Riportiamo la seguente notizia in quanto gli esiti di questa vicenda potrebbero, in un futuro non poi così remoto, riguardare anche AnimeClick.it visto che, sopratutto quando si parla dei nuovi prodotti, non è raro da parte nostra proporre anche qualche trailer promozionale.
Di recente SIAE ha richiesto ad alcuni popolari siti italiani un pagamento per regolarizzare la propria posizione a riguardo della pubblicazione sulle loro pagine di trailer cinematografici.
Poco importa che si faccia pubblicità agli editori iscritti alla SIAE: la pubblicazione di trailer, sia che essi risiedano sul server o che siano offerti in modalità embedded da siti come Youtube, violerebbe il copyright in quanto essi contengono opere musicali tutelate da diritto d'autore.
SIAE propone il pagamento trimestrale di 450 Euro per pubblicare non più di trenta trailer, in pratica qualcosa come 15 Euro a trailer.
Punto Informatico ha pubblicato un'intervista a Stefania Ercolani, direttore dell'Ufficio Multimedialità della SIAE, di cui riportiamo un paio di estratti:
Per saperne di più, vi rimando all'intervista completa.
Infine, di seguito trovate il comunicato di SIAE:
Fonti consultate:
- Punto Informatico
Di recente SIAE ha richiesto ad alcuni popolari siti italiani un pagamento per regolarizzare la propria posizione a riguardo della pubblicazione sulle loro pagine di trailer cinematografici.
Poco importa che si faccia pubblicità agli editori iscritti alla SIAE: la pubblicazione di trailer, sia che essi risiedano sul server o che siano offerti in modalità embedded da siti come Youtube, violerebbe il copyright in quanto essi contengono opere musicali tutelate da diritto d'autore.
SIAE propone il pagamento trimestrale di 450 Euro per pubblicare non più di trenta trailer, in pratica qualcosa come 15 Euro a trailer.
Punto Informatico ha pubblicato un'intervista a Stefania Ercolani, direttore dell'Ufficio Multimedialità della SIAE, di cui riportiamo un paio di estratti:
PI: Costituiscono i trailer una forma di proprietà intellettuale in quanto tale da tutelare nella sua diffusione?
SE: Ci fa molto piacere che la domanda sia posta in questo modo. Effettivamente i trailer sono da considerare a tutti gli effetti come prodotti audiovisivi, oggetto quindi di proprietà intellettuale. Tuttavia, la SIAE non si occupa di questo aspetto più generale, poiché la titolarità dei diritti su questi prodotti è normalmente del produttore o del distributore cinematografico. La SIAE amministra i diritti sulle colonne sonore e quindi i siti che comunicano al pubblico trailer o video che contengono musica devono tutti ottenere una licenza per poterlo fare legalmente.
È appena il caso di ricordare che anche i produttori e i distributori cinematografici hanno concordato con la SIAE la licenza per i loro siti "istituzionali" e pagano i compensi per la comunicazione della musica nei trailer e negli altri video promozionali dei loro film.
PI: Si applica anche ai casi in cui un trailer non è caricato sui server del sito ma semplicemente embeddato da YouTube (considerate, insomma, una violazione di diritto d'autore anche indicare il video contenuto su un'altra piattaforma)?
SE: Le modalità tecnologiche di comunicazione dei contenuti audiovisivi sono indifferenti. Per quanto riguarda la responsabilità per diritto d'autore risulta indifferente se ciò avviene attraverso embedding o inserimento nel sito o se il sito ospita direttamente il video nella propria banca dati. Questa responsabilità sussiste per ogni comunicazione di opere musicali, sia nell'ambito di un trailer embeddato sia in video caricato dagli utenti oppure mediante ritrasmissione attraverso il sito da una qualsiasi fonte esterna.
SE: Ci fa molto piacere che la domanda sia posta in questo modo. Effettivamente i trailer sono da considerare a tutti gli effetti come prodotti audiovisivi, oggetto quindi di proprietà intellettuale. Tuttavia, la SIAE non si occupa di questo aspetto più generale, poiché la titolarità dei diritti su questi prodotti è normalmente del produttore o del distributore cinematografico. La SIAE amministra i diritti sulle colonne sonore e quindi i siti che comunicano al pubblico trailer o video che contengono musica devono tutti ottenere una licenza per poterlo fare legalmente.
