
Il punto è che l'industria del manga giapponese è diversa ad esempio da quella americana, dove un editore possiede i diritti sui suoi personaggi e poi ne affida "l'utilizzo" a un vario numero di disegnatori e sceneggiatori. Nonostante l'industria del manga giapponese sia ancor più vasta di quella americana, essa è completamente incentrata sul creatore. Gli editori decidono costantemente cosa pubblicare e cosa scartare, ma non possono sostituire il disegnatore o lo sceneggiatore di una particolare serie. Per fare un esempio, tantissimi artisti hanno dato vita alle storie dei supereroi Marvel nel corso del tempo, invece Dragon Ball è sempre stato portato avanti da Akira Toriyama, così come Rumiro Takahashi ha creato l'intera serie di Inuyasha.
Se l'autore originale di un manga non è più in grado di lavorare, ci sono due possibilità logiche, che, peraltro, si sono già verificate in passato. Ci sono stati casi in cui la mancanza di materiale ha causato un repentino arresto della produzione dell'anime. Ad esempio, l'anime Twelve Kingdoms di Fuyumi Ono si fermò a quarantacinque episodi dopo aver completamente esaurito il materiale da adattare. Altro caso riguarda l'autrice Kaoru Kurimoto, morta poco dopo la messa in onda di un anime tratto da una delle sue opere, Guin Saga.

In un caso unico, la mangaka Kaoru Tada morì nel '99, lasciando incompiuto il suo acclamato Itazura na Kiss. Ciononostante, quando nel 2008 la serie cartacea venne trasposta in una serie TV animata, col consenso del marito della defunta autrice, essa mostrò il finale che la Tada aveva pianificato, ma che non riuscì mai a scrivere.
Se quindi il creatore di un manga molto importante dovesse morire - speriamo di no - i produttori e le emittenti cercherebbero probabilmente di continuare l'anime, per poter così soddisfare i fan, omaggiare l'autore e, ovviamente, continuare a trarne profitto. Tuttavia, non esiste alcuna certezza, va chiarito, infatti, che comunque l'ultima parola spetta sempre all'autore, ovvero al legittimo detentore dei diritti dell'opera.
Penso poi che dipenda anche dal tipo di storia. Se è un anime episodico come Sazae-san, Doraemon o Shin-chan, penso che lo staff dell'anime possa creare tranquillamente nuovi episodi anche senza l'autore originale (in fondo è quello che accade con i cartoon di Hanna e Barbera, no?), mentre invece se è una storia lunga e pensata con un inizio e una fine l'unica, purtroppo, sarebbe l'interruzione, non essendoci il finale pensato dall'autore originale.
Quando si esaurisce il materiale è sempre così, è lo studio che da un finale alla serie per evitare di aspettare i nuovi sviluppi del manga.
Immagino sarebbe lo stesso anche in caso di morte.
Egoisticamente parlando speriamo che prima finiscano le loro opere
Poi parallelamente, toccando ferro, se dovesse venire un colpo agli autori che sfornano un capitolo all'anno beh, sarebbe un bel problema, pause su pause..
In sostanza è meglio che tutti non strafacciano, e si godano un po' di più la vita, onde evitare malattie da stress e morti da troppo-lavoro..
speriamo continui...
Per quanto riguarda Itazura na Kiss si trattava comunque del finale che l'autrice aveva progettato prima di morire. Se si tratta di una serie con una storia che si sviluppa nel corso del tempo seguendo un'unica trama non penso che questo accada.
Però penso che il modo di pensare giapponese in questo caso sia migliore di quello occidentale, preferisco vedere serie incompiute (o compiute da altri in casi estremi con il consenso di parenti) piuttosto a stravolgimento di storie e personaggi tipici dei fumetti infiniti occidentali.
Comunque concordo con coloro che dicono che nel caso della morte di un mangaka, la speranza di vedere il finale del suo manga risiederebbe nel rispettivo anime, anche se ovviamente non sarebbe la stessa cosa purtroppo...
Di mangaka che stavano male e dei quali non si è saputo più nulla ero a conoscenza di Katsura Hoshino, si è ripresa? Inoltre il povero Koji Inada spero che si rimetti al più presto, mi dispiacerebbe che peggiori. Beet Vandel Buster non mi è piaciuto molto, ma dato che ha disegnato Dai - La grande avventura è un mangaka che ammiro e stimo molto
Comunque anch' io spero che restino ancora per molto tempo a regalarci emozioni i nostri mangaka di fiducia, come si definisce Adachi (
A legger il titolo a domanda, ho risposto subito fra me e me "E Doraemon ve lo siete dimenticato"?
Mi spiego meglio citando alcuni fumettisti occidentali:
Herge o Schulz in vita hanno espresso chiaramente che il personaggio morisse con loro. Discutibile? Forse, ma i personaggi sono loro, o come diceva Herge “Tintin sono io”.
Viceversa un Pratt ha affidato a una fondazione il compito di proseguire (con la serie "gli scorpioni del deserto" più che con Corto Maltese)
Pensandoci prima possono decidere e i fan, per quanto orfani delle opere non possono far altro che adeguarsi
Detto questo penso che tutto dipenda dal tipo di anime. Come avete già detto se è un'anime con episodi autoconclusivi, secondo me si potrebbe continuare a produrre... mentre,se un'anime è più complesso, prima si dovrebbe vedere se una fine fosse già stata scritta, poi di dovrebbero chiedere i diritti ai parenti più stretti (mariti, figli, genitori...) e se,i diritti verrebbero ceduti alllora si potrebbe continuare l'anime. Altrimenti io penso che andrebbe interrotto immediatamente, anche se mi dispiacerebbe vedere un'anime che amo esseree interrotto bruscamente!
