Pubblichiamo il comunicato ufficiale pervenutoci - Il Comune di Milano Assessorato alla Cultura propone a cura di Biemmebi / Alberto Pezzotta e Filippo Mazzarella:

 

 

Il cinema che non avete mai visto

8 – 31 maggio

Cinema Gnomo

 

La storia della distribuzione cinematografica italiana è costellata di sviste più o meno comprensibili. Il mercato degli inediti homevideo ha risollevato parzialmente la tendenza, ma sono ancora molti i titoli di qualità delle cinematografie cosiddette “minori” che mancano all’appello.

Prosegue il ciclo di proposte "stanziali" dedicate ai cinefili (ma non solo): opere di grande interesse ancora sconosciute al nostro pubblico: tutti i film (con pochissime ma coerenti eccezioni) sono in prima visione assoluta per Milano e, in molti casi, per l'Italia.

 

Programma

 

Italia a Parte

 

Il venerdì

Film italiani indipendenti mai distribuiti a Milano.

 

8 maggio

ore 19.00 e 21.00

Sfiorarsi

di Angelo Orlando (Italia 2006, 99’, 35mm)

Roma. Il fotografo Paolo e l’attrice Céline, da poco single e con figlia, si incrociano spesso. All’inizio non si accorgono uno dell’altra, poi si innamorano: ma la loro storia è messa in crisi dall’immaturità di lui. L’attore-regista e la rivelazione Valentina Carnelutti scrivono e interpretano la migliore commedia italiana sui sentimenti degli ultimi anni. Che a Milano non è mai arrivata. Perchè?

Entrambe le proiezioni saranno precedute da un incontro con il regista.

 

22 maggio

ore 19.00

Tramas

di Augusto Contento (Italia 2008, 90’, digitale)

Un ritratto di São Paulo, San Paolo del Brasile. Città multietnica e multiculturale, dalla cucina all'architettura. Grande la  racconta con uno sgrado caleidoscopico, che analizza e ricompone, tra documentario e cinema di poesia. Tra le guide in questa esporazione, spicca Duncan Lindsay, reduce della No Wave newyorkese.

a seguire

Strade trasparenti

di Augusto Contento (Italia 2008, 90’, digitale)

Un viaggio in pullman nel Brasile profondo, che si riavvolge su se stesso. All'ascolto del paesaggio, alla ricerca di persone comuni e straordinarie. Come "Tramas", ha avuto ampia circolazione all'estero, e ha vinto premi anche in festival italiani: non abbastanza, purtroppo, per garantire una distribuzione...

Le proiezioni sarano precedute da un incontro con il regista e il produttore Giancarlo Grande. 

 

 

29 maggio

ore 19.00 e 21.00

Lillo e Greg – The Movie

di Luca Rea (Italia 2007, 71’, digitale)

Il duo Lillo e Greg in un film a sketch che unisce commedia all’italiana e comicità nonsense. Un film comico atipico, interessantissimo, che meritava una visibilità maggiore. Dall’autore (con Marco Giusti) della trasmissione Tv Stracult (Rai2).

Entrambe le proiezioni saranno precedute da un incontro con il regista.

 

Anime Giapponesi

 

Il sabato

Le migliori produzioni dell’animazione del Sol Levante.

 

9 maggio

ore 18.45

Mind Game 

di Masaaki Yuasa (Giappone 2004, 103’, v.o. sott.it., digitale)

Nishi è un giovane perdente ancora innamorato di una vecchia fiamma. Irraccontabile e caratterizzato dalla commistione di mille diversi stili, il lungometraggio di punta dello Studio 4°C. Sperimentale, visionario, folle, divertente, onirico. Takeshi Kitano + 2001 di Kubrick +  Robinson Crusoe + Alice nel paese delle meraviglie. E si potrebbe continuare all’infinito. Capolavoro. 

 

ore 21.00

Pom Poko / Heisei tanuki gassen pompoko

di Isao Takahata (Giappone 1994, 119’, v.o. sott. it., digitale)

Scontro tra urbanizzazione e natura, con un gruppo di tanuki (una via di mezzo tra procioni e orsetti lavatori) che dovrebbero abbandonare il loro habitat a causa dell’imminente costruzione di centri commerciali. Ma che sfrutteranno i loro poteri magici per opporsi agli umani. Dal regista di Una tomba per le lucciole.

