Riportiamo un'analisi del manga/anime Claymore ad opera dell'utente Micheles. A differenza dei canonici dossier che abbiamo pubblicato in passato (e che continueremo pubblicare in futuro), il seguente testo non si prefigge lo scopo di informare il lettore con uno stile distaccato e imparziale, bensì di analizzare, in modo anche estremamente personale, i significati e i simbolismi dell'opera in questione. Per questo si è deciso di pubblicarlo in una sezione apposita.
Buona lettura.

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Questo articolo su Claymore di Norihiro Yagi si rivolge a chi ha letto il manga o ha visto l'anime. Nonostante non si focalizzi particolarmente sulla trama, ma piuttosto sui significati simbolici dell'opera, contiene spoiler. I lettori sono avvisati.

Claymore - Micheles 1

CLAYMORE, LE GUERRIERE

Le protagoniste di Claymore sono delle temibili guerriere dotate di superpoteri che combattono contro dei mostri demoniaci usando delle grosse spade. Fin qui niente di strano, anzi direi nulla di più scontato in tempi in cui le bad girls vanno per la maggiore. Tuttavia, se si guarda con un minimo di attenzione, è evidente come Claymore sia un'opera profondamente originale che si differenzia completamente da un fantasy di seconda categoria. Il primo aspetto di originalità è costituito proprio dalla protagoniste: le Claymore non sono dei tradizionali cavalieri senza macchia e paura, sono piuttosto dei (super)soldati creati in serie ed addestrati da una misteriosa Organizzazione. Per evidenziare questo aspetto l'autore utilizza un intelligente stratagemma, spesso criticato dai lettori meno avveduti: quello di disegnare le Claymore tutte molte simili tra loro, con delle armature identiche, tanto che la maniera più efficace per distinguire una Claymore dall'altra è fare attenzione all'acconciatura dei capelli. Questa soluzione grafica è degna di nota per almeno due motivi. Da un lato sottolinea l'aspetto militare delle Claymore; i soldati devono essere tutti uguali, le loro uniformi servono ad omologarli e a disumanizzarli; dall'altro lato l'attenzione alle acconciature (ognuna molto curata e diversa dalle altre) sottolinea la femminilità e l'umanità delle guerriere.

Claymore - Guerriere

Fisicamente le Claymore sono tutte alte, bionde, con occhi azzurro ghiaccio e con un'espressione fredda e distante. Naturalmente questa scelta non è un casuale ed ha lo scopo di dare un'aura di lontananza e di intoccabilità alle Claymore. Questo è chiaro considerando il pubblico di riferimento (non esistono giapponesi bionde). Del resto Yagi non è il solo ad avere usato questo artificio, basta pensare alle figure materne distanti ed intoccabili di Leiji Matsumoto. L'aspetto fisico delle Claymore però ha anche altri significati. La bellezza fisica, i capelli biondi, la pelle molto bianca, le uniformi di colore chiaro accentuano il loro aspetto angelico in un mondo di demoni. Inoltre l'astuto artificio per cui le Claymore non invecchiano (sono incorruttibili anche dal tempo e possono vivere per centinaia di anni senza cambiare minimamente) permette di raffigurarle sempre come delle giovani vergini. Questo è importante perché l'astinenza sessuale è una delle caratteristiche fondamentali dell'opera. Nel corso della serie ci viene anche fornito una spiegazione per l'aspetto fisico delle guerriere: ci viene detto che il processo di trasformazione in Claymore fa perdere il colore originario dei capelli e degli occhi. Questo è simbolico della perdita dei sentimenti e del carattere originario delle ragazze. Ancor più significativo è il fatto che il processo di trasformazione non sia del tutto perfetto e che in casi rarissimi il colore originale dei capelli possa preservarsi. Quindi, per traslato, è chiaro che l'umanità originaria delle ragazze non è persa del tutto.