È appena il caso di ricordare che anche i produttori e i distributori cinematografici hanno concordato con la SIAE la licenza per i loro siti "istituzionali" e pagano i compensi per la comunicazione della musica nei trailer e negli altri video promozionali dei loro film.
PI: Si applica anche ai casi in cui un trailer non è caricato sui server del sito ma semplicemente embeddato da YouTube (considerate, insomma, una violazione di diritto d'autore anche indicare il video contenuto su un'altra piattaforma)?
SE: Le modalità tecnologiche di comunicazione dei contenuti audiovisivi sono indifferenti. Per quanto riguarda la responsabilità per diritto d'autore risulta indifferente se ciò avviene attraverso embedding o inserimento nel sito o se il sito ospita direttamente il video nella propria banca dati. Questa responsabilità sussiste per ogni comunicazione di opere musicali, sia nell'ambito di un trailer embeddato sia in video caricato dagli utenti oppure mediante ritrasmissione attraverso il sito da una qualsiasi fonte esterna.
Per saperne di più, vi rimando all'intervista completa.
Infine, di seguito trovate il comunicato di SIAE:
La polemica oggi presente su newsletter e blog riguardo ai diritti sulla musica contenuta nei trailer, accende il faro su una regola da sempre contenuta nella legge italiana e nei trattati internazionali, per cui se una musica viene utilizzata l'autore di quella musica ha diritto ad un compenso. La SIAE è solo lo strumento attraverso il quale questa regola viene fatta rispettare.
Ricordiamo brevemente il contesto. In questi giorni la SIAE ha invitato numerosi siti di trailer a carattere commerciale a regolarizzare la propria posizione poiché diffondere al pubblico colonne sonore senza aver assolto i diritti rappresenta una violazione della legge. Nell'interesse di tutta la filiera cinematografica (incluse le riviste on line che si dedicano all'audiovisivo) è importante diffondere la cultura del rispetto dei diritti degli autori anche su Internet.
I magazine e i blog cinematografici on line e gli altri siti aumentano la loro attrattività verso gli utenti (e quindi verso gli inserzionisti pubblicitari) arricchendo con i trailer e con la musica in genere i loro contenuti. È una bella opportunità offerta dal digitale con costi che, grazie alle soluzioni tecnologiche disponibili, come embedding e deep link, sono ormai alla portata di moltissimi siti e blog. In questo modo la rete è un vivaio di iniziative e di idee ed è anche un motore di sviluppo economico. Chi riesce ad azzeccare l'idea commercialmente più valida e a veicolarla ad un pubblico sempre più vasto, ha la possibilità di beneficiare economicamente della sua attività e del suo spirito imprenditoriale.
La musica è chiaramente tra le materie prime dei contenuti audiovisivi come i trailer. Dov'è la sorpresa se un'impresa deve pagare quando si procura le materie prime per fare business? Grazie ai produttori e ai distributori cinematografici i trailer arrivano pronti all'uso ai siti e alle riviste on line che trattano dell'argomento. L'unico diritto da pagare è quello per le colonne sonore. Chi le utilizza dovrebbe trovare tutti i titolari delle varie musiche, ma con la licenza della SIAE gli utenti risolvono il problema con un unico pagamento.
La licenza della SIAE è quindi una soluzione pratica per chi vuole rispettare la legge.
La questione dei trailer e più in generale dei contenuti audiovisivi promozionali è stata trattata con l'AGIS e con l'ANICA, che rappresenta produttori e distributori, ovvero coloro che sono anche i proprietari originali dei trailer.
Roma, 27 ottobre 2011
Ricordiamo brevemente il contesto. In questi giorni la SIAE ha invitato numerosi siti di trailer a carattere commerciale a regolarizzare la propria posizione poiché diffondere al pubblico colonne sonore senza aver assolto i diritti rappresenta una violazione della legge. Nell'interesse di tutta la filiera cinematografica (incluse le riviste on line che si dedicano all'audiovisivo) è importante diffondere la cultura del rispetto dei diritti degli autori anche su Internet.