 

16 maggio

ore  18.30

DOUBLE FEATURE

Kakurenbo / Hide and Seek

di Shuuhei Morita (Giappone 2004, 25’, v.o. sott. it., digitale)

Nelle grandi città c'e' un luogo accessibile solo ai bambini, nel quale possono giocare ad un 'nascondino' particolare, magico e terribilmente pericoloso. Si dice che nessuno di essi sia mai tornato indietro e che le loro anime vengano catturate dai demoni che lo popolano. Quando in sette, con il viso coperto da una maschera, si raggruppano in quel luogo misterioso la partita ha inizio... Ma per quale motivo partecipare ad un gioco tanto rischioso? Mediometraggio capolavoro.
a seguire

Meikyu monogatari /Manie manie

di Yoshiaki Kawajiri, Rintaro, Katsuhiro Otomo (Giappone 1987, 51’, v.o. sott. it., digitale)

Tre episodi surreali diretti dai maestri dell’anime moderno. Le Gymnopédies di Satie, Alice nel Paese delle Meraviglie, Rollerball, Allegro non troppo: sono solo alcune delle citazioni suggerite dagli autori, in quella che è sia una collezione d’incubi sia una inattesa dichiarazione di dipendenza

dalla cultura occidentale.

ore 20.30

Barefoot Gen / Hadashi no Gen

di  Mori Masaki (Giappone 1983, 146’, v.o. sott. it., digitale)
Dalla serie manga di Keiji Nakazawa, in scia a Una tomba per le lucciole di Isao Takahata. Agosto 1945: Hiroshima non è ancora stata bombardata, ma la II Guerra Mondiale ha già mietuto vittime e distrutto famiglie. Dramma e commedia s’intersecano. Prevale il primo.

 

23 maggio

GIORNATA LIVE ACTION

ore 15.30 / 18.30

Death Note / Desu Noto

di Shusuke Kaneko (Giappone 2006, 124’, v.o. sott. it., digitale)

Il giovane Light Yagami entra casualmente in possesso di un libretto nero che causa la morte per arresto cardiaco di tutti coloro i cui nomi vengono scritti sulle sue pagine: è il “Death Note” del demone annoiato Ryuk, con cui il ragazzo entra in combutta. Il suo scopo: utilizzare il diario per eliminare i peggiori criminali su piazza, semplicemente scrivendone le generalità. Finché un detective (con qualche ombra) dell’Interpol comincia ad avere qualche sospetto. Fenomeno manga, adattato prima ad anime e poi in questo live action aderente all’originale.

Il Cult per eccellenza degli anni 2000.


Death-Note

ore 21.00

Kyashan / Casshern

di Kazuaki Kiriya (Giappone 2004, 141’, v.o. sott. it., 35 mm)

Dall’omonima serie d’animazione, un remake live action ipercinetico e ridondante: resurrezioni e manipolazioni genetiche eticamente scorrette creano una pericolosa neo-razza. Riflessioni ecologiste, romanticismo esasperato, confutazione del libero arbitrio. Il digitale come matrice per creare mondi. Campione d’incassi in patria.


Casshern-Kyashan

 

30 maggio

ore 15.30 / 18.00

Talking Head

di Mamoru Oshii (Giappone 1992, 105’, v.o. sott. it., digitale)

Dal creatore di Ghost in the Shell, oggi beniamino dei festival. Metacinema d’animazione: la lavorazione di un attesissimo anime è funestata: il regista scompare nel nulla, il rimpiazzo è un incapace e qualcuno inizia a trucidare i membri della troupe. La morte al lavoro, dietro la macchina

da presa. 

ore 20.00 / 22.00

INTERSTELLA 5555

di Kazuhisa Takenouchi (Giappone 2003, 74’, v.o., digitale)

Un gruppo di musicisti alieni rapito da un avido discografico terrestre che vuole conquistare l’Universo. L’album techno/dance “Discovery” dei Daft Punk incontra l’estetica e l’etica del maestro Leiji Matsumoto. Solo musica, zero dialoghi. Magia.

 

Midnight Movie

 

Alla mezzanotte del sabato

Round Midnight – A mezzanotte circa: una programmazione di grande interesse per i cinefili notturni.

 

9 maggio

ore 23.45

Storytelling

di Todd Solondz (Usa 2001, 87’, v.o. sott.it., digitale)

Due capitoli: in “Fiction”, una ragazza rompe col fidanzato (disabile), subisce violenza da parte di un prof e spiattella tutto in un racconto; in “Nonfiction”, un regista squattrinato carpisce buona fede e dollari a una famiglia upper-class promettendo di trasformarne il rampollo in star. Il sarcasmo scorretto e senza tabù del regista (come e peggio che nel suo precedente Happiness) ha terrorizzato le anime belle dei distributori. Doppiamente inedito: presentato nell’edizione originale integrale.

 

16 maggio

ore 23.45

DOUBLE FEATURE

Yukoku/Patriotism – The Rite of Love and Death

di Yukio Mishima (Giappone 1964, 30’, v.o. sott. it., digitale)

a seguire

Cutting Moments

di Douglas Buck (Usa 1996, 29’, v.o. sott. it., digitale)

L’unica regia del grande scrittore, che mette in scena il proprio suicidio rituale. Elegantissimo e insostenibile. Abbinato, per affinità elettiva, a Cutting Moments di Buck: un horror estremo sulla follia domestica, interpretato dalla figlia di Nick Ray. Sconsigliati agli spettatori sensibili.

 

23 maggio

ore 23.45

Dancing

di Patrick-Mario Bernard e Pierre Trividic (Francia 2003, 94', v.o. sott. it., digitale)  

Idee fisse, ossessioni, clown inquietanti, incontri col doppio. Dai registi-rivelazione di L'Autre (Venezia 2008), un film che non assomiglia a nient'altro. Un horror senza sangue che unisce Shining, David Lynch, l'arte contemporanea e la gay bear culture. Da scoprire prima che diventi cult.

