Man-Ga! 1 CoverIn un periodo in cui le riviste d'informazione su anime e manga parevano sempre più sul punto di scomparire, ecco tornare, completamente rinnovato ed aggiornato, uno dei nomi storici del settore: Man-Ga!.
Pubblicata a partire da aprile 2012 con cadenza bimestrale dall'editore Funfactory, la rivista, di 96 pagine a 5,90€, ha fatto fin da subito discutere per la sua effettiva utilità in un'epoca in cui il web è ormai accessibile a chiunque ed in grado di arrivare alla notizia molto più velocemente di quanto i tempi editoriali permettano ad una rivista cartacea. Man-Ga! sceglie tuttavia saggiamente di dedicarsi quasi esclusivamente a dossier, approfondimenti critici e interviste, una tipologia di testi che non invecchia e il cui valore dipende solo ed esclusivamente dalla propria intrinseca qualità.
Tra i vari nomi della rivista spicca senza ombra di dubbio quello di Mario A. Rumor, scrittore di numerosi libri sull'argomento dedicati ad Anna dai capelli rossi, Isao Takahata o Toei Animation e sicuramente una delle firme più autorevoli del panorama saggistico italiano. Suo è l'articolo di apertura dedicato – ed è cosa buona e giusta – a Laputa, trasmesso nei cinema italiani proprio nel periodo dell'uscita della rivista. L'articolo è ben scritto e mostra chiaramente un'attenta e precisa documentazione sull'argomento, non limitandosi a presentare trama, personaggi ed autori ma contestualizzando l'opera nel suo periodo di realizzazione e all'interno della carriera del regista, indagando i motivi di alcune scelte e regalando anche succose chicche e retroscena.
L'apporto di Rumor alla rivista non si esaurisce tuttavia con Laputa: sua è infatti l'intervista a Fabio Bertoli per la collana Il libro del mese, dedicata al saggio Mangascienza – Messaggi filosofici ed ecologici nell'animazione fantascientifica giapponese per ragazzi, in cui si indagano i motivi che hanno portato l'autore alla stesura del saggio, il suo contenuto e i criteri tramite cui sono stati selezionati i titoli affrontati nello stesso.
Si passa poi all'angolo vintage, dedicato a Toei Animation, sicuramente uno degli articoli di maggior interesse, in cui si analizza brevemente, ma non per questo superficialmente, la nascita, la crescita e la successiva affermazione di una delle più famose case produttive di animazione giapponese, indagando i motivi del successo, la filosofia alla base della società e le figure principali che, nel bene e nel male, ne hanno segnato la storia, per poi passare ai giorni nostri analizzando quel che la ditta ha in serbo per il prossimo futuro. Un pezzo che funge anche da introduzione al saggio Toei Animation. I primi passi del cinema animato giapponese, di prossima uscita. Last but not least, di Rumor è anche il dossier conclusivo su Tezuka, di cui però tratteremo più avanti.
Per la collana Maestri dell'eros, Saburo Murakami intervista Haruka Inui, autore de La clinica dell'amore (Ogenki Clinic), grande successo editoriale sia in patria che nel nostro paese. Dopo una breve introduzione sull'autore, si passa all'intervista, tramite cui viene ricostruito il percorso che ha portato Inui al successo, tra primi lavori, fallimenti e collaborazioni semi-amatoriali, per poi riassumere brevemente il passato editoriale italiano dell'autore.
Un'altra intervista è quella dedicata ad Alberto Galloni, supervisore editoriale della collana manga di Magic Press, per la sezione Case editrici. L'intervista risulta nel complesso abbastanza interessante, focalizzandosi sulla nascita della collana manga dell'editore, sui criteri di selezione dei titoli, sull'attuale mercato dei manga e sui metodi migliori per pubblicizzare il proprio catalogo, sebbene finisca per ripetere semplicemente quanto già detto da Galloni nelle altre numerose interviste già rilasciate per diversi portali online nel recente passato.
