Suzue Miuchi, l'autrice di Glass no kamen (La maschera di vetro), famosissimo in Italia soprattutto grazie alla serie tv più volte replicata negli anni 80 con il titolo Il grande sogno di Maya, ha rivelato che il momento di scoprire quale delle due protagoniste del suo manga interpreterà il ruolo de “La Dea Scarlatta” è giunto, e con esso la conclusione della serie.
La maschera di vetro, iniziato nel 1976 sulla rivista Hana to Yume di Hakusensha, è andato avanti in modo piuttosto travagliato, tanto che negli ultimi sedici anni l'autrice ha prodotto solo 5 volumi del manga, gli ultimi due pubblicati entrambi quest’anno. L'ultimo, il 44, si è piazzato immediatamente al primo posto nella classifica settimanale dei manga più venduti in Giappone, mentre l'editore ha venduto, tra tutti i volumi della serie, ben 50 milioni di copie del manga.
Dopo una pausa durata quattro lunghi anni, seguita al volume 42, Miuchi ha ripreso il manga sul numero di settembre 2008 (in vendita dal 26 luglio) del magazine costola Bessatsu Hana to Yume.
Il titolo originale, La maschera di vetro, si riferisce metaforicamente alla maschera che gli attori indossano in scena, e al fatto che tale maschera è fragile come il vetro: se gli artisti si distraggono la maschera può rompersi spezzando l'incantesimo. Nell'adattamento italiano dell'anime, invece, si fa leva sulle aspirazioni della protagonista Maya, devota al teatro e col sogno di diventare un'attrice professionista. La ragazza è in diretta competizione con la talentuosa rivale Ayumi Himekawa per arrivare un giorno a interpretare la parte de “La Dea Scarlatta”, leggendaria opera teatrale i cui diritti di rappresentazione sono in mano all'inflessibile ex-attrice Chigusa Tsukikage, rimasta sfigurata proprio durante la rappresentazione del pezzo.
L'autrice confessa di non aver pensato troppo, negli ultimi due anni, al suo manga, ma ora sente che è il momento concluderlo al più presto.
Il numero 44 fresco di stampa vede infatti Maya e Ayumi provare per l'audizione finale. In realtà, rivela l'editor dell'autrice, la scena finale della storia è già nella mente di Miuchi da oltre vent’anni.
Il popolare shojo ha ispirato nel 1984 la serie animata televisiva in 23 episodi prodotta da Eiken, disponibile in DVD Yamato Video, un remake del 1988 in tre OAV, pubblicato in DVD dalla defunta Shin Vision, e una nuova serie nel 2005-2006. Il manga è pubblicato in Italia da Star Comics/ Orion.
Per finire segnaliamo che la prima serie animata è attualmente in replica sul canale gratuito del digitale terrestre Rai Gulp, in onda con la opening originale giapponese; qui vi proponiamo, invece, la storica sigla italiana cantata da Cristina D'Avena:
La maschera di vetro, iniziato nel 1976 sulla rivista Hana to Yume di Hakusensha, è andato avanti in modo piuttosto travagliato, tanto che negli ultimi sedici anni l'autrice ha prodotto solo 5 volumi del manga, gli ultimi due pubblicati entrambi quest’anno. L'ultimo, il 44, si è piazzato immediatamente al primo posto nella classifica settimanale dei manga più venduti in Giappone, mentre l'editore ha venduto, tra tutti i volumi della serie, ben 50 milioni di copie del manga.
Dopo una pausa durata quattro lunghi anni, seguita al volume 42, Miuchi ha ripreso il manga sul numero di settembre 2008 (in vendita dal 26 luglio) del magazine costola Bessatsu Hana to Yume.
Il titolo originale, La maschera di vetro, si riferisce metaforicamente alla maschera che gli attori indossano in scena, e al fatto che tale maschera è fragile come il vetro: se gli artisti si distraggono la maschera può rompersi spezzando l'incantesimo. Nell'adattamento italiano dell'anime, invece, si fa leva sulle aspirazioni della protagonista Maya, devota al teatro e col sogno di diventare un'attrice professionista. La ragazza è in diretta competizione con la talentuosa rivale Ayumi Himekawa per arrivare un giorno a interpretare la parte de “La Dea Scarlatta”, leggendaria opera teatrale i cui diritti di rappresentazione sono in mano all'inflessibile ex-attrice Chigusa Tsukikage, rimasta sfigurata proprio durante la rappresentazione del pezzo.
L'autrice confessa di non aver pensato troppo, negli ultimi due anni, al suo manga, ma ora sente che è il momento concluderlo al più presto.
Il numero 44 fresco di stampa vede infatti Maya e Ayumi provare per l'audizione finale. In realtà, rivela l'editor dell'autrice, la scena finale della storia è già nella mente di Miuchi da oltre vent’anni.