 

30 maggio

ore 23.45

Meet the Feebles

di Peter Jackson (Nuova Zelanda 1990, 90’, v.o. sott. it., digitale)

Immaginate una versione del Muppet Show sotto LSD. La rana è un reduce tossico del Vietnam; la star femminile una prosperosa mucca sadomaso. Il conduttore un coniglio con l’AIDS. Indaga un giornalista-mosca appostato in un W.C. Il più misconosciuto lungometraggio della prim’ora del regista di Il Signore degli Anelli, ai tempi ancora estremo/goliardico/trash.

 

Cinema Orientale

 

La domenica

Lungometraggi inediti provenienti dall’est asiatico.

 

10 maggio

ore 17.30

Tony Takitani

di Jun Ichikawa (Giappone 2004, 75’, v.o. sott.it., digitale)

Dallo straziante racconto di Haruki Murakami. Un disegnatore solitario trova l’amore, e poi lo perde. Un esercizio di stile essenziale, e anche una riflessione sul consumismo. Ha rivelato ovunque (ma ancora non da noi) un regista che aveva alle spalle un’opera considerevole.

 

ore 20.00/22.00

Vital

di Shinya Tsukamoto (Giappone 2004, 86’, v.o. sott.it., digitale)

Può essere poetica un’autopsia? Per l’autore del cyberpunk Tetsuo, è la prova che l’amore è più forte della morte. Non un horror, ma una riflessione su memoria e sentimenti.

 

 

17 maggio

ore 17.30

Triangle / Tie saam gok

di Tsui Hark, Ringo Lam, Johnnie To (Hong Kong 2007, 93’, v.o. sott. it., digitale)

Tre maestri dell’action hongkonghese si associano. E ciascuno dirige un terzo del film. Si comincia come un noir... ma come spesso succede in questo cinema, non si sa come può andare a finire!

 

ore 20.00 / 22.00

Dangerous Encounters – First Kind / Di yi lei xing wei xian

di Tsui Hark (Hong Kong 1980, 95’, v.o. sott. it., digitale)

Un recupero doveroso. L’apice e il non plus ultra di una stagione irrepetibile, la New Wave di Hong Kong. Una saga di violenza urbana che non risparmia nulla. Sconsigliato agli spettatori sensibili.

 

 

24 maggio

ore 15.00 / 17.30

I’m a Cyborg, But That’s OK / Saibogujiman kwenchana

di Park Chan-wook (Corea del Sud, 2006, 105’, v.o. sott. it., digitale)

Cosa fare dopo Old Boy e Lady Vendetta? Una commedia, ma che commedia! Ambientata in un manicomio dove il protagonista è un robot e il coprotagonista un ladruncolo trasformista. E dove il tema della vendetta è sempre presente, seppur sottotraccia e declinato in toni elegiaci. 

 

ore 20.15

Secret Sunshine / Milyang

di Lee Chang-dong (Corea del Sud 2007, 142’, v.o. sott. it., digitale)

Ex ministro della cultura, autore di alcuni dei più bei film coreani recenti (Peppermint Candy, Oasis) Lee torna al cinema e fa arrabbiare molti. Una donna (Jeon Do-yeon, premiata a Cannes) va a vivere coi figli nella città natale del marito morto. E grazie all'aiuto di un meccanico sensibile (e innamorato) apre una scuola di piano. Mélo tradizionale che si trasforma per piccoli progressivi spostamenti. Sfidando il tempo del cinema per raccontare la vita.

 

31 maggio

ore 15.00 / 17.30

The Host / Gwoemul

di Bong Joon-ho (Corea del Sud 2006, 119’, v.o. sott. it., digitale)

Il più bel film di mostri del nuovo millennio. Mutazioni genetiche, effetti digitali strabilianti, altissima suspense e sottintesi ideologici. Hollywood non riuscirà mai a produrre qualcosa di altrettanto emozionante... e commovente. Vedere per credere.

 

ore 20.00 / 22.00

The Coast Guard / Hae anseon
di Kim Ki-duk. (Corea del Sud 2002, 91’, v.o. sott. it., digitale)

Un militare troppo zelante che uccide per errore un innocente. Una donna che non si riavrà mai dal trauma. Shock, rimorsi, sensi di colpa. La follia del militarismo secondo il regista di Ferro 3- La casa vuota. Una metafora potente della società coreana, con un finale indimenticabile e da brivido. Inspiegabilmente trascurato dai distributori italiani.

 

 

Info:

 

Milano Cinema: Tel 0288462452-56-60-69

[email protected]www.comune.milano.it

Biemmebi  Tel 02860846  [email protected]

 

Cinema Gnomo: Via Lanzone, 30/A 20123 Milano – Tel. 02. 804125

 

Ingresso valido per tutte le proiezioni della giornata € 4,10 – ridotto € 2,60

Tessera associativa obbligatoria € 2,60