In un angolo della nuova e gettonata struttura del "foyer" ricavata all'interno del PalaBam, la redazione di AnimeClick.it si è raccolta per un'interessante intervista a Nicola Ronci, dell'Accademia Europea di Manga. Ve la riportiamo integralmente in esclusiva:


AnimeClick.it: Innanzitutto vorremmo chiederti come è nata l'Accademia Manga.
Nicola Ronci: Nasce quasi per scherzo. Nel 2007 le mie figlie volevano studiare i manga, erano adolescenti. Da papà protettivo quale sono, ho detto: "No, da sole non vi mando. Vi organizzo io un campo estivo di una settimana".
Il clima che si è respirato in quella scuola era l'ideale. Da lì è nato tutto, poiché l'abbiamo riproposto anche gli anni successivi.
Nel 2010 abbiamo avuto 300 studenti e abbiamo aperto il primo corso accademico d'europa sulla tecnica manga. Poi, a seguire, ci sono stati i viaggi in Giappone, e abbiamo anche ricevuto l'esclusiva da parte della Yoyogi Animation Gakuin, la maggiore Accademia di questo tipo in Giappone; si trova a Tokyo, ci riconosce per contratto come suo unico partner europeo.

A livello di unione europea, noi siamo l'unico contatto per tutti gli studenti interessati; al momento abbiamo studenti italiani e svizzeri, ma stiamo organizzando corsi preparativi a Parigi e a Londra, della durata di 3-4 giorni, per far andare poi gli allievi in Giappone.

Nel frattempo arriva a sedersi al nostro angolo anche Misao-san, la mangaka che insegna presso l'Accademia e che parla solo giapponese.

Accademia Europea di Manga - logo 2


AnimeClick.it: Dopo che si è terminato il corso, che cosa si può intraprendere a livello di sbocchi professionali?
Nicola Ronci: i corsi estivi sono di tipo introduttivo. Sono intensivi, certo, ma si tratta pur sempre soltanto di una settimana.
E' come se mi iniziassi un corso di pianoforte che dura sette giorni; naturalmente imparerò la scala delle note e forse anche a suonare qualcosa, ma rimaniamo sempre su un livello molto di base. Il manga è un'arte particolare e specifica, con regole e tecniche molto diverse da quelle del fumetto occidentale.
I corsi estivi sono da frequentare per hobby, sono un clone migliorato di quella prima volta, quando l'organizzammo nel 2007. L'Accademia rilascia un diploma solo dopo il raggiungimento del quarto livello di professionalità, anche se naturalmente rilasciamo attestati per i crediti formativi scolastici.

Esiste poi il corso formativo professionale che dura 7 mesi: i ragazzi vivono dentro la scuola, che si trova vicino a Volterra in un Campus ristrutturato. Il corso dura da novembre a fine maggio: in estate gli allievi lavorano autonomamente su un loro progetto, che poi entro settembre viene portato in Giappone e pubblicato.
La tecnica è giapponese, ma la storia è nostra, ambientata in Italia, magari a Mantova. Se non fosse così, non sarebbe nemmeno interessante, e non solo per un giapponese.
Io voglio che si racconti il nostro quotidiano.
L'editore giapponese non contrattualizzerà mai con un occidentale, viceversa è però molto interessato, se la storia è fatta bene, ad acquistare i diritti di una nostra opera così creata, per provare a pubblicarla. Questa è infatti la linea che abbiamo seguito noi.

Abbiamo una casa editrice attraverso la quale stiamo traducendo i tre migliori manuali giapponesi di tecnica manga, perché li vogliamo portare in italia: la casa edtirice sta crescendo, le stiamo costruendo attorno anche una sua linea distributiva.
Vogliamo portare avanti questa idea, ci crediamo davvero molto. Pensiamo un attimo alla tiratura: un'opera di nicchia in Giappone viene pubblicata in "sole" 50'000 copie, ma per noi anche così si fornisce di che vivere a un bel po' di persone!

AnimeClick.it: Quali sono i vostri progetti futuri?
Nicola Ronci: innanzitutto vogliamo portare il percorso di studi da un anno a due. Si lavora già otto ore al giorno tutti i giorni, sabato e domenica compresi, tranne il lunedì. E' molto pesante, ma non ci sono altri modi per il momento. Vendere un corso di due anni sulla tecnica manga però è attualmente impensabile perchè non ci sono sbocchi professionali sufficienti. In giappone, se un apprendista scopre di non essere capace di disegnare, ma sa inchiostrare, va a fare precisamente quel mestiere. Qua in Italia questo tipo di lavoro non c'è: dove lo mandi?

In questo periodo stiamo selezionando nove persone, a cui parliamo in tutta franchezza, dicendo loro che se sono convinti di voler fare questo mestiere devono starsene lì, a disegnare e lavorare e basta. Niente discoteche, niente pause, nessuna vacanza, nessuno svago, assolutamente niente di niente. Diciamo loro il peggio del peggio, affinché sappiano le difficoltà che si troveranno ad affrontare. L'anno prossimo ne selezioneremo probabilmente altri ventiquattro.

Questo è il primo anno per loro, che stanno già lavorando come pazzi assieme a Misao-san; lei ad esempio produce dalle 60 alle 80 tavole al mese. In Italia in genere sono 15, 20 quando va bene. Io voglio portarle ad almeno 30 o 40.

Accademia Europea di Manga - logo 1


Rivolgiamo poi la nostra attenzione a Misao-san, dedicandole alcune domande specifiche; Nicola Ronci traduce per noi.

AnimeClick.it: per quale motivo Lei si trova qui in Italia?
Misao-san: perchè la cultura del fumetto qui è molto diversa rispetto al mio Paese.
Sono rimasta molto sorpresa di vedere quanto interesse c'è per il manga qui in Italia!

AnimeClick.it: da quali opere parte la Sua passione per i manga?
Misao-san: ho cominciato quando ero molto piccola con Candy Candy. Inoltre mio padre era un designer molto bravo che lavorava per le moto Yamaha, quindi ho imparato perlopiù da autodidatta.

AnimeClick.it: come è arrivata l'Accademia a contattare proprio Misao-san?
Nicola Ronci: una sua amica abita vicino alla nostra accademia a Volterra, e ne aveva sentito parlare. In seguito l'ha riferito via e-mail a Misao-san, che non vedeva da moltissimi anni.
Quando siamo stati in Giappone Misao-san ha voluto un incontro e ci è piaciuta moltissimo, anzi, ci siamo piaciuti a vicenda. Lei era entusiasta, timidissima, preoccupata di non riuscire a insegnare in una scuola. Le abbiamo detto: "Se vuoi venire, noi ne saremo felicissimi".
E lei ha esclamato: "Yatta!"

AnimeClick.it: Misao-san pubblica anche propri manga in Giappone? E se sì, di che tipo?
Nicola Ronci: sì, naturalmente lei è una mangaka che ha all'attivo alcuni titoli pubblicati in patria. Le sue opere sono di stampo shojo-erotico (smut, ndR), ma non sono importate in italia.

Al termine dell'intervista ci accomiatiamo sia da Nicola che da Misao-san ringraziandoli per il tempo e la disponibilità che ci hanno gentilmente dedicato.
Infine, una di noi confessa in giapponese stentato che Candy Candy è stato anche il suo "mito" di bambina, assieme all'anime di Versailles no Bara, e Misao-san ci risponde: "Oooohh, bellissimo! Anch'io ne leggevo il manga!".


Vi invitiamo dunque a visitare il sito ufficiale dell'Accademia Europea di Manga!