L'editore giapponese East Press ha venduto in meno di un anno dalla sua pubblicazione 45 mila copie della versione manga del Mein Kampf, il manifesto nazista di Adolf Hitler.
Il libro del folle dittatore nazista raccoglie, accanto alla sua autobiografia, il pensiero e il programma politico del Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei, il Partito Nazista. Il Mein Kampf fu definito il catechismo della Gioventù hitleriana che, fondata nel 1926, raccoglieva bambini a partire dai dieci anni per istruirli e addestrarli militarmente al servizio nelle forze armate tedesche.
Il primo volume del libro, intitolato Eine Abrechnung (“Una resa dei conti”) fu pubblicato il 18 luglio 1925; il secondo, Die nationalsozialistische Bewegung (“Il movimento nazional-socialista”), nel 1926. Il titolo originale scelto da Hitler era “Quattro anni e mezzo di lotta contro menzogna, stupidità e codardia”. Durante i dodici anni del regime si stima ne siano state vendute oltre dieci milioni di copie. Al termine della guerra, milioni di esemplari del Mein Kampf furono distrutti insieme ai molti altri simboli del nazismo. In Germania la stampa del libro è tuttora proibita, e il governo della Baviera si oppone, ma con scarso successo, alla riproduzione e alla vendita del volume anche in altre nazioni.
Ha destato quindi parecchio scalpore e molte polemiche la notizia, battuta anche dall'ANSA, del grande seguito ottenuto dalla sua versione manga in Giappone.
Il ministro delle Finanze bavarese ha recentemente commentato la pubblicazione del manga sull'importante quotidiano nipponico Asahi Shinbun: “Abbiamo molta difficoltà nel considerare un fumetto un mezzo appropriato per presentare in modo necessariamente critico un argomento così problematico”.
Il trentaduenne editor della East Press, Kosuke Maruo, ammette che la società non si aspettava tanto successo di vendite, e spiega le motivazioni dietro l'adattamento manga del Mein Kampf: “E' un libro molto famoso, ma esistono ancora persone che non l'hanno letto. Penso sia materiale di studio per conoscere meglio Hitler, un uomo sinonimo del Male e di qualunque sorta di pensiero abbia creato quel livello di tragedia”.
Il libro del folle dittatore nazista raccoglie, accanto alla sua autobiografia, il pensiero e il programma politico del Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei, il Partito Nazista. Il Mein Kampf fu definito il catechismo della Gioventù hitleriana che, fondata nel 1926, raccoglieva bambini a partire dai dieci anni per istruirli e addestrarli militarmente al servizio nelle forze armate tedesche.
Il primo volume del libro, intitolato Eine Abrechnung (“Una resa dei conti”) fu pubblicato il 18 luglio 1925; il secondo, Die nationalsozialistische Bewegung (“Il movimento nazional-socialista”), nel 1926. Il titolo originale scelto da Hitler era “Quattro anni e mezzo di lotta contro menzogna, stupidità e codardia”. Durante i dodici anni del regime si stima ne siano state vendute oltre dieci milioni di copie. Al termine della guerra, milioni di esemplari del Mein Kampf furono distrutti insieme ai molti altri simboli del nazismo. In Germania la stampa del libro è tuttora proibita, e il governo della Baviera si oppone, ma con scarso successo, alla riproduzione e alla vendita del volume anche in altre nazioni.
Ha destato quindi parecchio scalpore e molte polemiche la notizia, battuta anche dall'ANSA, del grande seguito ottenuto dalla sua versione manga in Giappone.
Il ministro delle Finanze bavarese ha recentemente commentato la pubblicazione del manga sull'importante quotidiano nipponico Asahi Shinbun: “Abbiamo molta difficoltà nel considerare un fumetto un mezzo appropriato per presentare in modo necessariamente critico un argomento così problematico”.
Il trentaduenne editor della East Press, Kosuke Maruo, ammette che la società non si aspettava tanto successo di vendite, e spiega le motivazioni dietro l'adattamento manga del Mein Kampf: “E' un libro molto famoso, ma esistono ancora persone che non l'hanno letto. Penso sia materiale di studio per conoscere meglio Hitler, un uomo sinonimo del Male e di qualunque sorta di pensiero abbia creato quel livello di tragedia”.
anzi. E ricordo che la chiesa cattolica fu molto rapida a firmare con lo stesso Hitler un concordato. Non era un pazzo, bensi' un genocida,sono due cose diverse. E milioni di persone furono complici di questo criminale.
Aveva un obiettivo, che era quello di creare un impero, e per fare questo, fece tutti gli orrori che tutti sappiamo, ma non perchè era un pazzo solitario, quello che ci deve fare riflettere
e' proprio il fatto di quante persone furono complici delle sue atrocità.
A lui personalmente si devono sicuramente la confisca dei beni e la ghettizzazione come anche l'entrata in guerra, e una colpa semidiretta di aver concordato con i suoi generali una ideologia basata sull'odio e della notte dei lunghi coltelli, il massacro ebreo non avvenne storicamente per suo ordine diretto. Chi studia geopolitica non si stupisce al sapere che queste cose possono succede anche oggi, in paesi civilizzatissimi (Iran anyone?).