Anche nella sezione cosplay abbiamo a che fare con un'intervista, questa volta a Mauro Ridolfi, noto cosplayer lucchese con una predilezione per i robottoni anni '70, in cui ci si concentra sul lato diciamo “artistico” del cosplay, fatto di mesi di preparativi, costumi personalizzati e rifiniti dei minimi dettagli a livelli quasi professionali; insomma, un approccio completamente differente da quello più mainstream fatto di blog e album di centinaia e centinaia di foto o del ragazzino inesperto cui basta una lente a contatto colorata e un parrucchino per sentirsi soddisfatto.
Su due interviste è fondata anche la collana Tendenze editoriali, dedicata ai manga di genere storico. Dopo una breve introduzione, in realtà poco più di un elenco in cui enunciare alcuni dei titoli più famosi, Giovanni D'Antonio passa ad analizzare la collana dedicata al fumetto storico di Yamato Edizioni e il fumetto Cesare – Il creatore che ha distrutto che Fuyumi Soryo ha dedicato a Cesare Borgia. Le due interviste, rispettivamente alla redazione di Yamato Edizioni e ad Andrea Baricordi, che lavorò a Cesare all'epoca dell'inizio della sua pubblicazione per Star Comics, si incentrano principalmente sulle difficoltà di lavorare su un'opera di carattere storico, sia per l'autore che per i curatori dell'edizione italiana, per poi andare ad analizzare i singoli titoli ed i motivi che hanno spinto a selezionarne uno piuttosto che un altro. Sebbene interessante, l'articolo risulta purtroppo limitato dalla scelta di focalizzarsi solo sulla collana Yamato e Cesare, limitandosi a citare brevemente nell'introduzione altri titoli come Eroica o Thermae Romae e ignorando del tutto altri nomi importanti come I giorni della sposa o Vinland Saga.
A far da contraltare al libro del mese c'è poi la sezione Il film del mese, che David Sansonna dedica a Mardock Scramble – The First Compression, recentemente edito da Kazè. L'articolo – uno dei più brevi della rivista – presenta brevemente il percorso che ha portato alla realizzazione del film, dall'uscita del romanzo originale alle vicissitudini con Gonzo, più qualche nota sull'autore originale e le sue aspettative sull'opera.
Man-Ga! 2 Cover provvisoriaInteressante è la sezione Web, tramite cui presentare alcune delle realtà più significative del panorama online (italiano?). Si inizia con Lo Spazio Bianco: dopo una breve introduzione che ne spiega la storia, la politica editoriale, l'ideologia alla base e le rubriche più interessanti c'è un elenco di opere consigliati dalla redazione del sito: 5 manga e 5 fumetti non giapponesi.
Dopo aver parlato di cinema con Laputa, non si poteva non parlare del Future Film Festival, cui viene dedicato il Focus On: la prima parte presenta un'intervista ai realizzatori dell'evento tramite cui indagare l'impatto avuto dalla crisi economica sul settore e sulla manifestazione, i motivi del cambio di data del festival e un'opinione su quanto fatto finora e su quanto ancora è possibile fare. Dopo di che si passa a presentare velocemente i vari film in concorso, dagli attesi film di Hiroyuki Okiura, Makoto Shinkai e Goro Miyazaki al coreano Green Days, passando anche per un paio di live action.
La rivista non si dimentica nemmeno della TV, dedicando la sezione Palinsesto a Man-ga TV. Un paio di paginette in cui presentare il canale ed elencare alcuni dei titoli più interessanti tra quelli trasmessi al momento.
Lascia invece abbastanza perplessi l'articolo dedicato a Naruto nella sezione Fenomeni di Silvia Rebez. Con lo scopo forse di attirare un pubblico più giovane e generalista, ben quattro pagine sono dedicate al nostro ninja della foglia con risultati però non del tutto convincenti. L'articolo infatti non fa altro che elencare le varie opere realizzate a partire dal manga di Kishimoto, anime, film, ova, videogiochi, gadget, ecc..., snocciolare un paio di dati di vendita per poi passare a spiegare l'ambientazione dell'opera, parlando della divisione del mondo, villaggi ninja, chakra, Alba e forze portanti. Il pezzo in sé non è mal scritto tuttavia, oltre a non dire nulla che non si possa trovare facilmente su una qualsiasi pagina di Wikipedia, risulta completamente inutile per chiunque abbia anche solo sentito nominare Naruto. Più interessante sarebbe stato andare ad analizzare più approfonditamente l'opera, nei messaggi veicolati, nello stile narrativo, contestualizzandolo storicamente e confrontandolo magari con altre opere dedicate alla narrativa ninja – come del resto sembrava voler fare l'articolo nei primi capoversi.