I magazine e i blog cinematografici on line e gli altri siti aumentano la loro attrattività verso gli utenti (e quindi verso gli inserzionisti pubblicitari) arricchendo con i trailer e con la musica in genere i loro contenuti. È una bella opportunità offerta dal digitale con costi che, grazie alle soluzioni tecnologiche disponibili, come embedding e deep link, sono ormai alla portata di moltissimi siti e blog. In questo modo la rete è un vivaio di iniziative e di idee ed è anche un motore di sviluppo economico. Chi riesce ad azzeccare l'idea commercialmente più valida e a veicolarla ad un pubblico sempre più vasto, ha la possibilità di beneficiare economicamente della sua attività e del suo spirito imprenditoriale.
La musica è chiaramente tra le materie prime dei contenuti audiovisivi come i trailer. Dov'è la sorpresa se un'impresa deve pagare quando si procura le materie prime per fare business? Grazie ai produttori e ai distributori cinematografici i trailer arrivano pronti all'uso ai siti e alle riviste on line che trattano dell'argomento. L'unico diritto da pagare è quello per le colonne sonore. Chi le utilizza dovrebbe trovare tutti i titolari delle varie musiche, ma con la licenza della SIAE gli utenti risolvono il problema con un unico pagamento.
La licenza della SIAE è quindi una soluzione pratica per chi vuole rispettare la legge.
La questione dei trailer e più in generale dei contenuti audiovisivi promozionali è stata trattata con l'AGIS e con l'ANICA, che rappresenta produttori e distributori, ovvero coloro che sono anche i proprietari originali dei trailer.
Roma, 27 ottobre 2011
Fonti consultate:
- Punto Informatico
Dopo il bollino infame, mi auguro siano loro i prossimi a scomparire...
E pensare che secondo la corte europea la SIAE e relativo bollino non dovrebbero nemmeno esistere, ma pur di tassarci vanno contro di noi
http://punto-informatico.it/2352330/PI/Commenti/contrassegno-siae-cassazione-non-ci-ripensa.aspx
Qual'è lo scopo di una casa produttrice?
Che il trailer sia visto da più persone possibili.
Le case produttrici dovrebbero PAGARE i siti che senza alcun guadagno incorporano i trailer dei loro film visto che gli fanno pubblicità gratis, semmai.
O denunciare questa idiozia.
Voglio dire, in un solo colpo si sono messi contro TUTTI: studi cinematografici , case discografiche , software house di videogiochi , emittenti televisive...
Se la SIAE tenta di fare qualcosa viene vaporizzata...
Poi dicono che la siae non stimola la creattività.
Che belli i vecchi tempi in cui la pubblicità si pagava in modo indiretto, ma si sa, i tempi cambiano, la musica si scarica e la pubblicità si paga.
Venite pure a riscuotere...
Fra poco dovremo pagare anche per scrivere una recensione o un'opinione!
Anche la lingua italiana non l'ho inventata io, devo pagare i diritti perchè la sto usando?
''Forse alla SIAE c'è qualcuno che non ha ancora capito che chiedere 1800 euro a chi pubblica su Internet gli spot che promuovono i film è un'imbecillità assoluta. La legge lo consente, a quanto pare, ed è quello che sta succedendo adesso. Ma è una legge idiota che, come tutte le leggi idiote, il buon senso dovrebbe sopprimere anziché applicare. E se non basta il buon senso, almeno s'invochi la decenza umana, per evitare di multare i bambini di Chernobyl perché cantano una canzone.
Non posso che fare i complimenti alle case cinematografiche per questo strepitoso autogol, ispirato da quest'idea geniale partorita con AGIS, secondo Punto Informatico. Ora centinaia di siti che promuovevano i vostri prodotti non lo potranno più fare. Datevi una pacca sulla spalla. Preferibilmente con un coltello in mano.
A quanto pare è solo la musica ad attirare l'attenzione pecuniaria della SIAE: "L'unico diritto da pagare è quello per le colonne sonore", scrive infatti la Società Italiana degli Autori ed Editori. Se è così, si potrebbero pubblicare i trailer muti, come suggerisce Cinematech.it. Magari con una bella scritta in sovrimpressione che faccia capire al lettore chi è il vampiro rimbambito della situazione: "Non siete sordi. Questo trailer pubblicitario è muto perché la SIAE ci chiede 1800 euro l'anno per farne sentire la colonna sonora. Prendetevela con la SIAE."