Ah, per i nostalgici del fascismo, consiglio la visione di The Fascist Legacy e lo studio dell'ideologia fascista, basata sull'esatta emulazione delle barbarie dell'impero romano.
Nei fascicoli americani del Pentagono avevano già scritto come far entrare in guerra la Germania, con 2 anni d'anticipo, ormai i file non sono più top-secret...
Quel genere di nemici che una volta tolti di mezzo il male assoluto è automaticamente cancellato e si ritorna al bene più immacolato.
Credo si volesse far notare le sfacettature del personaggio e del contesto storico che non vuol dire farlo passar per santo.
Poi, noto che chi vorrebbe non fosse pubblicato il Mein Kampf spesso richiama il fatto che il lettore medio (che nel frattempo c'è trasformato in un naziskin... bel cambio di rotta!) non ha i mezzi per difendersi dalla minaccia idelogica di questo libro.
Ma io dico: dopo anni e anni in cui Hitler è stato rappresentato come male supremo vuoi che un suo libro non venga recepito come materiale soggetto a una seria critica?
Vi dirò: se la risposta è no, se davvero il Mein Kampf può plagiare una persona neutra alle idee del nazismo, quel qualcuno già era convinto di quelle idee e leggersi un libro o meno poco cambia.
L'esempio classico è: può il tg4 far cambiare ideaa a una persona indirizzandola verso uno schieramento politico? Io direi di no dato che chi si guarda quel tg già ha deciso prima ancora di puntare rete4.
E l'esempio può essere ribaltato su ogni fazione politica.
Mamma mia, qui si rischia di finire con i soldatini tedeschi con la svastica tolta (ed è successo veramente... in una scatola di modellismo!).
Saluti
Che la seconda guerra mondiale si sarebbe fatta e che la Germania (umiliata e sconfitta da Francia e Inghilterra) ne sarebbe stata la protagonista si sapeva da come era andata a finire la prima guerra mondiale! Di conseguenza, le maggiori responsabili della seconda guerra mondiale furono in realtà dovute ai comportamenti delle nazioni vincitrici della prima guerra!
Quindi, me ne sbatto dei fascicoli top secret americani, del Pentagono e della "Piramide"!
@ Dark Emperor
Bah... non vedo perché non si può dare un giudizio morale su ciò che è avvenuto neanche 70 anni fa (ci sono ancora superstiti) dato che:
-uno la morale ce l'ha... utilizziamola altrimenti va a male
-le conseguenze di quei fatti ancora ci perseguitano e ci hanno resi quello che siamo!
Quanti si lamentano oggi della mancanza di libertà, ma poi rivalutano quel periodo... non ci si accontenta mai...
Che ci credesse o meno alle grandissime ignominie che ha scritto, Hitler ha fondato un regime che ha volontariamente torturato qualsiasi "diverso" dalla "razza ariana", che poi appunto neanche esiste. Non mi importa che non sia stato l'unico, mi importa che l'abbia fatto. Già questo dovrebbe bastare a condannarlo e disprezzarlo. Il 90% di voi non scuserebbe un omicida perchè "altri hanno già ucciso delle persone". Riconoscerebbe la gravità della cosa senza tanti se e tanti ma. Non vedo perchè non dovrebbe essere lo stesso anche qui.
Come mai tanti negli stessi anni tanti definirono il nazismo come una vergogna? Non è vero che la il pensiero comune attribuisse poco valore alla vita. Hai mai letto alcune lettere dal fronte della 1° guerra mondiale? Soltanto per alcuni esistevano esseri umani e bestie umane senza valore.
"l'altra sul fatto che lo sterminio non venne per ordine di Hitler, ma per quello dei suoi generali"
E da quando, scusa? Che io sappia lo sterminio (fin dai reparti speciali in russia) fu guidato dalle SS. Anzi, per l'esercito l'uccisione afreddo di milioni di individui era un grosso problema: perfino alle SS cedevano i nervi, perfino Himmler svenne di fronte ad un massacro. Vai a cercarti i partecipanti della conferenza di Wannsee, per vedere quanti generali c'erano. Gli ebrei erano una questione politica, non militare. E comunque, per favore, smettiamola di parlare solo di "sterminio degli ebrei": i nazisti, e i fascisti di mezza europa, han fatto fuori anche milioni di zingari, omosessuali, malati di mente, e, più pericolosi di tutti, comunisti. Anzi, le prime vittime del nazismo furono proprio comunisti e socialisti tedeschi.
"Nei fascicoli americani del Pentagono avevano già scritto come far entrare in guerra la Germania, con 2 anni d'anticipo, ormai i file non sono più top-secret..."
Questa cosa non la so, mi piacerebbe avere maggiori indicazioni. La cosa che so è che i grandi industriali americani non volevano la guerra contro la Germania (tanto per fare un esempio, la famosa bibita Fanta fu inventata dalla Coca Cola agli inizi della guerra per continuare a vendere in Germania, e non parliamo di mezzi militari che gli Usa vendevano ai tedeschi fino quasi all'inizio della guerra). La campagna contro l'intervento fu portata avanti dall'America First (hai presente Ford?) con legami neanche tanto nascosti colpartito nazista americano e le associazioni degli emigrati tedeschi. Fu solo Roosevelt che voleva attaccare la germania nazista. Forse ti riferisci a questo.
