po' tra loro? XD
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