Il popolare shojo ha ispirato nel 1984 la serie animata televisiva in 23 episodi prodotta da Eiken, disponibile in DVD Yamato Video, un remake del 1988 in tre OAV, pubblicato in DVD dalla defunta Shin Vision, e una nuova serie nel 2005-2006. Il manga è pubblicato in Italia da Star Comics/ Orion.
Per finire segnaliamo che la prima serie animata è attualmente in replica sul canale gratuito del digitale terrestre Rai Gulp, in onda con la opening originale giapponese; qui vi proponiamo, invece, la storica sigla italiana cantata da Cristina D'Avena:
E spero cheil copione non sia così scontato da fare interpretare la parte ad entrambe....
Evviva!
E' un manga che mi ha sempre attratto, ma che non ho mai degnato d'attenzione. Il fatto che finisca potrebbe convincermi a comprarlo!
Ah, parlando delle repliche dell'anime, da poco ne hanno iniziato la trasmissione alla sera su Rai Gulp
Contento che le cose stiano andando così
Attendo le altre 4
Infatti la Dea Scarlatta la interpreta Gatsu, non sapevi?
D'oh! Ho fatto spoiler! Scusate :/
A me aveva sempre ispirato curiosità e sapevo che non era concluso ma non sapevo fosse così vecchio.
@KamuiX quali sono le altre 4 notizie che gli appassionati di manga aspettano? XD
Glass no kamen è una storia che ho adorato, prima in versione anime e poi manga: trasuda entusiasmo e determinazione ad ogni pagina.
Peccato che gli ultimi volumi siano stati un po' spenti, mediocri IMHO: forse è veramente arrivato il momento di mettere la parola fine a questa storia, anche perchè non so come la Miuchi abbia potuto mantenere l'ispirazione per 30 anni.
Le figlie delle prime lettrici lo potrebbero leggere a loro volta OO
Questa notizia cade proprio a pennello con il numero di Glass no Kamen in uscita questo mese targato Orion.
Non vedo l'ora di leggerla tutta per intero in Italia.
@kanuix pure io sono curioso di saperle
eheheheh lo immaginavo che alla fine qualcuno me l'avrebbe chiesto
Oltre a quello citato, molti aspettano:
-la fine di Berserk
-la fine di Bastard
-la fine di One Piece
-la fine di X/1999
ma nessuno ha notato la manina fatata che ha disegnato questa sigla???!!! solo la sigla purtroppo, altrimenti l'anime sarebbe valso dieci volte tanto!
Comunque credo che questa volta un po' di fiducia gliela darò dopotutto sembra che si sia messa di buona volontà se ha fatto uscire due volumi (e a gennaio dovrebbe uscire l'altro in Giappone) in un anno.
Mi rimane un magone per vari giorni.....
Sigh!
Altroché
<center><object height="385" width="480"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/rqqbjTR-oxo&hl=it&fs=1&rel=0"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/rqqbjTR-oxo&hl=it&fs=1&rel=0" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="385" width="480"></object></center>
Sono monto contento della notizia si capiva ormai che la storia fosse agli sgoccioli ma questo non implicava un breve tempo di pubblicazione. Aspetto ora che la Star concluda anch'essa questo stupendo manga.
concordo su X/1999 e ,data la lentezza con cui Miura stà disegnando il manga, Berserk ( senza contare gl'ultimi capitoli eccessivamente allungati ).
Bastard non saprei dire sono indietro di uno o 2 volumi, e per di + seguo la deluxe ( almeno 6 mesi dopo la priva versione ).
Per One Piece invece no, per ora mi chiedo cosa accadra nell'immediato futuro o che saga sarà la prossima. è precoce chiedersi, ora, come andrà a finire.
One Piece però ci stona un pò? GLl mi pare siano serie che ci sono da ancora di più e non hanno un' uscita regolare! Poi boh!
La sigla si ^^, ma l disegno delle puntate non mi pare fosse affato male, anzi!
Ci sarebbe pure Five Star Stories tra i ritardatari, da menzionare.. oltre a serie come Detective Conan, Hajime no Ippo o Kochikame, che iniziano ad essere lunghine..
Quanti stereotipi e cliché per arrivarci, però...
Saluti
@Becar: nessuno spoiler, non ti preoccupare!
Sicuramente siamo vicini alla fine, ma sul fatto che questa avvenga così rapidamente ho qualche dubbio: la cara sensei la sta prendendo piuttosto per le lunghe e, se davvero non vuole scrivere un finale sbrigativo e approssimativo come ha dichiarato, è probabile che vada avanti ancora per un po'.
Comunque, a me basta che continui a pubblicare con regolarità fino alla fine della storia!
Non ci credo!