"Se Hitler e' andato al potere, e' perche' ha vinto le elezioni ed e' stato appoggiato dal popolo tedesco, o da gran parte di esso
anzi. E ricordo che la chiesa cattolica fu molto rapida a firmare con lo stesso Hitler un concordato. Non era un pazzo, bensi' un genocida,sono due cose diverse. E milioni di persone furono complici di questo criminale"
Il partito nazista ottenne al massimo il 40% dei voti. La maggioranza dei tedeschi non appoggiò mai Hitler, e tieni presente che la gente veniva convinta a votare a bastonate, quindi il reale consenso era molto inferiore al 40%. Qua in Italia si votava con le camice nere nei seggi, e con schede elettorali di colore diverso per capire come uno votava. Hitler, in ogni caso, conquistò il potere non con le elezioni, ma con un colpo di stato, pechè non ebbe mai la maggioranza per fare un governo autonomo. E questo gli fu permesso da chi aveva interesse a smorzare le tensioni sociali alla Rosa Louxembourg, vedi persone come Thyssen (sì, quello della fabbrica in cui poco tempo fa son bruciati vivi diversi operai), persone che chissà come ne escono sempre pulite. Come gli Agnelli, che han finanziato Mussolini. Come le alte gerarchie ecclesiastiche (e non tutti i religiosi) che "franza o spagna purchè se magna".
"Quanti si lamentano oggi della mancanza di libertà, ma poi rivalutano quel periodo... non ci si accontenta mai..."
Forse si lamentano di non essere liberi di fare come ai bei tempi. Libertà di opprimere gli altri
"uno la morale ce l'ha... utilizziamola altrimenti va a male"
Verissimo, ma ognuno ha la sua. Quello che conta è la legge, e la legge fondamentale dice "Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti", art. 1 della dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, 1789. E, per quella del 1793, "Lo scopo della società è la felicità comune. Il governo è istituito per garantire all’uomo il godimento dei suoi diritti naturali e imprescrittibili".
(sveglia! il fascimo fortunatamente è morto da tempo)
leggere un libro attraverso il quale l'autore (in questo caso hitler) tenta di spiegare il suo pensiero non
ha mai fatto male a nessuno, sta al singolo individuo analizzare e critare tale pensiero. Ovviamente il Mein Kampf non è un libro adatto
ad un bambino, ma come non lo sarebbe un trattato di Hegel o il Capitale di Marx.
La cosa più bella è SCEGLIERE! Non bisognerebbe mai negare all'uomo la possibilità di scegliere, ovviamente tale scelta non deve intaccare
la libertà di un altra persona.
"Quanti si lamentano oggi della mancanza di libertà, ma poi rivalutano quel periodo... non ci si accontenta mai..."
Sottoscrivo e firmo.
Non è la Storia che non ci ha insegnato niente, ma gli uomini (alcuni) che non vogliono apprendere nulla dal passato, e si tappano gli occhi e disconnettono il cervello anche dalle conseguenze future del nostro presente.
Anche se non si vuol dare un giudizio morale, basta vedere la realtà delle cose (quello che accade/che è accaduto non è un'opinione). La morale è una cosa, l'onestà un'altra.
Scusa, ma non comprendo il senso di questa frase. Sarebbe come dire che l'inquisizione per l'epoca in cui fu fatta era soltanto un piacevole scambio di opinioni.
@ tazebao: veramente a quanto so io, all'epoca delle elezioni Hitler ottene un grande successo fra il popolo tedesco. Perché, come tutti i dittatori, prometteva lavoro, pane e benessere in un periodo in cui la Germania era distrutta da tutte quelle sanzioni e debiti a cui era stata sottoposta nel Patto di Versailles dalla Triplice Intesa. (addirittura il marco costava così poco che i bambini ci facevano gli aquiloni con le banconote e le persone per andare al mercato si portavano dietro sacchi pieni di banconote). Hitler rissolevò il popolo scagliandosi anche contro il Patto di Versailles e promettendo di far tornare la Germania agli splendori di un tempo.
Per quanto riguarda la morale, la mia professoressa di storia diceva una cosa sacra che ognuno dovrebbe tenere a mente: "Non si può giudicare moralmente un periodo storico o una società di cui non facciamo parte."
Ricordo che la morale di un paio di nerd di matrice cristiana (e ironicamente, anche gli alternativi vari hanno una forte matrice cristiana) non vale nulla in un mondo pieno di culture più antiche e anche più espanse della nostra (islam, buddhismo, ecc...).
Ricordate che non è certo stata Madre Natura a dire "ama il tuo fratello come te stesso".
E poi dì semplicemente come la pensi senza citare nè studiosi di Hitler nè professoresse... anche perché non stai citando Einstein e Popper!
