Takaaki Mitsuhashi nei panni di Gendo - politici otakuTokyo - Il quarantenne ex giornalista economico Takaaki Mitsuhashi è in lizza come candidato al consiglio comunale della città di Tokyo, per le elezioni che si svolgeranno durante l’estate.

Il politico è un amante di anime e manga e, durante la campagna elettorale, non ha di certo nascosto questa sua passione: nelle strade cittadine si è  fatto accompagnare da vallette in cosplay (vedete il video qui sotto), ma soprattutto il party elettorale, culmine della campagna politica, è stato organizzato in cosplay, per di più nella sede centrale del Partito Liberal Democratico a Tokyo.

L’ex giornalista, per l’occasione, si è calato nei panni di Gendo, celebre personaggio della fortunatissima serie Neon Genesis Evangelion della Gainax.

Alla festa hanno partecipato oltre duecento persone, tutte rigorosamente in costume, che hanno passato piacevolmente la serata tra una canzone al karaoke e altre attività ricreative.

Non fatevi ingannare, Mitsuhashi è una persona seria, che in passato non ha mancato di realizzare dettagliate analisi economiche.



Campagna elettorale di Takaaki Mitsuhashi ad Akihabara di fronte al Gundam caffè, con tanto di vallette in cosplay:




Per un politico virtuoso, che mette in buona luce la sua passione, ve n’è un’altro che, al contrario, mette in cattiva luce se stesso, venendo bollato come otaku.

Satoshi Arai - politici otakuIl neo ministro per la Strategia Nazionale Satoshi Arai ha ammesso che alcuni suoi acquisti di volumi di manga sono stati inseriti nella voce “spese ufficiali”. Arai afferma: “Sono dispiaciuto che siano state iscritte delle spese così inappropriate”, ma poi tenta di discolparsi, dicendo: “Si è trattato di un errore”.

Fatto sta che le ricevute per trenta volumi sono state inserite nel suo conto spesa, ed è trapelato che nel novero erano inclusi cinque volumi dello shoujo Paradise Kiss, per un ammontare di 4.495 yen (all’incirca 42 euro), e la serie manga, per gli amanti del vino, Kami no Shizuku / Les Gouttes de Dieu.

Gli acquisti sono venuti alla luce poiché il ministro è accusato di evasione fiscale e gli viene imputato di aver stabilito la sede della sua organizzazione per la raccolta di fondi elettorali, nel condominio in cui abita, al fine di evitare di pagare le tasse e per giunta l’affitto. Il Partito Democratico giapponese smentisce che via sia stata alcuna attività illecita.