Se una di queste due dovesse avere una sorte simile (più il primo in realtà) sarebbero davvero cavoli amari!
Che poi molti mangaka che godono di ottima salute non procedano lo stesso..beh, è un'altra storia (chi ha detto Garakame??
Penso comunque che l'ultima parola spetti agli autori stessi per evitare che le esigenze commerciali prendano il sopravvento sul valore dell'opera.
Come ha detto prima Kotaro, se l'Anime tratta ogni volta di episodi differenti, riescono ad arrangiarsi anche lo staff della serie animata. Se invece l'Anime segue una story-line precisa, in caso venisse a mancare il creatore di quella serie, non sarebbe possibile continuare.
Speriamo che non succeda nulla a nessuno.
Io poi me li sono sempre immaginati in qualche bunker blindato sotteraneo al riparo da tutto e tutti guardati a vista da delle guardie con le giubbe con il simbolo del pirata di shonen jump!
Nei comics americani la mano e il modo di pensare dell'autore si fanno sentire in maniera molto piu' marcata: ad esempio si potrebbe a fare un confronto col Daredevil classico di Stan Lee,quello di Frank Miller degli anni 80 e quello dei primi '00 di Bendis.
@marco: "Herge o Schulz in vita hanno espresso chiaramente che il personaggio morisse con loro."
Vero;bisogna anche dire che Schulz lotto' duramente contro i syndicates per questo diritto insieme ad altri cartoonist come Watterson;non a caso molte strisce classiche come Popeye continuano a essere pubblicate nonostante la morte del loro creatore.
Comunque tornando in argomento io credo che debba essere il creatore dell'opera a decidere il suo destino in caso di dipartita.Inoltre vale anche quanto detto da Kotaro: un anime con una struttura episodica chiusa e' piu' facile da gestire in casi del genere,mentre in caso di continuity stretta le possibilita' di fare disastri si moltiplicano.
Viceversa, ci sono anche giapponesi a cui viene affidato un "marchio": i tanti manga di Gundam o quelli con i personaggi di Nagai sono i primi due esempi che mi vengono in mente, di sicuro ce ne sono altri.
Beh, questo è il mio pensiero.
Di conseguenza, un fattore che non amo del fumetto occidentale è che i personaggi hanno più un autore fisso, quindi il loro carattere ed i minimi dettagli possono variare di autore in autore, ma mi spiace, non è questo ciò che vorrei da un fumetto.
Comunque @ Nari
Io sto proprio dalla tua parte e ti quoto rispetto a ciò che molti han detto, e ciò che i mangaka dovrebbero insegnare ai loro "allievi" o aiutanti ad apprendere il loro stile per riuscir così a finire la storia iniziata da un maestro, qualunque esso sia, dopo che egli sia diventato impotente. Purtroppo trovo la cosa errata e lo dico a malincuore solo perchè molti la pensano così. Il Toriyama ha inventato e creato Dragon Ball? Perchè allora far creare delle storie di Dragon ball, seppur dopo la sua fine, ad altri autori?
E la cosa che mi ha fatto star male è stata anche Dr. Slump, che quando mi comprai tutta la serie a colori (quella delle 8 sottilette) scoprì a malincuore che si trattava di un' opera firmata dal maestro Nakatsuru, un altro autore, che nulla centrava con il Toriyama e il suo umorismo inimitabile!
Preferisco piuttosto che rimanga incompleta un' opera, che venga affidata ad altre mani straniere
Spero comunque che non si vengano mai a creare situazioni del genere in futuro, soprattutto con qualche serie a cui sono molto legato, sarei molto combattuto
Togashi non è morto, ha solo reso altalenante le uscite del suo HxH per motivi sia di voglia che di malattia o altro...
Toccando ferro su ferro, penso che il mondo sarebbe stravolto se dovesse morire Eiichiro Oda...
Nonostante McFarlane detenga i diritti di Spawn e dei suoi personaggi, le sceneggiature e i disegni sono stati affidati ad altri, cosa che nei manga non succede.
@jabawack
concordo in pieno, un saluto al maestro Ishikawa, il suo Getter Arc è un esempio di manga che non potrà mai essere concluso nonostante gli appunti da lui lasciati.
Direi che la differenza maggiore tra i Manga e i Comics è che per i primi, nonostante gli autori non abbiano i diritti, difficilmente vedremo qualcuno sostituire l'autore ai disegni/storie, mentre per i secondi spesso si ricordano cicli di storie sceneggiati da alcuni autori in particolare (Alan Moore, Miller etc.) anche perchè si contano sulla punta delle dita le collane con un inizio e una fine (graphic Novel escluse ovviamente).
E non è vero che si contano sulla punta delle dita le collane iniziate e finite, è così solo per le serie supereroistiche Marvel e DC. Vediamo qualche nome a mente: Cerebus è iniziato ed è finito. Sandman idem. Invisibles. The Filth. Preacher. Shade. 100 Bullets. Y the Last Man. Seekers. Transmetropolitan. The Maxx. E queste solo le prime che mi sono venute in mente, ce ne sono tante altre.
Poi che X Men, Spiderman ecc ecc siano infiniti siamo d'accordo, ma ripeto: è così solo per le serie Marvel e DC.
E comunque, meglio non fare pensieri tristi, dai!
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