Imho ci poniamo fin troppi problemi, se in biblioteca il mein kampf è accessibile a tutti (grandi e piccoli), perchè dovremmo preoccuparci dei rischi del manga sulle menti dei più giovani? I manga sono giustamente divisi in fasce di età, se un marmocchio lo compra e lo legge, direi che l'errore è dei genitori, non della casa editrice che lo ha pubblicato. A sto punto vietiamo anche qualsiasi film horror dato che il precedente marmocchio potrebbe benissimo acquistarlo e diventare, seguendo il pensiero di molti, un pazzo sanguinario..
Evitiamo dunque il concetto di censura, a guadagnarci è solo il censurato Libera stampa in libero stato
@Ghibli92: addirittura io sapevo che si attestava sul 30/33% le componente nazional-socialista, quindi la larga maggioranza non l'aveva di certo. E' andato al potere semplicemente grazie all'incompetenza di bruning/von papen..
@Slan"..diversamente da quanto accaduto in Italia o in Germania, non si è mai avuto un rigetto totale della politica imperiale, e quindi non si sente il bisogno di esasperare nostalgie come invece avviene in Europa.."
ho qualche dubbio, in particolar modo nel secondo dopoguerra le teste degli imperialisti saltavano allo stesso modo di quelle nazi/fasciste. Che poi i Giapponesi vivano maggiormente il presente (a differenza degli europei) è innegabile..
Citare studiosi mi sembra doveroso, se non si vuole blaterare come degli ignoranti sul nulla (perché siamo tutti ignoranti, o almeno la maggior parte, visto che non ho conosciuto su questo sito nessuno che studia geopolitica o storia politica).
La vita è incredibilmente relativa, e se vuoi sapere come la penso, non sono personalmente contrario a NESSUNA (e dico NESSUNA) pratica popolare extraitaliana, poiché è impossibile immedesimarsi in culture estranee alla nostra, e un giudizio dal punto di vista italiano sarebbe solo un "voi siete brutti e cattivi perché non siete come noi".
Per quanto riguarda un paese con mire espansionistiche come la Germania dei tempi, è stata una scelta ingiudicabile anch'essa, possiamo, solo se presi direttamente in causa, difenderci e tentare di eliminarla (nell'eventualità remotissima di un attacco espansionista nei confronti dell'Italia). Se uno stato va in guerra ha sicuramente i suoi motivi, noi possiamo definire, a storia veduta, l'errore dello stato (ovvero: alla fine questo stato ha guadagnato o ha perso?).
Sinceramente se la Germania avesse vinto ora staremmo tutte a darle tanto di cappello (probabilmente anche perché saremmo tutti nazifascisti), i crimini verso l'umanità sono cose eccessivamente relative e frutto parziale della globalizzazione. Provate ad andare in un paese del terzo mondo africano a parlare di crimini contro l'umanità e vedete cosa vi rispondono.
Sia chiaro, non voglio difendere né Hitler né nessuno, ma ritengo che l'esistenza debba essere accettata come un caotico vorticare in cui l'uomo tenta di chiudere l'aria in bicchieri (giudicare, mettere ordine), senza voler ammettere di stare facendo una stupidaggine (essere ignorante).
Ah, sì, sono ignorante.
cavolo, siamo partiti da un manga.
Poi è ovvio anche che la storia non è mai oggettiva, ma la scrivono sempre i vincitori per coprire anche le loro porcate, o almeno per provarci. Ricordo le riserve indiane veri campi di concentramento in cui un intera etnia viene tuttora rilegata.
In definitiva tutto è soggettivo e non esistono valori assoluti che siano creati dall'uomo. Gli unici aspetti oggettivi sono quelli creati da NATURA il resto è sempre e comunque confutabile.
L'unica cosa giusta da fare sarebbe quella di accettare le culture altrui e di non mettersi a criticare ogni cosa fatta da uno o dall'altro. Se mai bisognerebbe parlare con loro, capire cosa li ha portati a quelle decisione e in tal caso provare un colloquio pacifico, e se non si riesce a convincerli o a cambiar loro opinione, bisognerebbe accettare. Alla fine nessuno di noi vorrebbe mai che uno entrasse in casa nostra e ci buttasse via i nostri manga perché a suo avviso sono cose per bambini.
Da qui ci si potrebbe collegare al fatto che la colpa di questo è dovuta anche al cristianesimo e quindi alla cultura occidentale che ne è nata che ha cancellato le tradizioni dei popoli per dar vita ad una cultura globale che si ritiene l'unica vera via.
Ecco ho esposto il mio saggio.
Io di mio seguo le regole di natura e per quanto riguarda la mia liberatà beh rispetto il punto di vista altrui, le loro abitudini e cerco di capirle.
"Io di mio seguo le regole di natura e per quanto riguarda la mia liberatà beh rispetto il punto di vista altrui, le loro abitudini e cerco di capirle."
Mi sembri un po' confuso.
mi susciti tanta tenerezza... avrei voglia di tenerti dentro ad un taschino e portarti sempre con me!
Facciamo così: io condanno, giudico, moralizzo, addito e sputo sentenze come mio solito, tu fai come ti pare... Mi sembra che per uno che non da giudizi morali stai scrivendo grossi pipponi intrisi di una sua morale! Il dire "non bisogna fare della morale" è comunque fare della morale!
