Aggiornamento del 10/12/2010

Si allunga la lista di case editrici che boicotteranno il Tokyo Anime Fair per protesta contro il contestato Decreto d'Ordinanza sulla Sicurezza dei Giovani riproposto nei giorni scorsi dal Governo Metropolitano di Tokyo.

A Kadokawa si aggiungono infatti altre 10 case editrici tra le quali alcuni dei "nomi" più importanti del settore come Shueisha, Kodansha, Hakusensha, Akita Shoten, Shonen Gaosha e LEED Publishing.


Notizia del 09/12/2010

Logo KadokawaShinichiro Inoue, il presidente di Kodakawa Shoten (grande compagnia di media giapponese), ha rivelato, la scora settimana, sul suo account di Twitter che la sua compagnia ha deciso di cancellare la propria esposizione al Tokyo Anime Fair (TAF) del prossimo anno. Inoue ha affermato che la sua azienda non può accettare la posizione che Tokyo ha assunto nei confronti delle persone che lavorano nell'ambito dei manga e degli anime.

In particolare ciò è dovuto alla decisione da parte del governo metropolitano di Tokyo di proporre il nuovo Decreto d'Ordinanza sulla Sicurezza dei Giovani, conosciuto anche come decreto anti-lolicon, di cui abbiamo parlato poco tempo fa.

Il 29 novembre tre gruppi che si occupano di manga, la Japan Cartoonists Association, la Copyright Network for Comic Authors in the 21st Century e Manga Japan, avevano già annunciato la loro contrarietà al decreto. In più il traduttore Dan Kanemitsu nota che il governo metropolitano di Tokyo è parte del comitato esecutivo della fiera internazionale e il governatore di Tokyo Shintaro Ishihara è il presidente di tale comitato. Ishihara stesso aveva condotto la difesa del precedente testo che è stato respinto a giugno ed è sostenitore della corrente revisione del decreto.

È bastata mezzora affinché, dati i numerosi messaggi di sostegno ricevuti, Inoue abbia dovuto inviare i ringraziamenti ai suoi sostenitori sempre tramite Twitter.