E io che pensavo che non l'avrei mai saputo, che sarei diventata bisnonna e avrei raccontato ai miei pronipoti di questa fantomatica donna che ancora scriveva un manga che non finiva mai!
O_O Oddio, oddio, oddio! Non ci credo ancora! >_> e finché non leggo la fine, almeno in Giappone, non ci crederò!
Però, 40 anni son tantini. Occupare tutto questo tempo per un opera secondo me è limitativo per un mangaka perchè forse non riesce a esprimere al meglio la sua arte in altre forme e in altre situazioni. E poi un bravo mangaka non si può giudicare da un solo manga ma da tutta la sua carriera.
Poi è impressionante anche il numero di copie vendute finora...certo, ci sono manga che lo hanno sorpassato (credo che Slam Dunk abbia venduto addirittura il doppio, se non erro), ma è un quantitativo veramente notevole per uno shoujo manga
Poi mi chiedo come mai l'autrice abbia in mente il finale da anni e sia caduta nel limbo per così tanto tempo...mah
Qualcuno sa esattamente orario e giorni in cui lo trasmettono su Rai Gulp, per caso
@ Kamui
pensavo ti riferissi solo ai quattro re delle pause (e invece ce ne sono solo due nel tuo elenco
@ Ichimaru
Maison Ikkoku è lo shoujo meno clichato che io abbia mai visto, ad esempio, ma ci sono anche altri shoujo che prendono gli stereotipi e ci ironizzano sopra, a dire il vero
Si hai ragione, in un primo momento volevo mettere anche altre opere di altri autori, ma mi sono limitato a quei manga che in un modo o nell'altro stanno diventando ancora più famosi a causa delle loro pause/interruzioni...
E Hunter x Hunter no
Dopotutto One Piece rientra più nella categoria "infinito" (così come Detective Conan e altri sulla stessa scia) che non in quella di "manga interrotto a tempo indefinito"...di Oda tutto si può dire tranne che non lavori, poveretto, che infila ogni settimana un nuovo capitolo pieno zeppo di disegni fin sull'orlo delle vignette
Hai ragione, ma mi sono limitato su quei manga che stanno facendo la storia delle pause/interruzioni/vendite degli ultimi vent'anni.
Pensa al clamore quando ci daranno notizie tipo: "Miura concluderà Berserk a breve"; oppure "la fine di Bastard è prossima"; ed ancora "il prossimo capitolo di OP che uscirà su shonen jump sarà l'ultimo dell'era dei pirati"; e infine "le Clamp hanno trovato un accordo e X verrà concluso.
Tutte le storie sentimentali fanno uso di cliché e stereotipi, quindi mi sembra un po' riduttivo giudicare uno shojo solo in questo modo; poi, ognuno ha i propri gusti e su questo non si discute.
@zettaiLara: hai ragione su "Maison Ikkoku", ma normalmente non viene considerato uno shojo!
"Il grande sogno di Maya" va in onda su Rai Gulp tutti i giorni in questi orari: 00,00 - 05,50 - 13,00 - 17,00 - 22,50.
L'episodio dovrebbe essere sempre lo stesso, tranne che alle 13 (episodio precedente).
Concordo sul fatto che Maison Ikkoku non sembra per niente uno shojo!
Comunque pensavo anche a RG Veda delle CLAMP...sarebbe uno shojo, ma io finora non vedo dove
In ogni caso concordo con la tua visione, non significa che i cliché e gli stereotipi sviliscano necessariamente una storia, dipende dal modo in cui vengono usati
Grazie mille per gli orari di Maya, già da stasera provo a guardare, sempre se non sparisce il canale come al solito
Maison Ikkoku non è uno shojo, è classificato come seinen.
Shojo privi di clichè? Mmm... "Versailles no bara", "Siamo in 11", "Zankoku na kami ga shigai suru", "Shichigatsu nanoka ni"... (gli ultimi due sono opere particolarissime a cui si accennava nei miei libri di testo di letteratura giapponese, ovviamente inediti in Italia)
Forse ho visto un episodio particolarmente significativo, ma se sono tutti così...beh, eccellente
Non vedo l'ora che esca il volume 43 che ho già prenotato in fumetteria per mia cugina, credo bene che sarà felice
@ Kotaro
"Maison Ikkoku non è uno shojo, è classificato come seinen"
Sigh...e io che per lunghi anni ho perseverato a credere in tutte le fonti che me lo riportavano come shojo, l'unico shojo uscito dalla matita della Takahashi
La parola finale e manga non possono stare nella stessa frase, a meno che uno non voglia avere una crisi di nervi che potrebbe culminare in un viaggio in Giappone per costringere l'autrice a darsi una mossa. Infatti, stiamo aspettando che la sensei si degni di renderci partecipi della sua decisione prima del prossimo millennio.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.