Ps: errata corrige: è pater familias no paters familia!
PSS: se quelle pratiche erano considerate normali, perché cercarono sempre di tenere nascosti i campi di sterminio alle masse? Forse perché l'opinione pubblica magari non avrebbe gradito l'operato di un Mengele e i suoi esperimenti sui bambini gemelli!
Ma ripeto. io la penso così tu pensala come vuoi!
Zenobia: quegli esperimenti anche se brutali hanno però aiutato la medicina, anche questo non è una giustificazione ovviamente.
Mi aspetto l'intervento di un qualche moderatore , non è possibile dover sentire tali porcate indiscriminate lesive della sensibilità altrui , è una vergogna .
[<b>Moderatore</b> - Ed effettivamente non ha fatto paragoni del genere ha solamente affermato che è un libro da leggere assolutamente come per la bibbia perché entrambi in qualche modo hanno condizionato in modo significativo (nel bene o nel male) la storia dell'umanità. non cerchiamo di fare polemica dove essa non c'è. - Becar]
Uhm, interessante...
Ah, mi stava sfuggendo di mente, ma d'altronde è una cosa di poco conto, sai com'è, certe piccolezze: mi sa che è il contrario; mi sa che l'influenzante e l'influenzato sono invertiti.
Mi sa un po' che l'ispirazione non può venire da chi viene ispirato.
Detto questo rispondo a Limbes: Allora si in effetti mi sono espresso male. Allora mettiamola cosi io sono contro chi impone il suo volere sugli altri e vieta la libertà però nel periodo fascista riscontro comunque alcuni aspetti positivi, ovvio ci sono anche molti aspetti negativi che non vanno ignorati ma almeno nella prima parte non ci ho visto nulla di male. Detto questo ripeto la mia versione di governo è una sorta di impero con un uomo retto e forte al potere che amministra con saggezza aiutato da ministri specializzati nel loro ruolo e non messi su a caso. Questa è la mia visione che prevede anche l'eliminazione di due fazioni pilitiche in favore di una sorta di senato romano dove uomini e donne discutono di come risolvere i problemi dello stato a favore del popolo. Poiché per far si che la testa sia sana è necessario che anche il corpo lo sia. E' forse una visione utopica ma io la vedo cosi. E in questa mia visione di governo la chiesa o la religione in generale non è prevista nelle decisioni del governo che devono essere imparziali, non come ora in cui ci ritroviamo ad avere il veto del papato, che ricordo essere di fatto uno stato estero come san marino, sulle leggi italiane.
Detto questo per tornare in tema questo manga in effetti è una bomba ad orogeria se ha fatto si che tanti uomini e donne, che reputo intelligenti e liberi pensatori hanno tirato fuori tutti questi punti di vista senza ancora leggere il volume. Alla fine non è vero che i manga sono solo argomenti per bambini.
Spero di essere stato chiaro e non offensivo.
Se si era riferito al ventennio in generale non al negare la libertà. Magari era espressa male.
E Hitler gli ebrei, gli zingari, i comunisti, i socialisti li aveva già indicati come nemici da eliminare ben prima di prendere il potere. Il mein kampf è del 1925, e già lì si parla di annientamento di ebrei e bolscevichi. E l'esempio calza perchè Hitler il potere lo ha trasformato violando le leggi. Non basta essere presidente o cancelliere per poter fare tutto quello che si vuole.
PS: quello che tu proponi, il governo di uno solo che ascolta, senza esserne vincolato, i consigli di un parlamento apolitico, è proprio quello che propone Hitler nel mein kampf. Casualità?
Quindi, l'usarlo come esempio per dire "i cannibali uccidono gli uomini e li mabgiano perchè la loro morale è quella" è del tutto sbagliato nelle sue fondamenta.
E inoltre, la morale dell'epoca era molto simile a quella attuale. L'omicidio era reato anche allora, mi pare.
@Kuro Ookami: Probabilmente gli stessi risultati scientifici sarebbero potuti essere raggiunti in modo molto meno cruento con altri mezzi. La brutalità è brutalità comunque la si guardi, ed è inscusabile.
Ricordo poi che con i se e con i ma non si va da nessuna parte.
"Se il nazismo avesse vinto" è un discorso che non ha senso fare. La storia c'è stata ed è quella che conosciamo, bisogna giudicare basandosi sui fatti concreti, non su se e ma che di reale non hanno nulla.
Mi sembra che l'essermi dato dell'ignorante da solo fosse illuminante sul mio pensiero.
Per quanto riguarda l'opinione pubblica, si sà che è una strana bestia e, non essendo esperto di PNL su grandi masse, non voglio entrare in argomento.
Posso dirti come la penso: come adesso si spinge all'odio raziale, si spinge alla violenza, magari in modo nero (cioè velato, non dichiarato) allo stesso modo si cerca di ottenere un consenso ampliato, assicurando comunque un finto equilibrio.
Le nostre forze politiche hanno sempre spinto alla violenza contro i dissidenti, per poi nascondere la violenza. E' un brutto gioco, che fa presa sull'ignoranza di una massa che non riesce a riconoscersi in un solo io, e quindi incapace di autoanalizzarsi (ma sto divagando).