Dulcis in fundo, la rivista presenta un corposo Dossier di 48 pagine (pari ovvero a metà rivista); scelta interessante ma non priva di controindicazioni, perchè se da un lato l'ampio numero di pagine permette un maggiore approfondimento rispetto ai restanti articoli, dall'altro si rischia di far dipendere l'intero volume dal solo dossier rischiando, in caso di argomenti poco interessanti, di penalizzare l'intero numero. Per questo primo numero si è scelto di andare sul sicuro, con niente di meno che Osamu Tezuka, il Dio dei manga. Un autore importante, molto importante, fondamentale – il Dio, insomma – ma di cui si è già scritto molto, sia a livello divulgativo che a livello accademico, e di cui quindi gli appassionati già molto sanno. L'autore dell'articolo, ancora Mario A. Rumor, sceglie quindi saggiamente: il dossier è diviso in 8 capitoli, solo il primo dei quali atto a presentare ed analizzare il personaggio di Osamu Tezuka, la vita, il pensiero, le opere, ecc... interessante per chi non ha ancora avuto il piacere di approfondire il personaggio, semplice ripasso per tutti gli altri. I due capitoli successivi s'incentrano sulle opere animate e cartacee giunte in Italia, nel primo caso concentrandosi principalmente sugli special televisivi realizzati per la 24 ore di NTV e sugli OVA di Black Jack. Molto interessante, in appendice al pezzo sui manga, l'intervista “Come tradurre un “Dio”?” a Francesco Nicodemo, curatore dell'edizione italiana di molti dei titoli pubblicati da Hazard Edizioni, che spiega alcune delle principali difficoltà incontrate a tradurre un autore importante (ma soprattutto fantasioso) come Tezuka. Si passa poi alla parte più succosa del dossier: i capitoli dal 4 al 7 sono dedicati a 4 interviste a persone che hanno avuto l'enorme fortuna di conoscere e lavorare a fianco del Dio. Si inizia con Yoshihiro Shimizu, una delle figure più importanti della Tezuka Production, per poi passare a Yoshiko Watanabe, che prima di trasferirsi in Italia fu una degli assistenti più vicini a Tezuka, Laura Anselmino, unica italiana a lavorare come assistente alla Tezuka Production, e chiudendo infine Frederick L. Scholdt, grande amico di Tezuka che per primo scrisse un approfondimento critico su di lui riuscendo a farlo conoscere anche in America. Tutte interviste di grande interesse e che permettono un approccio completamente differente, ma non per questo meno valido, rispetto a quello più accademico di saggi come l'Icon della McCarthy recentemente pubblicato da Edizioni BD, sebbene risulti penalizzante la non esclusività della prima intervista, già pubblicata in passato sul sito Yamato Video. Per chiudere, l'ottavo capitolo elenca alcuni fatti curiosi o particolari legati al Dio e alle sue opere.

Nel complesso, dunque, il primo numero di Man-Ga! risulta sufficientemente interessante da non far rimpiangere i soldi spesi e da incuriosire per il secondo numero, sebbene vi sia qualche rubrica migliorabile. La speranza è che col proseguo ci si incentri anche su autori, titoli e fenomeni meno noti e quindi maggiormente interessanti, oltre che sui grandi nomi di cui si hanno a disposizione ben più informazioni. In tal senso la preview del secondo numero fa ben sperare, con approfondimenti dedicati a Yoshihiro Tatsumi, Golgo 13 o alla disegnatrice per bambini Chiaki Miyamoto a fianco dei più noti Lupin III, Mazinga Z o Madoka Magica.


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