Il robot si chiama Yotaro e simula i comportamenti di un bambino vero, dovrebbe convincere i genitori dubbiosi.
Bisogna correre ai ripari perché nel 2050 il 40% della popolazione giapponese avrà più di 65 anni

TOKYO - Provare a fare i genitori, senza impegno, e vedere l'effetto che fa. Per riuscire nell'impresa ci vuole un bel neonato finto che prende panni, e pannolini, di quello vero. In Giappone lo hanno fatto sul serio per convincere le coppie dubbiose a fare il grande passo: ora c'è un robot, che si chiama Yotaro, "nato" per incrementare il tasso di procreazione del paese, che è tra i più bassi del mondo.
Il “padre” di Yotaro, come si definisce Hiroki Kunimura, il responsabile del team dell'Università di Tsukuba che lo ha messo al mondo, ha spiegato che le emozioni a cui reagisce il robottino sono state inserite in un computer che le miscela e le rende vicine a quelle vissute da un neonato in carne e ossa.
«Credo che le coppie, soprattutto quelle che lavorano, non abbiamo molte possibilità di avvicinarsi ai neonati. Abbiamo notato che tutte le volte che abbiamo mostrato Yotaro in pubblico le persone lo avvicinavano come se fosse vero, manifestando lo stesso tipo di attenzioni e di emozioni».
Vi invitiamo a leggere il seguito sul sito web corrieredellasera.it, da cui è tratto l’articolo originale.
Yotaro, il neonato robotico
Guance over-size, occhioni blu luminosi, viso di silicone che si illumina: ecco Yotaro.
Il suo viso è realizzato con silicone semi-trasparente, viene illuminato da un retroproiettore connesso a un computer, per simulare pianto, raffreddore (con tanto di naso che cola), sonno e sorriso. Il tutto connesso a uno speaker per far parlare il robot attraverso i tipici versi di un bambino.
Una versione evoluta di "Baby Mia", per rendere chiaro il concetto a chi è cresciuto negli anni '80.
Yotaro è in grado di simulare alcune espressioni e muovere braccia e gambe in base a quale zona del volto viene toccata, grazie a una serie di sensori tattili che gli consentono anche di cambiare atteggiamento in base a come e quante volte viene toccato. In realtà, non è munito di braccia e gambe vere e proprie, ma di alcune appendici che muovono la finta coperta nella quale si trova avvolto, simulando i movimenti di un neonato nel suo lettino.
Bisogna correre ai ripari perché nel 2050 il 40% della popolazione giapponese avrà più di 65 anni

TOKYO - Provare a fare i genitori, senza impegno, e vedere l'effetto che fa. Per riuscire nell'impresa ci vuole un bel neonato finto che prende panni, e pannolini, di quello vero. In Giappone lo hanno fatto sul serio per convincere le coppie dubbiose a fare il grande passo: ora c'è un robot, che si chiama Yotaro, "nato" per incrementare il tasso di procreazione del paese, che è tra i più bassi del mondo.
Il “padre” di Yotaro, come si definisce Hiroki Kunimura, il responsabile del team dell'Università di Tsukuba che lo ha messo al mondo, ha spiegato che le emozioni a cui reagisce il robottino sono state inserite in un computer che le miscela e le rende vicine a quelle vissute da un neonato in carne e ossa.
«Credo che le coppie, soprattutto quelle che lavorano, non abbiamo molte possibilità di avvicinarsi ai neonati. Abbiamo notato che tutte le volte che abbiamo mostrato Yotaro in pubblico le persone lo avvicinavano come se fosse vero, manifestando lo stesso tipo di attenzioni e di emozioni».
Vi invitiamo a leggere il seguito sul sito web corrieredellasera.it, da cui è tratto l’articolo originale.
Guance over-size, occhioni blu luminosi, viso di silicone che si illumina: ecco Yotaro.
Il suo viso è realizzato con silicone semi-trasparente, viene illuminato da un retroproiettore connesso a un computer, per simulare pianto, raffreddore (con tanto di naso che cola), sonno e sorriso. Il tutto connesso a uno speaker per far parlare il robot attraverso i tipici versi di un bambino.
Una versione evoluta di "Baby Mia", per rendere chiaro il concetto a chi è cresciuto negli anni '80.
Yotaro è in grado di simulare alcune espressioni e muovere braccia e gambe in base a quale zona del volto viene toccata, grazie a una serie di sensori tattili che gli consentono anche di cambiare atteggiamento in base a come e quante volte viene toccato. In realtà, non è munito di braccia e gambe vere e proprie, ma di alcune appendici che muovono la finta coperta nella quale si trova avvolto, simulando i movimenti di un neonato nel suo lettino.