Detto questo rispondiamo agli altri
tazebao: vero, infatti per me quello è una cosa negativa, anche se è servito ad abbuonirsi la chiesa. Fosse per me la religione starebbe ben distante dalla politica, visto poi che la chiesa resta comunque di per se uno stato estero. Sarebbe come dire che la Francia ci vieti di fare una legge su non so il vino perché a loro da fastidio.
Detto questo a mio avviso questo individuo dovrebbe in qualche modo emergere dalle masse e portare a se il maggior consenso possibile, per via del suo carisma e del suo essere giusto. Ok è utopico. Poi non la chiamerei dittatura poiché questa mia visione non sarebbe di certo contro il popolo che compone lo stato, nella mia idea il compito di governo è garantire il benessere della popolazione. Poi è ovvio che in ogni cosa ci sarà sempre qualcuno che è contro, ma ovviamente non lo perseguiterei, anzi cercherei di parlarci di capire le sue oppinioni e vedere se è possibile risolvere questo suo problema o spiegargli le mie ragioni in modo razionale, facendogli capire che alla lunga una decisione che inzialmente può sembrare negativa alla lunga porterà al suo benessere. Questa è la mia visione, che ritengo non dittatoriale, ma ripeto puoi anche non essere d'accordo e si può anche parlarne in altra sede. Inoltre come verrebbe decise le leggi? beh prima si cerca di capire quali sono i problemi che affliggono principalmente il popolo e poi si dialoga per vedere quale decisione è la migliore per risolvere tale problema.
Ok ho una visione assai utopica, sarà il mio amore per i lupi e quindi il vedere applicato il concetto di branco al governo e alla politica.
Minako85 : ovvio, non dico che quegli esperimenti siano giustificabili, ma mi sono messo nei panni di quegli uomini che in certo senso rappresentano una sorta di scienziato il cui unico fine è il progresso scientifico privo di legami con la morale, esami oggettivi. Tipo bestia nera degli X.men per intenderci.
Dark_Emperor : sono d'accordo con te. Visto poi la propaganda negativa fatta verso gli emigrati da parte del governo, sia di destra che di sinistra. Cosa che ricorda palesemente il periodo passato.
Ps ora faccio una provocazione: cosa ne pensate dell'omicidio fatto da parte dei partigiani nei confronti di mussolini e la sua compagna [colpevole solo di essere con lui] e dello scempio fatto con i loro cadaveri? A mio avviso è stato un atto deplorevole, poiché un uomo anche se colpevole va sempre e comunque processato, e quegli uomini che hanno compiuto il gesto sarebbero dovuti essere arrestati in quanto assassini. Questa è una mia analisi oggettiva se si considera il concetto stesso di legge e quello già detto da voi che l'omicidio è un atto deplorevole che va punito. Inoltre fu anche uccisa un innocente, ancor più deplorevole a mio avviso.
PS: anche a me piacciono i lupi. Solo che qui poco conta l'animalismo, ma suona meglio citare i lupi che mangiano e sono mangiati di Jin-Roh. E Oshii, a volte, mi fa paura, da quanto è... beh, diciamo poco fascista...
PS bis: E se questi oppositori continuano a non essere d'accordo, che si fa? Se le belle parole non servono a convincerli, e tutti restano convinti di essere nel giusto?
Ok è un discorso complesso ma il duce andava processato, è stato un atto barbaro che va comunque punito, se vogliamo essere rispettosi delle leggi è necessario che si faccia in tal modo.
Con il tuo quesito mi prendi sul vivo: è un po' come chiedere "è giusto dare la possibilità di non essere schiacciati a delle persone il cui unico scopo è quello di schiacciare gli altri"?
Purtroppo credo che la ragione sia una bugia umana e che l'unica soluzione alla violenza sia la violenza stessa.
Che poi la gente pisciasse sul cadavere del Duce e della Petacci penso sia comprensibile, vista *ehm* l'incazzatura. Mia nonna che era presente mi raccontò che la persona che infierì maggiormente sul corpo del Duce fù un'anziana signora, i cui tutti e 5 i figli erano morti in guerra.
Eppoi, parliamoci chiaramente, quante persone sentendo alla televisione parlare di assassini, stupratori, pedofili, ecc... non hanno mai detto "Spero che lo ammazzino!" o "Le persone come lui devono morire!".
Io, per quanto mi riguarda, ritengo un vero criminale non chi commette un crimine, quanto più chi commente un crimine e pensa pure di essere nel giusto.
"io sono contro chi impone il suo volere sugli altri e vieta la libertà però nel periodo fascista riscontro comunque alcuni aspetti positivi, [...] almeno nella prima parte non ci ho visto nulla di male"
E' verissimo, non vedo come si possa affermare il contrario, notoriamente il fascismo è salito al governo in modo pacato, liberale e non violento, e la sua gestione della cosa pubblica conseguente è stata il simbolo limpido e cristallino dell'equanimità e della tolleranza.
