Ikea Otaku RoomI più spiritosi penseranno: c'è da brossurarsi da soli i volumetti mettendo le pagine in fila? Cosa che talvolta non riescono a fare bene nemmeno le case editrici; oppure c’è da scriversi e disegnarsi il manga da soli, armati di carta e pennino? Cosa che talvolta non sanno fare gli stessi mangaka. Non è ovviamente così, ma più semplicemente la nota catena di negozi Svedese ha deciso di realizzare alcuni suoi prodotti con un design in stile manga.

Ikea, nel suo catalogo di febbraio 2010 ha lanciato una collezione chiamata "Charlotta", disegnata da tale Åsa Ekström, che a 13 anni decise di diventare una mangaka. Prima di lavorare per la catena, nel biennio 2007/2008, Ekström ha pubblicato alcuni suoi lavori sulla rivista manga Svedese Shojo Stars, della casa editrice Manga Media; oltre ad aver Ikea Gothic-Loli Roomcollaborato con la stessa casa editrice prima e dopo la pubblicazione dei suoi progetti; nel 2006 i suoi manga sono stati inseriti nel The Mammoth Book of Best New Manga, una pubblicazione Inglese, che si occupa di talenti emergenti, della casa editrice Running Press.

Negli anni '70 e '80 Ikea tentò di espandersi nel mercato nipponico, aprendo nuove succursali fuori Tokyo, ma fu un fallimento; al contrario col nuovo tentativo di rientro, nel 2006, arrivarono molti consensi, che permisero di aprire cinque sedi in tutta la nazione. In particolare, quello di Saitama dispone di stanze per otaku e gothic lolita, attrezzate con la collezione "Charlotta" e action figures della Bandai e manga sugli scaffali, tra cui Gantz.

Qual'è la situazione in Italia? Anche un Ikea di Roma ha cominciato a vendere manga, comics americani e action figures.