Riportiamo dalle pagine di Supereva un’intervista ad Alessia Mainardi, giovane scrittrice e cosplayer.

Alessia Mainardi 01Presentati.
Cominciamo dalle cose ovvie: ho 25 anni, vivo a Parma e sono disabile, infatti sono affetta da una malattia rara nota con il nome di Atassia di Friedreich.

Scendendo nei dettagli posso aggiungere di aver frequentato l’istituto d’arte, dopo una serie di rocamboleschi cambi di indirizzo di studio causati da motivi personali, quindi amo molto il disegno, passione che si è tramutata nel mio amore per gli anime e manga giapponesi.

Questa realtà mi ha introdotto nell’ambiente delle fiere dei fumetti e quindi del cosplay, che pratico come hobby da più di sei anni.

Lo amo molto visto che, oltre ad avermi fatto conoscere molti degli amici e amiche che hanno prestato il loro volto, cuore e carattere ai personaggi dei miei libri, mi dà anche la possibilità di fare una riabilitazione costante per conservare le mie capacità manuali spaziando dalla sartoria, alla creazione di gioielli e accessoristica varia.

Il tutto condito da un pizzico di recitazione e modeling per realizzare servizi fotografici studiati appositamente per i personaggi che interpreto.

Ovviamente amo molto la lettura, sono un’appassionata di archeologia, specialmente l’egittologia, e mi interesso di storia in generale, con una predilezione per il periodo celtico in cui la tradizione fantasy affonda le sue radici, la storia dei Tudor e il ‘700 francese.

Insomma i miei gusti abbracciano molteplici campi, senza una direzione precisa se non quella di seguire di volta in volta ciò che attrae la mia curiosità. Amando viaggiare e scoprire sempre qualcosa di nuovo lascio che siano i miei sogni e le mie passioni a dettare la strada per le mie mete concrete o immaginarie. È questo che cerco di catturare e trasmettere nei miei scritti!

Quando nasce la tua passione artistica?
È nata con me. Fin da bambina adoravo disegnare ed inventare storie fantastiche che ero io a raccontare a mia nonna e non viceversa. Crescendo, la mia passione artistica si è semplicemente sfaccettata seguendo vari campi, fino a farmi individuare il modo migliore per esprimermi ovvero... la scrittura!

Com’è il tuo rapporto con il mondo radiotelevisivo?
Un rapporto ai minimi termini direi. Amo moltissimo il cinema, i film e alcune serie di telefilm, così come la musica, in particolare quella celtica o le colonne sonore, ma per il resto devo ammettere che la programmazione radiotelevisiva soddisfa davvero poco i miei gusti.
 
Qual è il tuo programma preferito?
A parte quelli di approfondimento scientifico/storico/archeologico come SuperQuark, Ulisse o Voyager quello che preferisco è senz’altro ‘Alle Falde del Kilimangiaro’ che permette di viaggiare in ogni parte del mondo semplicemente accedendo la tv. Ed è qualcosa di splendido visto che, a causa della mia disabilità, ci sono luoghi che non potrò mai visitare di persona.

Alessia Mainardi 02

Qual è il canale televisivo che guardi più frequentemente?
Ogni canale offre al massimo un programma di mio gusto, quindi non ce n’è uno che guardo più degli altri.

Perché?
Come sopra. Nessun canale fra quelli ‘tradizionali’ offre prevalentemente i programmi che amo, per cui mi è impossibile stabilire una netta preferenza.

Quando nasce la tua passione per i cartoon?
Anche qui la risposta è prestissimo, da bambina di 4 o 5 anni. Appena ho cominciato a guardare la tv, cartoon come ‘Mila e Shiro’, ‘Holly e Benji’, ‘Lady Oscar’ e ‘I Cavalieri dello Zodiaco’ mi hanno trasportato nel loro universo. Anche se devo ammettere che le saghe sui ‘robottoni’, così comuni tra fine anni’80 e inizio ‘90, mi hanno sempre lasciato piuttosto indifferente.

Il tuo cartoon preferito?
Senza dubbio ‘Lady Oscar’.

Perché?
Un’eroina del ‘700 che si batte con la spada meglio di qualunque uomno, bellissima, e con una storia d’amore dolcissima e struggente come può non piacere? Io sono sempre stata un maschiaccio e Lady Oscar ha sempre rappresentato la somma di tutto ciò che mi attirava. Il mio hobby di cosplayer è in gran parte ‘colpa sua’ perché è ciò che mi ha dato la scusa per potermi calare nei suoi panni anche solo per il tempo di una fiera. E il suo coraggio e la sua audacia sono sempre stati una fonte di ispirazione per chi come me, anche se non con una spada, combatte ogni giorno.

Alessia Mainardi 03Hai un sito web?
Sì, è: www.avelion.it.

Perché è nato?
È nato come bacheca per la mia trilogia fantasy che, essendo in autoproduzione, è difficile da reperire. Il web mi ha offerto la possibilità di far conoscere ciò che scrivo molto oltre i confini della mia città o le fiere a cui partecipo.

Presenta il tuo sito.
Il sito vi porta nel mondo di ‘Avelion’, ovvero dove si svolge la saga fantasy da me creata. Ci sono sinossi, approfondimenti, la possibilità di leggere alcune pagine dell’inizio di ogni libro, disegni dei personaggi realizzati dalle bravissime illustratrici, così come tutti i video e le scan delle varie interviste e presentazioni. Inoltre offre la possibilità di ordinare i libri con una semplice mail e vederseli recapitare a casa tramite spedizione postale, cosicchè chiunque voglia possa entrare nel mondo di Avelion.

Di cosa ti occupi attualmente?
Come si dovrebbe già essere capito, sono una scrittrice. Essendomi preclusa una normale attività lavorativa a causa della mia disabilità ho deciso di fare della mia più grande passione lo scopo della mia vita, riversandoci tutte le energie e la determinazione che posseggo.

Progetti futuri
Dopo la trilogia di Avelion, il cui terzo volume sarà disponibile da metà giugno, probabilmente mi dedicherò ad una nuava saga incentrata stavolta sul fantastico, unito all’archeologia e ad un pizzico di fantascienza.

Sogni nel cassetto?
Credo fermamente che i sogni vadano realizzati a tutti i costi, quindi non li lascio nel cassetto. Li trasformo in progetti e pian piano faccio del mio meglio per renderli reali.