"la mia versione di governo è una sorta di impero con un uomo retto e forte che amministra con saggezza"
Una decrizione di Mussolini piuttosto calzante, devo ammatterlo; è noto fin dalla sua giovinezza che fosse un intellettuale illuminato e un filosofo sottilissimo, nonché arca profondissima di saggezza e senno.
"aiutato (l'uomo retto e forte. Ndm) da ministri specializzati nel loro ruolo e non messi su a caso"
Chi può negare che i membri del governo di allora non fossero il non plus ultra della creme de la creme dell'elite dei professionisti settoriali italiani di quel tempo?
"la mia visione che prevede anche l'eliminazione di due fazioni pilitiche in favore di una sorta di senato romano dove uomini e donne discutono di come risolvere i problemi dello stato a favore del popolo"
E' una verità inconfutabilmente storica, e sfido chiunque a dire il contrario - cosa che ritengo alquanto improbabile -, che il dibattito paritario fra i membri del governo fascista fosse una priorità, che le figure femminili politiche fossero uno dei capisaldi fondanti del partito e soprattutto del duce, e che a fronte di atti palesi di sabotaggio e di sovversione da parte di folli criminosi e reazionari, ogni atto del governo fascista fosse dettato da profondo senso civico e dall'amore delle istituzioni e del loro perfezionamento, in ultima analisi finalizzato al progresso dello stato di benessere dei cittadini e al raggiungimento di una condizione ideale di vita.
"E' forse una visione utopica ma io la vedo cosi"
No, non credo sia utopica. E' che al momento mi sfugge il termine esatto.
Ora, per essere un po' meno sottile, io mi riferivo al paradosso tra quello che attraverso le tue idee hai propugnato come tuo modello, e quella che è la tua valutazione positiva (nella bilancia) di un fenomeno storico che va contro il tuo stesso modello.
Un paradosso del tutto illogico, ma deliziosamamente grottesco.
PS
Ah, se posso, non prendertela a male, ma tendo sempre a essere sincero - cosa imperdonabile, me ne rendo conto -, forse dovresti approfondire un momento la tua conoscenza della storia dell'impero romano, dei suoi meccanismi politici e degli uomini che lo governavano e di come lo governavano e di come interagissero fra loro. Non si sa mai salti fuori qualche sorpresa.
PPS
In ogni caso, te ne do sinceramente atto, il tuo breve escursus sulle religioni lo trovo molto lucido e piuttosto fedele alla realtà intrinseca delle stesse - questo, detto senza ironia.
Chi finanziò Hitler?
Cercate in internet, non è difficile da trovare la risposta (e a smentire Tabezao con la sua risposta ufficiale delle industrie).
So' solo una cosa: come dice Dark_Emperor "non abbiamo vissuto in prima persona quel periodo storico" (aggiungo: in quel luogo), quindi le informazioni ci arrivano filtrate, e solo perchè i nostri nonni hanno vissuto quel periodo non vuol dire che il loro parere sia oggettivo o comunque non influenzato da alcune correnti di pensiero, anzi...
La storia la scrivono i vincitori.
OT
Se siete estremisti di sinistra, pensate ai gulag e alle morti in Cina (incluso il Tibet), nessun estremismo è buono.
@RyOGo "Se siete estremisti di sinistra, pensate ai gulag e alle morti in Cina (incluso il Tibet), nessun estremismo è buono."
quoto un pensiero che condivido in toto
Detto questo mi sarebbe piaciuta una risposta sulla mia ideologia di governo anziché delle battute. E per quanto riguarda Roma riguarderò ma mi risulta che il senato funzionasse circa in questo modo di principio,.
Dal dizionario dittatura: regime politico in cui tutti i poteri sono concentrati in un solo organo, individuale o collegiale, che li esercita al di fuori d’ogni controllo.
La forma di governo che prediligi è una dittatura, poco importa che sia giusta o meno. Riferendomi alla storia romana, il periodo di AUGUSTO è stato una dittatura.
A Kuro. "la mia versione di governo è una sorta di impero con un uomo retto e forte al potere che amministra con saggezza aiutato da ministri specializzati nel loro ruolo e non messi su a caso" se togli le parole impero e forte viene fuori un incrocio fra il primo governo Prodi e il governo Amato. Invece di farti passare per un birba dillo che sei uno di noi e stappiamoci un prodino.
Che l'uccisione di un dittatore, qualsiasi siano state le sue colpe, rientri nella barbarie lo può dire un giovane moderno e mediamente acculturato che non ha mai patito privazioni e non ha mai visto il suo paese ridotto ad un colabrodo dall'incapacità (manifesta fin dall'inizio) di quello che si autodefiniva un supergoverno. Se fossimo stati presenti all'epoca, tu forse ti saresti nascosto a casa mia per paura che la gente ti linciasse e io sarei andato a sputare su quel cadavere. Ma sono congetture fantasiose. Penso sia improponibile una lettura emotiva di un evento a cui non si è assistito. A differenza di Dark Emperor io non parto con l'idea che un criminale debba morire né vorrei che morisse. Ma in determinate condizioni, quando la sofferenza non è più compatita (nel senso di sentire il dispiacere per le perdite subite da altri) ma personale, allora non mi stupirei a pensarlo. A "pensarlo", non a farlo. Perché per fortuna la ragione esiste, non è una bugia, e frena le reazioni. Chiamatelo egoismo anaffettivo o come diavolo vi pare ma è davvero cosa rara il dispiacere estraneo alle nostre cose.