A me fa senso 'sto robot col faccione extra-size, e non mi porterebbe mai a cambiar idea se fossi fermamente convinto di non voler figli! Un ancora-non-padre amante della tecnologia potrebbe rimanerne affascinato ma non cambierebbe idea, ma semmai ne adotterebbe uno a casa
Certo però che è spaventoso quello che riescono a fare. I giapponesi non hanno limiti.
Se serve a qualcosa che lo usino pure, ma io non ci vedo questa gran utilità. Un bambino non è certo un computer.
Chissà se questo "neobot" (fusione neonato + robot
Pienamente d'accordo con Grifis 666, peccato che non accadrà mai nemmeno per 10 minuti...
I figli non sono robot e non rimangono neonati per tutta la vita.
Se un neonato robot 'piange' tu puoi staccare la spina e tornare a fare quello che facevi prima, se un neonato vero piange, devi accudirlo e comprendere se ha dei malesseri.
A parte questo....la genialità dei giapponesi è impressionante
Comunque si tratta pur sempre di un tentativo per aumentare il tasso delle nascite. I Giapponesi sono notevolmente diversi da noi: magari quel robottino che potrebbe sembrarci una fail pazzesca per loro potrebbe essere invece la soluzione a tutto questo.
In fondo quali altri metodi avrebbero potuto ideare? Imporre una legge che obbliga a tutti i ragazzi/e mariti/mogli di sfornare bambini a manetta tutti i giorni? Non mi sembra proprio il caso.
L'idea è carina, ma penso sia più utile fare da baby sitter per un giorno intero (notte compresa) ad un bambino vero, vedendo veramente tutte le cose che ti possono capitare, piuttosto che utilizzare questo robot...casomai organizzerei visite negli asili nidi, per fargli apprezzare veramente un neonato, perchè penso sia più una cosa a livello sentimentale che pratico, spiegandomi meglio, penso che sia più facile che si convincano tenendo un bambino vero in braccio che giocando con il robot......poi è veramente, ma veramente brutto XD
Non lo so, non mi sembra una gran soluzione per risolvere il problema..finzione e realtà per quanto si possano avvicinare sono sempre e comunque differenti!
E avevano un corpo!
Esattamente, secondo me l'idea è carina ed è anche fatta in buona fede, però il robot è fatto male, troppo poco realistico per sembrare un bambino vero.
I bambini non si limitano a piangere o sorridere quando li si accarezza, bisogna anche allattarli, prenderli in braccio, cambiargli i pannolini e molte altre cose impossibili da fare con un robot del genere perchè troppo semplice e privo di un corpo.
Insomma, l'idea ci poteva stare, ma la realizzazione è pessima.
Purtroppo a causa dell'avidità di "alcuni" il problema che da una situazione del genere si viene ad originare è che tale situazione di abbondanza di lavoro non farebbe altro che generare movimenti migratori di popolazioni meno "socialmente evolute" che riporterebbero la situazione punto e a capo, anzi come sta accadendo anche da noi, l'abbondanza di manodopera non specializzata non farebbe altro che saturare il mercato del lavoro portando a retribuzioni ancora minori. Oltre che alla crescita incontrollata di quella fascia di popolazione di ceto medio basso che proprio in virtù dei lavori a bassa specializzazione ed alta consunzione fisica, porterebbe ad un ulteriore appesantimento delle spese sanitarie ed assistenziali.
La crescita zero non è l'incubo che vi cercano di spacciare, anzi...è solo che determinate correnti di pensiero, dai grandi capitalisti ai movimenti nazionalistici, passando per buona parte delle organizzazioni religiose hanno tutto l'interesse ad avere come bacino d'utenza delle masse non acculturate e sottopagate in cui serpeggia costantemente lo scontento, tenuto a bada da "distrazioni di massa", da poter impiegare per esercitare pressione su qualsivoglia forma di governo per poter così estorcere favori e vantaggi...esempio perfetto la Chiesa, ed ho detto tutto.
Quel che mi stupisce è sempre l'enorme importanza che i giapponesi (giustamente) riconoscono alla natalità.
è una cagata pazzesca se intesa come incrementatore di nascite, la coppia lo "accudirà" i primi 5-6 giorni e poi lo getterà nel ripostiglio.
l'unica cosa che incrementerà saranno i soldi in tasca di chi l'ha inventato
Tuttavia cred che si apiù utile come mezzo di ricerca che come invogliatore..
Sarò catastrofista, ma fra bambini robot e matrimoni con cuscini, lo stato di alienazione è parecchio avanzato.
Se stanno diventando vecchi, il vero motivo del calo delle nascite, sono principalmente 2 fattori.
1)il sistema educativo e la mentalità di totale competizione giapponese, i giovani diventano stressati e psicotici da subito, quindi immagina se poi hanno tempo e il desiderio di avere dei figli, visto che hanno già il cervello che fuma solo per la loro vita personale.
2)proprio quel sistema di vita fa suicidare un sacco dei loro giovani, da adolescenti a trentenni, quindi perdono proprio le nuove generazioni.
I giovani italiani invece preferiscono ammazzarsi collaborando con incoscienza e stupidità.
@ ICHIGO-KON: mi hai fatto morire dalle risate!! LOL
@ Grifis 666: la tua proposta è ineressante e in Italia avrebbe successo. éeccato che il marito giapponese in età giusta per far figli, tra le 20 e mezzanotte difficilmente è a casa: o è ancora in ufficio, o sta bevendo con i suoi colleghi.
i giappi sono proprio come doraemon se ne inventano una per ogni idea che gli passa per la mente
Yotaro non è altro che la versione umana del Tamagochi, che non può certo riprodurre realmente le emozioni e le soddisfazioni che può dare un cucciolo vero, è poco più di un videogioco! Insomma, è soltanto un gadget...
Non credo proprio che una cosa simile possa aumentare le nascite, al massimo le diminuirà...^^''
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