Claymore - Adunanza

Con una tipica tecnica militare di disumanizzazione, all'interno dell'Organizzazione le Claymore sono primariamente indicate tramite un numero che determina la loro forza rispettiva e la loro posizione gerarchica. Il nome di persona per le Claymore è un'accessorio secondario: per le persone normali le Claymore sono tutte uguali e vengono semplicemente chiamate Streghe dagli Occhi d'Argento, non c'è bisogno di dar loro un nome individuale. Al contrario, tra loro le Claymore preferiscono usare i nomi propri, soprattutto le Claymore che si conoscono bene e sono in rapporti di amicizia. Le Claymore non hanno cognome, ma le più potenti hanno un soprannome: Teresa del Sorriso, Irene della Spada Veloce, Milia del Miraggio, Flora Tagliavento. Questi soprannomi poetici degni degli eroi dei romanzi cavallereschi sono un'altra delle idee brillanti dell'opera: da un lato permettono di umanizzare le protagoniste, rendendole diverse una dall'altra, con uno specifico carattere e talento individuale; dall'altro i soprannomi danno il necessario senso di leggenda e l'opportuna atmosfera epica e romantica alla vicenda. Questi aspetti si sovrappongono e miscelano alla perfezione con l'atmosfera dominante della serie, che è decisamente tragica.

CLAYMORE, LE SPADE

Le claymore sono delle lunghe spade a due lame di origine scozzese (quelle di Highlander per intenderci). Con una felice intuizione Yagi assegna lo stesso nome alle protagoniste della sua opera. Il significato di questa scelta è chiaro: già dal nome si capisce che le Claymore vanno considerate come armi prima che come donne.

Claymore - Amicizia

Le spade delle Claymore sono uno dei misteri più grandi: di esse si sa pochissimo, ma è evidente fin dall'inizio che esse sono molto di più di semplici lame. Ogni guerriera è indissolubilmente legata ad una spada (almeno finché la morte non le separa) ed entrambe sono marcate con uno stesso simbolo misteroso. Questo simbolo funge da nome segreto della Claymore (sia la donna che la spada) ed il suo vero significato non è noto. Esso ricorda decisamente una lettera in un linguaggio sconosciuto od un simbolo alchemico: il lettore viene portato naturalmente a credere che il simbolo descriva l'essenza della Claymore che lo porta, che però non viene mai esplicitata. Questo contribuisce ad aggiungere un alone di mistero e di leggenda. L'unificazione tra guerriere e spade è fortissima: per esempio portare con sé la spada di una Claymore morta (come fanno successivamente Ondine e Denev) simbolicamente rappresenta portare sempre con sé nel proprio cuore il ricordo della compagna.

Claymore - Riposo

È bene notare come le spade delle Claymore siano sovraccariche di significati. Oltre al significato del ricordo esse hanno anche il significato di amicizia, visto che le guerriere incrociano tra loro le spade in segno di comunità di intenti, come facevano i Tre Moschettieri. Le spade hanno poi il significato di sostegno e di riposo, visto che le Claymore le usano come supporti su cui appoggiarsi quando sono stanche e su cui dormire per le pochissime ore di sonno di cui hanno bisogno. Le spade hanno anche un significato di protezione, sia letterale che simbolico. È impossibile pensare che una Claymore possa dormire senza la sua spada, così come un bambino non può dormire senza il suo orsacchiotto. Non faccio questo accostamente a caso, perché le Claymore sono orfane, reclutate tra ragazze che hanno perso la famiglia a causa degli Yoma; mi pare quindi evidente che la spada funga da sostituto per la madre che hanno perso. Siccome la spada è simbolo prettamente maschile, è naturale pensare che il dormire con la spada abbia anche il significato di dormire con un amante, specialmente visto che un amante in carne ed ossa è negato alle Claymore. Del resto tutta la serie si gioca sull'ambiguità profonda tra amore materno e amore sensuale.

Claymore - Tomba

Le spade hanno anche il significato di riposo eterno e vengono usate come stele funebri per marcare le tombe delle Claymore. Non a caso l'impugnatura delle claymore ricorda una croce (l'impugnatura viene detta appunto crociera) e quindi la simbologia funebre è perfetta. Oltre ai molteplici significati simbolici, le spade hanno anche dei segreti legati alla trama della serie. Quello che è certo è che le spade sono composte di un materiale sconosciuto che non esiste nel mondo delle Claymore e che quindi devono essere state fabbricate altrove. Inoltre nel 79esimo capitolo le protagoniste si chiedono come mai dopo migliaia di durissimi combattimenti contro mostri sovrumani le spade non abbiano neppure un minimo graffio e si domandano con inquietudine chi le abbia create e per combattere quale tipo di nemici. La caratteristica dell'infrangibilità più totale delle spade, contrapposta alla fragilità delle guerriere che vengono ferite in continuazione in combattimento e che sono necessariamente destinate a morire, è molto significativa. La spada infrangibile e quindi immortale si identifica naturalmente con l'anima della guerriera.


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