Comunque stiamo parlando di rese di conti interne ad un conflitto e di uccisione di un comandante in capo (per quanto riguarda la Petacci è altro conto, era una civile e non aveva altra colpa che quella di essersi innamorata della persona sbagliata), e le leggi che vigevano in Italia erano quelle di un regime che non aveva esitato a condannare a morte i suoi stessi esponenti (non dimentichiamo che l'uomo in questione aveva ordinato senza pensarci troppo la fucilazione del genero). Quindi pare un po' insensato parlare di cosa sarebbe stato legalmente giusto fare, se processare solo gli esecutori o la maggioranza di un popolo che se n'era stata per decenni in silenzio (ricordando anche il ricatto morale iscrizione al partito = lavoro).
Come dicono in pochi (ed è strano detto da me), "per fortuna venne De Gasperi".
A RyO (detto Ryogo). Non essere categorico, un po' di responsabilità nella scrittura della storia diamola agli storici. E anche ai nonni che ogni tanto si mettono a raccontare, come giustamente dici. Se la scrivessero i vincitori non ci sarebbero uno sproposito di testi e analisi sulla seconda guerra mondiale ma circolerebbe un singolo fascicolo. Il problema verrà quando mancheranno le testimonianze dirette. Resteranno i filmati e le registrazioni, quello è vero, ma è tutta un'altra cosa sentire le cose dalla viva voce delle persone che le hanno vissute.
Che siano esistiti uomini (e donne) fascisti rispettosi del prossimo e di chi la pensava diversamente da loro è indubbio (ma in quanto "uomini" e "donne", cioè persone, non in quanto fascisti), ci mancherebbe altro. Ma in quel caso si tratterebbe di educazione e indole, non di ideologia. E siccome le idee poche volte prendono forma di governo e quando lo fanno succede spesso un patatrack, bisognerebbe iniziare a pensare onestamente e limitarsi a quello (o prepararsi ad una guerra lampo contro Heidi e le sue caprette lanciarazzi -è un sogno ricorrente).
la frase è giusta perchè da un fumetto e basta non si puo imparare tutta la storia, ma allo stesso tempo il fumetto puo essere abbastanza utile
Sul fatto che la storia sia sempre stata scritta dai vincitori, a parte qualche eccezzione (per esempio le sconfitte del popolo d'Israele contenute nell'antico testamento erano riportete da scrittori isrealiti) è vero. Basti pensare ai ritrovamenti archeologici di tutti quegli antichi cilindri e tavole risalenti alle civiltà mesopotamiche ed egizia, dove venivano riportate tutte le vittorie e le conquiste dei loro eserciti e mai le loro sconfitte, che chiaramente venivano riportate da altri.
e chiaramente ognuno ha detto la sua versione.
Quel che voglio dire è che affermando che la storia la tramandano i vincitori confondete la cronaca degli eventi (chi ha in mano la telecamera -nei casi antichi il cuneo o lo scalpellino) con la critica scientifica (perché anche l'azione dello storico moderno si basa su criteri di comparazione ed estrapolazione -non è che prende un documento e te lo schiaffa in faccia senza studiarlo). Un esempio chiaro di quanto gli eventi abbiano diverso impatto a seconda del punto di vista è la parabola di Napoleone o quello di cui state discutendo adesso. Se fosse vero anche solo in parte e sempre il Goya non avrebbe dipinto la fucilazione dei popolani madrileni e Beethoven non avrebbe musicato il Fidelio. Non basta lo studio dei domunenti ufficiali ma serve anche l'indagine del mondo intorno agli eventi (per la storia antica per esempio si esaminano lo stile di vita della popolazione, quando se ne hanno tracce, che è anche un buon indicatore della situazione economica). Il fatto stesso che Pansa abbia scritto quei libri dimostra che la valutazione non è unica né unitaria (ma lui è un giornalista non uno storico -come non lo è Bocca-, lo storico serio non dovrebbe essere mosso da ripicche e controripicche nei confronti dei suoi ex amici o compagni di partito). Anche il fatto che, facendo un altro esempio, la "caduta del muro" venga solitamente presentata come atto liberatorio non evita allo storico (e anche alle persone comuni in verità) di incontrare molte testimonianze nostalgiche con cui integrare la descrizione dei fatti. Non viviamo più ai tempi della foglia di fico.
Bisogna analizzare i fatti, le testimonianze, sia dirette che indirette, i reperti, vedere vari punti di vista e sentire varie versioni, sia quelle dei vinti che dei vincitori, le idee a favore e le idee contrarie.
Io intendevo dire che nella storia potenze e governanti hanno sempre cercato di far credere quello che volevano loro. Hanno stabilito i fatti, anche se i fatti non erano veramente così. Uno storico non valuta un avvenimento solo in base ad un documento scritto dei vincitori, è chiaro. Guai se facesse il contrario.
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