Spero di non averne mai uno tra le mani!!!
SIAE=braccia strappate all'agricoltura
Voglio vedere poi come faranno con facebook. Vengono a chiederti i soldi direttamente a casa quando pubblichi un video? ahahah
Ridicoli
@Z_is_Z
Finalmente Paolo Attivissimo ha detto qualcosa di intelligente tra le mille stronzate che scrive
nuove tasse, nuove scuse. Che cosa sarebbero i moderni autori, come
Lady Gaga (che fa del suo impatto visivo estremamente cool il suo piatto forte) e
tanti altri nuovi autori moderni, ma anche quelli piu vecchi???? Che cosa farebbero?
MA CHI LI CONOSCE??????? (appunto!).
La SIAE è composta da gente che non capisce niente, gente rozza, vecchia,
senza scrupoli, che vuole SOLDI ma non per i musicisti, quelli possono anche sparire!!!
Non capiscono che tolto Youtube, Tolto INTERNET, questi
benemeriti autori sarebbero piu del triplo delle volte al di sotto della notorietà.
E allora, alla fine chi darà i soldi alle case editrici, alla SIAE stessa????????????
NESSUNO!!!! E allora vedrete che inventeranno nuove tasse e poi ancora. Sinceramente mi sono scocciato.
Preferirei un mondo senza SIAE, un mondo piu libero, meno soprusi sia per noi che per gli autori stessi, sento dire molti musicisti minori che non riescono ad emergere, non solo per la estrema competività e difficoltà della loro passione, ma anche
per tutti i soprusi e i soldi che la SIAE toglie loro.....costringendoli anche a pagare!!!!
BASTA facciamo qualcosa. So che gli attori e registi italiani sdegnano all'unisono:
Luca Miniero (regista) "A Me Sembra Una Follia!!!!"
Federica Lucisano (produttrice) "Ignobile a dir poco!"
M. Boldi (attore e regista) "La tassa SIAE è ingiusta e non costituzionale!!"
VERGOGNA!!!!!! Il web è pieno di commenti negativi.
Ora non mi basta solo un passo indietro. La SIAE dovrebbe scusarsi, impicciolirsi.
Vergognarsi per aver solo proposto, per aver solo OSATO dire una cosa del genere.
Strapparci soldi di mano cosi.......LADRI!!!!!!!!
si chiama SOUNDREEF e stà già dando del filo da torcere
Ancora dopo anni non capisco l'utilità della SIAE, ti fanno pagare sempre e tanto, anche ai matrimoni, ma poi quei soldi a chi vanno? aiutano per caso a far crescere nuovi autori e cantautori? aiutano il settore artistico a sviulupparsi? Finanzaino scuole,università? No, anzi aiutano i taletuosi a fare maggior fatica ad emergere se dietro di loro non hanno grandi sponsor che possano pagare.
Ripeto, ma tutti questi soldi dove vanno e a che servono? Sicuramente una parte per aumentre le buste paghe dei grandi capoccia di questa struttura di cui pochi capiscono l'utilità.
Fosse un ente utile, sano, che progetta nuove idee, potrei anche accettare che richieda delle tasse, ma la sua utilità non riesco a vederla e oltre a me sono in tanti a porsi la domanda: ma a che serve la SIAE, e l'unica risposta sembra essere: a succhiare i soldi, come i parassiti succhiano il sangue.
avremo mai il piacere di avere spiegazioni serie e concrete sulla funzione effetiva di questo organo, da parte delle autorità competenti? ovviamente senza che queste si mettano a parlare del sesso degli angeli, ossia tante parole e zero significati.
Uno ti fa pubblicità gratisse al prodotto e dovrebbe pagare?
Ma siamo matti! XD
Visto che è passato quasi un mese, magari nel contempo sono usciti ulteriori aggiornamenti su questa annosa, quanto odiata e controversa decisione della SIAE ?!?!?
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